Valorizzare i talenti fra tradizione e futuro

Il 26 novembre 2012 nasce a Verona il Fondo Peter Maag dalla donazione della Sig.ra Marica Franchi Maag del materiale relativo a “La Bottega”, il celebre laboratorio lirico voluto e istituito dal grande direttore d’orchestra svizzero. Delegato ufficialmente dalla stessa Sig.ra Franchi Maag per la tutela, la catalogazione, la direzione artistica e la gestione organizzativa è il Maestro Nicola Guerini, direttore d’orchestra e presidente del Fondo.
Il Maestro Guerini ha voluto che proprio Verona – icona della lirica mondiale – diventasse portavoce del pensiero e dello spirito di Peter Maag, nella ricerca e nella valorizzazione dei giovani talenti. Quest’importante iniziativa crea un sodalizio permanente tra il patrimonio di uno dei più grandi direttori d’orchestra del secondo Novecento e la città scaligera, che lo ha conosciuto e amato artisticamente.

Per tale progetto Verona apre il dialogo con le diverse realtà del teatro musicale per accogliere la “rinascita” della famosa “Bottega” - diapason di eccellenza, formazione e talento – con la sensibile partecipazione di artisti di chiara fama, in sinergia con enti e istituti di Alta Cultura.

Verona, sede ufficiale del Laboratorio, ha voluto il sodalizio culturale con la città di Pesaro, realtà internazionale dell’Opera – in collaborazione pluriennale con l’Orchestra Filarmonica Gioachino Rossini – che ospiterà gli stage e le masterclasses presso il Teatro Rossini e il Teatro Sperimentale.

Questa iniziativa è un tassello di alta qualità per le due città, come si evince nella dichiarazione congiunta del sindaco di Pesaro Matteo Ricci e del vicesindaco con delega alla Cultura Daniele Vimini: “Due grandi città della Musica accomunate da un bellissimo progetto del Maestro Nicola Guerini per intraprendere insieme un cammino, secondo lo spirito e il pensiero del Maestro Peter Maag”.
Per la “rinascita” della Bottega saranno, insieme al Maestro Nicola Guerini, due importantissimi nomi del panorama artistico internazionale a guidare le attività di formazione e specializzazione: il direttore d’orchestra Donato Renzetti e il pianista e vocal coach Richard Barker.

Il Maestro Renzetti, che è stato collega e amico del Maestro Maag, dice: “E’ stato il Maestro Maag a spiegarmi l’importanza della Bottega nella formazione non solo dell’Opera, ma del futuro dei giovani artisti. Grazie alla ‘rinascita’ del Laboratorio posso davvero continuare la strada del Maestro, poiché dopo ventisette anni d’insegnamento presso le Accademie di Alta Formazione sento di dover lasciare anche il mio contributo. Per questo ringrazio il Maestro Nicola Guerini, che ha fortemente voluto la ‘rinascita’ della Bottega e la mia partecipazione artistica al progetto”.


La Bottega Peter Maag progetto innovativo sotto il profilo didattico e della performance artistica, selezionerà i migliori partecipanti per lo studio di un titolo scelto dal grande repertorio operistico.
Il Laboratorio si svolgerà da gennaio a settembre 2015, con la realizzazione dell’opera “Le Nozze di Figaro” di Wolfgang Amadeus Mozart e vedrà la partecipazione straordinaria del baritono Alfonso Antoniozzi e del soprano Mariella Devia per i master di canto.

Il bando ufficiale, pubblicato sul sito http://www.labottegapetermaag.org a partire dal 15 dicembre 2014, è rivolto ai direttori d’orchestra, maestri collaboratori, cantanti. La documentazione e le candidature dei direttori d’orchestra dovranno pervenire entro il 15 gennaio 2015 all’indirizzo fondopetermaag@libero.it; mentre per i cantanti e maestri collaboratori le iscrizioni saranno aperte fino al 28 marzo 2015. Il comitato scientifico, presieduto dal Maestro Donato Renzetti, selezionerà i candidati idonei alla partecipazione al Laboratorio.

Dal mese di gennaio 2015 La Bottega Peter Maag, in collaborazione con la Fondazione Accademia di Belle Arti di Verona, aprirà le iscrizioni ai corsi di costumi e scenografia, che vedranno il contributo di docenti e artisti-ospiti di fama internazionale.

L’iniziativa, promossa dalla Fondazione Giorgio Zanotto, in collaborazione con il Banco Popolare, è patrocinata della Regione Veneto, dal Comune di Verona, dalla Regione Marche e dal Comune di Pesaro e vede il prezioso appoggio di AMAT – Associazione Marchigiana Attività Teatrali.

