Graham Vick
Note di regia per Manon Lescaut *
Ho già messo in scena Manon Lescaut in una edizione diciamo “classica”, ma non mi è piaciuta. Ho quindi accettato la sfida di un allestimento in versione moderna, rivisitando l’opera come fosse una “lezione di morale”. Per la parte musicale è un’opera modernissima, mentre l’ambientazione è settecentesca e questo può creare qualche difficoltà.
Ho pensato di ricreare l’impatto giovane e fresco della prima Manon; una freschezza che emerge anche dalla ricchezza e dall’abbondanza delle invenzioni musicali di Puccini, un Puccini che “sogna” un amore romantico, ideale, poetico.
I quattro atti si snodano in quattro scene molto diverse tra loro.
Primo atto
“Lezione di morale” in una classe scolastica. Scatola scenica bianca: un palazzo manierista che poggia su un terreno fangoso, sporco, schifoso. Sotto vive un mondo squallido dove si gioca. Il palazzo è settecentesco, con gli stipiti e le decorazioni in negativo, bello e romantico, ma ha fondamenta fragili e lugubri. Geronte è uomo di potere, col denaro compra tutto quello che vuole, anche Manon Lescaut che è una studentessa carina e puritana, una brava ragazza.
Secondo atto
Manon vive in casa di Geronte. La musica inizia con una citazione in stile Settecento e la scena è esattamente come in un teatrino dell’epoca, con quinte e fondale. L’immagine è già un gioco, dentro un teatro di quinte in stile Settecento. Il parrucchiere qui diventa il suo tatuatore personale e il maîtreun fotografo che viene convocato da Geronte per un servizio fotografico. Al tutto assiste un coro di politici e prelati. Alla fine dell’atto Manon viene incatenata ad un’altalena, simbolo di giochi infantil-erotici.
Terzo atto
Tutto il palcoscenico si è alzato, come se il terreno schifoso avesse spinto in alto il palazzo. Il palco è una pedana sospesa come la tolda di una nave; sopra, appese come merci in attesa di essere caricate, le prostitute sono ingabbiate in crinoline settecentesche rovesciate. Gli studenti assistono allo sviluppo della “lezione di morale” iniziale: le ragazze, tra le quali Manon, sono chiamate una per una, calano sul molo e vengono caricate sulla nave in partenza per l’America.
Quarto atto
I due amanti [Des Grieux e Manon], soli, vengono lasciati scivolare a terra e si ritrovano in un luogo vuoto e agghiacciante che assomiglia più ad una discarica che al deserto del libretto. Cercano invano una via d’uscita. Alcuni studenti assistono all’epilogo della “lezione di morale” con la morte della protagonista.