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La Filarmonica della Scala dona 148mila euro per la ricerca

Prove Aperte della Filarmonica della Scala:

bilancio positivo per la settima edizione a sostegno del non profit milanese

148mila euro e 9700 presenze per la settima edizione dedicata alla ricerca scientifica

I progetti 2016

Milano, 6 settembre 2016 - Con una donazione complessiva di oltre 148mila euro alle quattro organizzazioni beneficiarie, si è ufficialmente conclusa la settima edizione delle Prove Aperte della Filarmonica della Scala che in questa ultima stagione ha scelto di sostenere la ricerca scientifica condotta da prestigiosi enti milanesi.

Questa mattina nella sala Jodice dell’UniCredit Tower sono stati infatti simbolicamente consegnati quattro assegni ai rappresentanti di Fondazione IEO-CCM , Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta , Fondazione Centro San Raffaele e Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori che li destineranno a progetti specifici concordati al momento dell’adesione (vedi I progetti 2016).

L’iniziativa è realizzata con la collaborazione del Teatro alla Scala, del Comune di Milano, del Main Partner UniCredit e con il sostegno di UniCredit Foundation, che svolge un ruolo fondamentale nell'individuazione dell’area d’intervento e nella valutazione dei progetti delle organizzazioni non profit finanziati garantendo la copertura dei costi organizzativi.

Anche l’edizione 2016 ha registrato il tutto esaurito per ognuna delle cinque serate in programma, compresa quella inaugurale gratuita, con un totale di 9.686 spettatori. Il ricavato medio per ciascuna organizzazione è stato di oltre 36 mila euro, in incremento rispetto all’anno precedente. A confermare l’altissimo tasso di fidelizzazione del pubblico delle Prove Aperte sono i 1.060 carnet acquistati per i quattro appuntamenti benefici, numero che ha consentito di coprire già dalla prima data oltre la metà della capienza del teatro.

Grazie alla generosità di solisti, direttori e professori d’Orchestra e alla partecipazione della città, in sette anni di Prove Aperte è stato possibile raccogliere oltre 860mila euro da devolvere al non profit ambrosiano.

Hanno aderito all’iniziativa 2016 i Maestri Ottavio Dantone, con il concerto del 17 gennaio a favore di Fondazione IEO-CCM; Marc Albrecht con il concerto del 14 febbraio a favore di Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta; Daniele Gatti, impegnato nel concerto del 6 marzo a favore della Fondazione Centro San Raffaele; Fabio Luisi, che ha condotto la prova del 10 aprile a favore della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori.

Le Prove Aperte costituiscono un’occasione straordinaria di accesso al Teatro alla Scala a prezzi contenuti (biglietti da € 5 a € 35) per un pubblico ampio di appassionati di musica, cui sono state destinate le introduzioni all’ascolto tenute dai critici musicali Enrico Parola, Gian Mario Benzing e Carla Moreni e dal compositore Carlo Boccadoro. Un impegno di avvicinamento della musica a un pubblico diversificato fortemente condiviso dall’Orchestra e da UniCredit.

Il coordinamento generale del progetto è stato affidato ad Aragorn; un ringraziamento particolare va ai media partner Corriere della Sera/ViviMilano e Radio Popolare e al Teatro alla Scala, la cui collaborazione ha reso possibile l’iniziativa.

Fondazione IEO - CCM

Il ricavato della Prova Aperta a noi riservata lo scorso gennaio ha contribuito a finanziare un progetto di ricerca IEO dedicato allo sviluppo di nuovi farmaci per la cura della leucemia mieloide acuta. Una donazione che rappresenta un contributo importante nello sviluppo di prospettive terapeutiche innovative, sempre più efficaci e meno tossiche, nell'era della medicina di precisione e della cura personalizzata. Siamo felici e grati per aver potuto contare sul prezioso supporto di UniCredit Foundation e Filarmonica della Scala, che insieme ci permettono di continuare a sostenere la Ricerca ai massimi livelli.

dottoressa Daniela Pezzi, Segretario Generale

Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta

Siamo lieti che questa iniziativa abbia avuto successo e una buona affluenza di pubblico. I fondi raccolti sono destinati a un progetto di ricerca sulla distrofia muscolare di Duchenne coordinato dal dr. Renato Mantegazza, direttore della U.O. Neuroimmunologia e malattie neuromuscolari.

