L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Passato e Presente

DOMENICA 05/06/2022

Passato e presente. Don Giovanni Bosco

Un sacerdote che ha dedicato la vita all’assistenza e all’educazione dei ragazzi, soprattutto i più poveri, radunati inizialmente nel suo primo oratorio, a Valdocco, nella periferia di Torino: Don Giovanni Bosco. A “Passato e presente”, il programma di Rai Cultura in onda domenica 5 giugno alle 20.30 su Rai Storia, Paolo Mieli e la professoressa Mariachiara Giorda approfondiscono la figura di Don Bosco e il contesto storico in cui il sacerdote ha operato.

Don Bosco è vissuto negli anni centrali del 1800, un periodo di profonde trasformazioni politiche e sociali che portano all'unità d'Italia e alla fine del potere temporale della Chiesa. Il sacerdote offre la sua diplomazia a Pio IX per ricucire i rapporti tra Stato e Chiesa e per ottenere il riconoscimento del suo ordine religioso: la società dei Salesiani che si espande in Italia per poi esportare il modello pedagogico nel mondo, in primo luogo in sud America.

BINARIO CINEMA. Nowhere boy

Un biopic su John Lennon diretto da Sam Taylor-Johnson, con Aaron Taylor-Johnson, Kristin Scott Thomas, David Threlfall, Anne-Marie Duff, Ophelia Lovibond: E’ “Nowhere boy”, in onda domenica 5 giugno alle 21.10 su Rai Storia per il ciclo “Binario Cinema”. Ambientato nelle Liverpool degli anni ’50, il film racconta i primi anni, non facili della vita di Lennon fino all’incontro con la musica rock che lo porterà ad acquistare la prima chitarra e a formare una band con alcuni compagni di scuola, ai quali si aggiungerà anche Paul McCartney.

LUNEDI’ 06/06/2022

Passato e Presente. La Roma dei gladiatori

Nell’antica Roma i giochi gladiatori rappresentano un fenomeno di notevole interesse sociale. Nascono probabilmente da un rituale funerario, ma con il tempo si perde il senso del sacro che doveva animare i primi combattimenti. Il seguito di pubblico è incredibile. Di fatto intorno ai gladiatori si muove un proficuo giro d’affari. Un fenomeno analizzato da Paolo Mieli con il professor Umberto Roberto a “Passato e Presente”, il programma di Rai Cultura in onda lunedì 6 giugno alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. In epoca imperiale entrano a far parte del culto dell’imperatore che rappresenta un elemento di unità e di romanizzazione molto potente. Arene e anfiteatri vengono costruiti in tutto l’Impero. Dopo il grande successo dei Giochi il loro declino sarà dovuto a diverse cause, tra cui il cambiamento della mentalità avvenuto con l’affermazione del Cristianesimo, ma soprattutto la mancanza delle risorse economiche che avevano fatto grande la Roma dei Cesari.

Cronache di donne leggendarie. Saffo, la decima musa

Saffo, la poetessa che ha inventato le canzoni d’amore e Aspasia, amante e complice delle politiche culturali di Pericle nell’Atene del V secolo a.C.: le loro figure aiutano a capire i diversi ruoli delle donne nella Grecia arcaica e classica, un’epoca travolgente alla radice della nostra civiltà. Torna Cristoforo Gorno con un nuovo appuntamento di “Cronache di donne leggendarie”, in onda in prima visione lunedì 6 giugno alle ore 21.10 su Rai Storia. Nella puntata interviene Silvia Romani, docente di Mitologia, Religioni del Mondo Classico e Antropologia del Mondo Classico, all’Università Statale di Milano.

Cronache dall’impero. Adriano: i due volti dell’imperatore

L’imperatore saggio, amante dell’arte e dell’amore raccontato da Marguerite Yourcenar in Memorie di Adriano sovrasta e si sostituisce all’Adriano storico. Per gli antichi Adriano era una figura ambigua, capace di slanci generosi e allo stesso tempo di gesti crudeli. Da Villa Adriana Cristoforo Gorno racconta i due volti dell’imperatore nell’appuntamento con “Cronache dall’Impero”, in onda lunedì 6 giugno alle 21.40 su Rai Storia.

