L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Oleg Caetani: vent'anni con la Verdi

 

Stagione Sinfonica 2018/19

Il Requiem di Giuseppe Verdi

Con il capolavoro verdiano il Maestro Oleg Caetani festeggia i suoi 20 anni sul podio dell’Orchestra Verdi

Giovedì 1 novembre 2018, ore 20.30

Venerdì 2 novembre 2018, ore 20.00

Domenica 4 novembre 2018, ore 16.00

Auditorium di Milano, largo Mahler

Giuseppe Verdi Messa da Requiem

Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi

Soprano Erica Wen Meng Gu

Contralto Yulia Mennibaeva

Tenore Edoardo Milletti

Basso Yuri Vorobiev

Maestro del Coro Erina Gambarini

Direttore Oleg Caetani

Quasi tracciando un percorso ideale tra i capolavori della musica sacra italiana del XIX secolo, l’Orchestra Sinfonica e il Coro Sinfonico de laVerdi proseguono il percorso intrapreso con lo Stabat Mater rossiniano per giungere ora alla Messa da Requiem di Giuseppe Verdi, tradizionale appuntamento autunnale della vita musicale milanese. Il massimo capolavoro sacro verdiano, composto nel 1874, è stato eseguito da laVerdi oltre 30 volte in Italia e all’estero - tra cui Vienna, Francoforte, Tokyo, St. Moritz, Budapest, Baku (Azerbaijan) - a cominciare dall’ormai lontana stagione 1996-97 con la Corale di Parma a Brescia e la direzione di Alun Francis; e ancora con Riccardo Chailly e con il Maestro del Coro Romano Gandolfi, poi, Eugene Kohn, Wayne Marshall, Aldo Ceccato, Zhang Xian, quindi John Axelrod, Jader Bignamini.

Nella Stagione 2018-19, la stagione del venticinquennale dell’Orchestra, il Requiem sarà diretto per la prima volta dal Maestro Oleg Caetani, che festeggia così i suoi vent’anni di ininterrotta collaborazione con laVerdi. Sul palco dell’Auditorium anche il Coro sinfonico, diretto dal Maestro Erina Gambarini, che celebra i suoi vent’anni di attività e un parterre di giovani solisti di fama internazionale provenienti da Russia (Yuri Vorobiev e Yulia Mennibaeva), Cina (Weng Men Gu) e Italia (Edoardo Milletti).

Il rapporto del Maestro Oleg Caetani con laVerdi è nato nel 1999 quando per la prima volta (6,7,9 maggio) ha diretto la giovane orchestra al Teatro Lirico… ed è stato amore prima vista. Un amore corrisposto, che in vent’anni si è continuamente rinnovato.

“Sono stato chiamato a dirigere l’Orchestra Verdi da Alexander Pereira che all’epoca collaborava con Luigi Corbani nella programmazione della neonata Orchestra. Nel 1999 al Teatro Lirico l’ho diretta per la prima volta in un programma che comprendeva il concerto in Re per violino e orchestra di Stravinsky, la sinfonia n.6 di Šostakovič, e Pianissimo di Alfred Schittke. Il 1 maggio, ero convolato a nozze con Susanna, la mia attuale moglie e il giorno dopo il matrimonio ero in teatro a provare con l’Orchestra! A causa dell’impegno preso abbiamo rimandato di 10 anni la nostra luna di miele, ma ne è valsa la pena! Con l’Orchestra infatti è stato subito amore a prima vista. Mi sono innamorato di questi giovanissimi professori entusiasti, volenterosi e molto capaci e ho capito subito che l’orchestra era destinata durare nel tempo, cosa che è puntualmente avvenuta. laVerdi è stata la prima orchestra sinfonica in Italia creata dal nulla, con giovanissimi professionisti impegnati in una continuativa stagione sinfonica. Non un’orchestra giovanile, dunque, ma un’orchestra giovane e talentuosa. Da allora e per vent’anni a ogni stagione sinfonica de laVerdi ho diretto almeno tre programmi, senza mai saltarne una, fino alla stagione del venticinquennale che mi dà finalmente l’occasione di dirigere il capolavoro di G. Verdi. Ho diretto tante volte il Requiem in tutto il mondo, ma è la prima volta che lo faccio con l’Orchestra che ho diretto più a lungo tra tutte le compagini – e sono tante - con cui ho collaborato durante la mia carriera. Ci tenevo tantissimo a dirigere l’Orchestra nel capolavoro di Giuseppe Verdi e finalmente è arrivato il mio turno! Sono anche felice di poter contare su un cast di giovani cantanti di talento, tutti trentenni e di varie nazionalità: due russi, un italiano e due cinesi.”