Si tratta di una grave patologia muscolare infantile per cui l’Istituto è centro di riferimento regionale, nazionale e internazionale. L'esordio della malattia avviene nella prima infanzia e i bambini affetti possono presentare ritardo nelle tappe dello sviluppo motorio o ritardo globale. Il supporto di UniCredit Foundation e Filarmonica della Scala ci aiuterà a dare risposte alle esigenze di cura dei piccoli pazienti.

dottor Fabrizio Tagliavini, Direttore Scientifico

Fondazione Centro San Raffaele

Ringrazio tutti i partner di questa importante iniziativa che coniuga cultura, musica e ricerca. Il San Raffaele, da sempre all’avanguardia nello studio delle malattie neurodegenerative, grazie a questo importante contributo potrà far avanzare il progetto di ricerca dedicato alla medicina rigenerativa. L’intento dei nostri ricercatori è quello, studiando le cellule staminali del cervello, di sviluppare nuove potenziali terapie per la riparazione dei tessuti nervosi danneggiati sia nelle malattie degenerative croniche, come la Sclerosi Multipla, sia nei casi di danni al midollo spinale.

professor Giuseppe Banfi,Direttore Generale

Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori

Grazie alla generosità di quanti hanno partecipato alle 'Prove Aperte' alla Scala e hanno condiviso e sostenuto il progetto dell'Istituto Nazionale dei Tumori, sarà possibile non solo realizzare lo studio sul tumore giovanile alla mammella condotto dalla dottoressa Siranoush Manoukian, responsabile della Struttura di Genetica Medica, ma anche ampliarlo e arricchirlo. Il progetto dal titolo 'Il carcinoma della mammella giovanile: studio di possibili determinanti epigenetici', potrà fornire maggiori risposte e nuove speranze a tante giovani pazienti. I nostri ringraziamenti sono rivolti innanzitutto agli organizzatori e agli sponsor della serata, che ci hanno permesso di raggiungere un risultato a favore della ricerca che è andato oltre le nostre aspettative. L'impegno di tutti, anche durante eventi come questo, ci permette di compiere insieme importanti passi in avanti nella dura battaglia contro il cancro.

dottor Enzo Lucchini, Presidente

 


I progetti 2016

Fondazione IEO - CCM

Il ricavato della Prova Aperta contribuirà a finanziare il progetto di ricerca dello IEO per lo sviluppo di farmaci epigenetici nella cura della leucemia mieloide acuta in modo da poter offrire una nuova prospettiva per la terapia nell'era della medicina di precisione e la cura personalizzata. Nello specifico sosterrà i costi di sequenziamento di ultima generazione dei campioni all’interno dello studio.

Lo stato metabolico delle cellule tumorali e la sua modulazione da parte di stimoli esterni sono sempre più riconosciuti come fondamentali nella trasformazione neoplastica; la modulazione del metabolismo cellulare, come ad esempio attraverso la restrizione calorica, è quindi considerata una strada promettente per lo sviluppo di nuove strategie terapeutiche. Stanno inoltre emergendo nuovi elementi che indicano che il metabolismo di una cellula può causare cambiamenti nell’epigenoma (l'insieme delle modificazioni chimiche che governano il genoma e sono fondamentali nella regolazione dei geni), in particolare nella cromatina, e che questo processo può essere influenzato da interventi dietetici.

La leucemia mieloide acuta è una malattia altamente eterogenea (sia biologicamente che clinicamente) con prognosi variabili fra i pazienti e un alto tasso di mortalità. La chemioterapia standard induce remissione della malattia nella maggior parte dei pazienti, ma circa il 70% di loro ha una ricaduta entro 5 anni e alla fine soccombe alla malattia. Il meccanismo di chemioresistenza è sconosciuto, ma si presume legato alla presenza di una popolazione di cellule staminali leucemiche refrattaria alla terapia. Lo sviluppo di strategie per sradicare le cellule staminali leucemiche è la grande sfida della ricerca nella leucemia.

Alterazioni della cromatina sono state associate alla chemiosensibilità e alla chemioresistenza, sollevando la questione se gli enzimi che regolano la struttura e la funzione della cromatina possano rappresentare nuovi bersagli terapeutici. Il laboratorio dell’IEO sta studiando alcuni inibitori di questi enzimi. In particolare gli scienziati hanno generato una serie di piccole molecole che inibiscono l’attività dell’istone demetilasi LSD1. LSD1 appartiene a una classe di enzimi epigenetici che sin dalla loro scoperta sono stati trovati deregolati in diversi tumori.

Il progetto dello IEO mira a caratterizzare i meccanismi di adattamento dell’epigenoma delle cellule leucemiche alla restrizione calorica e ad analizzare i meccanismi attraverso i quali LSD1 e, più in generale, la metilazione degli istoni, controlla l’adattamento delle cellule staminali leucemiche ai cambiamenti metabolici.

www.fondazioneieoccm.it

Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta

Il ricavato della Prova Aperta contribuirà a sostenere le attività di diagnosi, cura e ricerca nel campo delle malattie muscolari che insorgono in età pediatrica e adulta per cui l’Istituto Carlo Besta è da molti anni centro di riferimento regionale e nazionale. In particolare sosterrà il trial clinico che l’Istituto sta attuando per valutare la sicurezza e l’efficacia di un nuovo farmaco nei pazienti affetti da distrofia muscolare di Duchenne , una grave patologia muscolare infantile che colpisce soggetti di sesso maschile causando una progressiva debolezza dei muscoli, fino alla perdita del cammino all etàdicirca12 anniealdecessopercomplicanzerespiratorieo cardiache intorno ai 30 anni. Almomento nonesistonoterapieefficaci per il suotrattamento di questa malattia.