Italia. Viaggio nella bellezza. Il patrimonio sommerso: un museo sul fondo del mare

Le meraviglie della città sommersa di Baia. La storia della nave di Albenga, la più grande nave oneraria romana rinvenuta nel Mediterraneo. Il satiro danzante di Mazara del Vallo, capolavoro della statuaria in bronzo greca, rinvenuto nelle profondità del Canale di Sicilia. E l’incredibile scoperta dei rostri navali della battaglia delle Egadi, nell’isola di Levanzo, dove i romani sconfissero i cartaginesi ponendo fine alla prima guerra punica. Tappe del viaggio alla scoperta del “museo liquido” del nostro patrimonio sommerso ripercorse da “Italia. Viaggio nella bellezza”, in onda lunedì 6 giugno alle 22.10 su Rai Storia. In primo piano, la grande avventura dell’archeologia subacquea, disciplina che proprio in Italia ha visto la sua nascita negli anni ’50 del secolo scorso, grazie al lavoro di un pioniere come Nino Lamboglia. E che ha trovato nell’archeologo siciliano Sebastiano Tusa, scomparso nel marzo del 2019 nel tragico incidente aereo dell’Ethopian Airlines, un altro grande interprete di caratura internazionale. Tra coloro che sono intervenuti in puntata: Fabio Pagano, direttore del Parco Archeologico dei Campi Flegrei, Giuliano Volpe, archeologo, ordinario di Metodologia della ricerca archeologica all’Università di Bari, Valeria Li Vigni, Soprintendente del Mare della Regione Sicilia, Barbara Davidde, archeologa (Istituto Centrale per il Restauro), Simonluca Trigona, archeologo subacqueo – Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Genova e le province di Imperia, La Spezia e Savona.

MARTEDI’ 07/06/2022

Passato e Presente. La conferenza di Wansee

Il 31 luglio del 1941 Hermann Göring, “uomo forte” della politica economica del Terzo Reich, incarica il generale delle SS Reinhard Heydrich di predisporre, in collaborazione con «le altre istanze centrali», «tutte le necessarie misure per preparare dal punto di vista organizzativo, pratico e materiale una soluzione globale della questione ebraica nell’area dell’Europa sotto influenza tedesca». Una pagina tragica riletta da Paolo Mieli e dal professor David Bidussa a “Passato e Presente”, in onda martedì 7 giugno alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia.

Per Heydrich è la grande occasione: quest’investitura gli consente di ricondurre la judenpolitik sotto la sua egida. Forte di questa delega, nel novembre successivo il gerarca nazista indice per il 20 gennaio 1942 una riunione con quindici tra i più alti funzionari pubblici, membri del Partito nazista, ufficiali delle SS, e delegati delle autorità civili di occupazione in Polonia e in Unione Sovietica. L’evento avrebbe avuto luogo in una villa sul lago di Wannsee, alla periferia di Berlino. Tutti gli invitati avevano già sperimentato delle “soluzioni regionali” alla questione giudaica, ma quello che Heydrich e i partecipanti alla conferenza si accingono a fare ora è uccidere fino all’ultimo ebreo d’Europa, dall’Irlanda agli Urali, dall’Artico al Mediterraneo, ovvero trasformare l’eccidio di massa in un vero e proprio genocidio.

La bussola e la clessidra. Lo sbarco In Normandia

È il 6 giugno 1944 quando le forze alleate, comandate dal generale statunitense D. Eisenhower sbarcano sulle spiagge della Normandia: uno sbarco ricostruito dal professor Alessandro Barbero in “La bussola e la clessidra”, in onda martedì 7 giugno alle 21.10 su Rai Storia. L’operazione, entrata nella storia, costituì la premessa per la conclusione vittoriosa della battaglia per la riconquista della Francia e aprì il fronte occidentale, decisivo per le sorti della Seconda guerra mondiale.

