Maria Agresta è Mimì al Massimo

In piazza maxischermo a 1 euro con diretta sull’opera e poi film e musica nel weekend

Domani alle 18.30 l’antigenerale a favore di Medici senza frontiere

Per gli abbonati la possibilità di rinnovare con assoluta facilità

PALERMO. “La bohème non lascerà grande traccia nella storia del teatro lirico”. Nonostante il giudizio non certo lungimirante del critico Carlo Bersezio, l’opera è considerata uno dei punti massimi della produzione di Giacomo Puccini e fra i più alti capolavori del genere. Venerdì 18 alle 20.30 (fino a domenica 27) il capolavoro della “gelida manina”, rappresentato per la prima volta al Teatro Regio di Torino nel 1896, arriva al Teatro Massimo in un allestimento dello stesso teatro realizzato dal Teatro del Maggio musicale fiorentino, e con un cast di eccezione: la protagonista Mimì è Maria Agresta, uno dei soprani più apprezzati in Italia e all’estero; direttore Pier Giorgio Morandi, regia Mario Pontiggia, scene e costumi di Francesco Zito.

Celeberrima la trama dell’opera, ambientata nella soffitta parigina del pittore Marcello e del poeta Rodolfo, squattrinati entrambi, un affresco della Scapigliatura, della vita disagiata ma libera, anticonformista e disordinata di artisti e intellettuali della seconda metà dell’Ottocento.Un’atmosfera, secondo Irene Scalia che introduce l’opera nel libretto di scena, che il compositore aveva vissuto personalmente. “Puccini - scrive - ebbe care le tribolazioni dei suoi personaggi, in quanto in certa misura aveva sperimentato anch’egli, durante gli anni della formazione al Conservatorio di Milano, dal 1880 al 1883, sotto l’influsso della Scapigliatura, gioie e dolori di un’esistenza simile; e anche quando nel 1891 si stabilì presso Torre del Lago, egli non mancò di stringere gioviale amicizia con un gruppo di pittori macchiaiuoli, esperienza che certamente dovette contribuire ad ispirarlo nella composizione di quest’opera”.

La bohème di Giacomo Puccini è la terza opera a essere rappresentata al Teatro Massimo, nel corso della stagione inaugurale che comprendeva Falstaff (16 maggio 1897), La Gioconda (29 maggio) e appunto Bohème (14 giugno).

Domani, mercoledì 16 alle 18.30, la prova antigenerale sarà a favore di “Medici senza frontiere”: il ricavato sarà devoluto ai progetti di assistenza alle vittime di guerre, epidemie, catastrofi naturali, che l’organizzazione porta avanti in oltre sessanta Paesi del mondo. Giovedì 17 alle 18.30, la prova generale, come sempre aperta ai dipendenti del Teatro. Per tutti i turni di Bohème, gli abbonati avranno modo di rinnovare con assoluta facilità: troveranno nel foyer i giovani ambasciatori del Teatro Massimo, ai quali basterà dare il proprio nome per trovare il proprio abbonamento alla fine dello spettacolo.

In occasione della Bohème, il Teatro organizza una tre giorni intitolata “Piazza Massimo”, un’occasione di vivere la musica en plein air al prezzo simbolico di 1 euro a evento. Venerdì la prima dell’opera sarà trasmessa su un maxischermo, poi seguirà un fitto programma di concerti e film. Sabato il programma si apre alle 19, con il concerto Le Stagioni, musiche di Antonio Vivaldi (Le Quattro stagioni) e di Astor Piazzola (Las Cuatro Estaciones Porteña)con l’Orchestra del Teatro Massimo diretta da Simone Bernardini, accordeon Ruggero Mascellino. Alle 20.30 C’è Vucciria, concerto dei Sei Ottavi e del Coro di voci bianche del Teatro Massimo. Alle 22 film-concerto animato Partire dalla coda, video di Pierluigi Toccafondo con la musica di Simeon ten Holt e i musicisti del Conservatorio Bellini di Palermo. Domenica una non stop video, dalle 18 alle 24 (in questo caso biglietto di 1 euro per tutto) con spettacoli amatissimi dal pubblico: alle 18 la Tosca del 2014 diretta da Daniel Oren, regia di Mario Pontiggia, con l’Orchestra, il Coro e il Coro di voci bianche del Massimo; alle 20.30 la Nona di Beethoven del 2001 diretta da Zubi Metha con l’Orchestra e il Coro del Massimo; alle 22 il balletto Romeo e Giulietta del 2014 con la coreografia e regia di Massimo Moricone.

