NABUCCO
Dramma lirico in quattro parti
Libretto di Temistocle Solera
Musica di Giuseppe Verdi
Personaggi Interpreti
Nabucco, re di Babilonia baritono Leo Nucci (16, 22) / Giovanni Meoni(12, 14, 18, 20) /
Damiano Salerno* (13, 15, 19, 21)
Abigaille, schiava, creduta figlia
primogenita di Nabucco soprano Saioa Hernández / Csilla Boross* (13, 15, 19, 21)
Ismaele, nipote di Sedecia
re di Gerusalemme tenore Ştefan Pop / interprete da definire* (13, 15, 19, 21)
Zaccaria, gran pontefice degli ebrei basso Riccardo Zanellato / Rubén Amoretti* (13, 15, 19, 21)
Fenena, figlia di Nabucco mezzosoprano Enkelejda Shkosa / Agostina Smimmero* (13, 15, 19, 21)
Il gran sacerdote di Belo bassoRomano Dal Zovo
Abdallo, vecchio ufficiale del re di Babilonia tenore Enzo Peroni
Anna, sorella di Zaccaria sopranoSarah Baratta
Direttore d’orchestra Donato Renzetti
Regia Andrea Cigni
Scene Dario Gessati
Costumi Tommaso Lagattolla
Luci Fiammetta Baldiserri
Assistente alla regia Luca Baracchini
Assistenti alle scene Maddalena MorettieStefanoPes
Assistente ai costumi Donato Didonna
Maestro del coro Andrea Secchi
ORCHESTRA E CORO TEATRO REGIO TORINO
Nuovo allestimento Teatro Regio Torino
in coproduzione con Teatro Massimo di Palermo
CON IL CONTRIBUTO DI
Teatro Regio
Mercoledì 12 Febbraio 2020 ore 20
Giovedì 13 Febbraio 2020* ore 20
Venerdì 14 Febbraio 2020 ore 20
Sabato 15 Febbraio 2020* ore 20
Domenica 16 Febbraio 2020 ore 15
Martedì 18 Febbraio 2020 ore 20
Mercoledì 19 Febbraio 2020* ore 15
Giovedì 20 Febbraio 2020 ore 20
Venerdì 21 Febbraio 2020* ore 20
Sabato 22 Febbraio 2020 ore 15
NABUCCO
di Giuseppe Verdi
Nel 1841 l’impresario Bartolomeo Merelli propose a Giuseppe Verdi di musicare Nabucodonosor, un libretto di Temistocle Solera che era stato rifiutato dal compositore tedesco (ma allora operante in Italia) Otto Nicolai, resosi più tardi celebre con Le allegre comari di Windsor. Verdi, timoroso in seguito al recente insuccesso di Un giorno di regno, accetta dopo molti dubbi. Ma quando l’opera va in scena il 9 marzo 1842 al Teatro alla Scala, il successo è straordinario. Anche per Giuseppina Strepponi, che interpretava il ruolo di Abigaille, e che, diciassette anni dopo, avrebbe sposato Verdi.
L’opera presenta una situazione drammaturgica già compiutamente verdiana, dove un dramma privato (quello fra il tiranno Nabucco e la propria famiglia) corre opposto alla deportazione degli ebrei a Babilonia: a collegarli è l’idea biblica della punizione divina, che condanna in ultimo il re alla pazzia e alla distruzione. Anche se, memore della Semiramide e del Moïse rossiniani, Nabucco è un’opera piena di originalità, vigorosa, trascinante, personalissima. «Con quest’opera si può dire veramente che ebbe principio la mia carriera artistica», scrisse Verdi. Ma le generazioni seguenti, che hanno trasformato Va’ pensiero in una sorta di inno nazionale ufficioso, forse qualche volta dimenticano che questa grande opera non incomincia – né finisce – con il celeberrimo coro. Un motivo di più per riascoltarla.