Tra i tanti momenti che il Maestro ha condiviso con l’Orchestra Verdi ci sono le tournée in America Latina, in Spagna, a Salisburgo, il concerto in Vaticano alla presenza di Papa Benedetto XVI il 24 aprile 2008 e la registrazione dell’integrale delle sinfonie di Šostakovič,

“Corbani mi fece la proposta all’indomani di quel primo concerto - racconta Caetani - Credevo che non se ne sarebbe fatto nulla, invece il progetto si è concretizzato e laVerdi è stata la prima orchestra in Italia ad avere suonato e registrato tutte le sinfonie di Šostakovič. I CD (ARTS) che sono stati realizzati hanno anche ottenuto importanti riconoscimenti internazionali e ancora oggi, quando vado a dirigere in Cina e Giappone, molti mi portano le copertine di quei cd da autografare!”

Conferenza introduttiva

Auditorium di Milano - Foyer della balconata

Giovedì1 Novembre 2018, ore 18.00 Ingresso libero

Il senso del sacro nel Requiem di Verdi

Relatori: Erina Gambarini e Laura Nicora

(Biglietti Serie Mahler: euro 52,00/20,00; info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler, orari apertura: mar/dom, ore 10.00/19.00, tel. 02.83389401/2/3; on line: www.laverdi.org o www.vivaticket.it ).

Programma:

Il Requiem di Verdi

Con la Messa da Requiemcomposta nel 1874,GiuseppeVerdi pensava di concludere la sua lunga carriera di compositore: ai successi e ai tripudi operistici doveva seguire la nobiltà ultima della pagina sacra. La morte di Rossini nel 1868 fu l'occasione perché Verdi iniziasse a scrivere la Messa: a distanza di un anno dalla morte, nel 1869, avrebbe voluto che a San Petronio a Bologna si eseguisse un Requiem in onore del grande defunto, scritto a più mani dai più importanti compositori italiani. Fu in quell'anno che venne composto il Libera me, con cui il lavoro doveva concludersi. Del progetto non se ne fece nulla, con disappunto di Verdi, per miopia della politica culturale dell'Italia post-unitaria. E così, anni dopo, per la morte di Alessandro Manzoni, Verdi scelse di ultimare da solo il Requiem, che venne eseguito il 22 Maggio 1874 nella chiesa milanese di San Marco, nel primo anniversario della morte dello scrittore. Nel Requiem Verdi riesce a sintetizzare la vocalità di tutti i suoi capolavori del passato: tutte le passioni tante volte evocate sulle scene sono riprese e coinvolte in modo così intenso e completo come solo chi aveva esplorato nel profondo l'animo umano poteva fare. Il coro, infine, diviene nel Requiem la voce stessa dell'umanità che soffre e che spera.

