L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Ciaran Mcauley e Vincenzo Milletarì

La prima semifinale del Concorso Toscanini

Ciarán Mcauley e Vincenzo Milletarì i primi a dirigere la Filarmonica Toscanini

Mercoledì 25 ottobre alle 20.30 inizia all’Auditorium Paganini, con il primo concerto di semifinale aperto al pubblico, la fase conclusiva della decima edizione del Concorso di Direzione d’Orchestra intitolato al Arturo Toscanini, che la Fondazione organizza sin dal 1985 a cadenza triennale e che quest’anno assume una valenza particolare, sia per il decennale sia per la coincidenza con il 150. Anniversario della nascita dello stesso Arturo Toscanini

I primi due direttori a scendere in lizza sono l’irlandese Ciaran Mcauley e l’italiano Vincenzo Milletarì. Mcauley ha studiato al Royal Northern College of Music e alla Zurcher Hochschule der Künste ed è stato Resident Conductor della Malaysian Philharmonic Orchestra e Assistant Conductor della BBC Scottish Symphony Orchestra e dell’Opera di Kiel. Finalista dell’edizione 2016 della Nestlé e Salzburg Festival Young Conductors Award, è stato cover conductor di Fabio Luisi, Roberto Abbado e Mark Wigglesworth. Ha studiato con Bernard Haitink, Jukka-Pekka Saraste e Savid Zinman. Milletarì ha studiato al Conservatorio di Bari direzione d’orchestra, composizione e pianoforte al Conservatorio Marenzio di Brescia dove si è diplomato a pieni voti in direzione d’orchestra. E’ stato direttore assistente al Teatro Reale dell’Opera Danese e lo è attualmente al Teatro Reale dell’Opera Svedese con Pier Giorgio Morandi. Ha studiato all’Italian Opera Academy di Ravenna con Riccardo Muti e all’Accademia del Festival di Lucerna con Bernard Haitink. Secondo classificato al Concorso Solti di Chicago, i suoi prossimi impegni artistici includono l’Orchestra Verdi di Milano, la Filarmonica e il Teatro dell’Opera di Copenhagen, il Festival della Valle d’Itria.

Per entrambi brano d’obbligo è il primo movimento di Dumbarton Oaks, concerto da camera di Igor Stravinski: a seguire McAuley dirigerà il Valzer di Musetta dalla Bohème di Puccini (solista il soprano Giovanna Jacobellis), l’Allegro dal concerto per violoncello e orchestra op.104 di Dvořák (solista Pietro Nappi), e il primo movimento della Settima Sinfonia di Beethoven. Dopo di lui Milletarì si misurerà con l’aria Mio babbino caro da Gianni Schicchi (sempre interpretata da Giovanna Jacobellis), il primo movimento del Concerto per violino e orchestra op.61 di Beethoven (solista Mihaela Costea, spalla della Filarmonica Toscanini), e l’Allegro ma non troppo dalla Quarta Sinfonia di Brahms.

Gli abbonamenti e i biglietti (i prezzi sono molto popolari, da 20 a 10 euro per un abbonamento ai tre concerti) sono in vendita alla nuova biglietteria della Fondazione aperta dal lunedì al sabato dalle 10.30 alle 13.00, con aperture pomeridiane il giovedì e il venerdì dalle 14 alle 17, e situata nell’atrio del CPM Arturo Toscanini (Viale Barilla 27/a, all’interno del Parco Eridania, 0521-391339, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) e sul sito: www.biglietteriatoscanini.it. Ingresso a 3 euro per gli allievi del Conservatorio Boito, del Liceo Musicale Bertolucci e per tutti gli studenti universitari e delle scuole di ogni ordine e grado di Parma. La biglietteria dell’Auditorium Paganini (0521-391379) aprirà alle 19.30 il giorno stesos del concerto.

Il vincitore del primo premio avrà diritto ad una somma di 20mila euro ed alla direzione di un programma della Filarmonica Arturo Toscanini nella stagione 2017-2018. Il secondo premio, offerto dall’Ufficio dei Promotori Finanziari di Banca Mediolanum Parma è di 10mila euro, il premio dell’orchestra, intitolato a Paolo Vero e promosso dagli amici del musicista prematuramente scomparso (la Filarmonica Arturo Toscanini sceglierà fra uno dei 4 semifinalisti), offerto da Cepim Spa, partner istituzionale della Fondazione Toscanini, è di 5mila euro, ed infine il premio del pubblico offerto da Hera Comm, partner istituzionale della Filarmonica Toscanini (la scelta ricadrà nuovamente fra uno dei quattro semifinalisti), anch’esso di 5mila euro, che sarà assegnato dagli spettatori dei due concerti di semifinale.

Il Conservatorio Boito di Parma, luogo di formazione di Arturo Toscanini, oltre a quattro dei solisti sopra indicati (i tre archi sono prime parti della Filarmonica Toscanini), metterà a disposizione un Premio a favore del vincitore, che dirigerà l’Orchestra del Conservatorio, il 5 novembre prossimo, nel concerto che segnerà la riapertura al pubblico della Sala Verdi.

La giuria guidata dal maestro Gianluigi Gelmetti è composta anche da Rosetta Cucchi, direttore artistico della Fondazione Toscanini, Luigi Ferrari, sovrintendente della Fondazione Toscanini, Natalia Gutman, violoncellista di fama mondiale, Elaine Padmore, già direttore operativo della Royal Opera House di Londra, Marianne Chen, famosa solista e didatta, e Stefan Anton Reck, direttore d’orchestra, primo vincitore del Concorso Toscanini nel 1985.


 

 

 
 
 

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