di Giuliana Dal Piaz
Riuscita produzione dell'Armide di Lully a cura della compagnia Opera Atelier di Toronto.
TORONTO, 25 ottobre 2015 - In scena all'Elgin Theatre di Toronto fino al 31 ottobre con l'Armide di Lully, Opera Atelier inaugura la stagione 2015-2016, celebrando i trent'anni di attività della Compagnia, specializzata nella produzione di opere, balletti e drammi del XVII, XVIII e XIX secolo.
Non è facile catturare l'attenzione del pubblico con un'opera barocca, ma Opera Atelier riesce a farlo, con una cura estrema della messa in scena che intende rispettare lo spirito dell'opera originale senza suggerire un realismo fuor di luogo. Regista il fondatore di Opera Atelier Marshall Pynkoski, con David Fallis che dirige la Tafelmusik Barroque Orchestra (partner musicale permanente di Opera Atelier), e Ivars Taurins che dirige l'ottimo Coro da Camera della Tafelmusik, Armide si avvale di una scenografia (Gerard Gauci) che fa esplicito riferimento all'antica miniaturistica araba, fin da quelli che definiremmo "titoli di testa" sul velario del palcoscenico: una grande "tughra" (l'emblema calligrafico tradizionalmente apposto sui decreti dell'Impero Ottomano) che reca in caratteri persiani i nomi Lully e Quinault (autore del libretto in francese). Sempre con l'idea che il pubblico guardi l'azione come se stesse sfogliando le pagine di un libro, le scene non cercano di dare un'immagine di profondità con trompe-l'oeil o fondali elaborati, ma presentano tavole "piatte" ricche di colori squillanti, con pochi elementi essenziali, e fiancheggiate da pannelli su cui figurano brani del libretto tradotti in lingua e caratteri persiani.
Con diciotto bravi ballerini in scena (tra cui il solista Tyler Gledhill, che interpreta la magica figura di Amore - le coreografie sono della cofondatrice di Opera Atelier, Jeannette Lajeunesse Zingg) e i diciotto membri del Coro che cantano dai primi due palchi sul lato destro del palcoscenico, l'opera vede protagonisti i cantanti statunitensi Peggy Kriha Dye (soprano, Armide), Colin Ainsworth (tenore, Renaud), Daniel Belcher (baritono, nel doppio ruolo dell'Odio e del messaggero Aronte), il soprano inglese Carla Huthanen (soprano, nel doppio ruolo di Phénice e Lucinde) e i canadesi Aaron Ferguson (tenore, il Cavalier Danois), Stephen Hegedus (basso-baritono, il mago e Re di Damasco Hidraot), Olivier Laquerre (basso-baritono, nel doppio ruolo di Artemidoro e del Cavalier Ubalde) e Meghan Lindsay (soprano, nel doppio ruolo di Sidonie e di una ninfa delle acque). Tutti gli interpreti sono bravi. Particolarmente adatto al ruolo e convincente anche dal punto di vista attoriale, il soprano Peggy Kriha Dye, la cui voce raggiunge e cupe intense note gravi nei momenti più drammatici. Ottimo haute-contre Colin Ainsworth, le cui doti di attore risultano però a tratti di maniera. Molto applaudito il soprano Huhtanen come Phénice, una voce straordinaria per forza e limpidezza.
Dal 20 al 22 novembre prossimi, Opera Atelier e la Tafelmusik Barroque Orchestra porteranno la loro Armide al Palais de Versailles, dove hanno già avuto occasione di presentarsi nel 2012 con l'opera Persée, anch'essa di Lully.
Foto Bruce Zinger.