L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

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Carlo Felice e Opera Giocosa: “Accordo perfetto”

Il Teatro Carlo Felice e il Teatro dell'Opera Giocosa salgono insieme alla ribalta.

La Fondazione genovese e il Centro Sperimentale Lirico-Sinfonico savonese firmano un accordo di collaborazione per il triennio2015/2017 e danno il la ad un pianodi grandissima rilevanza culturale, confermando così, una volta di più, il proprio forte radicamento nella realtà artistica della Liguria.

Promuovere l'opera lirica su tutto il territorio regionale e stimolare così, grazie ad una fruttuosa sinergia, l'interesse per un prodotto made in Italy di tutto rispetto: maestranze artistiche di altissimo livello, quelle del Teatro Carlo Felice, che interagiscono con un Teatro di tradizione, l'Opera Giocosa, presente nella vita musicale della nostra regione da oltre cinquant'anni.

L'Orchestra e il Coro del Teatro Carlo Felice saranno così protagonisti delle stagioni estive del Teatro dell'Opera Giocosa allestite, nei prossimi tre anni, sul Piazzale del Maschio, all'interno della suggestiva Fortezza del Priamàr di Savona.

I due teatri si dichiarano inoltre ottimisti sulla possibilità di realizzare spettacoli lirici in coproduzione.

Prima tappa di questa importante collaborazione, La Traviata di Giuseppe Verdi, in scena alla Fortezza del Priamàr di Savona sabato 4 e martedì 7 luglio alle ore 21.15.

Anteprima Due generazioni a teatro: giovedì 2 luglio, ore 21.15.


In pullman alla Fortezza per il Brindisi con Traviata

Lieti Calici, grande musica e panorama mozzafiato.

Quest'anno la Traviata brinda nella meravigliosa Fortezza del Priamàr!

Il Teatro dell'Opera Giocosa e l'Agenda del Teatro invitano tutti, appassionati, intenditori o semplicemente curiosi, a raggiungere Savona per godersi dal vivo LaTraviata di Giuseppe Verdi, opera tra le più amate del nostro repertorio.

Pullman gran turismo con partenza da GENOVA, aperitivo sull'arroccato piazzale vista mare, spettacolo all'aperto e ritorno a casa.

Per vivere un'emozione indimenticabile nella cornice più suggestiva di Savona.

Per informazioni: 389.5430977 - 349. 8505830 – 334.6440387


Libiam nei lieti calici...!

Violetta Valery brinda alla Fortezza del Priamàr

Tante vecchie fotografie che fissano i ricordi, ora nitidi, ora vaghi, catturati da un primo piano, poi dispersi da sfocature e dissolvenze: una galleria di immagini in cui il tempo scorre lentamente, seguendo i sogni e le illusioni, inevitabili, di Violetta e di Alfredo. E in cui sbocciano grandi fiori senza profumo.

Così il regista Stefano Monti dipinge La Traviata,melodramma lirico in tre atti di Giuseppe Verdi su libretto di Francesco Maria Piave,in scena sabato 4 e martedì 7 luglio, ore 21.15, alla Fortezza del Priamàr di Savona.

Anteprima Due generazioni a teatro, giovedì 2 luglio, ore 21.15.

Cast: Saioa Hernandez (Violetta Valery), Sergey Radschenko (Alfredo Germont), Damiano Salerno (Giorgio Germont) Adriana Iozzia (Flora Bervoix), Antonella Romanazzi (Annina), Raffaele Feo (Gastone), Hyun Kyu Ra (Il Barone Douphol), Michele Patti (Il Marchese d'Obigny), Pietro Toscano (Dottor Grenvil), Giampiero De Paoli (Giuseppe), Loris Purpura (Un commissionario), Roberto Conti (Un domestico).

Regia, scene e costumi: Stefano Monti

Coreografie: Giovanna Badano

Danzatori: Giovanna Badano, Angelo Lupi

Direttore d'orchestra: Aldo Sisillo

Direttore del Coro: Pablo Assante

Orchestra e Coro della Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova

Allestimento del Teatro dell'Opera Giocosa di Savona

La biglietteria, presso il Teatro Comunale Chiabrera, P.zza Diaz, 2 – Savona, avrà i seguenti orari:dal LUNEDÌ al SABATO dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16 alle ore 19; sarà comunque possibile acquistare il biglietto presso la Fortezza del Priamàr un’ora prima dello spettacolo e direttamente on line sul sito www.operagiocosa.it

Per informazioni, telefonare al numero 019 8485974 oppure al numero 366 6726682.

Opzione Last Minute. Mezz'oraprimadellospettacolosi potrà acquistare il biglietto ridotto al 30% del prezzo intero di vendita. Il numero dei biglietti a disposizione e l'ubicazione del posto a sedere sono a discrezione del Teatro. Il biglietto last minute è disponibile esclusivamente nelle sere di spettacolo presso lo sportello situato all'interno della Fortezza del Priamàr.


COMPLESSO MONUMENTALE DEL PRIAMÀR DI SAVONA

Giovedì 2 luglio 2015, ore 21.15 - Anteprima Due generazioni insieme a Teatro

Sabato 4 luglio 2015, ore 21.15

Martedì 7 luglio 2015, ore 21.15

LA TRAVIATA

di Giuseppe Verdi

Melodramma in tre atti

Libretto di Francesco Maria Piave da La Dame aux camélias di Alexandre Dumas

Prima rappresentazione 6 marzo 1853 – Teatro La Fenice, Venezia

Personaggi Interpreti

Violetta Valery Saioa Hernandez

Flora Bervoix Adriana Iozzia

Annina Antonella Romanazzi

Alfredo Germont Sergey Radschenko

Giorgio Germont Damiano Salerno

Gastone Raffaele Feo

Il Barone Douphol Hyun Kyu Ra

Il Marchese d’Obigny Michele Patti

Il Dottor Grenvil Pietro Toscano

Giuseppe Giampiero De Paoli

Un commissionario Loris Purpura

Un domestico Roberto Conti

Maestro Direttore Aldo Sisillo

Regia, scene e costumi Stefano Monti

 

ORCHESTRA E CORO DELLA FONDAZIONE

TEATRO CARLO FELICE DI GENOVA

Maestro del Coro Pablo Assante

Allestimento del Teatro dell’Opera Giocosa

Assistente alla regia: Monique Arnaud. Coreografie: Giovanna Badano. Ballerini: Giovanna Badano, Angelo Lupi.

Costumi: Sartoria Arrigo – Milano. Calzature: Epoca – Milano. Parrucche: Audello – Torino. Attrezzeria: Laboratorio del Teatro dell’Opera Giocosa


Uno dei più grandi fiaschi nella storia del teatro lirico. Traviata fu accolta, quel 6 marzo del 1853 alla Fenice di Venezia, con una pioggia di fischi e proteste. Il soggetto era scabroso - inammissibile, nella mentalità dei benpensanti di allora, avere come protagonista una donna di facili costumi - del titolo non parliamo nemmeno (fu proposto dalla censura un cambiamento in Amore e morte); infine ci si metteva persino la musica, anch'essa piuttosto audace per i canoni artistico-compositivi in voga in quegli anni. Insomma, un disastro su tutta la linea.