Oleg Caetani direttore

Oleg Caetani è considerato uno dei più grandi direttori della sua generazione, sia nel repertorio sinfonico che in quello operistico. Nel corso della sua carriera ha diretto in tutto il mondo, dal Teatro alla Scala di Milano al Teatro Mariinsky di San Pietroburgo, dalla Royal Opera House di Londra all'Opera House di San Francisco, dal Musikverein di Vienna al Lincoln Center di New York, dalla Suntory Hall di Tokyo alla Sydney Opera House, dall'Accademia di Santa Cecilia a Roma alla Staatskapelle di Dresda, dai Muenchner Philharmoniker all'Orchestra del Mozarteum, dall'Orchestra Sinfonica Svetlanov all'Orchestra Yomiuri, dalla Syndey Symphony all'Orchestra Sinfonica di Montreal lavorando con alcuni dei più grandi solisti come Marta Argerich, Sviatoslav Richter, Danil Trifonov, Vadim Repin, Misha Maiisky, Gautier Capucon, Viktoria Mullova, Emmanuele Pahud e molti altri ancora. Caetani considera Nadia Boulanger la fonte ispiratrice della sua carriera che dopo aver scoperto il suo talento, l'ha iniziato allo studio della musica e gli ha trasmesso il suo approccio filosofico alla vita, legato a Montaigne, che tutt’oggi lo caratterizza. Al Conservatorio di Santa Cecilia di Roma ha frequentato la classe di direzione d'orchestra di Franco Ferrara e ha studiato composizione con Irma Ravinale. All'età di 17 anni ha debuttato come direttore in una sua produzione (da lui ideata) de Il combattimento di Tancredi e Clorinda di Monteverdi e altri madrigali. Dopo aver studiato tutte le Sinfonie di Shostakovich con Kiril Kondrashin al Conservatorio di Mosca, si è diplomato con Ilya Mussin al Conservatorio di San Pietroburgo. Vincitore del concorso RAI di Torino e del Concorso Karajan a Berlino, ha iniziato la sua carriera all'Opera di Stato di Berlino "Unter den Linden" come assistente di Otmar Suitner.

La profonda esperienza di Caetani, che ormai conta ben quaranta anni di carriera, in particolar modo nel repertorio operistico di Verdi, Puccini, Mussorgsky e Wagner (incluse diverse produzioni de "Ring" di Wagner) ha influenzato il suo approccio interpretativo nell'ambito del XX secolo.

Nel 2005 Oleg è stato Designate Music Director all'ENO, dal 2002 al 2005 è stato Designate Music Director della Melbourne Symphony Orchestra e dal 2005 al 2009 direttore musicale e direttore artistico della stessa orchestra. Negli anni precedenti Caetani è stato direttore principale della Staatskapelle Weimar, Primo kapellmeister dell'Opera di Francoforte e GMD a Wiesbaden e a Chemnitz. Dall’anno 1999 Caetani ha portato avanti un rapporto particolarmente stretto con LaVerdi di Milano e con quest’ultima ha anche partecipato ad una serie di tournée in Sud America (2003), Spagna (2009) e Salisburgo (2016 - Schumann Symphonic Cycle). Nell'aprile 2008 ha diretto La Verdi in un concerto offerto dal Presidente della Repubblica Italiana a Papa Benedetto XVI in Sala Nervi e trasmesso in diretta Eurovision TV. La musica di Shostakovich ha sempre costituito un ruolo centrale nel suo repertorio. Caetani ha tradotto il libretto de Il Naso dal russo al tedesco per la sua produzione a Francoforte nel 1991; ha diretto la prima italiana dell'operetta "Mosca Cheriomushki" nel 2007 e ha diretto in molti paesi diversi prime di opere, concerti, balletti e suites di Shostakovich; infine ha anche registrato l'unico ciclo completo di sinfonie di Shostakovich con LaVerdi di Milano mai registrato in Italia fino ad adesso. I CD hanno vinto diversi premi 10/10 da Classical Today in USA, Télérama in Francia e Record Geijutsu in Giappone.