 

Giacomo Puccini

La bohème

Direttore Pier Giorgio Morandi

Regia Mario Pontiggia

Scene e costumi Francesco Zito

Assistente alla regia Angelica Dettori

Assistente alle scene Antonella Conte

Assistente ai costumi Virginia Gentili

Luci Bruno Ciulli

Personaggi e interpreti

Mimì Maria Agresta (18, 20, 23, 26) / Valeria Sepe (19, 22, 25, 27)

Musetta Lana Kos (18, 20, 23, 26) / Mariangela Sicilia (19, 22, 25, 27)

Rodolfo Giorgio Berrugi (18, 20, 23, 26) / Vincenzo Costanzo (19, 22, 25, 27)

Marcello Vincenzo Taormina (18, 20, 23, 26) / Simone Alberghini (19, 22, 25, 27)

Schaunard Simone Del Savio (18, 20, 23, 26) / Italo Proferisce (19, 22, 25, 27)

Colline Gianluca Buratto (18, 20, 23, 26) / Dario Russo (19, 22, 25, 27)

Benoît / Alcindoro Marco Camastra

Parpignol Domenico Ghegghi (18, 20, 23, 26) / Alfio Marletta (19, 22, 25, 27)

Sergente dei doganieriGianfranco Giordano (18, 20, 23, 26) / Vincenzo Raso (19, 22, 25, 27)

Un doganiereAntonio Barbagallo (18, 20, 23, 26) / Cosimo Diano (19, 22, 25, 27)

Mimi Antonino Mancuso, Daniele Savarino

Orchestra, Coro e Coro di voci bianche del Teatro Massimo

Maestro del Coro Piero Monti

Maestro del Coro di voci bianche Salvatore Punturo

Dal 18 al 27 settembre 2015

Allestimento scenico del Teatro Massimo di Palermo

realizzato dal Teatro del Maggio Musicale Fiorentino

Note biografiche

Pier Giorgio Morandi

È stato per dieci anni primo oboe dell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano. Ha studiato composizione al Conservatorio G. Verdi di Milano, e direzione d’orchestra al Mozarteum di Salisburgo con Ferdinand Leitner. Negli anni trascorsi alla Scala, è stato assistente direttore di Riccardo Muti e poi di Giuseppe Patané, dai quali ha appreso i segreti della tradizione operistica italiana. Nel 1987 ha studiato a Tanglewood, USA, con Leonard Bernstein e Seiji Ozawa. Nello stesso hanno ha vinto la "Tanglewood Competition". Nel 1989 è diventato direttore principale del Teatro dell’Opera di roma, dove ha diretto Ernani, Madama Butterfly e diversi concerti sinfonici, e nel 1990 vi ha inciso la sua prima opera, Don Chisciotte di Paisiello. Dal 1991 è stato per cinque anni direttore ospite principale all’Opera Nazionale di Budapest.

Il suo repertorio operistico italiano è vastissimo, ed è stato regolarmente ospite dei principali teatri d’opera in Italia, Europa e negli altri continenti. Al momento è direttore ospite alla Helsingborg Symphony Orchestra. Tra i prossimi progetti: La Traviata all’Opéra du Rhin, Rigoletto all’Opéra Bastille, Don Carlo all’Opera di Francoforte.

Mario Pontiggia

Nato a Las Flores (Argentina) e formatosi a Buenos Aires e Belgrano, si è perfezionato con Pier Luigi Pizzi. È stato direttore di produzione dell’Opéra di Monte-Carlo (1994-2004) e direttore artistico dell’Opera di Las Palmas de Gran Canaria (2002-2014). Il suo repertorio come regista, scenografo e costumista comprende L’incoronazione di Poppea, Il ritorno d’Ulisse in patria, Dido and Aeneas, La serva padrona, Acia, Galatea e Polifemo, Giulio Cesare, La grotta di Trofonio, Die Entführung aus dem Serail, Die Zauberflöte, La clemenza di Tito, Fidelio, L’italiana in Algeri, I Capuleti e i Montecchi, Norma, I puritani, L’elisir d’amore, Roberto Devereux, Attila, Macbeth, I masnadieri, I due Foscari, Rigoletto, La traviata, Un ballo in maschera, Simon Boccanegra, Aida, Otello, Tristan und Isolde, Die Fledermaus, Hänsel und Gretel, Les pêcheurs de perles, Carmen, Les contes d’Hoffmann, Thaïs, La Navarraise, Cavalleria rusticana, Pagliacci, La bohème, Tosca, Madama Butterfly, La rondine, Turandot, Boris Godunov, Mozart e Salieri, Elektra, Ariadne auf Naxos, Il segreto di Susanna, Eine florentinische Tragödie, Das Wundertheater, The Rake’s Progress, La voix humaine, Escorial.

