L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Una settimana di anniversari

DOMENICA 22/09/2024

OMAGGIO A GIORGIO NAPOLITANO (primo anniversario scomparsa)

Un anno fa scompariva Giorgio Napolitano, 11° Presidente della Repubblica, il primo eletto per due mandati consecutivi. Rai Cultura lo ricorda riproponendo la sua intervista, “un faccia a faccia” condotto da Michele Astori ne “L’alba della Repubblica” di Clemente Volpini, puntata della serie “L’Italia della Repubblica” introdotta da Paolo Mieli e in onda domenica 22 settembre alle 11.45 su Rai Storia. Nella puntata si ripercorrono le tappe fondamentali che dalla caduta del fascismo, il 25 luglio 1943, hanno portato alla nascita della nostra Repubblica, il 2 giugno 1946. Il 2 giugno 1946 infatti venticinque milioni di italiane e italiani vanno al voto per l’Assemblea costituente e per il referendum istituzionale che dovrà decidere fra Repubblica e Monarchia. La Corte di Cassazione rende noti i risultati definitivi del referendum: Repubblica 12.717.923 voti (54,3 per cento), Monarchia 10.719. 284 voti (45.7 per cento). Viene ufficialmente proclamata la Repubblica. La guerra, il risorgere della politica e l’entusiasmo per la vittoria della repubblica rivivono appunto nei ricordi del Presidente Emerito Giorgio Napolitano. La puntata ospita, inoltre, il contributo degli storici Davide Grippa e Angelo Ventrone.

A seguire, alle 19 sempre su Rai Storia, lo speciale a lui dedicato di “Grandi biografie”, firmato da Pierluigi Castellano, che ne ripercorre la carriera politica. Da dirigente e parlamentare del Partito Comunista Italiano, è stato protagonista e testimone delle vicende politiche più importanti legate al partito e al Paese, due realtà strettamente intrecciate nella storia dell'evoluzione sociale e politica italiana

Per una sera d'estate (1976) (90° compleanno Ornella Vanoni)

Registrata il 25 giugno 1976 all'Auditorium Rai di Napoli, con le stesse modalità di “Senza Rete”, e trasmessa il 17 luglio, Rai Cultura ripropone domenica 22 settembre alle 12.45 su Rai Storia, in occasione del 90° compleanno di Ornella Vanoni, la puntata di “Per una sera d’estate” che vede protagonisti Ornella Vanoni e Toquinho, che presentano i brani dell'album appena pubblicato “La voglia, la pazzia, l’incoscienza e l’allegria” composto insieme a Vinicio de Moraes. Alla trasmissione, condotta da Claudio Lippi, partecipa anche Renato Carosone, che è tornato a esibirsi l'anno prima, dopo un lungo periodo di assenza dalle scene.

Passato e Presente
Fernanda Wittgens, una donna tra I Giusti

Sovrintendente della Pinacoteca di Brera durante il secondo conflitto mondiale, dal 1941 al 1944, Fernanda Wittgens mise al riparo le preziosissime opere dalle razzie naziste e dai bombardamenti alleati. Meraviglie che ancora oggi si possono ammirare proprio grazie alla sua opera. È lei la protagonista di "Passato e Presente”, in onda domenica 22 settembre alle 20.30 su Rai Storia. In studio, con Paolo Mieli, la professoressa Daniela Seresella.

La Wittgens si adoperò poi per mettere in salvo ebrei perseguitati e fu lei a organizzare la fuga in Svizzera del professore ebreo Paolo D'Ancona con la sua famiglia e altri ebrei, subendo l’arresto nel 1944. Per quello che ha fatto in vita, il 6 marzo 2014 le è stato dedicato un albero nel Giardino dei Giusti.

Binario cinema – Le illusioni perdute

Da una pietra miliare della letteratura francese, l’omonimo romanzo di Balzac, capitolo fondamentale della sua “Commedia umana”, “Le illusioni perdute” di Xavier Giannoli andrà in onda per il ciclo “Binario cinema” domenica 22 settembre alle 21.10 su Rai Storia. Il film racconta le ambizioni di Lucien Chardon de Rubempré, giovane poeta di campagna, di origini umili, che fugge dalla provincia verso Parigi con Madame Louise de Bargeton, sua colta protettrice, in cerca di una carriera letteraria. Nella splendente e spietata capitale, Lucien entra nell’ambiente del giornalismo, della politica e del teatro per sperimentare sulla propria pelle la forza del denaro, della corruzione e del potere. Incontra l’amore incondizionato della giovane attrice Coralie, conosce il successo cui seguiranno fallimento e caduta. La trasposizione cinematografica del regista, impreziosita da scenografie e costumi, coglie la modernità di un grande classico della letteratura capace di raccontare gli effetti delle trasformazioni del capitalismo sulla società del XIX secolo. Nel cast, Benjamin Voisin, Cécile de France, Vincent Lacoste, Xavier Dolan, Salomé Dewaels, Jeanne Balibar, Gérard Depardieu.