Sembra impossibile, data la fortuna che le arride ormai in tutto il mondo.

Perché Traviata, in realtà, è una grande opera. Tratta dal romanzo La dame aux camélias di Alexandre Dumas figlio (libretto di Francesco Maria Piave), fa parte della cosiddetta "Trilogia Popolare" verdiana insieme a Rigoletto e a Trovatore ed è tra i titoli più amati dal grande pubblico, più "utilizzati" dal cinema, più citati in saggi e romanzi, le sue arie sono tra le più celebri del repertorio lirico; il linguaggio musicale è decisamente innovativo ed intensa la componente drammatica, che va oltre la facciata di vezzi e orpelli per scandagliare l'intimità dei personaggi in scena. La musica fagocita la parola, la rende parte di sé ed è da qui, da questa unità inscindibile, che sgorga, generoso, il pathos del dramma: tutto nasce dal pentagramma. Tanto da rendere chiaro in un baleno il giudizio di Marcel Proust, che riteneva l'opera un capolavoro assoluto <Verdi ha dato alla Dame lo stile che mancava al dramma di Dumas, innalzandola al regno dell'Arte>.

Ed è vero che la progressiva evoluzione psicologica della protagonista è resa da una parallela modificazione del linguaggio musicale: il ruolo di Violetta Valery è tra i più complessi nel nostro repertorio lirico, tra i più ambiti dai soprani, passando dall'animo spensierato della cocotte - con il trionfo dei brillanti virtuosismi belcantistici - a quello profondamente innamorato di una donna passionale, ma anche matura ed orgogliosa, seppur straziata dal dolore e dalla malattia: ed ecco che la musica, convulsa, gridata, disperata, tocca i vertici dell'intensità espressiva. Alla faccia del falso moralismo borghese. Violetta è il compendio, universale, di tutte le eroine verdiane.


Atto I

Parigi.

Nel salotto di Violetta Valery, affascinante cortigiana, è in corso un ricco ricevimento. Tra i numerosi invitati arriva anche un certo Alfredo Germont, fervido ammiratore di Violetta, introdotto e presentato dal visconte Gastone di Letorières. È proprio Gastone che rivela alla donna quanto Alfredo sia innamorato di lei: era talmente preoccupato quando, di recente, Violetta era caduta ammalata, che veniva ogni giorno ad informarsi segretamente della sua salute. Violetta rimane colpita ed accoglie amabilmente il giovane Germont; egli, spinto dagli amici, improvvisa quindi un brindisi alla bellezza e alla gioia di vivere.

Dopo cena, mentre gli ospiti si preparano alle danze, Violetta è colta da un improvviso malore; Alfredo la sostiene e la esorta a riguardarsi, dichiarandole il proprio amore e dedizione. La donna è sorpresa, ma finge disinvoltura e gli risponde di non potergli dare altro che amicizia; ma in realtà è turbata. Togliendosi un fiore dal seno lo offre al giovane e lo esorta a riportarlo indietro una volta appassito. Alfredo interpreta il gesto come un invito a tornare l'indomani.

È ormai l'alba e gli invitati si congedano. Rimasta sola, Violetta ripensa alle parole di Alfredo: egli è il primo uomo che le ha espresso affetto sincero. Che fare? Ascoltarle? Abbandonare il lusso mondano e cambiare vita? No, non asseconderà questa folle illusione. Ma, nel profondo del suo animo, ella sente di essere innamorata.

AttoII

Quadro I

In campagna presso Parigi. Violetta e Alfredo vivono il loro idillio d'amore in una casa lontana dalle frivolezze della capitale. Alfredo è al settimo cielo, ma la sua gioia è improvvisamente venata da ciò che gli riferisce Annina, la cameriera; ella è andata a Parigi, per ordine di Violetta, a vendere alcune proprietà per fronteggiare le tante spese del loro soggiorno in villa. L'uomo, ferito nell'orgoglio, parte immediatamente per sistemare la faccenda, imponendo l'assoluto silenzio ad Annina.

Entra Violetta leggendo una lettera dell'amica Flora Bervoix, che la invita ad una festa per quella sera, ma la donna sorride fra sé, non avendo nessuna intenzione di tornare nel subbuglio cittadino.

Si annuncia una visita. È Giorgio Germont, padre di Alfredo, che con disprezzo si rivolge a Violetta, credendola una mantenuta. Lei con orgoglio mostra l'atto di vendita dei propri beni. Germont rimane favorevolmente impressionato, tuttavia chiede alla donna di rinunciare ad Alfredo per non rovinare la felicità dell'altra sua figlia, in procinto di sposarsi con un giovane di buona famiglia: la sua reputazione è infatti minacciata dalla scandalosa relazione del fratello. Violetta rivendica il proprio diritto ad amare, rivela le precarie condizioni di salute in cui versa e cerca di resistere alle incalzanti richieste di Germont, ma alla fine si arrende e decide di sacrificare la propria felicità per il bene di Alfredo e della sua famiglia. A Germont, che a questo punto è profondamente commosso, promette di affrontare da sola il dolore e di non rivelare nulla ad Alfredo.

Partito Germont, la donna si accinge a scrivere una lettera di addio ad Alfredo, ma egli arriva all'improvviso e la sorprende: le chiede il motivo del palese turbamento, ma Violetta gli risponde con uno slancio d'amore e si allontana. Gli fa poi recapitare un biglietto in cui lo informa, mentendo, di voler tornare alla sua sfavillante vita precedente: il giovane è sconvolto e a nulla valgono le parole del padre - frattanto ritornato nella villa - che lo invita a tornare nella casa natia, in Provenza.

Scorgendo l'invito di Flora, Alfredo decide di raggiungere Violetta al ricevimento e di vendicare l'affronto ricevuto.

Quadro II

Salone in casa di Flora Bervoix. È in corso una festa in maschera. Violetta arriva accompagnata dal barone Douphol, suo vecchio protettore. All'improvviso vede Alfredo e rimane turbata; il giovane si sta scatenando al tavolo da gioco, assistito da una sfacciata fortuna, e intanto con ben mirate allusioni provoca il risentimento di Douphol. L'invito a recarsi in sala da pranzo scongiura la rissa; Violetta rimane nel salone e subito dopo la raggiunge Alfredo. La donna, preoccupata per la sua incolumità, lo prega di andarsene e vano è il tentativo da parte del giovane di convincerla a seguirlo; poi, costretta dalla situazione, gli dice che è sotto giuramento, non potrà più vederlo, e che è innamorata di Douphol. Fuori di sé per la rabbia e la gelosia, Alfredo chiama tutti i convitati e con disprezzo butta ai piedi di Violetta una borsa piena di soldi, dichiarando di averla, in questo modo, ripagata di tutto. L'indignazione è generale. Arriva Germont che rimprovera il figlio e lo porta via con sé.

Atto III

Camera da letto di Violetta. Violetta si è aggravata e giace nel letto assistita dalla fedele Annina. Arriva il dottore, l'amico Grenvil, che cerca di rassicurare la malata, ma confida ad Annina che non c'è speranza e che a breve la donna morirà.

