L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Indice articoli

SABATO 1 SETTEMBRE, ore 21.15

Auditorium S.Apollonia (via San Gallo, 25)

Tua est potentia

Il codice Medici, uno straordinario dono musicale per le nozze medicee del 1518

L’Homme Armé

Cristina Calzolari, Mya Fracassini, Giulia Peri, cantus

Luciano Bonci, Andres Montilla Acurero, altus

Paolo Fanciullacci, Roberto Rilievi, tenor

Guglielmo Buonsanti, Gabriele Lombardi, bassus

Fabio Lombardo, direttore

Sabato 1 settembre alle 21.15 presso l’Auditorium di Sant’Apollonia (via San Gallo 25, Firenze) L’Homme Armé, diretto da Fabio Lombardo, in Tua est potentia: brani del Codice Medici, approntato per il matrimonio di Lorenzo de Medici duca d’Urbino e Madeleine de La Tour d’Auvergne, sotto gli auspici politici diplomatici dello zio Giovanni, papa Leone X.

Il programma del concerto, che ovviamente si basa su una calibrata selezione dei mottetti più belli tratti dal codice, presenta i brani con accostamenti che li legano alle tre figure principali di questo evento: il papa (il committente), gli sposi (destinatari/intermediari), il re di Francia (il destinatario finale), creando un inedito polittico musicale.

Biglietto intero euro 18, ridotto euro 12); biglietto per corsisti euro 5. I biglietti prenotati, data la capienza limitata degli spazi, vanno ritirati 30 minuti prima dell’inizio dei concerti. Informazioni e prenotazioni: tel. 055 695000/3396757446 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. www.hommearme.it

DOMENICA 2 SETTEMBRE, ore 21.15

Auditorium S.Apollonia (via San Gallo, 25)

Ensemble Janequin,

diretto da Dominique Visse

in

Il banchetto di Bacco e Cupido. La chanson francese a metà del Cinquecento

Domenica 2settembre alle 21.15 presso l’Auditorium di Sant’Apollonia (via San Gallo 25, Firenze) il glorioso Ensemble Janequin festeggia a FloReMus i suoi quarant’anni di attività, un traguardo notevole per un gruppo che è diventato nel mondo un punto di riferimento interpretativo per una parte del repertorio francese. Presentano un concerto dal titolo Il banchetto di Bacco e Cupido. La chanson francese a metà del Cinquecento. Grossolana o raffinata, licenziosa o elegiaca, la chanson polifonica del XVI secolo è un gioco di società, condiviso convivialmente in piccole compagnie. Se talvolta ha degli ascoltatori, la loro presenza, indifferente o complice, non turba l’intimità domestica che il canto a quattro circoscrive: quella della tavola intorno alla quale i cantanti si siedono e su cui hanno posato quegli ulteriori aiuti al piacere che sono i cibi e le bevande, accanto ai quaderni di nuove chansons.

Per i cantanti dell’Ensemble Janequin, quindi, cantare intorno a una tavola non è affatto una forma di snobismo o di originalità gratuita. La chanson non è un oggetto da concerto nel senso moderno del termine, ma un piacere condiviso, in compagnia, “per allietarsi... in particolare a casa”. L’ascoltatore di oggi potrà stupirsi di non coglierne sempre le parole: il fatto è che in questo gioco poetico-musicale, erede degli antichi riti della cortesia, ogni cantore le pronuncia perché siano i suoi compagni a capirle. Apparentemente maltrattato, “messo in gioco”, il testo poetico si presta alla fantasia tutta ludica di una polifonia spregiudicata di natura. Nel XVI secolo, di fatto è ormai finito il tono uniformemente aristocratico e cortese delle canzoni della corte di Borgogna. Nel momento in cui penetra negli interni borghesi, la chanson amorosa non sfugge ai modelli recenti del petrarchismo, del blasonnage della chanson rustica e degli epigrammi narrativi con il loro corteggio di figure pittoresche venute dall’universo popolare dei racconti e delle farse. Con Martin et Alix, Colin e Colecte e altri Frères Thibault, la chanson si apre anche al rumore del mondo, della natura (i canti degli uccelli) e delle strade (Les cris de Paris), e agli avvenimenti guerrieri e politici (la Chanson de la Guerre e altre Battaglie).

Maestro del genere, tuttavia Clément Janequin dovrà solo parte della sua fama al successo delle sue opere descrittive: capace di un respiro quasi epico, narratore finemente umoristico o truculento, egli è anche un lirico commovente, come testimoniano le sue numerose chansons amorose.

