L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Da Cleopatra a Pertini

DOMENICA 20/02/2022

Domenica con Daniele Luchetti

Il regista Daniele Luchetti racconta, nella “Domenica con” in onda su Rai Storia il 20 febbraio dalle 14.00 a mezzanotte, l’”invenzione dei giovani”: tra gli anni 50 e 60 emerge una nuova categoria sociale, rappresentata dai nuovi consumi culturali (dischi, cinema, vestiti, stampa specializzata), e seguita da una sempre maggiore richiesta di libertà, sfociata nei movimenti di contestazione del Sessantotto.La televisione è specchio e palcoscenico di questi cruciali cambiamenti, e Luchetti ha scelto trasmissioni, documentari e inchieste, in un itinerario storico che parte dall’americanizzazione della società italiana del dopoguerra, passando per il fenomeno del “giovanilismo” degli anni 60, e giungendo alla “gioventù della crisi” degli anni 70.

In prima serata “Il posto”, il film di Ermanno Olmi del 1961, incentrato su un ragazzo alle prese con la ricerca del primo lavoro.

LUNEDI’ 21/02/2022

Passato e Presente. Cleopatra

Alla morte di Alessandro Magno nel 323 a.C., l’Egitto, che aveva conquistato nel 332 a.C., venne spartito tra i suoi generali. Uno di loro, Tolemeo, nel 305 a.C. assunse il titolo di re dando il suo nome a una dinastia di quindici sovrani che avrebbe regnato per tre secoli, fino al 30 a.C., con Cleopatra VII, l’ultima regina della monarchia egiziana. Una sovrana raccontata da Paolo Mieli e dal professor Alessandro Barbero a “Passato e Presente”, in onda lunedì 21 febbraio alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. Cleopatra è una donna colta ed eloquente: formatasi nella biblioteca di Alessandria, conosce la filosofia, la retorica e parla numerose lingue. Venerata come una divinità dopo la sua morte, è l’artefice principale del suo mito autocelebrandosi come Venere, Terra, madre di Sole e Luna, ma anche come signora della flotta, guerriera impavida e padrona dell’Asia. La sovrana, sin dai suoi primi atti, mira a rafforzare il regno e ad accentrare il potere nelle sue mani. Il suo è un progetto ben preciso: fare dell’Egitto una monarchia ancor più vasta di quella di Alessandro, e per farlo sfiderà la potenza di Roma.

Storia delle nostre città. Ravenna – Un tesoro d’acqua

È Ravenna, città dal destino legato al suo territorio lagunare, la protagonista di “Storia delle nostre città”, in onda in prima visione lunedì 21 febbraio alle 21.10 su Rai Storia. Anche se l'origine di Ravenna è antichissima, fu con Giulio Cesare che si ebbe l'ingresso trionfale della città nella storia. A Ravenna, Cesare era solito passare l'inverno e proprio da Ravenna sarebbe partito per la conquista di Roma, dopo aver attraversato il Rubicone nel 49 a.C.. Dopo i fasti romani, inizia per Ravenna un periodo di decadenza, ma al tempo stesso si apre uno dei capitoli più importanti di tutta la sua storia. Nel 402, Ravenna verrà scelta come capitale dell'Impero d'occidente da Onorio, al quale succederà Valentiniano III, che regna a Ravenna sotto la tutela della madre Galla Placidia, figlia di Teodosio.

Dopo la caduta dell'Impero, nel 476, l'Italia cade sotto il dominio del barbaro Odoacre, il quale sceglie ancora Ravenna come capitale, come del resto faranno anche Teoderico e, dopo la fine della dominazione gota, gli esarchi di Bisanzio.

Dopo l'invasione dei Longobardi si apre per Ravenna la dominazione degli arcivescovi che prelude a quella veneziana che si concluderà nel 1509, quando la città viene consegnata a Giulio II.

Dopo la signoria veneta comincia per Ravenna un travagliato cammino di decadenza che ha inizio con la famosa battaglia di Ravenna del 12 aprile 1512, la prima grande battaglia dell'era moderna nella quale venne utilizzata per la prima volta l'artiglieria mobile.

Durante la dominazione napoleonica Ravenna è sotto la Francia e farà parte prima della Repubblica Cispadana quindi della Cisalpina; infine tornerà di nuovo sotto la dominazione pontificia.