La “Bottega” rientra nelle attività del Fondo Peter Maag che, in collaborazione con la Società Letteraria di Verona, la Fondazione Accademia di Belle Arti di Verona, l’Università “Sapienza” di Roma e la Fondazione Giorgio Cini di Venezia, vanta un comitato di studiosi di fama internazionale come il Prof. Philip Gossett (membro onorario), il Prof. Gianmario Borio, il Prof. Antonio Rostagno nelle discipline musicali, il Prof. Manlio Pastore Stocchi, il Prof. Ernesto Guidorizzi, e il Prof. Rolando Damiani nelle discipline letterarie.



Sono intervenuti:

Rosario Russo, presidente Commissione Cultura del Comune di Verona;
Nicola Guerini, presidente del Fondo Peter Maag e direttore artistico de La Bottega Peter Maag;
Piergiorgio Zingarlini, delegato del Banco Popolare, Responsabile Sviluppo Area Verona Centro;
Michele Antonelli, presidente e direttore artistico della Filarmonica Gioachino Rossini;
Marica Franchi Maag, moglie del Maestro Peter Maag.


Comune di Verona – Rosario Russo: “E’ un piacere per me sostenere e presentare un’iniziativa che rappresenta una vera rinascita musicale, in grado di mettere in moto i giusti stimoli per far crescere artisticamente giovani di talento. Il Comune di Verona è sempre lieto di essere capofila in progetti che riguardano la lirica, in sinergia con istituzioni e associazioni del territorio. In questo caso è molto importante il sodalizio culturale con la città di Pesaro, altra grande realtà dell’Opera, per mantenere viva la fiaccola del pensiero del grande Maestro Maag”.

Presidente e direttore artistico Fondo Peter Maag – Nicola Guerini: “La ‘rinascita’ della Bottega Peter Maag, ambizioso progetto di respiro internazionale, può concretizzarsi grazie all’accordo con il Comune di Verona e il Comune di Pesaro, che hanno sensibilmente accettato questo sodalizio artistico. Il Fondo Peter Maag da tempo intraprende importanti collaborazioni con enti e Istituti di Alta Cultura, coinvolgendo studiosi e artisti di chiara fama. Questa ‘rinascita’ ha un obiettivo artistico fondamentale: ripristinare il modus operandi della  bottega rinascimentale, valorizzando tutti i talenti e promuovendoli come simbolo della cultura italiana nel mondo”.

Moglie del Maestro Maag – Marica Franchi Maag: “La Bottega Peter Maag, progetto nel quale mio marito ha sempre creduto moltissimo, è stata creata con lo scopo di dare l’opportunità ai giovani talenti di trovare uno spazio nel quale potersi formare e crescere artisticamente. Sono molto commossa nel vederla finalmente ‘rinascere’ in un progetto di così ampio respiro”.

Presidente e direttore artistico della Filarmonica Gioachino Rossini – Michele Antonelli: “Abbiamo accolto l’invito del Maestro Nicola Guerini con grande piacere e soddisfazione. Personalmente ho avuto l’onore di conoscere direttamente il Maestro Maag: negli anni Novanta, infatti, ero Primo Flauto nell’Orchestra Filarmonia Veneta quando Lui operava ne La Bottega. Per questo motivo mi emoziona celebrarne la rinascita”.

Delegato Banco Popolare – Piergiorgio Zingarlini: “Il Banco Popolare è sempre presente nell’appoggiare iniziative dall’indiscutibile valore artistico. In questo caso lo siamo principalmente per tre ragioni: il progetto è un importante volano culturale, è legato alla Fondazione Giorgio Zanotto e vede ancora una volta Verona promotrice di tradizione, arte e cultura ”.


PETER MAAG

St Gallen, 10 maggio 1919 – Verona, 16 aprile 2001

Il 16 aprile 2001 si spegneva a Verona, all´età di 82 anni, Peter Maag, uno tra i più interessanti direttori d´orchestra del secondo Novecento.

Nato a St Gallen in Svizzera il 10 maggio 1919, figlio di un teologo di fama e di una violinista, studiò teologia e filosofia con Karl Barth dedicandosi parallelamente ad una solida formazione musicale. Allievo del pianista e compositore Czeslaw Marek, frequentò corsi di perfezionamento tenuti dal grande Alfred Cortot, ma presto rivelò interesse per la direzione d´orchestra. A diciannove anni fu assistente di Arturo Toscanini al Festival di Luzern per la preparazione della Messa di Requiem di Verdi. Ma sarebbe stato Wilhelm Furtwängler, dopo averlo diretto nel quarto concerto di Beethoven, a consigliargli la scelta del podio.

Seguendo i consigli del direttore tedesco, iniziò la carriera come Korrepetiteur e poi come Kapellmeister nel teatro di Biel - Solothurn, dal 1943 al 1946, continuando ad essere assistente di Furtwängler e successivamente di Ernest Ansermet all´Orchestre de la Suisse Romande.

