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Apri gli occhi e sogna

 

Quattordici titoli: noveopere, una cantatascenica, un musical, due balletti, il Gala di danza con Roberto Bolle e nuove tournée a Hong Kong, Parigi ed Essen; questa la Stagione 2015-2016 del Teatro Regio, nel segno di un rinnovato progetto artistico che presenta capolavori scritti negli ultimi quattro secoli. La Stagione segue diversi fils rouges, che condurranno lo spettatore attraverso tre percorsi culturali: l’opera barocca, il Progetto Janáček–Carsen e una selezione delle migliori produzioni operistiche internazionali, sei delle quali in prima italiana.

Il Direttore musicale del Teatro, Gianandrea Noseda, inaugura la Stagione il 14 ottobre con Aida firmata dal regista premio Oscar William Friedkin, autore di capolavori che hanno fatto la storia del cinema come Il braccio violento della legge o L’esorcista, premiato anche con il Leone d’Oro alla carriera alla 70ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Per la terza Stagione consecutiva Giuseppe Verdi è il nostro compositore di riferimento, il vessillo del Teatro, l’autore che Noseda ha approfondito in un intimo dialogo maturato negli anni. Questa produzione di Aida (in scena dal 14 al 25 ottobre, per un totale di dieci recite) vanta grandi voci capaci di interpretare al meglio i leggendari personaggi dell’imponente partitura: Kristin Lewis, Marco Berti e Mark S. Doss. Il titolo inaugurale è anche il nostro omaggio alla riapertura del Museo Egizio.

A novembre (19-28/11) la messa in scena di Didone ed Enea di Henry Purcell si inserisce nel primo filone programmatico della Stagione: il Progetto opera barocca. Rappresentato nel 1689, il capolavoro di Purcell affonda le radici nella mitologia greca, un pretesto per affrontare l’universale tema di amore e morte. L’allestimento, proveniente dall’Opéra de Rouen, è in prima italiana e si avvale di regia, scene, costumi e coreografia della coppia Cécile Roussat - Julien Lubek; una produzione che renderà viva la magia del teatro barocco visto attraverso una nuova iconografia contemporanea. La direzione è affidata a uno specialista del repertorio barocco, Federico Maria Sardelli, direttore riconosciuto a livello internazionale nonché flautista e fine musicologo. Tra gli interpreti: Roberta Invernizzi, Benedict Nelson e Carlo Allemano.

A dicembre ospitiamo l’Eifman Ballet di San Pietroburgo. La compagnia, creata nel 1977 da Boris Eifman, è diventata famosa per il suo linguaggio dirompente, in aperto contrasto con la tradizione accademica russa. L’Eifman Ballet presenterà due titoli: Anna Karenina dal 3 al 6 dicembre e, dal 10 al 13 dicembre, Onegin. L’Orchestra del Teatro Regio sarà diretta per l’occasione da David Levi, affermato direttore statunitense che, con l’Eifman Ballet, vanta una rapporto privilegiato. Pagine di Čajkovskij e Sitkoveckij accompagneranno le struggenti vicende dei grandi personaggi creati da Tol’stoj e Puškin, resi immortali dagli omonimi romanzi.

Sempre a dicembre presentiamo i famosissimi Carmina Burana di Carl Orff (17-22/12). Non sarà il consueto concerto bensì una rappresentazione in forma scenica delle celebri canzoni profane. Mietta Corli è l’autrice della regia, delle scene e dei video di questo nuovo spettacolo dal forte impatto visivo, una sorta di “musical medievale” nel quale il Coro del Regio – diretto dal maestro ClaudioFenoglio – sarà il vero protagonista in scena. L’Orchestra del Teatro sarà diretta da Jonathan Webb; le parti solistiche saranno interpretate dal soprano Marina Rebeka, dal tenore JohnBellemer e dal baritono Thomas Johannes Mayer.

Il 28 dicembre torna per quattro appuntamenti (28-31/12) il ballerino italiano più famoso al mondo: Roberto Bolle che, nel Gala Roberto Bolle and Friends, riunisce le étoiles più luminose del panorama internazionale in uno spettacolo sorprendente, che presenta la quintessenza della danza sia classica sia contemporanea. Uno spettacolo unico per eccellenza e originalità, perfetto per gli appassionati e per i neofiti.

