RACCONTI SENZA PAROLE
La musica tra mito, letteratura e poesia
Raccontare una storia in musica evocando parole e immagini di un testo poetico, letterario o mitologico, o di una fiaba. Una antichissima tradizione che attraversa la musica dai primordi a oggi, senza conoscere limiti o steccati di genere, luogo, epoca, stile o repertorio.
Il programma della stagione 2021/22 rivisita il repertorio sinfonico sotto questa luce, dalle fiabe, la cui origine si perde nel tempo, fino alla poesia contemporanea e visionaria di Cristina Campo. Nel suo rapporto con la letteratura, la musica ricrea continuamente la nostra idea di contemporaneità. Eschilo, Ovidio e le fonti anonime cui si abbevera il mito o la fiaba, così come Goethe, Hugo, Maeterlinck o Shakespeare sono nostri “contemporanei” in virtù di racconti, parole e versi senza tempo. La rivisitazione in musica, ne rinnova i significati antichi e ne disvela di nuovi. Sotto questo profilo, seppure collocata all’interno di opere nelle quali il testo poetico viene declamato e cantato, ed il racconto dispiegato sulla scena, l’Overture ne anticipa idealmente il clima fino a potersi ergere come entità musicale e sinfonica a sé stante. La musica riassume in sé testo e racconto e ne è anticipatrice.
Una trama di racconti, fiabe e poesie senza parole, che all’interno della stagione sarà arricchita da due novità, commissionate ad altrettanti compositori, su testi poetici di loro scelta.
Questo ampio excursus ci ha anche offerto l’opportunità di proporre alcuni “omaggi d’Autore”, con la Vivaldiana Di Malipiero, la Mozartiana di Čajkovskij ed il Pulcinella pergolesiano di Stravinsky.
Accanto al filo conduttore poetico e letterario, il programma propone numerose pagine sinfoniche e concertistiche, rinnovando la tradizionale attenzione dei Pomeriggi Musicali per i repertori più ricercati, meno usuali, ma non meno affascinanti. Nel segno dello stesso spirito, oltre alla consueta presenza di interpreti prestigiosi e di consolidata esperienza, questa edizione intende valorizzare molti giovani interpreti che stanno giustamente facendo parlare di sé.
IL DIRETTORE ARTISTICO MAURIZIO SALERNO