Francesco Zito

Laureato in Architettura a Firenze, ha studiato alla Slade School of Art di Londra. Dopo il debutto nel 1977 alla Fenice, ha lavorato con il regista Jorge Lavelli sin dal 1988, anno dell’inaugurazione del Théâtre National de la Colline con El público di Lorca, creando poi i costumi di numerose produzioni di prosa e di lirica al Festival d’Aix-en-Provence e all’Opéra di Parigi. Sempre con Lavelli ha realizzato i costumi di Siroe di Händel alla Fenice di Venezia e al BAM di New York, di Babel 46 di Montsalvatge e de L’enfant et les sortilèges di Ravel al Teatro Real di Madrid e al Liceu di Barcellona, del Vascellofantasma di Wagner al San Carlo di Napoli e di Merlin di Dorst al Festival di Fourvière. Per il Maggio Musicale Fiorentino ha disegnato scene e costumi per Das Marienleben di Hindemith con Carla Fracci (con la quale ha lavorato anche alla Scala per Alma Mahler), all’Opera di Roma scene e costumi per Charlotte Corday di Ferrero e per numerosi balletti, nonché al Teatro Argentina per Possesso di Yehoshua. Al Teatro Massimo ha realizzato scene e costumi per Falstaff e per Ernani di Verdi, per Il castello del principe Barbablù di Bartók e Persée et Andromède di Ibert, per Angélique di Ibert e per Franca Florio di Ferrero. Ha inoltre collaborato con Carolyn Carlson, con Graham Vick e con il regista giapponese Keita Asari.

Maria Agresta

Vincitrice di numerosi concorsi canori, debutta ufficialmente nel 2007. Il primo grande successo arriva dopo qualche anno, esattamente nel 2011 grazie alla sua esibizione ne I Vespri Siciliani a Torino, diretta da Gianandrea Noseda. Da allora riceve inviti dai maggiori palcoscenici internazionali. Canta Norma a Tel Aviv, è Mimì ne La bohème all’Arena di Verona, al San Carlo di Napoli, al Teatro Regio di Torino, al Festival di Torre del Lago e allo Staatsoper di  Monaco, Gemma di Vergy al Teatro Donizetti di Bergamo, Elvira in Don Giovanni alla Scala.

Seguono Il trovatore al Palau de Les Arts diretta da Zubin  Metha, Carmen a Masada e La traviata alla Staatsoper di Berlino.

Nel 2012 torna al Teatro alla Scala ne La bohème, dove ottiene un grandissimo successo personale. Ottiene un altro enorme successo nella Giovanna d’Arco in concerto a Graz con l'Orchestra della Radio di Vienna e canta Simon Boccanegra a Roma con Muti, I masnadieri e La bohème a Venezia, Messa da requiem di Verdi al San Carlo di Napoli diretta da Luisotti e alla Staatsoper di Berlino diretta da Baremboim, Oberto conte di San Bonifacio alla Scala, Otello a Valencia con Mehta, La vestale a Dresda. Recentemente, La traviata all’Arena di Verona e a Guangzhou, Otello a Zurigo e a Genova, una nuova produzione de I puritani all’Opéra Bastille di Parigi, Il trovatore alla Scala, La bohème a Tel Aviv e all’Opéra Bastille di Parigi, Simon Boccanegra (nuova produzione) a Dresda diretta da Thielemann e il debutto alla Royal Opera House, diretta da Antonio Pappano, ne I due Foscari, Norma a Zurigo diretta da Luisi.

Ha vinto il premio “Franco Abbiati” nel 2014: l’Associazione Nazionale dei Critici Musicali le ha attribuito il premio come miglior soprano. Alcuni dei suoi prossimi impegni prevedono: La bohème alla Staatsoper di Vienna, La bohème e Carmen al Met, La traviata a Monaco e alla Dallas Opera, Turandot a Chicago.

Lana Kos

Nata a Varazdin, ha cominciato i suoi studi musicali prima nella sua città natale e poi all’Accademia di Musica a Zagabria. Si è poi perfezionata sotto la guida di Ljudmila Ivanova, Galina Visnjevska, Edita Gruberova. Ha debuttato nel 2002 all’Opera Nazionale di Zagabria come Regina della Notte in Die Zauberflöte.

Grazie alla peculiarità del colore della sua voce e forte di un'estensione di tre ottave, si è subito segnalata come un talento emergente dell'ultima generazione. Le sue qualità vocali sono state subito notate da Mstislav Rostropovich che l'ha scelta per il ruolo di Natasha Rostova in una nuova produzione di Guerra e Pace di Sergei Prokof’ev al Teatro Bolshoi di Mosca.