Violetta legge una volta ancora l'affettuosa lettera ha le ha scritto Germont, in cui la ringrazia e la informa di aver messo al corrente il figlio della situazione: le annuncia poi l'imminente arrivo di Alfredo. Giunge da fuori l'eco festoso del carnevale; Violetta si specchia e ricorda i passati giorni felici. Entra improvvisamente Annina, che le preannuncia una forte emozione: ecco il giovane, che si butta nelle sue braccia e che con lei si mette a sognare un gioioso avvenire. Violetta, felice, vuole vestirsi e uscire, ma le forze vengono meno; si rende conto della situazione e dona ad Alfredo un suo ritratto, pregandolo di conservarlo e di donarlo poi alla donna che un giorno diverrà sua sposa. Frattanto giunge anche Germont che, ormai pentito, vuole stringere Violetta come una figlia. Lei sente improvvisamente dentro di sé una forza misteriosa, si alza in un estremo anelito di vita per poi ricadere esanime nelle braccia di Alfredo.


Note per una messa in scena di Traviata

di Stefano Monti.

Lo spazio scenico come tramite della messa in scena

Un palcoscenico attraversato da una teoria di cornici sovrapposte fra loro dividono lo spazio scenico sia orizzontalmente che verticalmente, idealmente quasi a voler contenere non la narrazione di un’opera qualunque, ma di un’opera che si fa mito. Come afferma R. Barthes in Mithologies 1957: “Il mito femminile più popolare dell’era borghese”.

Luce e materia

Inscritto all’interno delle cornici un tulle teatrale, che in relazione all’angolo d’incidenza della luce si materializza come diaframma o si lascia attraversare dallo sguardo, tutto ciò costituiva l’essenzialissimo impianto scenografico di questa Traviata nata ben oltre un decennio fa.

Non una scenografia oleografica, ma uno spazio dinamico ed evocativo, non soffocato dall’opulenza di certe scenografie opprimenti e distraenti che non corrispondevano più ad un moderno sentire teatrale, più attento ai contenuti dell’opera che alla confezione scenografica.

Unica e irripetibile

Nello spettacolo dal vivo ogni rappresentazione è unica e irripetibile e in ciò consiste la diversità e la forza emozionale, rispetto ad altre forme di spettacolo riprodotte. Anche se esistono sempre più moderni e sofisticati mezzi di riproduzione l' emozione di essere testimoni di un evento dal vivo non potrà mai essere catturata e riproposta attraverso le vecchie o le moderne tecnologie.

Vita e Arte o Arte e Vita

La “realtà come rappresentazione” o la “rappresentazione come realtà”. Molti episodi del romanzo di Dumas si svolgono nei teatri parigini, ma la vera protagonista dello spettacolo è sempre lei La signora delle camelie. Non a caso il suo posto d’elezione è nello spazio liminare del palco di proscenio, tra il mondo fittizio della scena e quello reale del pubblico. Il che conferma e ribadisce il trionfo del teatro, la vita che si guarda allo specchio, e, nell’atto di guardarsi, rivive. O magari vive davvero. O smette di vivere, per iniziare a sognare.

La vitaè sogno?

Che cos’ è la scena del finale atto primo tutta dedicata al mondo interiore di Violetta? Una scena già presente nello “schizzo sinottico” del I° atto già abbozzato dal compositore ancora prima che Piave incominciasse a stendere il libretto. E’ emozionante sapere che Verdi aveva in mente fin da subito di far irrompere, “alla fine della cabaletta” di Violetta (“sempre libera degg’io”), “una voce che ripete una frase del duettino che parla d’amore”. Si noti: “una voce”, quella voce ci giunge dal cuore o dall’inconscio di Violetta nel momento stesso in cui ella cerca di negarla e di allontanarla da se. La vita altro non è che un’entità illusoria, un sogno contraddetto dalla ragione. Ogni sogno umano può essere inizio di un risveglio, ogni risveglio l’inizio di un sogno.

La corniceimpone allo sguardo 'ordinario' di trasformarsi in visione.

L’impianto scenografico conterrà e tenterà di fissare, come in quadri pittorici o in vecchie fotografie seppiate, delle istantanee della vita vera e immaginaria del palcoscenico. La divisione orizzontale e verticale del palcoscenico permetterà un continuo gioco di dissolvenze incrociate e di flash back. Un certo illusionismo o magia teatrale, secondo le regole del teatro di figura su nero, accompagnerà la narrazione dello spettacolo. L’ elemento cornice, come una sorta di zoom fotografico, nel ridefinire e limitare lo spazio scenico, conterrà e darà forza concentrazionaria all’ apparire di persone e cose. Come in una galleria dei ricordi l’avanzare del tempo della rappresentazione procederà di pari passo con le speranze e le illusioni dei protagonisti di svincolarsi dalla propria condizione sociale, che imprigiona l'uomo in una serie di convenzioni che ne condiziona l'agire e il pensiero. La struttura scenografica ha permesso di giocare la presenza di Violetta dentro e fuori dal quadro in una continua oscillazione fra l’osservarsi e il lasciarsi risucchiare nel vortice dei valzer che, anziché allontanarla dal destino di morte, la precipita ancor più velocemente verso l’abisso.

Valzerritorno alla realtà

L’allegro brillante della festa in casa di Flora attacca di colpo con effetto di “ritorno alla realtà”: il sogno d’amore è finito. La festa continua, anzi non si era mai interrotta. Forse in nessun’altra opera come ne La Traviata, Verdi sfrutta i ritmi e le melodie di ballo e in particolar modo quelli del valzer. L’ottocento ha riconosciuto al valzer, ballo di “coppia chiusa” a lungo ritenuto “osceno”, notevoli capacità di suscitare pensieri erotici e di seduzione, di stimolo e di appagamento sessuale. Non dobbiamo dimenticare che Marie Duplessis era una famosa ballerina.

Camelia fiore inodore

Oltre alle cornici e ai tulle, che fungono da diaframmi nel loro dividere lo spazio scenico e che incidono nella ridefinizione dello spazio del palcoscenico, un solo elemento figurativo e decorativo accompagna l’ evolversi della vicenda: i fiori scolpiti, come fiori senza profumo. Come lo sbocciare di un fiore, nella sua smagliante bellezza, sembra proclamare una condizione di eternità così la passione amorosa sembra confinare gli amanti in un tempo sospeso.