LUNEDI’ 23/09/2024

Il sacrificio di Salvo D'Acquisto (81^ assassinio)

In occasione dell’81° anniversario del suo assassinio, Rai Cultura ripropone lunedì 23 settembre alle 11.15 e martedì 24 settembre alle 18.00 su Rai Storia “Il sacrificio di Salvo D'Acquisto”, lo speciale di Fabrizio Marini nel quale si ricorda il sacrificio del vicebrigadiere dei Carabinieri Salvo D'Acquisto, fucilato da soldati nazisti presso la Torre di Palidoro, in provincia di Roma. Si ricostruiscono le vicende di Salvo D'Acquisto culminate con l'atto eroico del 23 settembre 1943 quando, dopo un rastrellamento nazista per rappresaglia, il giovane Carabiniere offre la propria vita per salvare quella dei 22 uomini catturati dalle truppe tedesche e destinati alla fucilazione.

Amare per vivere (1972) (90 anni Gino Paoli)

In occasione dei 90 anni di Gino Paoli, Rai Cultura ripropone lunedì 23 settembre alle ore 13 su Rai Storia, lo special televisivo del 1972 del cantautore che, insieme al paroliere Giorgio Calabrese, ripercorre i suoi successi degli anni Sessanta, come “Il cielo in una stanza”, “Senza fine”, “Sapore di sale”. Nel corso della trasmissione legge alcune poesie scritte da Edgar Allan Poe ed Eugenio Montale e parla dell’influenza che hanno avuto per le sue composizioni gli chansonnier francesi.

Grandi Biografie
Cino Tortorella (24.09.59 debutto Zecchino d'Oro)

In occasione dell’anniversario del debutto dello Zecchino d’Oro, il 24 settembre 1959, Rai Cultura ripropone lunedì 23 settembre alle 18.00 su Rai Storia lo speciale di “Grandi biografie” dedicato a Cino Tortorella, che ripercorre la carriera artistica e televisiva di ideatore, conduttore ed autore di programmi per bambini e ragazzi. Si inizia con la TV dei ragazzi , programmazione pomeridiana della Rai che vede Tortorella protagonista con lo Zecchino d'Oro per i più piccoli : il “mago” e i suoi sketch con il pupazzo Topo Gigio , la partecipazione del Piccolo Coro dell’Antoniano di Bologna , diretto da Mariele Ventre hanno costituito il contenuto di un programma tra i più importanti della televisione italiana. In seguito, è autore e regista di Chissà chi lo sa?, trasmissione dedicata ai ragazzi delle scuole medie, in onda ininterrottamente dal 1961 al 1972. Un telequiz con una gara tra squadre provenienti da due scuole medie italiane, su argomenti scolastici e di cultura di base, proposti dal conduttore. Il premio per la squadra vincitrice era costituito da un'enciclopedia che veniva assegnata alla scuola di provenienza. Lo Zecchino d'Oro e Chissà chi lo sa?, come mette in evidenza il documentario di Rai Storia grazie ad interviste e documenti d’archivio, hanno seguito e segnato la formazione e la crescita della popolazione giovane del Paese, il suo rapporto di partecipazione o distacco dalla comunicazione televisiva e soprattutto l’incidenza di quest’ultima sui gusti e legami familiari.

Passato e Presente
Freud e Roma (85° anniversario scomparsa 23.09.1939)

Quando Sigmund Freud, il padre della psicanalisi, compie il suo primo viaggio in Italia nel 1895, ha 39 anni e ha appena pubblicato i suoi studi sull’isteria. Da allora, la penisola diventa una meta abituale: lo psichiatra viennese la percorrerà in lungo e in largo alla scoperta dei suoi paesaggi, dell’arte e della natura, e le impressioni che ne ricaverà gli offriranno spunti per le sue ricerche. Lo raccontano Paolo Mieli e il professor David Meghnagi nell’appuntamento con “Passato e Presente” riproposto lunedì 23 settembre alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia a 85 anni dalla scomparsa. Roma è sua meta più ambita, ma Freud, pur portandosi sempre più a Sud, per anni non riesce a spingersi fino alla capitale. A bloccarlo una sorta di divieto paterno, legato alla sua identità ebraica. Eppure, Roma è sempre presente nei suoi pensieri e si manifesta attraverso una serie di sogni ricchi di simboli, rimandi, memorie e paure. Quando finalmente raggiungerà la Città eterna, nel settembre del 1901, Freud resterà folgorato dalla sua bellezza e dalla potenza della sua arte. A colpirlo in maniera particolare è il Mosè di Michelangelo, che diventerà oggetto di vari suoi scritti.

Garanti di Storia. La Giunta Centrale e gli Istituti Storici Nazionali

Ci sono luoghi che custodiscono e fanno vivere la storia del nostro paese, da quella più antica a quella contemporanea. Sono gli Istituti Storici Nazionali: l’Istituto di Storico per la Storia Antica, l’Istituto Storico Italiano per il Medioevo, l’Istituto Storico per l’età Moderna e Contemporanea, l’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano, la Domus mazziniana e l’Istituto numismatico italiano, tutti coordinati dalla Giunta Storica Nazionale.