Dal 1952 al 1955 arrivò il primo incarico importante di Erst Kapellmeister al teatro di Düsseldorf. Successivamente fu nominato Generalmusikdirektor dell´Oper der Stadt Bonn, incarico che tenne per quattro anni e poi il debutto al Covent Garden con Die Zauberflöte, nel 1959, a Glyndebourne con Le Nozze di Figaro e nel 1962 al Lyric Opera di Chicago con Così fan tutte. Fu proprio il repertorio mozartiano quello in cui Peter Maag si costruì rapidamente una fama internazionale come interprete tra i più accreditati della sua epoca. Dopo i veloci successi celebrati nei teatri più prestigiosi decise di dedicarsi intensamente agli studi filosofici e religiosi abbandonando l’attività artistica.

I due anni di assenza dalle scene furono segnati profondamente dall’esperienza spirituale tra i monaci ortodossi del Monte Athos e poi da quella vissuta in India, in un monastero buddhista.

L’attività artistica riprese nel 1964 in qualità di direttore stabile alla Volksoper di Vienna. Da allora in poi, Maag lavorò con tutti i maggiori teatri d´opera del mondo, tra cui la Scala (debutto operistico nel 1969 con la Manon di Massenet con Mirella Freni e Luciano Pavarotti) e il Metropolitan, dove esordì il 23 dicembre 1972 dirigendo il Don Giovanni. Nel teatro newyorkese diresse anche Zauberflöte, Traviata, Falstaff e Norma, per un totale di 59 recite. Nel 1972 fu direttore artistico del Teatro Regio di Parma e nel 1974 del Teatro Regio di Torino. La sua attività in Italia fu molto intensa, e in particolare con il Teatro La Fenice di Venezia, dove diresse un vastissimo repertorio sinfonico e lirico,tra cui ricordiamo Tristan und Isolde e Die Fledermaus. Dal 1984 al 1991 fu direttore stabile a Berna e dal 1983 divenne direttore stabile dell´Orchestra da

Camera di Padova e del Veneto, con la quale collaborò fino alla morte registrando per l´etichetta ARTS l’ integrali delle sinfonie di Beethoven e Mendelssohn.

Rilevante la presenza artistica di Peter Maag durante la stagione lirica dell’Arena di Verona, con un totale di 24 recite:

- 1972: 16, 20, 23, 30 luglio Aida

Regia di Sandro Bolchi, scene e costumi di Giulio Coltellacci. Con Fiorenza Cossotto, Luisa Maragliano/Helenita Olivares, Richard Tucker, Ivo Vinco, Licinio Montefusco.

- 1973: 5, 10, 15 18, 21, 24, 26 agosto Bohème

Regia di Giancarlo Sbragia, scene e costumi di Vittorio Rossi. Con Luciano Pavarotti/Giacomo Aragall, Mario Sereni/Giorgio Zancanaro, Ivo Vinco/Bruno Marangoni, Renata Scotto/Adriana Maliponte, Elena Zilio/Silvana Tumicelli.

- 1974: 13, 20, 28 luglio / 4, 13, 18 agosto Sansone e Dalila

Regia di Franco Enriquez, scene di Raoul Farolfi e costumi di Mario Giorsi. Con Fiorenza Cossotto/Maria Luisa Nave, Gilbert Py, Silvano Carroli, Ivo Vinco, Giancarlo Luccardi/Carlo De Bortoli.

- 1984: 5, 8, 13, 24 luglio / 15, 18, 21 agosto Aida

Regia di Gianfranco De Bosio, scene e costumi di Vittorio Rossi. Con Fiorenza Cossotto/Bruna Baglioni, Maria Chiara/Seta Del Grande/Galia Savova, Nicola Martinucci/Maurizio Frusoni, Bonaldo Giaiotti/Ivo Vinco/Paolo Washington, Giampiero Mastromei/Giuseppe Scandola/Juan Pons.

Nel profilo artistico di Peter Maag non va trascurato il lavoro meticoloso per la formazione promozione dei giovani musicisti. Nel 1988, dopo aver diretto Trovatore al Teatro Comunale di Treviso, propose la realizzazione di un “laboratorio teatrale” per allestire opere insieme a giovani cantanti e direttori d´orchestra.

Il progetto si chiamò La Bottega, ed ebbe inizio nel 1989 per la preparazione del Don Giovanni. Il cast vocale veniva selezionato con il Concorso di canto "Toti Dal Monte" e preparato da masterclasses vocali tenute da nomi di prestigio come Leyla Gencer e Regina Resnik. Alle voci si affiancavano i giovani direttori, assistenti e maestri collaboratori. L’iniziativa prestigiosa portò a breve la produzione di spettacoli di alto livello come la trilogia delle opere mozartiane, il Falstaff con la regia di Virginio Puecher, il Turco in Italia messo in scena da Ferruccio Soleri, il Rigoletto, Die Zauberflöte e la Carmen allestita da Hugo De Ana.