Le sue registrazioni delle Sinfonie complete di Alexander Tasman, pubblicato da Chandos, hanno vinto tre Diapason d'Or nel 2006 e nel 2008; le sue Sinfonie complete di Charles Gounod per CPO (inclusa la 3a Sinfonia scoperta da Caetani stesso) hanno anche vinto un Diapason D'or a gennaio 2015. Nel 2001 ha debuttato alla Scala di Milano con Turandot, tornando in seguito nel 2005 per dirigere Otello. Ha aperto la stagione 2001 del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino con Don Pasquale. Recenti impegni includono Khovanchina, Sir John In Love di Vaughan Williams, Madama Butterfly, Boheme e Tosca presso l’English National Opera, The Flying Dutchman al Teatro dell'Opera di Roma, L'enfant et les sortilèges al Théâtre des Champs-Élysées di Parigi, La Voix Humaine assieme a Il castello di Barbablù, Don Carlos a Colonia, Madama Butterfly a Berlino e Oslo, Tosca alla Royal Opera House di Londra, Lady Macbeth di Mzensk all'Opera di Oslo, Tosca all'Opera di San Paolo , Tosca e Turandot al Mariinsky Opera House, Il Prigioniero di Dallapiccola e Norma di Bellini con l'Orchestra Mariinsky durante il Festival Stars of the White Nights a San Pietroburgo, Lady Macbeth di Mzensk a Helsinki, Les Pecheurs des Perles e Così fan tutte a Trieste e Otello a Weimar. Dirige regolarmente orchestre come Staatskapelle Dresden, Munich Philharmonic, Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks, Gewandhausorchester, Wiener Symphoniker (con cui ha registrato "Poliuto" di Donizetti per Emi-Cbs), Bamberger Symphoniker, Orchestre National de Radio France, Mozarteum Orchester, Konzerthaus Orchester Berlin, Orchestra Nazionale della Rai, l'Accademia di Santa Cecilia, Maggio Musicale Fiorentino, Orchestra del Teatro Verdi di Trieste, Orchestre Philharmonique de Montecarlo, Svetlanov Symphony Orchestra, Spanish National Symphony Orchestra, Hong Kong Philharmonic, Metropolitan Symphony Orchestra , Sydney Symphony, Orchestra Yomiuri, Orchestra Sinfonica Tchaikovsky, Orchestra Sinfonica di Taipei, Berner Symphonieorchester, Orchestra Philharmonique di Strasburgo, Orchestra Sinfonica del Qatar, Orchestra Sinfonica di Montreal, Shenzhen Symphony Orchestra, l'Orchestre Philharmonique de Nice e molte altre ancora. I prossimi impegni lo vedranno protagonista oltre che con l’Orchestra Verdi, anche alla direzione dell’Orchestra Sinfonica del Teatro alla Scala di Milano (“Woolf Works”, Max Richter), della London Philharmonic Orchestra, della Luzern Symphony Orchestra.

Erina Gambarini, Maestro del Coro.

Figlia d’arte, ha iniziato la sua attività artistica a 13 anni al Teatro alla Scala di Milano, come voce bianca, protagonista nell’opera di Britten Il giro di vite.

Dopo alcuni anni di intensa attività solistica, ha proseguito lo studio del pianoforte con il padre, lo studio del canto, come soprano, con Teresa Stich Randall a Vienna, direzione interpretazione corale e musica da camera con Marcel Couraud, tecnica vocale e interpretazione con Schmidt-Gaden. Ha collaborato con la RSI, la RAI, la Fenice di Venezia, Teatro Sociale di Como, Teatro Olimpico e Valle di Roma, Teatro Carignano di Torino, Verdi di Trieste, La Pergola di Firenze, Teatro Grande di Brescia. Ha inciso numerosi CD per Nuova Era, Carrara e Ricordi. Nel 1989 fonda il gruppo corale Canticum Novum, che in pochi anni si distingue per la qualificata e ricca attività artistica e parallelamente dirige vari gruppi strumentali. Nel 1996 inizia la sua collaborazione con il Maestro Romano Gandolfi, che nel 1998 la chiama come sua assistente e maestro del coro in occasione della costituzione del Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi, incarico che ricopre tuttora.

Ha collaborato con molti direttori d’orchestra, tra i quali Riccardo Chailly, Claudio Abbado, Gianandrea Gavazzeni, Aldo Ceccato, Ettore Gracis, Oleg Caetani, Claus Peter Flor, Christopher Hogwood, Rudolf Barshai, Vladimir Jurowski, Helmuth Rilling, Leonard Slatkin, Nevil Marriner, Roger Norrington, Vladimir Fedoseyev, Robert King.

Dal 1997 è membro dell’Ateneo di Scienze, Lettere ed Arti di Bergamo per i suoi meriti artistici.

Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi

Il Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi nasce nell’autunno del 1998 sotto la direzione musicale di Romano Gandolfi ed è composto da 100 elementi che affrontano il repertorio lirico-sinfonico, cameristico e polifonico, spaziando dal Barocco al Novecento. Sin dal suo primo concerto ottiene un grande successo di pubblico e di critica con i Quattro pezzi sacri di G.Verdi diretti da Riccardo Chailly, per poi affrontare pagine tra le più impegnative del repertorio corale lirico e concertistico, sia in Italia che all’estero. Dal 2006 Erina Gambarini è subentrata nella direzione del Coro.


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