convegno internazionale
Napoli-Aversa, 5-7 dicembre 2014
Al Salone Romano del Teatro Cimarosa di Aversa avrà inizio il pomeriggio del 5 dicembre 2014 (per proseguire poi a Napoli nei giorni 6 e 7 presso la Chiesa di Santa Caterina da Siena) il convegno internazionale Le stagioni di Jommelli, organizzato dal Dipartimento di Lettere e Beni Culturali della Seconda Università degli Studi, dal Comune di Aversa e dalla Fondazione “Pietà de’ Turchini” – Centro di Musica Antica di Napoli.
L’evento chiude una serie di incontri di studio che si sono tenuti in varie città d’Europa (Lisbona, Reggio Calabria, Venezia) per celebrare il trecentesimo anniversario della nascita del compositore di Aversa, tra i massimi protagonisti del XVIII secolo.
Jommelli fu una personalità di spicco nel panorama musicale settecentesco; formatosi a Napoli, ebbe presto l’occasione di far conoscere il suo talento ben oltre i confini del regno. Significative furono le sue tappe a Roma e a Venezia; a Vienna entrò in contatto con Metastasio, che ne apprezzò le qualità e favorì la sua carriera; il suo repertorio ebbe riconoscimenti fino a Madrid e a Lisbona.
Negli anni Cinquanta assunse l’incarico di Oberkapellmeister presso il Duca del Württemberg a Stoccarda, iniziando un percorso drammaturgico che lo inserì di diritto nel novero di coloro che determinarono la riforma della scena musicale della seconda metà del secolo, al pari di Gluck, che – negli stessi anni – provvedeva a rileggere il melodramma in ambito asburgico.
Nonostante i prestigiosi impegni assunti Oltralpe, non si interruppero mai i contatti con l’Italia, in particolare con Roma e Napoli, dove Jommelli fece ritorno alla fine degli anni Sessanta. Qui la sua Armida abbandonata fu oggetto dell’ammirazione del giovanissimo Wolfgang Amadeus Mozart, che ebbe modo di apprezzare l’uomo e l’artista.
Morì nel 1774, dopo aver continuato a speculare in ambito teatrale, fornendo ai palcoscenici napoletani e portoghesi opere discusse e ammirate per il fervore della ricerca profuso ancora in tarda età.
Si riuniscono per l’occasione esperti di varie aree disciplinari, che offriranno contributi originali alla conoscenza di un’esperienza peculiare nell’Europa dei lumi. Ad una prima sessione che fornisce le coordinate storico-culturali dell’epoca in cui fiorì il musicista seguono tre momenti di approfondimento sulle sue attività “teatrali”, fra opere serie, opere comiche, repertorio strumentale e vocale da camera. Non mancano studi sulle fonti e la loro esegesi.
Il convegno si inserisce nel cartellone del I Festival Jommelli-Cimarosa, fortemente voluto dall’amministrazione comunale aversana, e nella programmazione di Soave sia il vento, rassegna sulla musica antica realizzata dalla Fondazione “Pietà de’ Turchini”.
www.festivalmusicaanticanapoli.it
www.turchini.it