Gli artisti

 

Aldo Sisillo, Direttore

Nato a Napoli, ha compiuto i suoi studi musicali presso i Conservatori di Napoli e Bologna e si è laureato all’Università di Bologna in Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo, indirizzo musicale. Ha studiato Direzione d’orchestra con i Maestri Massimo de Bernart, Vladimir Delman e Gianluigi Gelmetti. EÈstato invitato in qualità di direttore ospite da istituzioni sinfoniche italiane ed estere, tra cui l’Orchestra Haydn di Bolzano, l’Orchestra Alessandro Scarlatti della RAI di Napoli, l’Orchestra Regionale Toscana, la Arturo Toscanini dell’Emilia Romagna, l’Orchestra del Teatro Regio di Parma, l’Orchestra Sinfonica di Lecce, l’Orchestra Sinfonica di Sanremo, l’Accademia Liszt di Budapest, il Teatro nazionale di Spalato, la Moscow Radio&TV Simphony Orchestra, l’Orchestra dell'Accademia Filarmonica di San Pietroburgo, la Savaria Symphony Orchestra, la Philarminisches Orchester der Hansestadt Lubeck, l'European Union Chamber Orchestra, l'Armenian Philarmonic Orchestra, la New Haven Symphony Orchestra, e il Festival di Ravello.Ha diretto in enti lirici quali il Teatro Comunale di Bologna, il Teatro Massimo di Palermo, il Teatro dell’Opera di Roma,  il Maggio Musicale Fiorentino, il Teatro Bellini di Catania, il Teatro Nazionale di Atene, il Sofia Opera and Ballet e nei teatri di Modena, Ferrara, Lucca, Livorno, Pisa, Ravenna, Ente Luglio Trapanese, Bergamo, Savona e Bolzano. Ha inaugurato le celebrazioni per il Centocinquantenario Pucciniano a Lucca, con una nuova produzione del Trittico. Nel primo anniversario della scomparsa di Luciano Pavarotti ha diretto a Modena il Requiem di Verdi. Nel novembre 2008 ha inaugurato la stagione del Florida Grand Opera di Miami (USA) con una nuova produzione di Traviata.Si è dedicato intensamente alla musica contemporanea: ha diretto numerose prime assolute per il Festival delle Nazioni di Città di Castello, per il Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano, per Nuove Forme Sonore in Roma, per l’Estate Chigiana di Siena, per il Festival Angelica di Bologna e ha partecipato a progetti che hanno spaziato in diversi generi musicali.Ha inciso per la Fonit Cetra, la Naxos e l’Hermitage e ha registrato numerosi concerti per la RAI.Ha inoltre composto musiche di scena per spettacoli teatrali presentati alla Biennale di Venezia, al Festival Mondiale di Nancy, al Festival di Santarcangelo, alla Rassegna dei Teatri Stabili di Firenze, al Festival della Valle della Marna di Parigi.Affianca l’attività di interprete a quella di organizzazione e direzione artistica. E’ stato fondatore e animatore dal 1984 al 1994 dell’Orchestra Sinfonica Giovanile dell’Emilia Romagna; in qualità di suo direttore principale ha tenuto concerti in Italia e all’estero. Dal 1995 al 2000 è stato Segretario Artistico presso il Teatro Comunale di Bologna. Attualmente è Direttore Artistico della Fondazione Teatro Comunale di Modena e Direttore Artistico del Festival delle Nazioni di Città di Castello.È docente presso il Conservatorio Arrigo Boito di Parma.

 

Stefano Monti, Regista

Laureato al DAMS di Bologna, è stato aiuto regista di: Virginio Puecher, Luca Ronconi e Mauro Bolognini, per il teatro, la televisione e il cinema. Nel 2010 è stato insignito del titolo di Dir. Art. presso il Conservatory of Music della Henan Normal University di Xinxiang (Cina)

Ha firmato numerose regie nella lirica, nella prosa e nel teatro di figura, fra le quali:

• L’Elisir D’Amore Conservatory of Music Henan Normal University - Xinxiang 2010 e Oriental Art Center Shanghai 2011 (Cina)

• La Traviata (I. Dubrovskaya – V. Bilyy – S. Romanovsky) - Teatro dell'Opera Giocosa - Savona 2010

• Gelsomino nel paese dei bugiardi (Premio Fedora) A. Escobar – E. Marcucci – C. Corsi) 2010 • Il Piccolo Spazzacamino Festival delle Nazioni - Teatro degli Illuminati - Città di Castello 2009

• Madama Butterfly (M.Pisapia - H. Omura - Dir Orc. M. Rivas) Teatro de la Laboral Gijon (Spagna) 2009

• Histoire du Soldat (Dir. Orc. Zhang Jiemin) Teatro La Fenice e Università IUAV di Venezia 2009

• Jacques (Premio Fedora 2009) (compositore Marco Emanuele - Dir.Orc. Marco Boni) 2009

• Cenerentola (F. Romano - S. Pasini – L. Galeazzi) Teatro Sociale di Como 2008 • Don Pasquale (B. de Simone – C. Albelo – B. Taddia – A. Dell’Oste) Tenerife (Spagna) 2007

• L’Elisir D’Amore (G. Myshketa – O. Montanari – F. Mercurio) As.Li.Co – 2007

• Faust (R. Stanisci – W. Joyner – A. Bauer - Dir. Orc. P. Auguin) Teatro Fraschini – Pavia 2006

• La Bella Dormente di O. Respighi - Expo Dome Aichi Giappone - Esposizione Universale 2005

• Madama Butterfly (D. Dessì - J. Pons - F. Armiliato – R. Rinaldi) NHK Tokyo (Giappone) 2004

• The Great Opera Aida (M. Guleghina - M. Pentcheva) - Stadio Olimpico di Seul (Corea) 2003

• Madama Butterfly (I. Kabatu - M. Pisapia – F. Previati) - Teatro Comunale - Modena 2003

• Un Ballo In Maschera (S. Licitra - F. Vassallo - Dir. Orc. T. Severini) - Teatro Ponchielli - Cremona 2002

• Otello (P. Giuliacci - K. Pellegrino - Dir. Orc. M. De Bernart) - Ente Concerti M. De Carolis - Sassari 2002

• Rigoletto (S. Antonucci - V. Esposito - Dir. Orc. M. De Bernart) Teatro Sociale - Rovigo 2002 •

Un Ballo in Maschera - Kansai Opera - Osaka ( Giappone ) 2001

• Il Telefono (Montserrat Marti - E. Baquerizo)- La Voix Humaine (R. Kabaivanska) Oviedo (Spagna) 2001

• Dalla Beffa il Disinganno (T. Fabbricini - M. Vinco) Un Avvertimento ai Gelosi - Rossini Opera Fest. 2001

• Nabucco (J. Pons - S. Neves) - Villa Pallavicino Busseto - Piazza del Campo Siena - 100° verdiano 2001

• La Notte di un Nevrastenico (L. Di Pasquale - Dir. Orc. P. Arrivabeni) Teatro Verdi - Trieste 2001

• Falstaff (R. Bruson - R. Ragatzu – E. Zilio – S. Antonucci) Teatro Regio - Torino 2001

• Il Fantasma di Canterville di C. Scannavini - Teatro Comunale - Modena 2000

• Il Telefono G.Menotti Ghost Café C.Galante La Donna nel Quadro C.Boccadoro-T.Donizetti-Bergamo 2000 • Tosca - Teatro Archaic - Osaka (Giappone) PREMIO DELLA CRITICA 2000

• Manon (M. Mills - R. Aronica – Dir. Orc. R. Tolomelli) Teatro Euskalduna - Bilbao (Spagna) 2000

• Falstaff Teatro Archaic – Amagasaki, Osaka (Giappone) 1999

• Il Trovatore (D. Dessì - L. Nucci - L. Bartolini - Dir. Orc. W. Humburg) Teatro M. Bellini - Catania 1999

• Aida (N. Fantini) - Festival Hall - Giappone 1998 per il 50° della più antica istituzione lirica giapponese L’ Isola disabitata (M.Nocentini-Dir.Orc.R.Alessandrini) T. dell’Opera e Accademia Filarmonica Roma 1998

• Le Nozze di Figaro (C. Barbieri - Dir. Orc. A. Sisillo) Corte Malatestiana - Fano 1997