Nati nel 1934 da un’idea di Giovanni Gentile, si occupano da allora, ininterrottamente, di ricerca analisi, elaborazione e pubblicazione delle fonti primarie in annali, bullettini, libri e riviste specialistiche che raccolgono secoli di studi dei maggiori storici italiani.

Alla storia di questi istituti e dei loro fondi archivistici, Rai Cultura e Ministero della Cultura dedicano lo speciale “Garanti di Storia. La Giunta Centrale e gli Istituti Storici Nazionali” scritto da Keti Riccardi per la regia di Antonella Zechini, in onda lunedì 23 settembre alle 21.10 in prima visione su Rai Storia.

Guidati dalla conduzione della storica Carla Oppo, esperti e archivisti sveleranno, anche al vasto pubblico televisivo, un patrimonio ben noto all’interno del mondo accademico di ieri e di oggi. Basti pensare che da questi istituti sono passati, solo per fare qualche esempio, personaggi del calibro di Giosuè Carducci, Francesco Crispi, Gioacchino Volpe, Gaetano De Sanctis, Federico Chabod, fino ad arrivare a tempi più recenti a Giovanni Spadolini, Renzo de Felice, Rosario Villari.

Un patrimonio di lavoro, studi e ricerche, sempre in evoluzione, che merita di essere protetto e divulgato.

1492

La scoperta dell’America, ma non solo. Il professor Alessandro Barbero racconta la fine del Medioevo e l’inizio dell’età moderna in “1492”, lo Speciale da lui scritto con David Savelli per la regia di Graziano Conversano che Rai Cultura propone lunedì 23 settembre alle 22.10 su Rai Storia.

Con il contributo di “testimoni” dell’epoca – interpretati da attori – e “giocando” con le prime pagine di immaginari giornali dell’epoca, Barbero porta il pubblico alla scoperta di un anno eccezionale. Si parte dalla caduta della Granada islamica, momento conclusivo della Reconquista da parte dei re cattolici Isabella di Castiglia e Ferdinando d’Aragona, e dalle sue numerose conseguenze: l’espulsione degli ebrei, il rafforzamento dell’Inquisizione e il via libera alla spedizione di Cristoforo Colombo. Nel frattempo, in Italia, a Firenze, moriva Lorenzo de Medici, lasciando una situazione estremamente incerta, con un altro personaggio, come Girolamo Savonarola, in piena azione. E a Roma si spegneva Papa Innocenzo VIII, cui succederà il temutissimo cardinale spagnolo Rodrigo Borgia. Colombo e il suo equipaggio, intanto, salpano da Palos e navigano verso l’ignoto e, contemporaneamente, continua l’esodo drammatico degli ebrei dalla Spagna. Tutti personaggi ignari delle numerose “tempeste storico-politiche” che si preparano, come la calata in Italia di Carlo VIII, le successive guerre d'Italia, la Riforma protestante.

Il racconto si conclude con il fatidico momento in cui Colombo “inciampa” nelle Americhe - che per lui sono la terra di Cipango, Asia - e al primo incontro con le popolazioni indigene. Da allora il mondo non sarà più lo stesso. Testimoni di tutto questo sono i personaggi, grandi e piccoli, ai quali danno voce gli attori di “1492”. Come Abraham Zacuto (Bruno Santini) grande astronomo, matematico e storico ebreo; i reali di Spagna Isabella di Castiglia e Ferdinando d’Aragona (Chiara Degani e Roberto Attias); l’inquisitore Tomàs de Torquemada (Daniele Aldrovandi); Beatriz Enriquez de Arana (Mariangela Arcieri), compagna di Colombo, più vecchio di lei di 15 anni; Roderic Llançol de Borja (Martino Duane), meglio conosciuto come Rodrigo Borgia, dalla laurea in legge a Bologna al soglio papale. E ancora, Amerigo Vespucci (Milko Cardinale), banchiere con la vocazione del mare; Girolamo Savonarola (Matteo Belli), “incendiario” frate fiorentino; Giacomo Rimo (Ivano La Rosa), unico marinaio genovese a imbarcarsi con Colombo; e Guababo (Rodrigo Giles), indio del popolo Taino, che abitava nei Caraibi, ancora ignaro del destino della sua gente.

MARTEDI’ 24/09/2024

Passato e Presente
La battaglia di Poitiers

Il 25 ottobre del 732, nella battaglia di Poitiers, Carlo Martello alla guida dei Franchi sconfigge gli Arabi di Abd al Rahman. A "Passato e Presente", in onda martedì 24 settembre alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia, Paolo Mieli ne parla con il professor Alessandro Barbero. A Poitiers si ferma l’avanzata degli Arabi in Europa Occidentale, un'espansione impetuosa che, in varie direzioni, era in corso da un secolo, cioè dalla morte di Maometto nel 632. Per lungo tempo si è quindi creduto che la battaglia di Poitiers avesse deciso le sorti del nostro Continente. Se lì avessero vinto gli arabi, si è scritto, l'Europa intera sarebbe stata islamizzata. In realtà, gli arabi in quel caso volevano anzitutto saccheggiare un ricco monastero locale, quello di San Martino a Tours. Lo scontro di Poitiers fu comunque importante per l’ascesa della dinastia carolingia e per la comparsa del termine ‘europei’.

