Nel concerto in memoria di Giacinto Prandelli organizzato in collaborazione con l'Ape musicale, le voci di Mihaela Marcu e Mario Cassi.
Lumezzane, 2 aprile 2017 - È giunto alla settima edizione l'omaggio che dal 2011, nel primo anniversario della scomparsa, la sua città natale dedica al tenore Giacinto Prandelli. La presenza in sala della signora Annamaria, moglie del Maestro e ospite d'onore, da sempre appassionata anche di operetta, ha suggerito di ricordare la grande versatilità d'interprete di Prandelli - che spaziò da Mozart a Puccini, da Verdi a Britten - attraverso un programma che affiancasse capolavori del melodramma italiano a quelli di Lehár e Strauss. In quest'ottica, alla direzione artistica di Roberta Pedrotti (responsabile dell'evento dalla prima edizione) si è affiancata la consulenza scientifica di Andrea R. G. Pedrotti, che, quale esperto di cultura e teatro musicale viennesi, ha contribuito a delineare un percorso che dal belcanto di Bellini e Donizetti - la cui scrittura orchestrale molto ha in comune con quella dei maestri dell'operetta - giungeva ai walzer di Puccini e Verdi, dal dramma di Rigoletto alla commedia di Falstaff per chiudere in bellezza con pagine da Die lustige Witwe (La vedova allegra) e da Die Fledermaus (Il pipistrello).
Accompagnati al pianoforte dal maestro Nicola Morello, che si è anche esibito come solista in fantasie e trascrizioni dalla Traviata e dai Vespri siciliani, sono stati applauditi dal pubblico lumezzanese il soprano Mihaela Marcu e il baritono Mario Cassi, che generosamente ha sostenuto l'impegno nonostante un'indisposizione lo avesse colpito proprio alle vie respiratorie.
Mihaela Marcu, artista egualmente specializzata nell'opera come nell'operetta, ha interpretato ruoli consolidati del suo repertorio, quali la Giulietta belliniana ("O quante volte, o quante"), Musetta ("Quando men vo") e Gilda ("Tutte le feste al tempio... Sì vendetta"), oltre ad Hanna Glawari ("Vilja" e "Tace il labbro") e Rosalinde (Czardas dal secondo atto della Fledermaus). Oltre ai duetti da Rigoletto e dalla Lustige Witwe, Cassi ha interpretato "Cruda, funesta smania" da Lucia di Lammermoor, "È sogno o realtà" da Falstaff e la sortita di Danilo, sempre dall'operetta di Lehár. Il romantico duetto d'amore a tempo di walzer fra Hanna e Danilo è stato ripreso, poi, come bis prima della consegna dei fiori e delle targhe ricordo agli artisti e alla signora Prandelli.
L'esecuzione pianistica del Bolero dai Vespri siciliani ha, inoltre, offerto l'occasione per rivolgere un pensiero a Daniela Dessì, che, come Prandelli, resta nel cuore degli appassionati e d'esempio per gli artisti delle nuove generazioni. La voce del tenore lumezzanese è apparsa sia in "Donna non vidi mai" sia in "La donna è mobile".
Gratificati da un sonoro "Bravi" schioccato al termine dalla signora Annamaria Prandelli - non solo consorte del grande tenore, ma a sua volta musicista raffinata, pianista e allieva come soprano di Giannina Arangi Lombardi - gli artisti hanno quindi partecipato a un piccolo rinfresco offerto a tutti i presenti nel foyer del teatro, in collaborazione con l'Agenzia formativa Don Angelo Tedoldi. Si ringraziano inoltre, con Eureteis e l'Assessorato alla Cultura, il Photoclub di Lumezzane per il servizio fotografico, il Chiosco di Silvia Ghidini per l'allestimento floreale del palco e La perla del monte per l'ospitalità agli artisti.