A gennaio 2016 inizia il Progetto Janáček–Carsen che proporrà, a partire da questa Stagione, i grandi capolavori del compositore moravo, uno dei padri del linguaggio musicale del Novecento, letti e interpretati da Robert Carsen. Il grande regista canadese vanta con il Regio uno stretto rapporto iniziato nel 1996 con Cendrillon e proseguito con Mefistofele (2002), Rusalka (2007) e Salome (2008). Il primo titolo di questo nuovo progetto è La piccola volpe astuta (19-26/1, in prima esecuzione a Torino), partitura delicata e complessa che vede come protagonista un cucciolo di volpe coinvolto in diverse avventure; una storia semplice ma intensa, che Carsen ha saputo valorizzare con gusto e sensibilità. Per rendere al meglio la musicalità della lingua ceca, elemento teatrale esso stesso, non potevamo che chiamare un cast madre lingua specializzato nell’interpretazione delle opere di Janáček. Sul podio il direttore inglese Jan Latham-Koenig;lallestimento, in prima italiana, proviene dall’Opéra National du Rhin di Strasburgo.

A febbraio ospitiamo in prima europea il nuovo allestimento di Tosca (9-21/2), creato per lo Hyogo Performing Arts Center di Nishinomiya, in Giappone, con la regia di Daniele Abbado e la direzione di Renato Palumbo. Il melodramma di ambientazione storica, dalle forti tinte drammatiche, vanta un cast di solisti di fama internazionale: María José Siri, Roberto Aronica e Carlos Álvarez. L’allestimento firmato da Daniele Abbado, rispettoso del testo pucciniano, renderà riconoscibili i tre luoghi romani, simboli dell’opera: Sant’Andrea, Palazzo Farnese e Castel Sant’Angelo, avvolti in un’atmosfera metafisica che renderà il dramma ancora più intenso.

Nell’ottica di un’apertura verso nuovi generi e con l’obiettivo di coinvolgere un pubblico sempre più ampio, in questa Stagione apriamo le porte a un celeberrimo musical che presenteremo dal 25 al 28 febbraio.

A marzo presenteremo la più bella fiaba musicale scritta da Rossini: La Cenerentola (15-24/3). La divertentissima opera, frutto della felice collaborazione tra Jacopo Ferretti e Gioachino Rossini al massimo della vena creativa, annovera la presenza di Chiara Amarù, Antonino Siragusa, Paolo Bordogna e Carlo Lepore, artisti dalla spiccata vis comica che vantano un privilegiato rapporto con il Regio, sottolineato dall’accoglienza sempre calorosa tributata dal nostro pubblico. L’allestimento è del giovane Alessandro Talevi, regista nato a Johannesburg e formatosi a Londra, già vincitore del prestigioso «European Opera-directing Prize». La sua Cenerentola, ambientata nella Cinecittà degli anni Sessanta, vedrà una giovane Angelina alle prese con un casting cinematografico; l’Orchestra del Regio sarà diretta da un giovane artista italiano dalla promettente carriera, Jader Bignamini, che ha già dato ottime prove al Maggio Musicale Fiorentino, al Festival della Valle d’Itria e al Festival Verdi di Parma.

Ad aprile presenteremo, per la prima volta a Torino, La donna serpente (14-24/4) di Alfredo Casella. Sul podio Gianandrea Noseda, che negli ultimi anni ha dedicato una considerevole parte della sua attività allo studio e alla diffusione della musica italiana del Novecento. La regia è di Arturo Cirillo, attore e regista tra i più apprezzati a livello internazionale, uno dei pochi vincitori del premio Ubu per entrambe le attività. In scena, un cast di primissimo piano che annovera: Carmela Remigio, Piero Pretti, Erika Grimaldi e Roberto de Candia. Durante le rappresentazioni de La donna serpente, le istituzioni musicali torinesi, nonché il Museo del Cinema e il Teatro Stabile, proporranno approfondimenti per far luce sull’opera e la vita del compositore torinese che studiava con Fauré, dialogava con Ravel e suonava con Debussy. Verrà così creato un vero e proprio Sistema Torino Alfredo Casella, un focus che illuminerà diversi aspetti del compositore creando ulteriori stimoli e alimentando la curiosità del pubblico. Quello dedicato a Casella sarà il primo di una serie di appuntamenti annuali, dedicati ogni volta a un compositore differente.