Il periodo risorgimentale trova in Ravenna un terreno fertile e in questi anni, grazie anche all'operato del poeta George Byron, si diffonde la Carboneria. Ravenna, inoltre, è determinante nella vicenda che consentì a Giuseppe Garibaldi di sfuggire agli austriaci. Costretto ad abbandonare Roma nel luglio del 1849, Garibaldi trova rifugio nell'agosto dello stesso anno in un capanno nascosto fra i pini, dove raccoglierà anche l'ultimo respiro della moglie Anita.

Coi plebisciti del 1860 Ravenna non fa più parte del governo pontificio, ma viene annessa al Regno di Sardegna che poi diventerà Regno d'Italia.

Dopo un periodo di crisi durante il quale la città si dibatte in gravi problemi sia politici che economici, Ravenna inizia la sua ascesa che passerà attraverso la bonifica e il lavoro agricolo, ma soprattutto attraverso il mare.

Signorie. Milano, gli Sforza

Prima i Visconti, poi gli Sforza: così Milano, nel Quattrocento, si afferma come una delle città più importanti d’Europa sia sul fronte economico sia sul piano culturale, diventando il punto di incontro di pittori, architetti e letterati. Lo racconta l’appuntamento con “Signorie”, in onda lunedì 21 febbraio alle 22.10 su Rai Storia Il racconto ruota intorno a un luogo, il Castello Sforzesco, e a un personaggio, Ludovico il Moro, amante di arti, lettere e scienze e mecenate di artisti come Foppa e Bergognone, Solari e Amadeo, Bramante e Leonardo da Vinci. A quest’ultimo, stimato consulente del duca non soltanto in campo artistico, si devono progetti di macchine belliche e il perfezionamento delle chiuse e delle conche dei Navigli, oltre al celebre Cenacolo, presentato attraverso immagini che ne esaltano l’unicità e lo splendore.

MARTEDI’ 22/02/2022

Passato e Presente. Nadia Gallico Spano una costituente

Nadia Gallico Spano, “un’inguaribile ottimista” come si definisce lei stessa nell’autobiografia, è stata una protagonista della costruzione della democrazia repubblicana con lo sguardo rivolto al futuro. Ne parlano Paolo Mieli e la professoressa Leila El Houssi a “Passato e Presente”, in onda martedì 22 febbraio alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. Nata a Tunisi nel 1916 da genitori italiani di origine ebraica, Nadia Gallico cresce in una famiglia profondamente laica e antifascista. Ventenne si iscrive al Partito Comunista tunisino e partecipa alla Resistenza durante l’occupazione italo-tedesca. Nel 1939 sposa Velio Spano, dirigente comunista sardo, e da quel momento condividerà con lui intensamente vita e politica. Incaricata da Palmiro Togliatti di dare vita al movimento femminile, è tra le fondatrici dell’Unione Donne Italiane (UDI) e direttrice del giornale Noi Donne fino al 1945. Eletta all’Assemblea Costituente, interviene sulle questioni della famiglia e uguaglianza dei coniugi, su diritto al lavoro e parità salariale. Poi, come parlamentare comunista dal 1948 al 1958, pone al centro dei suoi interessi la Sardegna dando vita nel 1952 all’Unione delle Donne Sarde, dove il discorso autonomistico si fonde con il percorso di emancipazione femminile. Prende parte attivamente al Movimento per la Pace e negli ultimi anni della sua vita si dedica alla diffusione fra i giovani, in numerose scuole d’Italia, della conoscenza della Costituzione italiana.

Speciali Storia '21-'22. La Gran Bretagna della Belle Epoque a colori

Periodo che va dal 1901 al 1910, con sequenze restaurate e colorate. La Gran Bretagna edoardiana era il paese più ricco e potente del mondo. Ma cosa significava questo per gli uomini, le donne e i bambini che lavoravano duramente nei mulini e nelle miniere? Lo racconta il doc proposto in prima visione martedì 22 febbraio alle 21.10 su Rai Storia. Sequenze di film rari, restaurati e colorati per la prima volta, offrono una finestra intima su come vivevano, lavoravano e socializzavano i britannici di tutti i giorni in quegli anni. L'era edoardiana vide nascere, tra l’altro, la creazione del tempo libero di massa, il movimento per il suffragio e la Prima guerra mondiale.