Storie della tv. Il sabato del varietà

Momento clou del palinsesto televisivo, il sabato sera è cambiato nel corso del tempo, ma moltissimi programmi della storia della televisione sono legati alla sacralità e alla solennità di quello spazio. Dal Musichiere a Canzonissima, da Studio Uno a Teatro 10, dai Fantastico alle Serate d’onore, quattro decenni di un appuntamento serale tutto italiano. La storia del sabato sera è al centro di “Storie della TV”, la Serie prodotta e realizzata da Rai Cultura con la partecipazione e la consulenza di Aldo Grasso, e firmata da Stefano Di Gioacchino, in onda martedì 7 giugno alle 22.10 su Rai Storia. Ospiti della puntata, Fiorello, Gaetano Castelli, Gustavo Verde, Maurizio Porro, Bruno Voglino.

MERCOLEDI’ 08/06/2022

Passato e presente. Unione Sovietica. Il sistema Gulag

Nel 1923, tra i monasteri e gli eremi delle isole Solovetskie, requisiti dallo Stato sovietico, viene creato il primo campo di lavoro forzato per gli oppositori politici ritenuti pericolosi dal regime bolscevico. Le condizioni di vita sono terribili, gli inverni lunghi e rigidi. E’ la nascita del “Sistema Gulag”, raccontato dal professor Adriano Roccucci e da Paolo Mieli a “Passato e Presente”, in onda mercoledì 8 giugno alle ore 13.15 su Rai3 e alle ore 20.30 su Rai Storia.

In breve tempo da campo di prigionia totalmente inefficiente viene trasformato in un’istituzione economica produttiva. Verso la fine degli anni ’20 diventerà un modello da estendere alle centinaia di campi di lavoro sparsi in tutta l’Unione Sovietica. Negli anni ’30, sotto la dittatura di Stalin i campi si ingrandiscono e crescono di numero fino ad assumere un carattere prettamente industriale. Un complesso industriale carcerario, un vero e proprio impero guidato dalla burocrazia moscovita. Tra la fine della Seconda guerra mondiale e la morte di Stalin, avvenuta nel 1953, la popolazione dei lager sovietici cresce in continuazione, raggiungendo la cifra di 2 milione e mezzo di detenuti.

Italiani. Margherita Hack

Grande scienziata e divulgatrice, ma anche personaggio singolarissimo nel nostro panorama intellettuale, Margherita Hack è stata capace di attraversare ambiti diversi, talvolta ritenuti inconciliabili, e metterli in comunicazione fra loro. In occasione dei cento anni dalla sua nascita, Rai Cultura le dedica la puntata di “Italiani”, firmata da Giancarlo Mancini con la regia di Nicoletta Nesler, in onda in prima visione mercoledì 8 giugno alle 21.10 su Rai Storia, con l’introduzione di Paolo Mieli. La scienza e la letteratura, l’astronomia e il teatro, la musica, lo sport, l’impegno politico, le battaglie per i diritti e la laicità dello stato: per la Hack ogni progetto è un’avventura, con una curiosità di lanciarsi in nuove forme da dare alla sua sete di conoscenza che ne ha fatto un personaggio molto popolare, come forse mai è accaduto negli ultimi decenni per una scienziata.

Le riprese effettuate negli Osservatori di Trieste, Arcetri, Roma, le sequenze in animazione e le interviste raccontano una delle figure più interessanti, e uniche, di quella che non è stata soltanto una grandissima scienziata, ma anche un personaggio popolare, e molto amato da persone che non sapevano nulla o pochissimo dell’astronomia e delle sue complicate leggi. Nella puntata intervengono Conrad Bohm, coordinatore tecnico scientifico dell’Osservatorio Astronomico di Basovizza; Francesca Matteucci, vicedirettore del Dipartimento di fisica dell’Università di Trieste; Giovanni Caprara, editorialista scientifico del Corriere della Sera, saggista e scrittore; Simonetta Soldani storica del Risorgimento e dell’età contemporanea; e Ginevra Di Marco, cantante toscana, che con la Hack ha portato in tour il concerto-spettacolo “L’anima della terra vista dalle stelle”.