A maggio presentiamo il capolavoro di Donizetti: Lucia di Lammermoor (11-22/5), con Gianandrea Noseda sul podio. L’allestimento, in prima italiana, proviene dall’Opernhaus di Zurigo e vanta la regia di Damiano Michieletto in uno dei suoi primi lavori per il teatro d’opera. Un cast eccezionale darà vita all’intensa e drammatica partitura: Jessica Pratt, Piero Pretti, Gabriele Viviani e Aleksandr Vinogradov. Una sorpresa: Diana Damrau, definita “la Lucia del nuovo millennio”, sarà la protagonista dell’ultima recita, domenica 22 maggio, per poi riprendere l’opera, in forma di concerto, in tournée con l’Orchestra e il Coro del Regio a Parigi ed Essen il 27 e 29 maggio.

Il cartellone del Regio prosegue con un omaggio al compositore Hans Werner Henze del quale si celebrano, nel 2016, i novant’anni dalla nascita. In scena, per la prima volta a Torino, il suo Pollicino (28-31/5), l’opera per bambini scritta nel 1980 con un preciso intento didattico. «Scrivendo del teatro musicale contemporaneo – disse Henze – ho voluto avvicinare i bambini alle radici dell’opera lirica del nostro passato»; un’opera che sarà una festa, soprattutto per i più piccoli. Sul podio dell’Orchestra giovanile “Il Pollicino”, il maestro Claudio Fenoglio che, per l’occasione, impugnerà la bacchetta del direttore d’orchestra. Lo spettacolo avrà la delicata e divertente regia di Dieter Kaegi. Protagonisti di questo allestimento i solisti e il Coro di voci bianche del Teatro Regio e del Conservatorio “G. Verdi” di Torino.

L’ultimo titolo della Stagione 2015-2016 è Carmen (22 giugno – 3 luglio), con una protagonista che ha incantato le platee di tutto il mondo con la sua interpretazione così prepotentemente mediterranea del personaggio scolpito da Bizet: Anna Caterina Antonacci. Sul podio Asher Fisch, direttore israeliano acclamato alla Scala come alla Wiener Staatsoper, per la prima volta ospite del Regio; la regia è di Matthias Hartmann, il Theaterregisseur più radicale degli ultimi anni, che presenterà una Carmen essenziale ma al contempo densa di contenuti. Completano il cast: Dmytro Popov, Irina Lungu e Vito Priante.

Tutte le opere della Stagione, grazie alla consolidata partnership con Rai-Radio3, saranno trasmesse in diretta radiofonica.

Oltre alla già citata tournée a Parigi ed Essen con la Lucia di Lammermoor, la Stagione 2015-2016 ci vedrà impegnati in un’altra trasferta internazionale. Dal 26 febbraio al 4 marzo saremo gli ospiti d’onore al 44° Hong Kong Arts Festival, dove porteremo un’opera e tre concerti: Simon Boccanegra con la direzione di Roberto Abbado e la regia firmata da Sylvano Bussotti, un concerto dedicato a Verdi e Wagner, sempre con Roberto Abbado, e altri due concerti affidati a GianandreaNoseda. In programma: la Sinfonia n. 9 di Šostakovič, Aleksandr Nevskij di Prokof’ev e, nella serata successiva, il Requiem di Verdi, il masterpiece che ci ha reso famosi nel mondo; solisti d’eccezione Daniela Barcellona, Erika Grimaldi, Giorgio Berrugi e Michele Pertusi. Altri importanti appuntamenti all’estero sono in via di definizione.

Questa Stagione, così articolata nelle sue proposte culturali, avrà diversi approfondimenti sinfonici nella nostra parallela Stagione de I Concerti; un’offerta a tutto tondo nella quale si potrà conoscere il genio creativo dei compositori presenti in cartellone. Grazie al lavoro di tutti e alla qualità indiscutibile raggiunta da Orchestra e Coro, presentiamo una stagione di ampio respiro, impreziosita da importanti appuntamenti internazionali. Siamo orgogliosi di essere un teatro di primo piano nel panorama mondiale, simbolo virtuoso del sistema culturale italiano e ambasciatore della grande musica nel mondo, ruoli che richiedono un impegno costante. Il miglior riconoscimento per questo grande lavoro è dato dal fondamentale apporto dei Soci della Fondazione, dall’appoggio degli Amici del Regio e dal sostegno delle numerose Imprese che continuano a credere nel Teatro Regio. Un ringraziamento va infine al nostro affezionato pubblico che, appassionatamente, ci segue.

