di Roberta Pedrotti
Felix Mendelssohn Bartholdy
Concerto per violino e pianoforte in Re minore, MWV O4
Concerto per violino in Re minore, MWV O3
Sinfonia per archi n. 10 in Si minore, MWV n. 10
Shlomo Mintz, violino
Roberto Prosseda, pianoforte
Flanders Symphony Orchestra
Jan Latham-Koenig, direttore
CD DECCA 481 8483, 2019
Il ciclo mendelssohniano che Roberto Prosseda sta pubblicando con Decca, per questo spaccato sulla folgorante adolescenza di Felix, si avvale della presenza di un ospite d'onore come Shlomo Mintz, partner d'eccezione per il concerto per violino e pianoforte (1823) e protagonista assoluto di quello per violino e archi (1822). Ottima occasione per gustare la prima incisione assoluta della cadenza alternativa che Mendelssohn approntò per i due strumenti e che solo nel 1999 Breitkopf aveva pubblicato, culmine di un dialogo serrato che i nostri interlocutori dipanano in perfetta comunione d'intenti. Il tocco di Prosseda è tanto fluido e disinvolto nel legato, quanto puro nel timbro e nel nitore del fraseggio; Mintz ribadisce il dominio del vibrato e dell'intonazione in una linea tornita con sapienza, a esaltare l'ispirazione classica del giovanissimo Mendelssohn. Il richiamo a Mozart, ma anche a Beethoven, appare evidente, ma la penna di Felix è già sufficientemente sciolta per trattare i modelli senza impacci con una vena ispirata, in cui già si distingue la personalità di un autore autentico, non solo di un talentuoso e ben educato enfant prodige.
Il senso del fraseggio e dello stile di Mintz e Prosseda, sorretto da tecnica impeccabile, ben si pone al servizio di Mendelssohn coadiuvato dal suono ben calibrato della Flanders Symphony Orchestra diretta da Jan Latham-Koenig, levigato e incisivo secondo le esigenze delle partiture.
La bella sintonia di colori fra solisti e orchestra è restituita piacevolmente dalla registrazione, completata dalle note di Massimo Rolando Zegna.