L'Italia della Repubblica. L'Italia nella guerra fredda

Il 18 aprile 1948 l’Italia va al voto. È una festa della democrazia che vede un’affluenza del 92%, e il trionfo della Dc di Alcide De Gasperi, che supera il 48% dei consensi. È il culmine di una stagione politica - baricentro dell’Italia della ricostruzione - partita dal 1946, anno in cui si tiene la conferenza di Parigi che disegna la nuova Europa. Eventi al centro della seconda puntata della serie “L’Italia della repubblica”, introdotta da Paolo Mieli e in onda mercoledì 8 giugno alle 22.10 su Rai Storia. È soprattutto l’Italia di De Gasperi, che viene raccontata dalla figlia Maria Romana, intervistata nel “faccia a faccia” condotto da Michele Astori. Figlia, confidente, compagna di viaggio e custode della memoria del padre, Maria Romana De Gasperi sottolinea l’indole autorevole e lo spirito paterno del leader democristiano, “uomo solo che sapeva di avere su di sé le responsabilità della scelta finale”. Un “cattolico che non era clericale”, che si racchiuse nella preghiera prima del discorso di Parigi del 10 agosto 1946, in cui si presentò da sconfitto all’uditorio delle potenze vincitrici ed esordì col celebre incipit: “Signori delegati, prendo la parola in questo consesso mondiale e sento che tutto tranne la vostra personale cortesia è contro di me”.

La puntata si avvale del contributo degli storici Paolo Acanfora, Piero Craveri, Angelo Ventrone e dell’esperta di comunicazione politica Flavia Trupia.

GIOVEDI’ 09/06/2022

Passato e presente. Carlo Rosselli, socialismo e libertà

Un attivista e intellettuale antifascista: Carlo Rosselli. E’ lui - con la sua azione politica e il suo pensiero – il protagonista di “Passato e Presente”, il programma di Rai Cultura in onda giovedì 9 giugno alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia. Ad analizzarne la figura, Paolo Mieli e il professor Lucio Villari. Erede di una famiglia di fede mazziniana, Rosselli inizia nei primi anni Venti a impegnarsi in politica, avvicinandosi al partito socialista. Sono gli anni durissimi del Congresso di Livorno, della crisi della democrazia liberale e dell’avvento del fascismo, di cui Rosselli è sin dall’inizio deciso oppositore. Inviato al confino, scrive la sua opera teorica più importante, “Socialismo liberale” e qualche anno dopo costituisce il movimento “Giustizia e libertà” che diventerà il polo d’attrazione per molti antifascisti, soprattutto giovani. L’omicidio di Carlo e Nello Rosselli, avvenuto in Francia nel giugno del ’37, resta uno dei delitti politici più clamorosi del secolo scorso.

a.C.d.C.: Apocalissi del passato. La terra sommersa di Doggerland

Ottomila anni fa una terra fertile e rigogliosa univa le Isole Britanniche all’Europa continentale: un Eden dell’età della pietra, cancellato da un evento devastante. Una storia raccontata da “Apocalissi del passato” in onda giovedì 9 giugno alle 21.10 per “a.C.d.C.”, con l’introduzione del professor Alessandro Barbero. Un’antica ipotesi trova conferma grazie alle nuove tecnologie e il fondale del Mare del Nord svela i suoi segreti agli archeologi: nell’età della pietra una porzione di terra collegava l’Europa continentale alle Isole Britanniche, un paradiso abitato da un’abbondante selvaggina e da società umane di cacciatori-raccoglitori. La ricerca archeologica ha ricostruito le pratiche di vita in questo Eden del Mesolitico, sepolto sotto le onde del mare da quasi ottomila anni.