La fine del nazismo – PT.2

Nel marzo del 1945 viene girato l’ultimo filmato in cui Hitler incoraggia i soldati a combattere. Hitler è sempre più isolato, resta nascosto e Goebbels diventa il volto del regime. È il secondo capitolo della serie BBC “La fine del nazismo” proposta da Rai Cultura martedì 24 settembre alle 21.10 in prima visione su Rai Storia. L’offensiva sovietica in aprile spezza le illusioni del Führer. Il suo ultimo compleanno si consuma nel Bunker insieme a Eva Braun, che si comporta da first lady e organizza una festa, insieme a gerarchi e generali. Berlino sta per essere occupata e non ci sono più truppe tedesche per difendere la città. L’inevitabilità della fine diventa una certezza per tutti.

Americans 1943 – 1945
Napoli a stelle e strisce

“Una specie di Saigon mediterranea”: così, ricordando gli anni tra il 1943 e il 1945, lo scrittore Raffaele La Capria parlava della sua Napoli, diventata quasi un vaso di Pandora aperto all’improvviso. Una città e un biennio raccontati dallo speciale di Mario Leombruno e Aldo Zappalà “Americans 1943-1945. Napoli a stelle e strisce”, riproposto martedì 24 settembre alle 22.10 su Rai Storia a pochi giorni dall’anniversario dell’inizio delle Quattro giornate di Napoli. Mercato nero, tifo petecchiale, le “signorine”, le navi Liberty e la farina di piselli, soldati comprati e venduti, gli sciuscià: sono solo alcune delle tante storie che vanno dall’ottobre del 1943 al dicembre del 1945, quando Napoli era governata dagli Alleati e il suo porto era il più importante del mondo e superava di gran lunga persino quello di New York.

MERCOLEDI’ 25/09/2024

Passato e Presente
Luigi Capello, parabola di un comandante

Il percorso umano e politico-militare del generale Luigi Capello: lo ricostruiscono Paolo Mieli e il professor Marco Mondini a “Passato e Presente”, in onda mercoledì 25 settembre alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia. Alto ufficiale del Regio esercito, comandante di prestigiose unità durante il primo conflitto mondiale, il primo dopoguerra lo vede protagonista di una vicenda complessa con un epilogo drammatico. Dopo l’iniziale infatuazione per il fascismo, se ne allontana progressivamente fino ad assumere atteggiamenti di aperta avversione. Nel 1925 viene arrestato per la presunta connivenza col progettato attentato alla vita di Mussolini imbastito dal socialista Tito Zaniboni. Due anni dopo è condannato a trent’anni di carcere. A partire dal 1937 trascorre i suoi ultimi anni in famiglia, dopo la concessione della detenzione domiciliare per motivi di salute. Morirà da detenuto il 25 giugno 1941. Solo nel 1947 verrà completamente riabilitato e riammesso nel ruolo e nel grado.

Storie della TV
Radio e TV, destini incrociati

La radio è stata la fucina di talenti, di programmi e di idee che, con l’avvento della televisione, sono stati adattati al nuovo mezzo. Con il diffondersi della Tv, la radio segue nuove strade, crea un rapporto di intimità con gli ascoltatori, mentre la Tv ha un’impostazione sempre più generalista. La radio è la protagonista della puntata – firmata da Roberto Fagiolo - di “Storie della Tv”, il programma sui personaggi e sui programmi che hanno reso unica la Tv italiana, raccontata da Aldo Grasso e dai suoi testimoni, proposta mercoledì 25 settembre alle 21.10 su Rai. A fare da guida in questo viaggio sono Fiorello, conduttore e autore di format di successo per la radio e la Tv Rai; Ema Stokholma, conduttrice Rai di “Happy Family” sia in radio che in Tv; e Andrea Sangiovanni, storico e autore del saggio “Radio days” sulla storia di un secolo di Radio italiana.

“Storie della Tv” è un programma di Enrico Salvatori e di Fabrizio Marini, con la consulenza di Aldo Grasso. Produttore esecutivo Emanuela Capo. Regia di Eva Frerè e Matteo Bardelli.

RAI DOCUMENTARI
La nostra Raffaella

Un documentario per ricordare una straordinaria artista che ha reso grande la Rai: mercoledì 25 settembre alle 22.10 su Rai Storia va in onda “La nostra Raffaella” di Emanuela Imparato, una produzione Rai Documentari prodotta da Aurora Tv. Raffaella Carrà è un vero e proprio diamante della Rai, che dagli anni Cinquanta ha creato un immaginario collettivo nel quale specchiarsi e riconoscersi.

Due storie, quella dell’artista romagnola e quella della Rai, che si sono sovrapposte per decenni, influenzandosi reciprocamente, divenendo un unico pentagramma nella sinfonia generale di un Paese che, dalla fine degli anni Sessanta, ha percorso molta strada.