• Rigoletto (S. Antonucci - J. Palacios - Dir. Orc. R. Tolomelli) Teatro Donizetti - Bergamo 1996

• Falstaff (A. Concetti - E. Marrucci - R. Zanellato) Teatro Nuovo - Spoleto 1996

• Turandot (C. Gallardo Domas - N. Martinucci - Dir. Orc. Y. Ahronovitch) T. dell’ Opera - Roma 1996

• Werther (A. Kraus - M. Senn - E. Baquerizo) T. Regio Parma e T. De La Maestranza - Siviglia (Spagna) 1995 • Il Figliol Prodigo (R. Accurso - C. Lepore) Chiesa di S. Maria della Piaggia - Spoleto 1994

• Rigoletto (J. Sempère) Kansai Opera - Osaka (Giappone) 1994

• Madama Butterfly (Y. Hayashi - N. Martinucci - E. Fiorillo) Teatro Comunale di Modena 1993

• Simon Boccanegra ( J. Van Dam - M.Schenk - D. Longhi) Opera de Marseille (Francia) 1993

• La Boheme (R. Kabaivanska - M. Malagnini – F. Previati) Teatro Comunale - Treviso 1992

• Adriana Lecouvreur – Op. Royal de Wallonie -Liegi (Belgio) T.Ludwigshafen (K. Ricciarelli) (Germania) 1991 Teatro di Figura: • Il violino, il soldato e il diavolo - Teatro Verdi - Milano 2004

• Fly Butterfly - Milano Estate - Villa Clerici - BIGLIETTO D’ORO 1995 e altri premi in Italia e all’estero.

• Pane Blu - Teatro Verdi - Milano 1991

Teatro di Prosa:

• “Le parole sulla città” cinque mise en espace - Sabbioneta - 2002

•1848 Le Cinque Giornate di Milano (per il 150°) Galleria V. Emanuele - Milano 1998

• E All’Alba Mangiammo il Maiale - Teatro Verdi - Milano 1990

• Nel tempo che non è più e che non è ancora (di Maurizio Cucchi) Teatro del Buratto - Milano

• Elektra coop. Il Cerchio - Teatro Testoni - Bologna Fra Danza -

Prosa e Musica:

• Mozart on the stones (M. Bonfanti – Sonics) Cava Pianasca (VB) 2011 Villadossola

• Fuego Gitano Pasion Y Muerte (G. Tognazzi – U. Lopez) Cava Palissandro Crevoladossola 2010 Grandi Eventi – Mostre – Installazioni – Fiere fra le quali:

• Zig Zag - Tradizione e innovazione. L’Italia che corre al futuro - Museo Miraikan Tokyo 2009

• Festival Internazionale delle Bande Militari Accademia Militare Modena (numerose edizioni)

• 100° ACI – Museo dell’Automobile – Torino 2005 • Expo Aichi Padiglione Italia – Elementi Scenografici, Luci, Vetrinistica – (Giappone) 2005

• Modena per la Scienza, in collaborazione con l’Assessorato alla cultura

• "L'estetica dei sapori" mostra per "Giappone in Italia"- Roma - Palazzo Ruspoli 1996

• Per il SIM e SICOF di Milano ha realizzato allestimenti per Panasonic, Sony e Thomson.

• Sony, arte e tecnologia da vivere - Palazzo Colonna Roma 1990 Video:

• Gente di Milano - Rosalina Neri- Lo spettacolo di una Vita - Spazio Oberdan - 2004

Saioa Hernandez, Soprano

Saioa Hernandez è nata a Madrid. Ha studiato con i maestri Santiago Calderon, Vincenzo Scalera, Renatta Scotto e Montserrat Caballe, di chi riceve consiglio con frequenza. Nel 2009 vince il primo premio nel Concorso Internazionale Manuel Ausensi al Gran Teatro del Liceo di Barcellona. Nel 2010 vince anche il primo premio nel Concorso Internazionale di Canto Jaume Aragall. Nel 2010 si aggiudica a lei il secondo premio nel Concorso Internazionale di Bel Canto Vincenzo Bellini, nel Thèatre des Hauts de Seine di Puteaux (Francia), mostrando di nuovo la sua predilezione per il repertorio belcantista. Ha fatto il suo debutto in Italia con il ruolo di 'Norma' al Teatro Massimo Bellini di Catania, insieme a Gregory Kunde (Pollione) e diretta dal Maestro Marco Zambelli nel Bellini Festival. Ruolo che ha preparato sotto la guida della signora Montserrat Caballé e con il quale ha ottenuto un grande successo di pubblico e critica. Successivamente ha debuttato un altro ruolo belliniano: 'Zaira', nel prestigioso Festival della Valle d'Itria a Martina Franca, diretta dal Maestro Giacomo Sagripanti, ed ha fatto il suo debutto brasiliano con il ruolo di Imogene di 'Il Pirata' nel grande Teatro Municipal do Rio de Janeiro, diretta dal Maestro Tiziano Severini. Ha debuttato anche altri ruoli come: Fiordiligi, Rosalinde, Violetta, Micaela, Mimí, Cio Cio San, Suor Angelica, etc. Fa il suo debutto nel Teatro de la Zarzuela come Soleá, dall'opera spagnola di Penellá 'El Gato Montés', con le coreografie della grande Cristina Hoyos, e la regía di José Carlos Plaza. Con questo ruolo ha debuttato anche nel Teatro Sâo Carlos de Lisbona (Portogallo), Teatro de la Maestranza di Siviglia, Teatro Campoamor di Oviedo e Teatro Calderón di Valladolid. Successivamente é stata invitata dallo stesso Teatro a fare un'altro debutto come Soledad di 'Curro Vargas' (Chapí), con regía del Maestro Graham Vick e diretta dal Maestro Guillermo García Calvo. Ha eseguito anche repertorio sinfonico ed oratorio come la 'Messa di Requiem' di Verdi, Symphony No. 2 di Mahler, 'Elijah' di Mendelssohn, 'Requiem', 'Krönungsmesse' e 'Vespri sollenni di Confessione' di Mozart, 'Carmina Burana' di Orff e 'Petite Messe Solennelle' e 'Stabat Mater' di Rossini. Recentemente ha debuttato i meravigliosi Wesendonck Lieder di R. Wagner per la Radio Classica di Spagna. É stata invitata a cantare insieme ad Andrea Bocelli ed Elton John nel multitudinario concerto lirico nello Stadio di Calcio Son Moix di Palma de Mallorca diretto dal Maestro Marcello Rota per più di 25.000 persone. Recentemente ha fatto il suo debutto in Australia (Melbourne) per la Victorian Opera nel ruolo di Norma al Melbourne Recital Center, diretta dal Mo Richard Mills, ed ha interpretato di nuovo il ruolo di Lucia di Lammermoor a Barcellona, diretta dal Maestro Daniel Gil de Tejada.

Adriana Iozzia, Soprano

Nasce a Modica (RG), inizia giovanissima con lo studio del violino e successivamente intraprende lo studio del canto diplomandosi al Conservatorio “A. Boito” di Parma e ottenendo la laurea al Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara. Si perfeziona con Renata Scotto all’Accademia Santa Cecilia di Roma e con Mirella Freni presso il Centro Universale del BelCanto di Vignola.

