Il 17 dicembre il Teatro Carlo Felice, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze per l'Architettura della Scuola Politecnica dell'Università di Genova, ha presentato il progetto di valorizzazione delle parti monumentali della galleria Giuseppe Siri.
Il 7 aprile 1828 veniva inaugurato a Genova il Teatro Carlo Felice, su progetto dell'architetto Carlo Barabino. Intorno al grande edificio pubblico si compone, negli anni a seguire, il nuovo centro della città, le cui vicende si intrecciano, da allora, con quelle del teatro. Insieme vedono nascere e svilupparsi la fortuna ottocentesca del melodramma italiano e insieme subiscono le distruzioni belliche del Novecento.
I resti dell'edificio neoclassico sono il punto di partenza per i progetti della ricostruzione nel secondo dopoguerra. Al termine di una lunga stagione di ipotesi e progetti, nel 1981, un gruppo di architetti coordinato da una coppia di eccellenza, Ignazio Gardella e Aldo Rossi, presenta la proposta che risulterà vincitrice del concorso-appalto bandito dalla municipalità.
Costruito sull'area dell'antico Carlo Felice, il nuovo teatro recupera due idee già presenti nei progetti irrealizzati dell'architetto veneziano Carlo Scarpa: la creazione di una piazza coperta (oggi dedicata al cardinale Giuseppe Siri), dove il teatro sia collegamento ideale tra galleria Mazzini e piazza De Ferrari, e il recupero del grande pronao marmoreo esastilo dorico che costituiva l’accesso separato per il principe di Savoia, sormontato da un timpano triangolare che aveva sulla sommità la statua del “Genio dell’Armonia”.
Il monumento urbano rinasce e regala al suo autore, Aldo Rossi, il massimo riconoscimento mondiale: quel Pritzker Architecture Prize che vince, primo architetto italiano, nel 1990.
All'interno del grande progetto di ricostruzione Aldo Rossi - disegnatore di oggetti simbolo del design del Novecento – progetta in ogni dettaglio un piccolo, prezioso caffè del teatro, rivolto alla piazza e alla città, che fino al 2007, anno in cui viene smantellato, si colloca, con la propria atmosfera centro-europea, nella ristretta lista mondiale di locali d'autore.
Oggi - grazie al lavoro di ricerca svolto per conto della Fondazione Teatro Carlo Felice dal Dipartimento di Scienze per l'Architettura della Scuola Politecnica dell'Università di Genova e coordinato da Carmen Andriani e Valter Scelsi - si giunge al recupero di disegni esecutivi, inventari degli oggetti, immagini fotografiche e di gran parte degli arredi originali, ed è possibile realizzare il progetto di ricostruzione del caffè.
Fondazione Carlo Felice e Università compiono questo lavoro di conoscenza volta al recupero nel quadro di garantire a tutti la piena e soddisfacente esperienza delle parti monumentali nelle quali il teatro accoglie i flussi quotidiani che animano il centro, nella convinzione che il modo migliore per interpretare lo spirito del luogo e per innescare un processo generale di riqualificazione e messa in valore degli spazi esterni del teatro, è quello di accendere le luci di questa straordinario pezzo della storia di Genova.