Raffaella si è fatta interprete di un’Italia che voleva cambiare: nel modo di ballare, nel modo di vestire, nel modo di amare e di pensare. Un’Italia che a guardar bene le somigliava profondamente: semplice e talentuosa, provinciale e attenta a ciò che succede nel mondo, fedele ai valori “di una volta” e tuttavia prepotentemente affacciata sulla modernità.

Energia, rigore, empatia, sono state le qualità che Raffaella ha sempre messo nel suo lavoro ma anche nei rapporti con i suoi collaboratori e con tutti quei personaggi, dello spettacolo e della cultura, che oggi possono raccontare con orgoglio e affetto di aver lavorato al suo fianco o di averla incontrata. Proprio attraverso le loro voci (Bruno Vespa, Enzo Paolo Turchi, Irene Ghergo, Maria Grazia Cucinotta, Noemi e molti altri), viene fuori un ritratto sincero, attento, prezioso della “nostra Raffaella” che attraverso le tante interviste rilasciate in cinquant’anni di carriera e conservate nelle preziose Teche della Rai (da Biagi a Fazio, da Costanzo a Mollica, da Minoli a Vespa), si racconta in una sorta di virtuale self-portrait: facendo così riemergere e rivivere le sue idee e i suoi progetti, i suoi ricordi e i suoi sogni.

Anche i luoghi “parlano” di lei: il Centro di produzione televisiva di Via Teulada, l’Auditorium del Foro Italico, il Teatro delle Vittorie. È qui che ancora oggi, come per magia, riecheggiano l’inconfondibile risata di Raffaella e le note delle sue famosissime canzoni, divenute veri e propri inni pop di un intero Paese, bandiere di “fiesta” e di libertà su cui continuano a ballare le generazioni di ieri ma anche i giovanissimi di oggi, travolti da un’energia senza tempo.

GIOVEDI’ 26/09/2024

Storie della TV
La Tv dei ragazzi (24.09.1959 esordio Zecchino d'Oro)

L’offerta per bambini e ragazzi è sempre stata prioritaria per il Servizio Pubblico ed è cresciuta e cambiata nel corso del tempo. Un genere ripercorso, con la consulenza di Aldo Grasso, da “Storie della tv”, nell’appuntamento riproposto in occasione dell’anniversario dell’esordio dello Zecchino d’Oro giovedì 26 settembre alle 11.00 su Rai Storia. Il pomeriggio della Rai Tv dagli anni ‘50 agli anni ‘90 è stato fortemente improntato ai programmi per i più piccoli, come già accadeva in radio. A metà degli anni ‘50 viene creata una piccola compagnia di attori alla Rai di Milano - tra i quali Cino Tortorella - che diventa un idolo dei bambini come “Mago Zurlì”. Tortorella dal 1959 presenta un festival canoro, lo Zecchino d’oro, sorta di Sanremo per i più piccoli, e la sua figura sarà presente per decenni, in una Tv dei ragazzi fiabesca e carica di buoni sentimenti. Come regista e autore Cino Tortorella inventerà nel 1961 “Chissà chi lo sa”, quiz tra scolaresche, che si protrae fino al 1972. La Tv di allora, inoltre, allestisce decine di sceneggiati pensati per i bambini. Tra i titoli spicca “Giovanna la nonna del corsaro nero”, del 1961, o “Giocagiò”, un mito degli anni ‘60, acquistato dalla Bbc. Gli anni 70 vedono nuovi programmi dove i ragazzi sono protagonisti come “Spazio”, “Trentaminuti giovani”. A seguire, negli anni 80, vengono realizzati spazi come “3,2,1…contatto” con Paolo Bonolis e “Tandem” con Fabrizio Frizzi. E mentre la tv commerciale rivoluziona il mercato per i ragazzi con l’importazione dei cartoni animati giapponesi, la Rai risponde con la creatività dei contenitori pomeridiani, come “Pista” “Big” “L’albero Azzurro” e la “Melevisione” e “Solletico”.

Italiani
Anna Magnani (anniversario scomparsa)

