Quartetto Leipziger in Sala Mozart

Mercoledì 6 maggio 2015, ore 20.30

Sala Mozart

via Guerrazzi 13, Bologna

QUARTETTO LEIPZIGER

Stefan Arzberger, violino

Tilman Büning, violino

Ivo Bauer, viola

Matthias Moosdorf, violoncello

 

Felix Mendelssohn-Bartholdy (1809 – 1847)

Quartetto in Fa minore op. 80

Johannes Brahms (1833 – 1897)

Quartetto in Do minore op. 51 n. 1

Max Reger (1873 – 1916)

Quartetto in Mi bemolle maggiore op. 109

 

Secondo appuntamento della rassegna “Il Quartetto in Sala Mozart. Serate musicali 2015” in programma per mercoledì 6 maggio 2015 alle ore 20.30. Protagonista di questo secondo appuntamento il Quartetto Leipziger, definito “il miglior quartetto tedesco” (Fanfare) e sicuramente una delle formazioni più complete e richieste del nostro tempo.

Il Quartetto Leipziger è stato fondato nel 1988 , da tre delle prime parti dell’orchestra del Gewandhaus di Lipsia, una delle più prestigiose e antiche orchestre al mondo. Nel 1993 i tre membri fondatori decidono di lasciare l’orchestra e di dedicarsi interamente alla musica da camera. Dopo aver studiato con Gerhard Bosse, con il Quartetto Amadeus e con Hatto Beyerle e Walter Levin, il Quartetto ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, come nel 1991 al Concorso ARD di Monaco. Oggi il Quartetto Leipziger porta avanti un’intensa attività concertistica in tutto il mondo, partecipando ai più importanti festival; ha effettuato un centinaio di incisioni, da Mozart a Cage, da Haubenstock-Ramati a Beethoven, comprese tutte le opere di Brahms e Mendelssohn, alcune delle quali sono state premiate con il Diapason D’Or, il Premio Cd Compact, l’India Award, l’Echo Klassick.

Tutto ottocentesco il programma del concerto: Mendelssohn, Brahms e Reger. Il Quartetto in Fa minore op. 80 di Felix Mendelssohn, scritto nel 1847 a poche settimane dalla sua morte prematura. Era appena scomparsa l'amatissima sorella Fanny, anch'ella musicista, e il giovane pianista e direttore di successo non poté fare altro che oscurare la sua ispirazione solitamente così fresca e sorridente con un pezzo in quattro parti spiranti disperazione da ogni tema, ogni sviluppo, ogni incrocio, e non solo dal densissimo Adagio.

Poi tocca a Johannes Brahms, gigante troppo lento e avaro amministratore della sua possente vena musicale: il primo dei tre quartetti fu laborioso quasi come la prima sinfonia, cioè pretese anni e anni di lavoro indefesso; ma ne valse la pena, perché questo Quartetto in Do minore op. 51 n. 1 del 1873 non solo è un quartetto tipico nell'omaggio agli antichi modelli e alla severità della loro forma, ma è anche una delle composizioni più compatte e originali del suo autore, che nell'Allegro finale seppe riassumere i temi precedenti e piegarli a momenti tanto di forza ed energia quanto di serenità e lirismo.

A chiudere sarà il Quartetto in Mi bemolle maggiore op. 109 di Max Reger, maestro bavarese che visse soltanto dal 1873 al 1916 e compose moltissimo emergendo soprattutto nella musica per organo e da camera: risale al 1909, il brano, distanziandosi di appena un lustro dal grandioso e drammatico quartetto op. 74, e rispetto a questo brilla per chiarezza, equilibrio, forza comunicativa; ma se il tema del Larghetto in 6/8 è una delle melodie più ispirate (anche religiosamente, forse) dell'autore, ciò non toglie che il primo Allegro sia bitematico con diversi temi secondari e l'ultimo una strana fuga fragrante di umorismo.

INFORMAZIONI DI BIGLIETTERIA

Mercoledì 6 maggio i biglietti sono in vendita presso la Sala Mozart, a partire dalle ore 20. Nei giorni precedenti la biglietteria è presso Bologna Welcome, in Piazza Maggiore n.1/E, aperta dal martedì al sabato, dalle ore 13.00 alle ore 19.00. Tel. 051-231454. www.accademiafilarmonica.it