Nel 2011 si è affermata come Violetta ne La traviata all'Arena di Verona diretta da Carlo Rizzi, con la regia di Hugo de Ana, con il quale aveva già debuttato il ruolo a Maribor; ruolo che ha ripreso nel 2012 al Teatro Massimo di Palermo, diretta da Carlo Rizzi con la regia di Henning Brockhaus.

Tra i suoi prossimi impegni: Otello a São Paulo, La traviata alla Royal Opera di Stoccolma, Rosina ne Il barbiere di Siviglia al Festival di Avenches, Donna Anna in Don Giovanni a Pechino, il debutto come Amelia in Simon Boccanegra a Pisa, Lucca e Livorno e il debutto come Marie ne La fille du régiment a Pechino.

Giorgio Berrugi

Già primo clarinetto dell’Orchestra Sinfonica di Roma, nel 2007 inizia a studiare canto e dopo pochi mesi viene selezionato dal Teatro La Fenice di Venezia come Rodolfo neLa bohème. Dal 2010 al 2013 è solista nell’ensemble della Sächsische Staatsoper di Dresda, dove debutta inCarmen,Un ballo in maschera,Tosca,L’elisir d’amore,Rigolettoe nella prima assoluta diGisela!di Henze.

Diretto da maestri quali Mehta, Thielemann, Luisi, Dudamel, Oren, Steinberg, Luisotti, Myung-Whun Chung, van Zweden, Barshai, si è esibito alla Gewandhaus di Lipsia, alla NHK a Tokyo in tournée con il Teatro alla Scala, al Concertgebouw di Amsterdam, all’Arena di Verona, alla Suntory Hall di Tokyo, alla Wigmore Hall di Londra, al Teatro Comunale di Firenze, al Teatro Massimo di Palermo, al Palais des Beaux Arts di Bruxelles, al Teatro Carlo Felice di Genova, al Teatro Regio di Torino, al Teatro La Fenice di Venezia, nella Sala Glazunov a San Pietroburgo, alla Kansas City Opera, alla Tel Aviv Opera, alla Leipzig Oper, alla Bartók National Hall a Budapest, al Festival di Torre del Lago, al Klangvokal Festival di Dortmund, al Festival di Savonlinna, al San Carlo di Napoli, alla San Francisco Opera. Fra gli impegni recenti e futuri La bohème a Oviedo e Berlino, Der Rosenkavalier alla ROH di Londra, Roméo et Juliette a Verona, Simon Boccanegra alla Scala.

Vincenzo Taormina

Nato a Palermo, inizia lo studio del canto parallelamente agli studi in Architettura; nel 2000 si trasferisce a Bologna per studiare con Paride Venturi, nel 2003 vince il concorso internazionale per il reclutamento dei "Cadetti della Scala" sotto la diretta guida di Leyla Gencer, trasferendosi a Milano dove tutt'ora vive. Approfondisce poi lo studio e il repertorio con Luciana Serra, Giafranca Ostini e Vittorio Terranova. Attualmente è seguito da Roberto Coviello. Frequenta alcuni corsi internazionali di perfezionamento e si diploma all'Accademia Verdiana "Carlo Bergonzi" di Busseto, dove viene seguito dallo stesso Bergonzi nell'interpretazione.

Debutta nel 2004 al Teatro La Fenice di Venezia con Les pêcheurs de perles, canta poi in Polyeucte di Gounod al Festival di Martina Franca, in Parisina a Bergamo, in Ugo, Conte di Parigi al Teatro Bellini di Catania, ne La Juive al Teatro La Fenice di Venezia, ne I Puritani a Palermo e al Festival di Savonlinna, ne La gazza ladra al Teatro Comunale di Bologna. Debutta con la compagnia del Covent Garden di Londra in tournée in Giappone ne La traviata diretta da Pappano, esegue poi Lucia di Lammermoor alla Deutsche Oper di Berlino, Masetto in Don Giovanni per l'inaugurazione del 90° Festival Lirico Areniano con il nuovo allestimento di Franco Zeffirelli.

Tra i suoi impegni più recenti: Ford in Falstaff a Busseto per il bicentenario verdiano a fianco di Renato Bruson, Les pêcheurs de perles a Parma e Modena, Madama Butterfly al Maggio Musicale Fiorentino, La fille du régiment al Teatro Massimo di Palermo, La Vedova allegra al Teatro Verdi di Salerno diretto da Daniel Oren.