In teatro e al cinema, nell’Italia fascista e in quella dopo guerra. Anna Magnani ha cominciato a vent’anni e fino alla fine dei suoi giorni non ha mai smesso di lavorare, dando testimonianza del sostanziale cambiamento del Paese. Nel giorno dell’anniversario della scomparsa, Anna Magnani è la protagonista dello speciale di Simona Fasulo, che Rai Cultura ripropone giovedì 26 settembre alle ore 12.00 su Rai Storia. Ha dato voce e volto alle donne italiane, in patria e negli Stati Uniti, incarnando la popolana e la ribelle, la sciantosa, la prostituta e la madre di famiglia. Nella vita – come dice suo figlio Luca – “ha combattuto come un maschio in un mondo maschilista come quello del cinema di allora”, restando fedele a se stessa, coraggiosa e anticonformista. Jurij Gagarin, il primo cosmonauta russo, le dedicò un saluto speciale dallo spazio, a conferma che lei, e solo lei, in tutto il mondo, aveva diritto ad essere ricordata in un viaggio tra le stelle. Era il 1961, e Anna Magnani aveva già vinto l’Oscar come miglior attrice (1956) con “La rosa tatuata”, scritto per lei da Tennessee Williams, che l’aveva vista al cinema in “Roma città aperta” e nel “Miracolo”, due film di Rossellini esportati oltreoceano – come molti lavori del neorealismo all’epoca. Lo speciale ripercorre la sua vita professionale attraverso interviste televisive e radiofoniche dell’epoca che ci permettono di rivederla e di sentire la sua voce in vari momenti della sua carriera, che fu luminosa e tormentata allo stesso tempo. Le voci e i volti dei suoi compagni d’arte, da Visconti a Rossellini, da Eduardo a Pasolini, da Totò a Gassman, si mescolano alle voci e ai volti di chi la ricorda oggi. Per primo il figlio Luca, che tratteggia la figura di una madre moderna e indipendente per l’epoca; la giornalista Patrizia Carrano, che racconta i momenti salienti della sua carriera; Osvaldo Ruggieri, che le fu compagno di vita e di teatro negli anni Sessanta. Tutti parlano di Anna attrice, ma anche della donna forte e fragile al tempo stesso, piena di contraddizioni, appassionata e sempre pronta a lottare per le persone che amava e per la sua professione. La storica Silvia Salvatici e lo sceneggiatore Morando Morandini jr guardano il percorso di vita della Magnani e ne offrono una lettura dalle loro diverse carriere ed esperienze.

SediciStorie - Cesare Terranova (45^ assassinio)

A 45 anni dall’assassinio di Cesare Terranova, Rai Cultura ripropone giovedì 26 settembre alle ore 18.00 su Rai Storia, la puntata di “SeDici Storie” a lui dedicata. Magistrato antimafia di lungo corso, Cesare Terranova, ha legato il suo nome ai primi processi contro Cosa Nostra, nei quali non fu possibile condannare gli imputati perché non esisteva ancora il reato di associazione mafiosa. Memore di queste esperienze si batté per modificare la legislazione contro la criminalità organizzata, facendo anche parte della Commissione Parlamentare antimafia nel 1976, in seguito a una esperienza da parlamentare (eletto sia nel 1972 che nel 1976). Qui, in una relazione di minoranza, Terranova metteva in guardia dai rapporti delle cosche siciliane con alcuni esponenti politici e sottolineò il grumo di malaffare che stava avvolgendo la Sicilia. Negli anni precedenti, era stato Procuratore di Marsala (come sarebbe toccato anni dopo a Paolo Borsellino) occupandosi del caso del “mostro di Marsala” di cui tanto furono piene le cronache nel 1971. Tornato a Palermo nel 1979, in qualità di Consigliere di Cassazione, fu ucciso in un agguato il 25 settembre 1979, con il suo autista, il Maresciallo Lenin Mancuso, suo fidato collaboratore proprio dai tempi di Marsala. Intervengono nella puntata il professor Salvatore Lupo, il dottor Carmine Mancuso (figlio dell’agente di scorta deceduto), Geraldina Piazza (nipote di Terranova), Salvatore Cusimano.

Passato e Presente
Piccole donne, Louis Alcott e l'utopia femminile

La saga della quattro sorelle March, adolescenti che cercano la loro strada nel mondo tra momenti di sconforto e slanci di creatività, allegria e frustrazioni. Louisa May Alcott accettò di scriverlo per pochi dollari e divenne invece il racconto in cui si riconobbero intere generazioni di donne. Con Jo, Meg, Beth e Amy, nel 1868, era iniziata una fortuna arrivata fino ad oggi. A “Passato e Presente” in onda giovedì 26 settembre alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia, Paolo Mieli ne parla con la professoressa Daniela Daniele.

5000 anni e +. La lunga storia dell'umanità (INIZIO NUOVA STAGIONE)
Tre maestri a Roma. Leonardo, Michelangelo, Raffaello

Via alla nuova stagione di “5000 anni e +. La lunga storia dell’umanità”, il programma Rai Cultura, condotto da Giorgio Zanchini, in onda ogni giovedì dal 26 settembre alle 21.10 in prima visione su Rai Storia. Nel primo appuntamento lente di ingrandimento sull’inizio del XVI secolo, quando l’ascesa al soglio pontificio di Giulio II inaugura un’epoca d’oro per la città di Roma, che prosegue anche con il suo successore, Leone X. In questi anni irripetibili la città eterna diventa il centro di un’intensa attività artistica e culturale, ospitando, tra gli altri, Leonardo da Vinci, Raffaello Sanzio e Michelangelo Buonarroti. I tre maestri, tra rivalità reciproche, difficoltà esistenziali e straordinarie ispirazioni, lasceranno una traccia indelebile nella storia dell’arte. Giorgio Zanchini intervista Tommaso di Carpegna Falconieri.

