di Roberta Pedrotti
C. Gounod
Les Quatours à cordes
prima incisione integrale con strumenti d'epoca
Quatour Cambini-Paris
Julien Chauvin e Karine Crocquenoy, violini
Pierre-Eric Nimylowycz, viola
Atsushi Sakai, violoncello
2 CD APARTE, AP 177, 2018
Per Gounod, dedito al canto, al teatro e alla musica sacra soprattutto, il quartetto sembra una sorta di tormentata passione segreta che lo accompagna per tutta la vita, tanto che la cronologia esatta delle sue opere cameristiche per archi risulta ancor oggi poco chiara.
Ripercorrono accuratamente tutte le informazioni note, ricostruendone una storia attendibile, le pagine d'accompagnamento di questo cofanetto, a firma Gérard Condé. La prima incisione integrale dei quartetti di Charles Gounod su strumenti d'epoca, promossa dal Palazzetto Bru Zane con l'etichetta APARTE, si avvale, dunque, di un solido apparato scientifico e si profila come un contributo prezioso, oltre che un valido strumento di studio, nel bicentenario dalla nascita del compositore.
Naturalmente non ci aspettiamo la riscoperta di sconvolgenti capolavori e troviamo la conferma dell'abilità del musicista, della sua coerenza drammatica nel legare i singoli movimenti di ogni quartetto, la sua consapevolezza storica e la sua felice inclinazione alla melodia. Tutti elementi che il bel colore caldo e ombreggiato del Quatour Cambini-Paris evidenzia a dovere in un'esecuzione tanto chiara quanto elegantemente fraseggiata. Si delineano a dovere i rapporti, anche espressivi, fra le voci così come i diversi caratteri che si susseguono con disinvoltura teatrale in queste pagine, sicché l'ascolto risulta indubbiamente piacevole quanto interessante.