Il grande viaggio dei vichinghi. Emigranti

Tra il VI e il VII secolo, una serie di eventi climatici colpisce la Scandinavia, provocando carestie e riducendo la produzione agricola e la popolazione. Inizia così la saga dei vichinghi che, nel periodo immediatamente successivo, si “costruiscono” in Europa l’immagine di barbari massacratori di monaci inermi. Lo racconta il primo appuntamento con la serie “Il grande viaggio dei vichinghi”, in onda giovedì 9 giugno alle 22.10 con l’introduzione del professor Alessandro Barbero. Dalla Scandinavia sono in molti ad avventurarsi sul mare alla ricerca di una vita migliore, sviluppando un nuovo, caratteristico tipo di nave a vela. Le prime incursioni vichinghe di cui si hanno notizie sono gli assalti e le razzie ai monasteri e alle zone costiere delle isole Britanniche.

VENERDÌ 10/06/2022

Passato e presente. 10 giugno 1940, l’Italia in guerra

Tra il 30 settembre del 1938, data della conferenza di Monaco, e il 10 giugno del 1940, data in cui annuncia l’ingresso dell’Italia nella Seconda guerra mondiale, Benito Mussolini passa dall’essere il “salvatore della pace” europea a colui che “pugnala alla schiena” la Francia, come dirà Roosevelt, schierandosi nel conflitto al fianco di Hitler. A “Passato e Presente”, il programma di Rai Cultura in onda venerdì 10 giugno alle 13.15 su Rai3 Tre e alle 20.30 su Rai Storia, il professor Amedeo Osti Guerrazzi e Paolo Mieli ripercorrono le tappe principali del percorso che ha portato il Duce alla scelta interventista, dopo un’iniziale prudenza dettata soprattutto dall’impreparazione delle forze armate italiane ad affrontare un conflitto su larga scala. Un percorso che passa attraverso l’invasione dell’Albania dell’aprile 1939, la successiva stipula del “patto d’acciaio” con la Germania, la dichiarazione di “non belligeranza” dopo l’invasione della Polonia da parte dei nazisti e la reazione di Francia e Gran Bretagna, l’incontro cruciale tra Mussolini e Hitler al Brennero nel marzo del 1940. Alla fine, il Duce, convinto di poter banchettare a buon mercato al tavolo del vincitore, rompe gli indugi e il 10 giugno annuncia agli italiani che “l’ora delle decisioni irrevocabili” è arrivata e che “la dichiarazione di guerra è già stata consegnata agli ambasciatori di Gran Bretagna e Francia”. Ma dietro l’illusione di partecipare a una “guerra lampo”, manca una visione militare strategica, come testimonia il discorso pronunciato quel giorno dal balcone di Piazza Venezia a Roma, uno dei peggiori di Mussolini secondo l’opinione condivisa degli storici. Tra gli italiani, che fin lì hanno seguito il Duce a larga maggioranza, cominciano a serpeggiare dubbi e timori che in pochi giorni trovano conferma nel fallimentare attacco alla Francia, già sottomessa dai nazisti.

I mondi di ieri. Il Muro di Berlino

Per ventotto anni è stato il segno più tangibile della guerra fredda, per ventotto anni ha diviso le vite di milioni di cittadini di Berlino, fino a diventare l'immagine più emblematica della città. Il muro di Berlino è il protagonista di “I mondi di ieri”, in onda in prima visione su Rai Storia venerdì 10 giugno alle ore 21.10. Prendendo spunto dal documentario “L'ombra del Muro” di Francesco Conversano e Nene Grignaffini, Edoardo Camurri torna in quel mondo di ieri con l'aiuto degli storici Adriano Roccucci e Marica Tolomelli per raccontare la Storia del muro, dalla sua costruzione al suo abbattimento, e ascoltare le testimonianze di chi dietro quel muro e dentro quella nazione, la Ddr, fu intrappolato e spesso incarcerato, e dei molti cittadini che furono spiati per decenni dalla Stasi, la polizia politica che reggeva il regime comunista.