La bussola e la clessidra
Lo sbarco in Normandia

È il 6 giugno 1944 quando le forze alleate, comandate dal generale statunitense Dwight Eisenhower sbarcano sulle spiagge della Normandia: uno sbarco ricostruito dal professor Alessandro Barbero in “La bussola e la clessidra”, in onda giovedì 26 settembre alle 22.10 su Rai Storia. L’operazione, entrata nella storia, costituisce la premessa per la conclusione vittoriosa della battaglia per la riconquista della Francia e apre il fronte occidentale, decisivo per le sorti della Seconda guerra mondiale.

VENERDÌ 27/09/2024

Non solo Assisi (26.09.97 terremoto Umbria e Marche)

In occasione dell’anniversario del terremoto che scosse l’Umbria e le Marche il 26 settembre 1997, Rai Cultura ripropone venerdì 27 settembre alle ore 16.30 lo speciale “Non solo Assisi” con Federico Zeri, realizzato dopo il sisma. Lo storico dell’arte attraversa in macchina le zone colpite dal sisma, l’importanza del patrimonio artistico del territorio umbro-marchigiano: dal dipinto della Natività di Domenico Beccafumi nel paese di Montesanto di Sellano, al santuario di Rasiglia, dove alcuni affreschi sono stati lesionati dalle scosse del successivo 7 ottobre; dai resti del santuario della Madonna del Piano, con affreschi in gran parte distrutti dagli affreschi a Nocera Umbra agli affreschi di Giotto nella basilica di Assisi. Dall’abbazia di Sassovivo a Foligno e al palazzo Elmi – Pandolfi di San Francesco, da Caldarola a Fabriano.

Passato e Presente
Edward Bernays, il persuasore occulto

Ancora oggi, Edward Bernays, a torto o a ragione, viene considerato il fondatore delle relazioni pubbliche e il padre di tutti gli spin doctor. In realtà la professione esisteva già quando Bernays inizia a praticarla seriamente, all’indomani della Prima guerra mondiale, ma il successo delle sue campagne e il suo speciale talento nell’auto-promuoversi lo rendono presto una celebrità nel settore. Un personaggio raccontato da Paolo Mieli e dal professor Ferdinando Fasce a “Passato e Presente”, in onda venerdì 27 settembre alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia.

Bernays si attribuirà risultati clamorosi come aver messo il bacon sulle tavole della colazione degli americani o le sigarette tra le dita delle donne, aver indotto il governo federale a costruire una grande rete stradale nazionale o aver sdoganato la birra come alternativa moderata ai superalcolici. Tra i suoi successi ce n’è uno di cui Bernays non parlerà mai volentieri: si tratta della campagna di disinformazione sul governo guatemalteco di Jacobo Arbenz Guzman da lui stesso orchestrata, per conto della United Fruit Company, che preparerà l’opinione pubblica americana al colpo di stato del 1954.

Donne di Campania – 1^VISIONE RAI
Matilde Serao pt.2

Prosegue “Donne di Campania”, la serie Rai Cultura realizzata da Anele che vuole raccontare le grandi donne che hanno lasciato un segno nella storia della Campania e del nostro Paese. Matilde Serao è la protagonista dell’appuntamento in onda venerdì 27 settembre alle 21.10 in prima visione su Rai Storia. La prima donna italiana a fondare e dirigere un quotidiano, il Corriere di Roma, esperienza successivamente ripetuta con Il Mattino e Il Giorno.

Negli anni Venti fu candidata sei volte, senza mai ottenerlo, al Premio Nobel per la letteratura.

Nonostante cresca a stretto contatto con la redazione di un giornale, l’educazione della giovane Matilde va a rilento, anche a causa delle precarie condizioni economiche della famiglia, e si iscrive a scuola solo all’età di quindici anni. In breve tempo consegue il diploma da maestra, ma le ristrettezze economiche la spingono a cercare un’occupazione come telegrafista, in questo periodo cominciano le collaborazioni con alcuni giornali napoletani.

Nel 1882, all’età di 26 anni, lascia Napoli per trasferirsi a Roma, dove collabora attivamente con alcuni giornali locali e s’impegna nella produzione letteraria: nel 1883 pubblica il romanzo Fantasia che la rende famosa, mentre del 1884 è Il ventre di Napoli, riconosciuto come la sua opera più importante.

Dopo lo scarso successo de Il Corriere di Roma, fondato con il marito giornalista Edoardo Scarfoglio, Matilde torna a Napoli e nel 1892 pubblica – sempre con il marito – il primo numero de Il Mattino.

A seguito della separazione dal marito, del 1903 è il sodalizio con Giuseppe Natale, con cui fonda Il Giorno che comincia fin da subito a fare concorrenza all’altra testata fondata dalla Serao.

Sempre dedita alla sua professione, Matilde muore nel 1927, mentre era al lavoro alla sua scrivania.