La guerra segreta. Il vero James Bond

James Bond? In realtà si chiamava Dusan Popov e pare che Ian Fleming lo abbia incontrato persino in un casinò, nel 1941. “La guerra segreta”, in onda martedì 22 febbraio alle 22.10 su Rai Storia, racconta le missioni del primo e vero James Bond. Proveniente da una ricca famiglia serba fu paradossalmente reclutato sia da agenti anti-Hitler Abwehr (l'Abwehr era il servizio segreto tedesco), che dall’MI6, al servizio degli inglesi. Dai file resi noti dai sevizi risulta che Popov passò valutazioni imprecise della forza militare britannica ai tedeschi, dando invece informazioni accurate sugli effetti dei bombardamenti alleati agli inglesi; fu inviato dall'Abwehr negli Stati Uniti dove, si dice, avvertì i servizi segreti statunitensi dell'attacco giapponese a Pearl Harbor (e questa è l'origine della voce che Roosevelt sapeva dell'attacco prima che accadesse). Qui fu arrestato dall'FBI che lo rispedì in Gran Bretagna. Tra le altre missioni incredibili accreditate a Popov, c’è la creazione di un grande (e completamente fittizio) circolo spionistico per i tedeschi in Gran Bretagna. Il documentario esamina leggende e probabili verità sul vero James Bond e racconta come abbia influenzato le azioni statunitensi e tedesche durante la guerra. Popov pubblicò, poi, i suoi ricordi e morì nel 1981.

MERCOLEDI’ 23/2/2022

Passato e Presente. Unione Sovietica. Il sistema Gulag

Nel 1923, tra i monasteri e gli eremi delle isole Solovetskie, requisiti dallo Stato sovietico, viene creato il primo campo di lavoro forzato per gli oppositori politici ritenuti pericolosi dal regime bolscevico. Le condizioni di vita sono terribili, gli inverni lunghi e rigidi. In breve tempo da campo di prigionia totalmente inefficiente viene trasformato in un’istituzione economica produttiva. Verso la fine degli anni ’20 diventerà un modello da estendere alle centinaia di campi di lavoro sparsi in tutta l’Unione Sovietica. Una realtà analizzata da Paolo Mieli con il professorAdriano Roccucci a “Passato e Presente”, in onda mercoledì 23 febbraio alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia.

Negli anni ’30, sotto la dittatura di Stalin i campi si ingrandiscono e crescono di numero fino ad assumere un carattere prettamente industriale. Un complesso industriale carcerario, un vero e proprio impero guidato dalla burocrazia moscovita. Tra la fine della Seconda guerra mondiale e la morte di Stalin, avvenuta nel 1953, la popolazione dei lager sovietici cresce in continuazione, raggiungendo la cifra di 2 milione e mezzo di detenuti.

Soffitto di cristallo. Con Maria Chiara Carrozza

Nella puntata in onda mercoledì 23 febbraio alle 21.10 su Rai Storia, Stefania Battistini incontra Maria Chiara Carrozza, la prima donna alla guida del più importante Centro di Ricerca Pubblico del Paese, il CNR. La laurea in Fisica - sulle particelle elementari - alla Scuola Sant’Anna di Pisa,

lo stage al Cern di Ginevra. E poi, le sue ricerche in bioingegneria industriale  finite sulle prime pagine dei giornali, in particolare i risultati sulle protesi neuro–robotiche delle mani. Una storia fatta di conquiste, in cui assume ruoli apicali fino ad allora riservati agli uomini.

Einstein parla italiano

Non tutti conoscono i profondi legami di Albert Einstein con l'Italia. Attraverso ricostruzioni, testi originali e testimonianze, si racconta della sua adolescenza trascorsa con la famiglia in Lombardia, tra Milano, Pavia e Casteggio, dei suoi legami con matematici italiani e delle conferenze tenute a Bologna e Padova nell'ottobre del 1921, anno in cui Einstein prese il Nobel. “Einstein parla italiano” andrà in onda il 23 febbraio alle 21.45 Rai Storia.

Archivi. Miniere di Storia. Venezia

La storia della Serenissima: ascesa e declino. La racconta Marco Mondini attraverso i documenti dell’archivio di Stato, nel nuovo episodio della serie “Archivi. Miniere di Storia” in onda mercoledì 23 febbraio alle 22.10 su Rai Storia. Quasi mille anni di storia, di dominio dei commerci mondiali, di esplorazioni, di commerci e di arte a Venezia, raccontati dai lasciti documentari, conservati nella splendida cornice di un antico convento francescano, riadattato ad archivio in epoca napoleonica. Gli intervistati di questo episodio sono la direttrice dell'archivio, Giovanna Giubbini, la vice-direttrice Alessandra Schiavon, e lo storico Giovanni Silvano.

GIOVEDI’ 24/2/2022

Passato e Presente. La Triplice Alleanza

Il 20 maggio del 1882, Italia, Impero Austro-Ungarico e Impero tedesco, firmano la Triplice Alleanza. Un accordo di difesa reciproca, che scatta in caso di aggressione da parte di altre potenze. Una pagina di storia riletta da Paolo Mieli con il professor Francesco Perfetti a “Passato e Presente”, in onda giovedì 24 febbraio alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia.