Adriana Iozzia è vincitrice del Concorso Internazionale “V. Bellini” di Caltanissetta (2009), il Concorso Nazionale “Paolo Randazzo” (2010), il Concorso Internazionale “Premio del Mediterraneo”, e il Concorso Internazionale Caffarelli di Bari (2011).

Debutta nell’agosto 2011 al Cantarena Opera Festival di Beziers (Francia) come Pamina (Die Zauberflöte). Successivamente è impegnata Ferrara come Soprano nei Carmina Burana di C.Orff e come cover di Mimì (La bohème) al Teatro Carlo Felice di Genova. In 2012 prende parte al Concerto di Gala “Viva Verdi” con L’Opera Nazionale Macedone di Skopje dove nel maggio 2012 torna come Liù (Turandot) nel maggio 2012 e nel febbraio 2013 come Rosina (Il barbiere di Siviglia). Di recente ha debuttato il ruolo di Lucia (Lucia di Lammermoor) con Firenze Lirica, Gilda (Rigoletto) presso il Teatro Belloni di Milano e Tebaldo (Don Carlo) al Teatro Politeama di Lecce.

Antonella Romanazzi, Soprano

Antonella Romanazzi, nata a Castellana Grotte, ha studiato canto presso il ConservatorioNino Rota di Monopoli sotto la guida della Prof.ssa Antonietta Cozzoli e presso il Conservatorio G. Verdi di Milano con la Prof.ssa Giovanna Canetti.
Nel contempo si è laureata col massimo dei voti e la lode in scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Bari.Si esibisce come voce solista nello Stabat Mater di Pergolesi all’interno della Manifestazione delle Arti Juxta Crucem di Molfetta, nello Stabat Mater di  Traetta eseguito nell’omonimo Teatro a Bitonto, e nella Petite Messe Solennelle di Rossini presso la Cattedrale di Bari.
Ha seguito  diversi corsi di alto perfezionalìmento tra cui quelli tenuti da Natale De Carolis, Barbara Frittoli, Bernadette Manca di Nissa, Giovanna Canetti, Luciana Serra.  Voce confacente al repertorio lirico, privilegia arie tratte dalle opere di Mozart, Rossini, Donizetti, Bellini, Puccini.  Ha partecipato a rappresentazioni di opere e operette quali: Pulcinella finto maestro di Musica di Giacomo Insanguine, Così fan tutte di Mozart, Il Paese del Sorriso e La Vedova allegra di  Franz Lehar.  A partire dal 2006 è stata finalista in diversi Concorsi Internazionali di Canto e vincitrice assoluta del Concorso Nazionale di Canto Lirico R. Ponselle.  Nel 2008 è stata membro della giuria tecnica presieduta dal M° Giulio Rapetti Mogol al Concorso per giovani voci Carlo Donida.  L’intensa attività concertistica la vede impegnata in numerosi recitals in Svizzera, negli USA ed in Svezia dove conclude la sua tournée con un recital in memoria di Birgit Nilsson nello stesso luogo in cui il celebre soprano tenne il suo ultimo concerto nel 1984 anno del suo ritiro dalle scene: Vastra Karup.  Nel 2011 partecipa al Festival Virginia Campbell summer concerts ad Oklahoma City riscuotendo un enorme successo, tanto che alcuni dei suoi concerti sono stati trasmessi dall’emittente californiana KCOM TV.  Nel 2012 debutta il ruolo di Berenice ne L’occasione fa il ladro di Gioacchino Rossini, sotto la direzione del M° Umberto Finazzi con recite in tutta la Svizzera Italiana.  Ha tenuto in Italia diverse conferenze sulla tecnica vocale e masterclasses dedicate al belcanto italiano in diversi colleges statunitensi.

Sergey Radchenko, Tenore

È nativo di Bryannsk in Russia

Laureato all’ Università di Mosca in Ingegneria, nel 2010 entra al Conservatorio di Stato P.I.Tchaikovsky di Mosca e successivamente al dipartimento vocale della Academy of the Choir Art (Moscow) nella classe del Prof. Dmitry Vdovin.

Nel 2011 viene invitato a far parte del Young Artist Program al Bolshoi Theatre e partecipa al Washington National Opera Young Artist Program nell’ambito degli scambi culturali con il Teatro Bolshoi

E’ vincitore del Concorso Internazionale Bibigul Tulegenova (Astana, Kazakhstan), e Russian Young Singers Competition F.I.Shalyapin (Moscow,

Partecipa a numerose produzioni del Teatro Bolshoi di Mosca ed ha fatto recentemente il suo debutto italiano al Teatro San Carlo di Napoli nel ruolo di Lenskiy in Eugenio Onegin.

Collabora con l’Orchestra da Camera “Virtuosos of Moscow” (direttore Vladimir Spivakov), con la Symphonic Orchestra “New Russia” diretta da Yury Bashmet, con la Grand Symphonic Orchestra P.I.Tchaikovsky direttore Vladimir Fedoseev producendosi in numerosi concerti alla Moscow Tchaikovsky Concert Hall, St. Petersburg e in altre città della Russia.

Prende parte ai Tours del Young Artist Program del Teatro Bolshoi a Kaliningrad, Khabarovsk, Yaroslavl, Yekaterinburg ecc.

Damiano Salerno, Baritono

Uno dei più promettenti baritoni del panorama musicale italiano, Damiano Salerno ha avuto modo di calcare alcuni tra i più importanti palcoscenici italiani ed europei sotto la direzione, tra gli altri, di Marco Armiliato, Bruno Bartoletti, Arthur Fagen, Patrick Fournillier, Nicola Luisotti, Danil Oren, Evelino Pidò, Marcello Viotti.

Ha cantato in teatri quali Teatro La Fenice di Venezia, Wigmore-Hall di Londra, Saarbruken Festival, Theater St. Gallen, Teatro Campoamor de Oviedo, Opera de Tenerife, Opéra de St. Etienne, Teatro dell’Opera di Roma,Teatro Donizetti di Bergamo, Teatro Carlo Felice di Genova, Teatro Regio di Torino, Teatro Regio di Parma, Teatro Comunale di Bologna, Sferisterio di Macerata.

Ha collaborato inoltre con la Bayerische Rundfunk Symphonieorchester di Monaco.

Nel corso della sua carriera ha preso parte ad importanti produzioni fra le quali Madama Butterfly (Sharpless) al Teatro Carlo Felice di Genova all’Opera de Tenerife; Turandot (Ping) al Teatro dell’Opera di Roma; I Pagliacci (Silvio) e Werther (Albert) con la Bayerische Rundfunk Symphonieorchester di Monaco; La traviata (Germont) al Teatro Carlo Felice di Genova, al Saarbruken Festival e al Teatro La Fenice di Venezia; Luisa Miller (Miller) al Teatro La Fenice di Venezia; La bohème (Marcello) al Teatro La Fenice di Venezia e allo Sferisterio di Macerata; Rigoletto (ruolo del titolo) al Teatro Comunale di Bologna, al Teatro Regio di Torino, a Las Palmas, St. Gallen, e al Grange Park Opera Festival; Il trovatore (Conte di Luna) al Teatro Campoamor de Oviedo.