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L’OPERA GUARDA LONTANO

Le proposte della prossima Stagione seguono un preciso indirizzo culturale basato su alcuni filoni tematici che, tra opere e concerti, approfondiranno periodi e autori del patrimonio musicale europeo creato negli ultimi quattro secoli. La Stagione 2015-2016 presenta tre principali fils rouges che accompagneranno lo spettatore in nuovi percorsi: l’opera barocca, il Progetto Janáček–Carsen, e una scelta delle migliori produzioni internazionali mai viste in Italia.

Seguendo queste tre strade, il nostro nuovo cartellone propone nove opere, una cantata scenica, un musical, due balletti affidati all’Eifman Ballet di San Pietroburgo e il nuovo Gran Gala della danza con Roberto Bolle. Inauguriamo la Stagione con Aida diretta da Gianandrea Noseda. Il Direttore musicale del Teatro ha approfondito, durante questi anni, il suo rapporto con Verdi, raggiungendo vette interpretative di assoluta grandezza, riconosciute a livello internazionale. Noseda ha inaugurato le ultime due Stagioni del Regio con due capolavori di Verdi: Simon Boccanegra e Otello; quest’anno presenta Aida, con la celebrata produzione diretta dal premio Oscar William Friedkin, autore di capolavori che hanno fatto la storia del cinema come Il braccio violento della legge o L’esorcista. Verdi, il compositore universale che con le sue opere “pianse e amò per tutti”, è diventato un vessillo del nostro Teatro, nonché uno degli autori più affini alla sensibilità artistica di Noseda. La messa in scena di Aida completa un’ideale trilogia del Verdi maturo e vuole anche essere un omaggio alla riapertura del Museo Egizio.

Uno dei filoni sui quali si basa questa nuova Stagione guarda al panorama internazionale. Abbiamo deciso di presentare al nostro pubblico, in prima italiana, il meglio della produzione operistica, offrendo così la più ampia e variegata proposta culturale degli ultimi anni.

Si inseriscono in questa linea gli allestimenti di Tosca, proveniente dal Giappone, La Cenerentola dalla Malmö Opera, Lucia di Lammermoor e Carmen dall’Opernhaus di Zurigo. Tosca sarà diretta da Renato Palumbo e avrà la regia di Daniele Abbado, che ha immerso il celebre titolo di Puccini in un’atmosfera metafisica, senza rinunciare, però, ai simboli propri del dramma: dalla cupola di Sant’Andrea alla celebre statua di Verschaffelt sulla sommità di Castel Sant’Angelo. Viene poi messa in scena, dopo dieci anni, La Cenerentola, la più bella fiaba musicale scritta da Rossini, diretta per l’occasione dal giovane Jader Bignamini, una promessa della gloriosa scuola direttoriale italiana. Il sogno di Angelina, questa volta, è quello di diventare una principessa del grande schermo: l’allestimento ci porta infatti sul set di una produzione cinematografica; il regista, Alessandro Talevi, immagina una Cenerentola molto vicina alle adolescenti d’oggi, una nuova lettura di acuta analisi sociale. In prima italiana presentiamo anche Lucia di Lammermoor, con la regia di Damiano Michieletto, in uno dei suoi primissimi spettacoli, creato per l’Operhaus di Zurigo. Sarà una sorpresa conoscere Michieletto prima che diventasse “Michieletto”, l’enfant prodige del teatro d’opera che oggi tutti noi conosciamo, vincitore anche del premio Abbiati nel 2007. Sul podio Gianandrea Noseda, che prosegue il suo approfondimento nel repertorio belcantistico italiano. Con Lucia di Lammermoor, in forma di concerto, si intraprenderà inoltre una delle tournée che vedrà protagonisti l’Orchestra e il Coro del Teatro Regio. Con la presenza di Diana Damrau, oggi la Lucia per antonomasia, Noseda dirigerà la partitura di Donizetti alla Philharmonie di Essen e al Théâtre des Champs-Élysées, nel nostro consueto appuntamento con il pubblico parigino. A fine Stagione un’altra donna sarà protagonista del nostro percorso volto a presentare il meglio delle più recenti produzioni internazionali: Carmen, di Bizet. L’allestimento proviene da Zurigo, la regia è di Matthias Hartmann e la direzione di Asher Fisch. Sul palco, una scena spoglia focalizzerà tutta l’attenzione su di lei, Carmen. Per questo allestimento abbiamo voluto un’interprete mitica, capace di esprimere la carica sensuale e al contempo nichilista del grande personaggio creato da Bizet: Anna Caterina Antonacci.