PARTE I. Gerusalemme. Nabucco, re di Babilonia, sta per conquistare Gerusalemme. Nel tempio, il gran pontefice Zaccaria consola gli ebrei: Fenena, la figlia di Nabucco, è in loro potere. Poi affida la ragazza a Ismaele perché la sorvegli. Rimasti soli Ismaele, che è innamorato di Fenena, le confida di volerla salvare. A interrompere la loro fuga arriva Abigaille, la primogenita di Nabucco, che si è introdotta nel tempio con dei soldati babilonesi travestiti da ebrei. Abigaille dichiara il suo amore a Ismaele, che rifiuta le sue proposte. Il popolo si rifugia nel tempio: arriva Nabucco a cavallo e sfida la potenza del dio degli ebrei. Zaccaria minaccia con un pugnale Fenena, ma Ismaele si intromette e libera la ragazza. Nabucco può sfogare la sua ira: la città sia saccheggiata, gli ebrei maledicono Ismaele.
PARTE II. L’empio. Nella reggia di Babilonia, Abigaille ha scoperto un documento che certifica che lei è una schiava e non la figlia del re. Nabucco, che sta ancora combattendo gli ebrei, ha nominato come reggente Fenena, la figlia legittima, che Abigaille odia. Così, aiutata dal gran sacerdote di Belo, Abigaille decide di impossessarsi del potere. Fenena, innamorata di Ismaele, sta liberando gli ebrei prigionieri: basterà diffondere la notizia che il re è morto in battaglia e il popolo la acclamerà regina. Ismaele comunica ai Leviti che Fenena si sta convertendo alla religione ebraica e quindi li proteggerà, ma essi non vogliono ascoltare la parola di un traditore. Arriva Zaccaria con Fenena pronta a convertirsi, ma Abdallo, ufficiale di Nabucco, comunica che il re è morto e che Abigaille vuole governare. Abigaille ordina a Fenena di consegnarle la corona ma sopraggiunge Nabucco che, postasi la corona sul capo, ordina a tutti di adorarlo come una divinità. Zaccaria condanna il suo gesto sacrilego, e Nabucco costringe Fenena a inginocchiarsi per adorarlo. Improvvisamente, un fulmine colpisce Nabucco, che cade a terra stordito e terrorizzato. Abigaille raccoglie la corona e se la pone sul capo.
PARTE III.La profezia. Nella sala del trono, Abigaille ha deciso di condannare a morte tutti gli ebrei; Nabucco, in vesti dimesse e con lo sguardo assente, cerca di salire sul trono: Abigaille lo convince a porre il suo sigillo sull’atto che sterminerà gli ebrei. Il re accetta, poi si pente pensando a Fenena, e chiede ad Abigaille di desistere dal suo malvagio progetto. Abigaille rifiuta, e allora il re le rivela di essere una schiava e non sua figlia. Ma Abigaille straccia il documento che dichiara la sua umile origine e fa imprigionare Nabucco. Sulle rive dell’Eufrate gli ebrei piangono la patria lontana, Zaccaria li invita a sperare nella riscossa.
PARTE IV.L’idolo infranto. Nabucco, imprigionato e disperato perché vede che Fenena viene condotta al patibolo, prega il dio degli ebrei di aiutarlo e promette di ricostruire il tempio di Gerusalemme. Nabucco è rinsavito, e in suo aiuto accorrono Abdallo e altri soldati: il re libererà Fenena e gli ebrei. Sotto il grande idolo di Belo, Fenena e gli ebrei stanno per essere giustiziati: entra Nabucco armato e l’idolo cade infranto. Tutti si inginocchiano pregando il dio d’Israele. Arriva anche Abigaille: si è avvelenata, e prima di morire implora il perdono di Fenena e chiede al re di far sposare Ismaele e Fenena.
NABUCCO
Prezzi dei biglietti
Recita del 12 febbraio:€ 160 - 125 - 105 - 80 - 55
Recite del 14, 16, 18, 20 e 22 febbraio: € 100 - 90 - 80 - 70 - 30
Recite del 13, 15 e 21 febbraio: € 90 - 80 - 70 - 65 - 30
Recita del 19 febbraio: € 60 - 55 - 50 - 45 - 30
Biglietti ridotti del 20% per gli under 30 edel 10% per gli over 65
(riduzioni non valide per la recita del 19 febbraio)
18app: posto unico € 25 per la recita del 12 febbraio (per l’eventuale accompagnatore è previsto un biglietto con uno sconto del 50%); condizioni valide fino a esaurimento dei posti riservati all’iniziativa
Un’ora prima degli spettacoli, eventuale vendita di posti con una riduzione del 20% sul prezzo intero
(riduzione non valida per la recita del 19 febbraio)
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