14-’18. GRANDE GUERRA CENTO ANNI DOPO
Non solo soldati: gli italiani durante la Grande Guerra

Mondi distanti dalla guerra, lontani dagli assalti e dai bombardamenti, ma coinvolti pienamente nello sforzo bellico: è quanto accadde nel primo conflitto mondiale, quando - nelle fabbriche, nelle scuole, in famiglia, in parrocchia - interi paesi furono, di fatto, militarizzati. L’Italia fu soggetta a una legislazione penale e ad un’azione repressiva molto dura. I civili condannati dai tribunali militari furono oltre 60mila e molte regioni dell’interno furono dichiarate “zone di guerra”. A raccontarlo è “La Grande Guerra 100 anni dopo” - la serie prodotta da Rai Storia e presentata da Paolo Mieli con la narrazione di Carlo Lucarelli e la consulenza storica di Antonio Gibelli e Mario Isnenghi - in onda venerdì 27 settembre alle 22.10 su Rai Storia. In Inghilterra, in Francia e in Germania gli umori della popolazione sono divisi tra l’orgoglio nazionale e la nausea per una guerra che sembra non finire mai e ha creato vuoti in tutte le famiglie.

SABATO 28/09/23

Primo Piano – Marcello Mastroianni un casanova dei nostri tempi (100 anni dalla nascita)

A 100 anni dalla nascita di Marcello Mastroianni, Rai Cultura ripropone, sabato 28 settembre alle ore 12.00 su Rai Storia, un ritratto dell’uomo, dell’attore e del divo(1924-1996), raccontato da Antonello Branca del 1965, all’apice di una sfolgorante carriera cinematografica e della fama internazionale che ne fecero uno dei simboli dell’Italia nel mondo.

ORE 16.30
Storia della TV
90esimo minuto: l' ora (e 1 / 2) del gol (27.09.1970 debutto trasmissione)

Una sigla indimenticabile, con quelle immagini dello stadio che si riempiva di tifosi in pochi secondi, e poi una galleria di volti entrati nella storia del piccolo schermo. E’ “90° minuto” – di Roberto Fagiolo, con la regia di Agostino Pozzi – al centro dell’appuntamento con “Storie della Tv”, riproposto da Rai Cultura sabato 28 settembre alle 16.30 su Rai Storia, in occasione dell’anniversario del debutto della trasmissione il 27 settembre 1970. La serie è realizzata con la consulenza e la partecipazione di Aldo Grasso. Appuntamento cardine della domenica pomeriggio, “90° minuto” nasce nel ’70 dalla mente di due grandi giornalisti sportivi come Paolo Valenti e Maurizio Barendson per essere la sintesi della giornata di campionato e dal 1976 assume una nuova formula con i collegamenti dagli stadi coordinati da Paolo Valenti, dove gli inviati dalle sedi locali diventano, con gli anni, dei volti riconoscibili dai tifosi e dai non tifosi.

Passato e presente - Giovanni Paolo I, il Papa di settembre (27.09 46^ scomparsa)

Il 26 agosto del 1978, viene eletto pontefice il patriarca di Venezia, Albino Luciani. È un conclave velocissimo, nel quale Luciani ottiene la più ampia maggioranza di voti, registrata nel corso del XX secolo. Con questo ampio consenso, sembra di essere alla vigilia di un pontificato destinato a cambiare il volto della Chiesa. Invece la sua parabola si consuma nello spazio di 33 giorni. Nel solo mese di settembre, tuttavia, Giovanni Paolo I riuscirà a lasciare un segno nella storia della Chiesa. Un personaggio raccontato da Paolo Mieli e dal professor Alberto Melloni nella puntata di “Passato e Presente”, in onda sabato 28 settembre alle 20.30 su Rai Storia in occasione dell’anniversario della scomparsa.

Cinema Italia
Pane, amore e …

Lasciata l'Arma, il maresciallo Carotenuto torna nella natia Sorrento come capo dei vigili urbani. Terzo capitolo della serie "Pane, amore", e primo a colori. Vincitore di due David di Donatello nel 1956, uno per Vittorio De Sica e uno per Goffredo Lombardo. Regia di Dino Risi, con Antonio Cifariello, Vittorio De Sica, Sophia Loren, Mario Carotenuto, Tina Pica, “Pane, amore e …” andrà in onda per “Cinema Italia” sabato 28 settembre alle 21.10 su Rai Storia.

DOCUMENTARI D' AUTORE
Illuminate. Rita Levi Montalcini

Caterina Guzzanti è l'attrice-narratrice del docu-film dedicato al Premio Nobel per la Medicina Rita Levi Montalcini in “illuminate”, in onda sabato 28 settembre alle 23.00 su Rai Storia per il ciclo "Documentari d'autore". Ospite di una scuola media di Afragola (Napoli), intitolata alla scienziata, incontra gli studenti di un laboratorio di teatro e tiene una lezione sull'importanza dell'immaginazione, quanto per il suo lavoro, quanto per quello della grande ricercatrice torinese. Numerosi anche gli incontri con personaggi e amici che hanno conosciuto da vicino Rita Levi Montalcini quali: i politici Anna Finocchiaro e Romano Prodi, il Presidente della Fondazione Ebri Rita Levi Montalcini Pietro Calissano, la nipote Piera Montalcini, la storica Anna Foa, l'amico ed etologo Enrico Alleva, il fumettista Francesco Mobili, la ricercatrice Paola Tirassa e la giornalista Milena Gabanelli.

 


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