di Andrea R. G. Pedrotti
Josef Strauss meets Offenbach
musiche di J. Strauss da Offenbach, Thomas, Gounod, Ricci
interpreti vari
CD Naxos 8.578288, 2014
Nessuno dei figli di Johann Strauβ vater era destinato alla carriera compositiva, e Josef non faceva eccezione. La carriera militare che si prospettava per lui fu rifiutata dallo stesso giovane e, dopo altri indirizzi, il destino che contraddistinse la dinastia del waltzer prese il sopravvento e la musica diventò la professione della sua vita. Vita e carriera che ebbero alba e tramonto in un periodo molto breve: infatti Josef cessò la sua esistenza terrena a soli quarantatré anni, nel 1870, dopo soli quattordici anni di attività come compositore. Ampio uso ottocentesco era quello di realizzare delle fantasie da celebri temi musicali, popolari per i contemporanei, per orchestra, quartetti d'archi o pianoforte. Se Franz Lizst si dilettò in riduzioni per la sola tastiera, la famiglia Strauβ altro non poteva fare se non condurre i celebri temi musicali del tempo alle danze tipiche che caratterizzarono la Vienna imperiale.
La recente uscita della Naxos, vuole raccogliere assieme alcune delle più significative quadrille composte da Josef Strauβ. Non deve trarre in inganno il titolo del disco Josef Strauss meets Offenbach, poiché non solo al maestro di Colonia, naturalizzato francese, è dedicato il CD, ma anche a Thomas, Gounod e ai fratelli Ricci. È da notare, per pura curiosità, che Josef Strauβ cominciò a comporre nel 1856, anno in cui Jacques Hoffenbach coniò il termine “operetta”, per il suo lavoro La Rose de Saint-Flour.
Primo brano è la Fortunio-Magellone-Daphnis-Quadrille, diretta e arrangiata da Christian Pollak, alla guida della Slovak State Philarmonic Orchestra: tre temi, tratti da Offenbach, che Josef Strauβ ha ben saputo sintetizzare in una quadriglia, che condensa lo spirito delle tre operette, fondendole in un corpo unico. I primi sette numeri della raccolta sono interamente dedicati all'inventore dell'operetta ed è questa prevalenza di brani a giustificare l'evidenza del nome di Offenbach sulla dorata copertina del disco. Dopo la Fortunio-Magellone-Daphnis-Quadrille viene presentata Les Géorgiennes-Quadrille, tratta dall'omonima opera buffa, eeseguita dalla Razumovsky Symphony Orchestra, diretta da Alfred Eschwé. Segue la Baubard-quadrille, presentata in forma d'operetta al Theater an der Wien il 21 settembre 1866; danza dai toni più allegramente cupi e misteriosi, sino a giungere all'autentica spensieratezza “felix” della stretta finale, nell'esecuzione della Slovak State Philarmonic Orchestra, questa volta diretta da Michael Dittrich. Successivamente abbiamo avuto il piacere di ascoltare una quadriglia tratta da una delle operette più celebri di Offenbach, La Grande-Duchesse de Gérolstein, trasmutata da Josef Strauβ in Die Groβherzogin von Gerolstein-quadrille. Sul podio torna ad accompagnarci nell'ascolto Christin Pollak e la soave morbidezza dei complessi orchetrali slovacchi. Chiudono la pagina dedicata a Jacques Offenbach, nell'ordine, la Genoveva-quadrille, dalla Geneviève, sotto la direzione di Michael Dittrich, alla guida della Slovak Radio Simphony Orchestra, la Périchole-quadrille e la Toto-Quadrille' nach Motiven der gleichnamigen Oper von Jacques Offenbach' schen Operette. Ultimi due brani condotti da Michael Dittrich, con la Slovak State Philarmonic Orchestra.
Ultimi tre numeri dedicati a tre compositori differenti - sempre che si vogliano considerare Luigi e Federico Ricci assieme.
Anche l'opera giunge alla spensieratezza dell'operetta, grazie a Josef Strauβ, nella Kadi-Quadrille nach Motiven der gleichnamigen Oper von A.Thomas, tratta (come da titolo) da Le caïd di Ambroise Thomas e diretta da Manfred Müssauer.
Non ci si stancherebbe mai di ascoltare il nono e punultimo brano del CD: la Faust-Quadrille, affidata alla bacchetta di Michael Dittrich, riduce a le danze del Faust di Charles Gounod in un'efficacissima quadriglia. Già soli i balletti di Gounod hanno un'effetto teatrale notevole, che viene ampliato se questi vengono condensati in pochi frenetici minuti divenendo uno straordinario corpo a se stante. Chiude la raccolta la Crispino-Quadrille nach Motiven del L. u. F. Ricci' schen Oper gleichnamigen Oper Crispino e la Comare, dall'opera dei fratelli Ricci, diretta, ancora una volta da Manfred Müssauer. Tutti e tre gli ultimi brani sono eseguiti dalla Slovak State Philarmonic Orchestra.
Un disco tanto gioioso rappresenta l'ideale accompagnamento per le festività natalizie e, sopratutto di capodanno, che, nell'immaginario di molti, resta indissolubilmente legato alle tipiche danze viennesi. Dorato il capodanno, come dorata è la splendida veste grafica del CD: due calici di champagne, posati accanto a un brillante lampadario di cristallo, con l'unico contrasto cromatico d'un cappello a cilindro poggiato sul tavolo, in attesa del ritorno del proprietario, impegnato in chissà quali cimenti sentimentali. Le note di commento a ogni qudriglia sono di Franz Mailer, sapientemente arricchite da riferimenti all'epistolario dell'autore e alla biografia dello stesso compositore, nonché da qualche accenno alle musiche che furono fonte di ispirazione per Josef Strauβ.