Per l’Italia, quella con gli austriaci, il nemico storico contro il quale si è battuta nel corso del Risorgimento, è un’alleanza innaturale. Ma la Triplice non è stata solo un’alleanza difensiva; per i Savoia è un sistema per stabilizzare la situazione interna, mettendo un freno agli ultimi sussulti rivoluzionari, e sul piano internazionale diventa una linea di indirizzo politico per più di trent’anni. Fino a quando non crollerà, sotto le inevitabili contraddizioni e ambiguità che l’hanno sempre accompagnata. Fino a quando l’Italia, a guerra mondiale già iniziata, firmerà con le potenze dell’Intesa il patto di Londra, preludio al suo intervento in guerra.

Ad "a.C.d.C." Amsterdam, Londra, New York Lo shock della modernità

Il XIX secolo a Londra e New York, le prime città a diventare metropoli: lo racconta “Amsterdam, Londra, New York. Tre città alla conquista del mondo”, in giovedì 24 febbraio 21.10 su Rai Storia per “a.C.d.C.” con l’introduzione del professo Alessandro Barbero. Lo sviluppo tecnologico, l’esplosione demografica, gli edifici prefabbricati, l’ascensore, i primi grattacieli: nelle due metropoli si sperimentano gli avanzamenti della civiltà ed allo stesso tempo le forme più estreme di povertà, disagio, inquinamento. Ma nasce anche l’urbanistica di domani e l’idea stessa di un nuovo tipo di urbanistica.

Amsterdam, Londra, New York. Tre città alla conquista del mondo. La corsa al "gigantismo"

L’invenzione del grattacielo, che trasforma il volto delle metropoli: una “conquista” raccontata da “Amsterdam, Londra, New York. Tre città alla conquista del mondo”, in onda giovedì 24 febbraio in prima visione alle 22.10 su Rai Storia per “a.C.d.C.”, con l’introduzione del professor Alessandro Barbero. I grattacieli hanno segnato una svolta nella storia delle grandi città. Costruire in verticale è la soluzione al problema della limitatezza delle aree edificabili. Questa formula innovativa ha origine a New York, dove ancora oggi i suoi grattacieli sono il simbolo della città. In Inghilterra nello stesso periodo si tenta la strada delle “città giardino” per contrastare il degrado sociale delle megalopoli.

VENERDI’ 25/02/2022

Passato e Presente. Carlo Levi. La solitudine dell’intellettuale

Prima di mettere mano al suo capolavoro, “Cristo si è fermato a Eboli”, che racconta l’esperienza fondamentale sul piano umano e intellettuale del confino in Lucania, Carlo Levi scrive un breve saggio, dal titolo Paura della libertà. È il settembre del 1939. In esilio in Francia, a La Baule, con spalle all’Atlantico Levi rivolge lo sguardo verso il centro dell’Europa dove dilagano le truppe del III Reich. In otto capitoli scritti di getto, l’intellettuale e artista torinese riflette sulla crisi della cultura europea e sulle cause che hanno prodotto la catastrofe della guerra e prima ancora i regimi totalitari che si sono affermati tra gli anni 20 e 30 in Italia e Germania, generati appunto, secondo Carlo Levi, dalla paura della libertà. David Bidussa, ospite di Paolo Mieli a “Passato e Presente”, in onda venerdì 25 febbraio alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia, approfondirà in particolare questa fase del pensiero dell’intellettuale torinese, ricca di riflessioni e di spunti su un periodo tanto intenso quanto drammatico della storia novecentesca.

Speciali Storia '21-'22 Hell below - Inferno nei mari. Minaccia improvvisa

Febbraio 1943. Dopo aver affrontato tre cacciatorpediniere nel porto occupato dai giapponesi di Kiska, in Alaska, un sommergibile americano combatte nel Pacifico meridionale. In una notte tempestosa, individua una nave giapponese e si prepara all’ attacco. La pioggia e l'oscurità oscurano il loro obiettivo e il comandante si rende conto troppo tardi di quanto sia vicino il nemico. In onda, in prima visione, venerdì 25 febbraio alle 21.10 su Rai Storia.