L’altro percorso tematico che apriremo con la Stagione 2015-2016 getterà luce sulle opere di Leoš Janáček – uno dei padri del linguaggio musicale contemporaneo – letto e interpretato dal grande regista canadese Robert Carsen, che con il Regio vanta uno stretto rapporto che risale al 1996. Primo titolo del ProgettoJanáček–Carsen sarà La piccola volpe astuta, con la direzione di Jan Latham-Koenig, in prima esecuzione a Torino. La storia di Bystrouška, la piccola volpe, è una metafora dell’esistenza, espressa però con toni leggeri e idilliaci; Carsen ha saputo più di tutti valorizzare l’opera, sottolineando il realismo, l’inquietudine e la poesia che pervadono la partitura del compositore moravo. Nella presentazione di una programmazione artistica coerente e organica, il filone Janáček avrà anche un approfondimento nella Stagione de I Concerti del Regio, nell’ambito della quale eseguiremo l’imponente Messa Glagolitica, completata nel 1926.

Accanto a Janáček accostiamo un altro maestro europeo del secolo scorso, italiano ma dalla vocazione europea: Alfredo Casella. Del compositore proponiamo, per la prima volta a Torino, un capolavoro dimenticato del nostro patrimonio contemporaneo: La donna serpente, opera composta alla fine degli anni Venti del Novecento. Casella è uno dei migliori compositori della sua epoca, il suo linguaggio musicale ha aperto nuovi orizzonti stilistici in dialogo con i risultati che raggiungevano parallelamente Debussy, Mahler, Strauss e Stravinskij. Sul podio Gianandrea Noseda, uno dei paladini della musica italiana di inizio Novecento alla quale sta dedicando grandissime energie, sia sul versante discografico sia concertistico. Ad Alfredo Casella, nato proprio a Torino nel 1883, dedicheremo un’ampia retrospettiva coinvolgendo l’intero “Sistema Musica” torinese: l’Unione Musicale, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, De Sono Associazione per la Musica, l’Accademia Stefano Tempia e l’Orchestra Filarmonica di Torino. L’ampio spazio riservato a Casella, che coinvolgerà anche il Teatro Stabile e il Museo del Cinema, stimolerà certo il senso d’avventura del pubblico, che avrà la possibilità di conoscere un’importante personalità della nostra cultura. Tassello importante del Sistema Torino – Alfredo Casella sarà il anche il concerto della nostra Stagione sinfonica diretto da Fabio Luisi.

Accanto a queste proposte, presentiamo una celeberrima partitura, sempre scritta nei primi decenni del Novecento: i Carmina Burana di Carl Orff, presentati non nel consueto concerto bensì in forma di azione teatrale, con regia e videoproiezioni di Mietta Corli e la direzione di Jonathan Webb. Mietta Corli ha saputo tradurre i Carmina in immagini dal forte impatto visivo, un allestimento nel quale l’Orchestra e il Coro del Teatro Regio – diretto da Claudio Fenoglio – saranno i protagonisti di questo “musical medievale” dalla grande potenza drammaturgica. Un vero e proprio musical entrerà invece nella nostra programmazione di febbraio. Ampliamo così l’offerta di titoli della Stagione aprendo le porte a un genere nel quale pop, rock, jazz e linguaggio classico convivono in perfetto equilibrio.

Rimane l’ultimo filone tematico: il Progettoopera barocca, un discorso iniziato già in questa Stagione con il Giulio Cesare. Dopo Händel, nella Stagione 2015-2016 poniamo l’attenzione su Henry Purcell e sul suo capolavoro Didone ed Enea. Presentiamo un allestimento in prima italiana con regia, scene, costumi e coreografia di Cécile Roussat e Julien Lubek, mentre la direzione è affidata a uno specialista della musica barocca qual è Federico Maria Sardelli. Presentare il capolavoro di Purcell in una nuova produzione che fonde teatro, danza, arte circense e illusionismo significa intendere il passato come strumento per affrontare la contemporaneità, un’idea nella quale siamo fermamente convinti.