Ponendosi sotto la sua autorità, i solisti dell’Ensemble Clément Janequin hanno scelto di sposarne la varietà: dalla raffinatezza alla licenziosità, dalla rozzezza al lirismo più tenero e all’eleganza elegiaca di Marot o di Ronsard, il loro repertorio offre tutti i contrasti cui il Rinascimento era affezionato.

http://www.satirino.fr/artists/ensemble-clement-janequin

Biglietto intero euro 18, ridotto euro 12); biglietto per corsisti euro 5. I biglietti prenotati, data la capienza limitata degli spazi, vanno ritirati 30 minuti prima dell’inizio dei concerti. Informazioni e prenotazioni: tel. 055 695000/3396757446 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. www.hommearme.it

LUNEDÌ 3 SETTEMBRE, ore 21.15

Basilica della SS. Annunziata

Piazza della SS. Annunziata

Andrea Inghisciano, cornetto

Andrea Perugi, organo

in

L’Armoniosa canzone. Soavissime musiche per cornetto e organo

Lunedì 3 settembre alle 21.15 presso la Basilica della SS. Annunziata (Piazza della SS. Annunziata) Andrea Inghisciano, uno fra i cornettisti più richiesti sulla scena internazionale, accompagnato da Andrea Perugi all’organo presenta L’Armoniosa canzone. Soavissime musiche per cornetto e organo.

Da una parte il monumentale organo di Domenico di Lorenzo da Lucca realizzato tra il 1509 e il 1521, uno dei più antichi organi del Cinquecento italiano ancora in grado di suonare (dopo un lungo ed complesso restauro). Dall’altro lo strumento che a fine Cinquecento era considerato il principe degli strumenti, il più simile alla voce per ricchezza di espressione ed agilità. Il repertorio presentato include alcuni autori particolarmente significativi del periodo, Merulo, Palestrina, Guami, Willaert, e anche alcuni brani che erano considerati tra le hits del tempo, per esempio Vestiva i colli e Anchor che col partire. Ma all’interno di questo repertorio l’arte della diminuzione viene presentata in version diverse. Nel caso delle toccate di Merulo, le diminuzioni sono originali dell’autore, in quello stile che si usava definire “passeggiato”, cioè ricco di passaggi/diminuzioni. Ma nel caso di Angelus ad pastores ait o di Introduxit me rex, rispettivamente di Cipriano de Rore e di Palestrina, le diminuzioni sono riprese dalle versioni pubblicate da G.B. Bovicelli (“Regole, passaggi di musica, madrigali e motetti passeggiati”, Venezia 1594) e di G. Bassano (“Motetti, madrigali et canzone francese”, Venezia 1591). Ma negli altri casi le diminuzioni sono interamente affidate alla maestria dell’interprete che, rifacendosi alla trattatistica del tempo, fa rivivere una prassi che, ancora oggi, lascia gli ascoltatori sbalorditi per la fantasia poetica e per lo straordinario virtuosismo, nel senso più autentico del termine.

Biglietto intero euro 18, ridotto euro 12); biglietto per corsisti euro 5. I biglietti prenotati, data la capienza limitata degli spazi, vanno ritirati 30 minuti prima dell’inizio dei concerti. Informazioni e prenotazioni: tel. 055 695000/3396757446 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. www.hommearme.it

MARTEDÌ 4 SETTEMBRE, ore 21.15

Museo di San Marco (piazza San Marco, Firenze), Biblioteca di Michelozzo

Ensemble Cinquecento

in

Musica invictissima. Armonie per una dinastia asburgica

Martedì 4 settembre nella Biblioteca di Michelozzo all’interno del Museo di San Marco (piazza San Marco, Firenze) si esibisce l’Ensemble Cinquecento in Musica invictissima. Armonie per una dinastia asburgica. Musiche di Jacobus Vaet e Jacobus Regnart

La composizione pan-Europea dell‘Ensemble Cinquecento (i suoi membri provengono da Austria, Belgio, Inghilterra, Germania e Svizzera) richiama le cappelle imperiali del XVI secolo, i cui membri venivano scelti per la loro abilità tecnica e interpretativa tra le istituzioni musicali europee più prestigiose.

Fondato a Vienna nell‘ottobre 2004, l‘ensemble si è velocemente fatto conoscere e viene oggi considerato uno dei migliori ensemble vocali europei. L‘ensemble Cinquecento ambisce a far conoscere il repertorio vocale delle corti dell’Austria Imperiale del XVI secolo ad un più vasto pubblico così come ad eseguire un’ampia varietà di polifonia rinascimentale in modo da illustrare al pubblico la diversità caleidoscopica degli stili compositivi esistenti in quel periodo in tutta Europa.

Biglietto intero euro 18, ridotto euro 12); biglietto per corsisti euro 5. I biglietti prenotati, data la capienza limitata degli spazi, vanno ritirati 30 minuti prima dell’inizio dei concerti. Informazioni e prenotazioni: tel. 055 695000/3396757446 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. www.hommearme.it

VENERDÌ 7 SETTEMBRE, ore 21.15

Museo di San Marco (Chiostro)

La pifarescha

in

La battaglia di Lepanto.

Musiche ed aneddoti intorno a un evento storico

Marco Ferrari, bombarde, flauti, cornamusa, zurna, ney, kaval

Stefano Vezzani, bombarde, flauti, flauto da tamburo

Mauro Morini, tromboni, tromba diritta, tromba da tirarsi

Ermes Giussani, tromboni, tromba da tirarsi

Fabio Tricomi, viella, flauto da tamburo, percussioni

Gianluigi Tosto, narratore

Giovedì 7 settembre nel Chiostro del Museo di San Marco (piazza San Marco, Firenze) si ascolta l’Ensemble La pifarescha in La battaglia di Lepanto. Musiche ed aneddoti intorno a un evento storico. Al nutrito ensemble di fiati e percussioni si unisce la voce dell’attore Gianluigi Tosto.