Nel corso della stagione 2013/14 ha compiuto una serie di importanti debutti: Sir Riccardo ne I Puritani al Grange Park Opera Festival, Francesco ne I Masnadieri al Teatro Regio di Parma per le celebrazioni del Bicentenario Verdiano, nonché il Duca di Nottingham in Roberto Devereux all’Opera de Tenerife. Ha interpretato inoltre Werther (Albert) a St. Etienne, Rigoletto (ruolo del titolo) a St Gallen, La traviata (Germont) al Grange Park Opera Festival in UK. In febbraio 2014 ha debuttato il ruolo di Amonasro in Aida all’Opera de Tenerife.

Fra i suoi prossimi impegni annovera La bohème (Marcello) allo Sferisterio di Macerata, Nabucco (ruolo del titolo) e La bohème (Marcello) al Teatro Campoamor di Oviedo.

Nato a Siracusa, diplomato al Conservatorio di Pescara, si è specializzato inoltre con Enzo Dara, Carlo Meliciani e Carlo Bergonzi.

Raffaele Feo, Tenore

Nato a Imperia il 18 aprile 1988, dimostra fin da piccolo una particolare predisposizione alla musica.

All’età di 11 anni il M° Gianfranco Brizio e la moglie, il soprano Josella Ligi, lo invitano a intraprendere lo studio del canto lirico, notata la naturale attitudine.

Proseguendo gli studi musicali da privatista, nell’estate del 2009 inizia a collaborare come corista con il Coro Lirico “P.Mascagni” di Savona partecipando alle produzioni del Teatro dell’Opera Giocosa: “Il Barbiere di Siviglia” anno 2009, “Cavalleria Rusticana”, “La Traviata” e “Don Pasquale”, anno 2010, “L’Italiana in Algeri” e “Carmina Burana”, anno 2011.

Nel Giugno 2011, collabora con l’associazione “Opera laboratorio” di Genova, fondata dal mezzo-soprano Paola Pittaluga della quale è allievo, nell‘allestimento di “Le Nozze di Figaro“ vestendo i panni di Don Curzio (spettacolo replicato con successo a Genova e in Piemonte).

Nell’Ottobre 2011 giunge il vero debutto in teatro, interpretando il Delegato di polizia e Bruschino Figlio ne “Il Signor Bruschino” di G.Rossini durante la stagione del Teatro dell’Opera Giocosa, accanto ad artisti di chiara fama come Mattero Peirone e Linda Campanella, sotto la direzione del M° Giuseppe La Malfa e regia di Elisabetta Courir.

Nel Novembre 2011 viene ammesso nella classe del mezzo-soprano Gloria Scalchi presso il Conservatorio Nicolò Paganini di Genova, dove, nel marzo scorso, ha conseguito il Diploma Accademico di I° livello con il massimo dei voti.

Nelle ultime stagioni liriche ha interpretato Spoletta in “Tosca”, Ruiz ne “Il Trovatore”, Gastone ne “La Traviata”, Borsa in “Rigoletto” e Altoum in “Turandot” presso numerosi teatri minori di Liguria, Piemonte e Toscana (collaborando con le associazioni Ritorno all’Opera di Chiavari e Lirica Club di Varese Ligure)

Raffaele Feo ha da sempre dimostrato notevole sensibilità musicale, grazie a cui si è potuto distinguere anche in repertorio cameristico (numerosi concerti con programmi che spaziano dai Lieder classici e romantici tedeschi sino anche al repertorio da camera italiano del ‘900) e in repertorio sacro (da ricordare la partecipazione alle rassegne “Concerti del Gonfalone”, sotto la direzione del M° Marco Zambelli a Genova, interpretando, tra gli altri, i ruoli principali di Jonas e Jephte, oratori di G.Carissimi). Ha collaborato con registi di fama internazionale, tra cui Edoardo Siravo, Renato Bonajuto, Lorenza Codignola e Franco Ripa di Meana. Durante il percorso accademico in conservatorio ha debuttato i ruoli di Sportin’ Life in “Porgy and Bess” di G.Gershwin, Enea in “Dido and Aeneas” di H.Purcell, e Nerone in “L'incoronazione di Poppea” di C.Monteverdi.

Ha avuto la possibilità di farsi ascoltare e ricevere consigli da cantanti di nota carriera come i già citati Linda Campanella e Matteo Peirone, il tenore Andrea Elena, il soprano Eva Mei, il bass-bariton Domenico Colaianni. In Ottobre '13 ha partecipato al “Santa Cecilia Opera Studio”, avendo la possibilità di studiare con artisti e docenti di chiara fama come il soprano Sig.ra Renata Scotto, il mezzo-soprano Sig.ra Anna Vandi e il regista prof.re Cesare Scarton, esibendosi nel concerto di fine corso insieme ad altri allievi ritenuti i più meritevoli. Ultimamente ha partecipato come corista in “La Cenerentola” di G.Rossini, produzione del Teatro dell'Opera Giocosa di Savona con successive repliche a Rovigo ed ha vinto la Borsa di Studio per Musica Vocale da Camera sig.ra Mutti, indetta dal conservatorio N.Paganini.

Hyun Kyu Ra, Baritono

Nato nel 1981 in Corea del Sud, si è laureato all’università nazionale di Changwon e ha frequentato il corso biennale di specializzazione all’università nazionale di Pusan. Si è diplomato in canto al Conservatorio “G. Verdi” di Milano con lode con Menzione Speciale.

Ha studiato con Gianni Maffeo, Gianni Mastino, Vittorio Terranova, Adelisa Tabiadon, Stara Carmela, Demetrio Colaci, Vincenzo Taramelli, Luca Gorla.
È vincitore di numerosi concorsi internazionali:

  • 1° Premio – XXX Concorso Internazionale di Canto Lirico “Ismaele Voltolini” (2014)

  • 2° Premio – I Concorso Internazionale di Canto Lirico “Salvatore Fisichella” (2014)

  • 1° Premio – V Concorso Lirico Internazionale “Giannino Zecca” (2013)

  • 3° Premio – II Concorso Internazionale di Canto Lirico “Maria Malibran” (2013)

  • 3° Premio – III Concorso Lirico Internazionale Salicedoro (2012)

  • 2° Premio – XVII Concorso Internazionale per Cantanti Lirici “Spazio Musica” (2012)

  • Finalista – XXIX Concorso Lirico Riccardo Zandonai (2012)

  • 1° Premio – XVIII Concorso Internazionale di Canto Lirico “Ferruccio Tagliavini” (2012)

  • 1° Premio – I Concorso Lirico Internazionale “Città di Magenta” Premio speciale “Per Elisa” (2012)

  • 2° Premio – VI Concorso Internazionale di Musica “Piero Cappuccilli” (2011)

  • Finalista – XIII Concorso Internazionale di Canto Lirico “Mario Lanza” (2011)

  • 1° Premio – II Concorso Lirico Internazionale “Città di Deiva Marina” (2011)

  • Finalista – XVII Concorso Internazionale di Canto Lirico “Ferruccio Tagliavini” (2011)

  • Premio Speciale Miglior Baritono – VIII Concorso Internazionale di Canto Lirico “Anselmo Colzani” (2010).