Doppio appuntamento con la danza. Ospiteremo l’Eifman Ballet di San Pietroburgo, una compagnia che ha rivoluzionato l’accademismo russo proponendo nuovi stilemi dal forte impatto visivo. A Torino, presenterà due balletti: Anna Karenina e Onegin; gli universali personaggi di Tol’stoj e Puškin vengono rivisitati in chiave contemporanea, immersi in situazioni drammatiche a volte estreme. A fine anno torna sul palco del Regio, dopo lo straordinario successo della scorsa Stagione, Roberto Bolle. Siamo lieti di ospitare una nuova versione del celebre Gala di danza Roberto Bolle and Friends in quattro imperdibili appuntamenti dal 28 al 31 dicembre.

Viene ulteriormente rafforzata la vocazione internazionale del Regio con diverse tournée; ancora viva l’eco dei trionfi in Canada e Stati Uniti, nel 2016 siamo stati invitati, quali ospiti d’onore, all’Hong Kong Arts Festival, una prestigiosa rassegna che illumina l’Estremo Oriente da circa un lustro con il meglio della produzione musicale internazionale. Porteremo Simon Boccanegra diretto da Roberto Abbado nell’allestimento firmato da Sylvano Bussotti, la Messa da Requiem di Verdi diretta da Gianandrea Noseda e due concerti speciali, uno dedicato a Verdi e Wagner, affidato a Roberto Abbado, l’altro dedicato a Šostakovič e Prokof’ev, diretto da Noseda. A maggio la già citata tournée a Parigi ed Essen con Lucia di Lammermoor in forma di concerto, con Noseda e Diana Damrau. Altri importanti appuntamenti all’estero sono in via di definizione.

Mentre saremo a Parigi, sul palcoscenico del Regio (per la prima volta a Torino) andrà in scena Pollicino, in occasione del 90° anniversario della nascita di Hans Werner Henze. Il grande compositore tedesco fondò negli anni Settanta il Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano, dove andò in scena per la prima volta, nel 1980, la sua opera per bambini, Pollicino. Il titolo riscosse un successo di grande portata, soprattutto per il forte intento pedagogico e il genuino spirito di partecipazione sociale che Henze aveva voluto stimolare creando quest’opera appositamente per i più piccoli. Con questo spirito proponiamo Pollicino, rendendo così omaggio a uno dei più influenti compositori contemporanei.

Nella prossima Stagione ospiteremo, come sempre, grandi voci dall’affermata e riconosciuta carriera internazionale, e sicure promesse della lirica che hanno già dato significative prove. Tra i tanti artisti che avremo il piacere di ascoltare annunciamo, nell’impossibilità di citarli tutti: Diana Damrau, Erika Grimaldi, María José Siri, Jennifer Larmore, Kristin Lewis, Jessica Pratt, Carmela Remigio, Carlos Álvarez, Marco Berti, Paolo Bordogna, Roberto de Candia, Carlo Lepore, Mirco Palazzi, Giacomo Prestia, Piero Pretti, Mark S. Doss, Antonino Siragusa, Gabriele Viviani.

Siamo orgogliosi di essere un teatro di primo piano nel panorama mondiale, simbolo virtuoso del sistema culturale italiano e ambasciatore della grande musica nel mondo, ruoli che richiedono un impegno costante. Il miglior riconoscimento del lavoro di tutti e della qualità indiscutibile raggiunta da Orchestra e Coro è dato dal fondamentale apporto dei Soci della Fondazione, dall’appoggio degli Amici del Regio e dal sostegno delle numerose Imprese che continuano a credere nel Teatro Regio. Lasciamo al nostro affezionato pubblico, che ci segue sempre con passione, il gusto e la sorpresa di questa Stagione alle porte, orgogliosi di presentare nuove strade artistiche e culturali in un continuo e profondo dialogo con l’Europa.

Walter Vergnano Sovrintendente

Gastón Fournier-Facio Direttore artistico

Gianandrea Noseda Direttore musicale

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