All'alba del 7 ottobre 1571, nel tratto di mare antistante la città di Lepanto, si svolse una delle più importanti battaglie della storia occidentale, i cui esiti furono determinanti per la conformazione dell’Europa odierna. La Lega Santa, formata da forze veneziane, spagnole, napoletane, genovesi e dello Stato Pontificio, affrontò l’armata turca e la sconfisse dopo un lungo e sanguinoso combattimento, decretando così la fine del predominio turco sul Mediterraneo.

Il programma prende spunto dall’episodio storico per rivisitarlo sotto la forma di un ipotetico diario di viaggio, il cui protagonista però non è un eroe: è un uomo comune del ‘500, strappato alla sua famiglia ed alla sua terra e proiettato in una serie di esperienze lontanissime dal suo piccolo mondo. Il viaggio si svolge nell'alternanza tra la narrazione, alimentata da collegamenti, aneddoti, testimonianze storiche e letterarie dell’epoca, e le musiche che La Pifarescha ha scelto per accompagnare gli eventi e le vicissitudini del nostro personaggio: brani di estrazione colta, a rappresentare lo spessore culturale delle corti europee e l’imponenza della Lega Santa, e altri appartenenti al vasto repertorio di tradizione; quella balcanica e greca come rappresentazione del viaggio in mare, della città di Lepanto, e le fanfare dei Giannizzeri per descrivere l’esercito turco. Questa colona sonora è sostenuta dalle caratteristiche peculiari dell'ensemble: conoscenza del repertorio, versatilità nel passare dalla musica colta a quella popolare ed etnica, grande impatto sonoro, varietà di sfumature e valorizzazione delle molteplici caratteristiche degli strumenti utilizzati.

Biglietto intero euro 18, ridotto euro 12); biglietto per corsisti euro 5. I biglietti prenotati, data la capienza limitata degli spazi, vanno ritirati 30 minuti prima dell’inizio dei concerti. Informazioni e prenotazioni: tel. 055 695000/3396757446 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. www.hommearme.it

DOMENICA 9 SETTEMBRE, ore 16

Villa La Petraia (Via della Petraia, 40, Castello)

Accenti sacri e amorosi

Concerto finale del II corso internazionale di musica rinascimentale

con la partecipazione de L’Homme Armé

INGRESSO LIBERO

Calendario delle Conversazioni alla Biblioteca delle Oblate

Sabato 1 settembre, Biblioteca delle Oblate, Sala Sibilla Aleramo, ore 18.30

Quarant’anni di musica antica con l’ensemble Janequin

a cura di Dominique Visse, fondatore di uno dei veterani tra i gruppi vocali d’Europa, che festeggia quest’anno 40 anni di attività. Le sue interpretazioni del repertorio della chanson francese e di Janequin in particolare sono rimaste dei punti fermi. Il fondatore e direttore del gruppo parlerà della sua esperienza nel mondo della musica antica, un mondo che ha conosciuto un boom durante questi decenni.

Lunedì 3 settembre, Biblioteca delle Oblate, Sala Sibilla Aleramo, ore 18.30

Degli strumenti a fiato il più eccellente è il Cornetto (II) a cura di Paolo Fanciullacci. Storie, immagini, suoni e aneddoti sul principe degli strumenti rinascimentali ad opera di uno dei suoi massimi conoscitori di questo strumento, e uno dei pochi costruttori al mondo. Con la partecipazione del cornettista Andrea Inghisciano.

Mercoledì 5 settembre, Biblioteca delle Oblate, Sala S.Aleramo, ore 18.30

"... molto meglio s'impara con l'udito che con gli essempii". La produzione musicale nel Rinascimento tra creazione e ricreazione, a cura di Stefano Lorenzetti

La musica del Rinascimento come una continua riscrittura di formule e modelli che sovrintendono sia alla produzione ex tempore della musica, sia alla ri-produzione della musica scritta.

Giovedì 6 settembre, Biblioteca delle Oblate, Sala S.Aleramo, ore 18.30

Lo dice anche Shakespeare che la bisbetica Caterina, a Ortensio, gli ruppe il liuto in testa...a cura di Gian Luca Lastraioli. Storie, più o meno ortodosse, sul liuto nel Rinascimento, il periodo di massimo splendore di questo strumento

Sabato 8 settembre, Biblioteca delle Oblate, Sala S.Aleramo, ore 18.30

La musica nell’impero ottomano, a cura di Giovanni De Zorzi. In occasione della mostra al Museo del Bargello e del concerto “1571. La battaglia di Lepanto”, un momento dedicato alla musica in ambito ottomano fino al XVI secolo.

In collaborazione con:

Fondazione CRF

Regione Toscana

Institut Français de Florence

Fondazione Scuola di Musica di Fiesole onlus

Estate Fiorentina

Polo Museale della Toscana


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