Ha al suo attivo il debutto di Giorgio Germont ne La Traviata di G. Verdi, Marcello ne La Bohème e Sharpless in Madama Butterfly di G. Puccini, Belcore ne L’Elisir d’Amore di G. Donizetti.
In ambito sinfonico – corale ha cantato: Requiem di G. Verdi, Requiem in re minore di G. Fauré,Requiem RV 626 di W. A. Mozart, Messiah di G. F. Haendel, Stabat Mater di F. J. Haydn, Messa di Gloria di G. Puccini, Messa di Gloria di P. Mascagni, Sinfonia n. 9 di L. van Beethoven, Oratorio de Noel di C. Saint-Saens.

Michele Patti, Basso

Nato a Genova nel 1989, inizia a studiare canto lirico nel 2008. Dopo la maturità scientifica viene ammesso al Conservatorio “Niccolò Paganini” di Genova e lì inizia la sua formazione musicale che prosegue presso il Conservatorio “Antonio Vivaldi” di Alessandria. Dal 2009 studia con il soprano Gabriella Ravazzi.

Nel 2010 inizia le sue prime esperienze di palcoscenico nel Festival “Divertir Cantando”. Dal 2011 debutta in teatri italiani quali Mancinelli di Orvieto, Teatro degli Industri di Grosseto e stranieri come il teatro Gare de Midi di Biarritz. E’ Marco nel Gianni Schicchi di G. Puccini al Teatro degli Industri di Grosseto, Guglielmo in Così fan tutte di W. A. Mozart al Teatro Mancinelli di Orvieto, maestro concertatore F. Maestri, Marchese e Dottore ne La Traviata di G. Verdi con direttori d’orchestra internazionali quali Daniel Smith e Franck Chastrusse Colombier, Renato in Un Ballo in Maschera e il Conte di Luna ne Il Trovatore di G. Verdi, maestro concertatore M. Arena, al Teatro Mancinelli di Orvieto, Figaro ne Le Nozze di Figaro di W. A. Mozart e Belcore ne L’Elisir d’Amore di G. Donizetti, maestro concertatore V. Parisi.

Svolge attività concertistica in Italia e all’estero. Tra gli impegni ricordiamo il “Concerto per la pace” al Teatro Verdi di Genova con Irene Cerboncini, l’esecuzione della Messa in Sol maggiore D167 di F. Schubert e della Petite Messe Solennelle di G. Rossini con il Coro “Mario Panatero” di Alessandria e l’Orchestra Classica di Alessandria diretti da Gian Marco Bosio.

Nell’anno 2013 prende parte come solista una serie di concerti organizzati dal dipartimento di musica della Hugh Hodgson School Of Music, università della Georgia, Stati Uniti.

Nell’estate 2014 vince il primo premio del concorso “XIX Concorso Internazionale per Cantanti Lirici Spazio Musica” a Orvieto.

Viene scelto dalla Scuola dell’Opera Italiana di Bologna e debutta il ruolo di Giorgio Germont ne La Traviata di G. Verdi sotto la direzione di Stefano Rabaglia, nell’allestimento di Brockhaus (scenografie di Svoboda) al Teatro Verdi di Busseto in collaborazione con il Teatro Comunale di Bologna e il Teatro Regio di Parma per l’apertura del Festival verdiano 2014. E’ uno dei 28 partecipanti nel mondo alla manifestazione “Jeunes Ambassadeurs Lyriques – Théâtre Lyrichorégra” (2014) a Montreal in Canada.

Recentemente ha debuttato il ruolo del Dottor Malatesta nel Don Pasquale di G. Donizetti con il progetto Opera Next, al Teatro Comunale di Bologna, sotto la direzione di Giuseppe La Malfa.

I suoi progetti futuri lo vedono impegnato in produzioni operistiche in diversi teatri italiani ed in una serie di recital di musica da camera e concerti con orchestra in Italia e negli Stati Uniti (New Mexico).

Pietro Toscano, Basso

Il giovane basso Pietro Toscano si diploma nel 2002 al conservatorio Rossini di Pesaro sotto la guida del maestro Merolla. Partecipa a corsi e Masterclass con W. Matteuzzi, A. Vandi, R. Merolla, N. Antinori, M. Melani tra gli altri. Si perfeziona poi con il maestro M. Leoni, A. Zarrelli, P. Vaglieri e a Genova con L. Buljan.

Tra i concorsi vinti ricordiamo il concorso internazionale “Mario Lanza” di Filignano nel 2007.

Recente il debutto al Teatro Verdi di Trieste nel ruolo di Zio Bonzo in Madama Butterfly con la direzione di Donato Renzetti e la regia di Giulio Ciabatti, ruolo che ha cantato successivamente al Festival di Antibes in Francia con la regia di Daniel Benoin. Nella stagione 2014/15 ha cantato al Filarmonico di Verona ne La Bohème e al Teatro Verdi di Trieste in Das Liebesverbot di Wagner e in Nabucco. Nel 2013 ha debuttato al Festival di Savonlinna ne La Traviata (Dottor Grenvil) con la direzione di Paolo Olmi e debutta in Messa da Requiem di Verdi ad Avellino al fianco di Maria Dragoni e Ambra Vespasiani e con la direzione di Leonardo Quadrini.

Tra gli impegni di stagioni più recenti annovera Don Basilio ne Il Barbiere di Siviglia a Foggia, Raimondo in Lucia di Lammermoor all'Opera di Stato di Crajova in Romania, Zuniga in Carmen all’Arena Sferisterio di Macerata, Leporello in Don Giovanni (Leporello) al Teatro del Giglio di Lucca, al Teatro Donizetti di Bergamo e al Teatro Coccia di Novara, Gran Sacerdote di Belo in Nabucco al Teatro Marrucino di Chieti, Colline ne La Bohème a Fidenza con Paolo Fanale e Roberta Canzian.

Pietro Toscano ha debuttato sulle scene nel 2000 con La serva padrona di Pergolesi presso il Teatro Comunale di Cagli, hanno fatto seguito debutti importanti come Colas in Bastian und Bastienne, Simone e Cassandro ne La finta semplice e Osmin in Die Entführung aus dem Serail con la direzione di James Demby nel circuito toscano, il ruolo del titolo in Don Giovanni presso lo Sheldonian Theatre di Oxford con la direzione di Marios Papadoupulos e Colline ne La Bohème con la regia di Aldo Tarabella al Teatro del Fuoco di Foggia e con la regia di Lorenzo Mariani al Teatro Massimo di Palermo. Ha debuttato inoltre il ruolo del nevrastenico in Notte di un nevrastenico di Nino Rota a Campobasso e Potenza e Lodovico in Otello con la regia di Renato Bruson e la direzione di Giuseppe Montanari nel circuito dell’Abruzzo e del Molise.

Pietro Toscano è molto richiesto in concerto: ha cantato in Requiem di Mozart per i 40 anni della scomparsa di S. Pio da Pietrelcina a Benevento con la partecipazione straordinaria di Michele Placido, in Messa dell’incoronazione di Mozart e Requeim di Fauré alla Carnegie Hall di New York, in Messa dell’Incoronazione di Mozart e Petite Messe Solemnelle di Rossini con la direzione di Marco Zambelli a Genova.


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