"Gulag": dal 1946 al 1957. L'ultima stagione dei campi di lavoro

La fine della Seconda Guerra Mondiale non segna per l'Unione Sovietica la fine dei gulag, i campi di lavoro forzato. Anzi, in alcuni casi si assiste ad un inasprimento delle condizioni di vita all'interno dei campi, in particolar modo per i prigionieri “politici”. Bisognerà aspettare la morte di Stalin affinché l'Arcipelago Gulag venga pian piano smantellato. Lo racconta l’ultimo episodio della serie “Gulag”, in onda venerdì 25 febbraio alle 22.10 su Rai Storia.
I campi di lavoro forzato nascono all'indomani della Rivoluzione in Russia del 1917 per volere del regime bolscevico che manda nei gulag tutti gli oppositori, nella maggior parte dei casi uomini e donne totalmente innocenti, condannati senza nessun processo. Privi di ogni diritto, i prigionieri subiscono un regime carcerario durissimo, fatto di duro lavoro nelle proibitive condizioni della Russia del nord, con neve e freddo estremo.

SABATO 26/02/2022

Passato e Presente. La caccia alle streghe

Tra il 1400 e il 1600 l’Europa è teatro di un’accanita e sanguinaria caccia alle streghe, che coinvolge circa 50 mila persone, per la maggior parte donne. In Italia, Spagna e Portogallo opera la Santa Inquisizione, mentre nei paesi del nord Europa i processi sono affidati direttamente ai tribunali civili. A “Passato e Presente”, in onda sabato 26 febbraio alle 20.30 su Rai Storia, Paolo Mieli ne parla con il professor Tommaso di Carpegna. La Germania è il paese nel quale si svolgono la maggior parte dei processi e dei roghi (circa la metà del totale), mentre in Italia il maggior numero di esecuzioni si registrano in Trentino e nella zona alpina. Perché, proprio mentre la modernità avanza - grazie alle nuove scoperte scientifiche e alle esplorazioni geografiche - in Europa si diffonde la psicosi delle donne possedute dal maligno? Chi sono i maggiori responsabili e le vittime di una delle pagine più buie della nostra storia?

Cinema Italia. Sotto il sole di Roma, regia di Renato Castellani

Il film drammatico del 1947, “Sotto il sole di Roma”, è proposto sabato 26 febbraio alle 21.10 su Rai Storia per il ciclo Cinema Italia.

Ciro ha diciassette anni ed è figlio di una guardia notturna. Mentre sua madre sgobba tutto il giorno per casa, lui vive nell'ozio e va in giro con un gruppo di ragazzi di strada poco raccomandabili. Per le scale del palazzo incontra spesso Iris, una brava ragazza che lo osserva da sempre e lo ama in segreto, ma quando lei tenta di avvicinarlo, Ciro la respinge rudemente. Intanto gli eventi precipitano, Roma viene occupata dai tedeschi che fanno retate di giovani. I genitori costringono Ciro a restare chiuso in casa, ma gli amici lo convincono ad uscire con loro in cerca di provviste da rivendere alla borsa nera. Durante l'uscita, però, incappano nei tedeschi che arrestano Ciro e uno degli altri, Geppetto. I due prigionieri vengono rinchiusi in una latrina, da cui vengono liberati da un bombardamento. Tornato a Roma, Ciro viene a sapere che sua madre è morta di crepacuore credendo che lui fosse stato ucciso dai tedeschi. Quando gli americani entrano a Roma, portano con loro un'ondata d'allegria: anche Ciro e i suoi amici vi partecipano e vanno a ballare. Nel dancing, Ciro viene avvicinato da Fosca, la moglie del proprietario della sala da ballo e cede alle sue proposte, ma si stanca presto della relazione e, dopo averla lasciata, tenta inutilmente di ricattarla. Iris, che lo ama veramente e vuole proteggerlo, prima fa in modo che Fosca non lo denunci, poi, quando viene a sapere che Ciro sta per tentare una rapina allo scopo di trovare i soldi per iniziare una nuova vita, lo ferma. Intanto i suoi amici hanno tentato il furto e hanno ucciso il padre di Ciro. Soltanto davanti al cadavere di suo padre Ciro capirà quali sono i doveri di un vero uomo.

Pertini - Il combattente. Documentario con Ricky Tognazzi, Massimo Poggio, Giorgio Napolitano, Eugenio Scalfari

Sabato 26 febbraio, alle 22.45 su Rai Storia, andrà in onda il documentario Pertini - Il combattente, che ripercorre le tappe più significative della vita del Presidente più amato dagli italiani. Uno spaccato di vita politica e personale raccontato con linguaggi diversi, dal documentario alla fiction, fino alla riflessione storica e pedagogica.

 


 

 

 
 
 

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