La distrofia muscolare di Duchenne è determinata da mutazione nel gene codificante la proteina distrofina, essenziale per i lmantenimento della funzione della fibra muscolare.

Secondo i dati più recenti della letteratura medica, la risonanza magnetica muscolare è la principale metodica strumentale per la valutazione della progressione della patologia. In particolare consentirebbe di monitorarne il decorso evitando procedure invasive come la biopsia del muscolo nei giovani pazienti.

Con i proventi della Prova l'Istituto finanzierà l’acquisto di una specifica bobina, il cui costo complessivo è di circa 30.000 euro, indispensabile per valutare la componente muscolare mediante risonanza magnetica. Grazie all'utilizzo di questa bobina, l'Istituto sarà in grado di effettuare il trial clinico menzionato e di testare il farmaco potenzialmente in grado di modificare il decorso della patologia.

Tale metodica verrà inoltre utilizzata nella valutazione di pazienti pediatrici e adulti affetti da altre malattie muscolari.

www.istituto-besta.it

Fondazione Centro San Raffaele

A beneficiare del ricavato della Prova Aperta sarà un progetto di medicina rigenerativa condotto all’interno della Divisione di Neuroscienze dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano. Il progetto, studiando i meccanismi (biologici, cellulari e molecolari) alterati che fanno da sfondo ad alcune delle più gravi malattie infiammatorie e degenerative croniche che colpiscono il cervello e/o il midollo spinale, si prefigge come scopo ultimo di sviluppare nuove e più efficaci terapie.

Le malattie oggetto del progetto sono la sclerosi multipla, l’ictus cerebrale e i traumi del midollo spinale. Lo scopo è dimostrare che le cellule staminali del cervello, opportunamente manipolate in vitro, sono in grado, una volta iniettate in vivo, di riparare i meccanismi alterati perché capaci di raggiungere selettivamente le aree del cervello e del midollo spinale danneggiate e intervenire. L’obiettivo finale è mettere a disposizione della comunità nuove potenziali terapie che possano rigenerare i tessuti nervosi danneggiati, restituendo loro la funzione e la struttura originaria per impedire che nei malati si instaurino quei danni neurologici irreversibili, invalidanti e progressivi che ne pregiudicano gravemente anche le più semplici attività.

Grazie ai proventi ricavati dalla Prova, il laboratorio potrà sostenere parte delle spese per il personale e per le attrezzature necessarie per lo svolgimento del progetto.

La medicina rigenerativa è la disciplina che si propone di riparare organi adulti umani danneggiati con l’intento di restituire loro l’integrità strutturale e funzionale dell’organo sano. Essa si avvale della biologia rigenerativa, che è la disciplina che studia le diversità cellulari e molecolari che distinguono il normale ricambio cellulare che avviene nei tessuti sani, da quello che avviene quando invece si forma una cicatrice dopo un danno. La cicatrice, infatti, ripara un danno ma a scapito di una rilevante riduzione della funzionalità dell’organo nel quale si forma.

Le finalità della medicina rigenerativa sono quindi non solo quelle di circoscrivere un danno ma anche, e soprattutto, quelle di creare le condizioni ottimali affinché l’organo danneggiato ritorni a essere come era prima sia dal punto di vista funzionale sia strutturale.

www.fondazionesanraffaele.it

Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori

Con il ricavato della Prova aperta l’INT intende sostenere uno studio che indaga possibili fattori genetici causativi nell’insorgenza del carcinoma della mammella in età giovanile, in assenza di una storia famigliare positiva. Ciò al fine di definire nuovi approcci preventivi. In particolare i proventi della serata verranno destinati alla copertura delle spese per importanti materiali di consumo utilizzati nella ricerca, ovvero i reagenti per l’esecuzione delle analisi molecolari.

Il carcinoma della mammella rappresenta la neoplasia più frequente e la prima causa di decesso della popolazione femminile nei Paesi industrializzati. Sebbene alcuni fattori genetici causativi siano già stati identificati, nella maggioranza restano ancora da definire i meccanismi molecolari responsabili dell’insorgenza della malattia, in particolare nelle donne giovani.

Il progetto avviato dalla S.s.d. Gentica Mediaca dell’INT ha pertanto lo scopo di indagare modificazioni epigenetiche (difetti che non alterano la sequenza del DNA ma interferiscono con la corretta funzione dei geni), il cui ruolo è dimostrato nella patogenesi di diversi tipi di tumori, e che potrebbero essere associate alla suscettibilità al carcinoma mammario giovanile. A tal fine lo studio prevede di valutare il profilo di metilazione del DNA in campioni di sangue periferico, già raccolti, di donne sane e affette da tumore della mammella giovanile senza famigliarità e risultate negative alla ricerca di mutazioni nei geni BRCA1/BRCA2. Lo studio di variazioni significative nel profilo di metilazione sarà quindi utilizzato sia per valutare la presenza di un meccanismo molecolare alternativo coinvolgente geni noti, sia per identificare nuovi geni candidati.

www.istitutotumori.mi.it


 

 

 
 
 

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