Inferno nei mari. Resa dei conti nell’Atlantico

È il 16 marzo 1943. Dopo una serie di combattimenti nell’Atlantico del Nord, l’U-Boot U653 torna alla base. Il sommergibile ha problemi al motore. L’uomo di vedetta scorge una piccola scintilla susseguita da un bagliore rosso. Un marinaio rivela la presenza di una nave alleata. Al posto di guardia, i nazisti sondano le acque, e scorgono decine di ombre di unità nemiche: l’U653, senza accorgersene, si ritrova tra le linee di una flottiglia alleata. Una coincidenza fortuita che getta le basi per la più imponente battaglia combattuta in mare del conflitto. Lo racconta “Inferno nei mari”, in onda venerdì 10 giugno alle 22.10 su Rai Storia.

SABATO 11/06/22

Passato e presente. Gli esordi del Nazismo

Le premesse della conquista del potere in Germania di Hitler vengono poste alla metà degli anni ‘20 e hanno il loro perno nel Mein Kampf, pubblicato nel 1925. Un manifesto, un programma, che contiene l’orientamento ideologico del movimento nazista e identifica i propri nemici sul piano razziale, culturale e politico. A caratterizzare gli esordi del nazismo è in particolare l’antisemitismo, che il Fuhrer trasformerà in progetto politico. Gli esordi del nazismo sono al centro di “Passato e presente”, con Paolo Mieli, in onda sabato 11 giugno alle ore 20.30 su Rai Storia.

Il nazismo, una volta al potere, si scaglierà anche contro tutta la cultura non allineata. Un progetto chiaro dagli esordi del regime nazista, dalla notte del 10 maggio 1933 quando sulle piazze delle città tedesche vengono dati alle fiamme decine di migliaia di libri. Un passaggio che precede di pochi mesi un altro momento cruciale che segna gli esordi del nazismo: la trasformazione del corpo militare delle SS in una sorta di casta fanatica, pronta a seguire ciecamente il Fuhrer nei suoi progetti di guerra e di sterminio.

Il “Cinema Italia” di Luciano Ligabue. Da zero a dieci

Il secondo film firmato da Luciano Ligabue dopo “Radiofreccia”: è “Da zero a dieci”, in onda sabato 11 giugno alle 21.10 su Rai Storia per il ciclo “Cinema Italia”. Nel cast, Massimo Bellinzoni, Elisabetta Cavallotti, Pierfrancesco Favino, Barbara Lerici, Stefano Pesce. Il film, ambientato nell’estate del 2000, racconta la storia di quattro amici quasi quarantenni - Libero, Biccio, Giove e Baygon - che decidono di lasciare la città in cui vivono, la tranquilla Correggio, per un weekend a Rimini, esattamente vent’anni dopo un altro fine settimana che la strage di Bologna aveva trasformato in tragedia.

Documentari d’autore. Naples ‘44

Seconda Guerra Mondiale. Nel 1943 la Quinta Armata fa il suo ingresso in una Napoli appena liberata dai tedeschi. Testimone oculare è Norman Lewis, un giovane sottoufficiale inglese: ciò che lo colpisce e lo incanta è la presenza di un magma sociale vivo e pulsante nonostante gli orrori della guerra. Norman non può fare a meno di innamorarsi di quella terra e di quella gente, e più inizia a posare il suo lucido sguardo sulla cruda miseria umana e materiale di Napoli, più le pagine dei suoi diari si riempiono di una molteplicità di storie e personaggi. Tratto dall'opera letteraria omonima del giovane ufficiale inglese il documentario “Naples ‘44” - in onda sabato 11 giugno alle ore 23 su Rai Storia per il ciclo “Documentari d’autore” - racconta gli atti di eroismo, le storie di povertà e di guerra, gli aneddoti e il folclore locale, la cronaca straordinaria della vita di un popolo fiero, costretto a sopravvivere agli orrori della guerra con la prostituzione, il furto, il contrabbando, la creatività e una fede disperata nei miracoli.


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