L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Indice articoli

LA TRAVIATA

Melodrammain tre atti

Libretto di Francesco Maria Piave, dal dramma La Dame aux camélias di Alexandre Dumas figlio

Musica di Giuseppe Verdi

Personaggi Interpreti

Violetta Valéry soprano Maria Grazia Schiavo/ interprete da definire*(15, 18, 20, 22)

Alfredo Germont tenore Dmytro Popov/ Giulio Pelligra*(15, 18, 20, 22)

Giorgio Germont, suo padre baritono Giovanni Meoni/ Damiano Salerno*(15, 18, 20, 22)

Flora Bervoix, amica di Violetta mezzosoprano interprete da definire

Annina, cameriera di Violetta soprano Ashley Milanese

Gastone, visconte di Letorières tenoreLuca Casalin

Il barone Douphol, protettore di Violetta baritonoPaolo Maria Orecchia

Il marchese D’Obigny, amico di Flora baritonoDario Giorgelè

Il dottor Grenvil basso interprete da definire

Giuseppe, servo di Violetta tenoreAlejandro Escobar / Luigi Della Monica

Un domestico di Flora baritonoMarco Sportelli / Franco Rizzo

Un commissionario bassoGiuseppe Capoferri / Riccardo Mattiotto

Direttore d’orchestra Donato Renzetti

Regia e luci Henning Brockhaus

Movimenti coreograficiValentina Escobar

Scene Josef Svoboda

riprese da Benito Leonori

Costumi Giancarlo Colis

Maestro del coro Andrea Secchi

ORCHESTRA E CORO DEL TEATRO REGIO

Allestimento Associazione Arena Sferisterio Macerata e Fondazione Pergolesi-Spontini di Jesi

PARTNER

Teatro Regio

Venerdì 14 Dicembre 2018 ore 20

Sabato 15 Dicembre 2018* ore 20

Domenica 16 Dicembre 2018 ore 15

Martedì 18 Dicembre 2018* ore 20

Mercoledì 19 Dicembre 2018 ore 20

Giovedì 20 Dicembre 2018* ore 20

Venerdì 21 Dicembre 2018 ore 20

Sabato 22 Dicembre 2018* ore 20

Domenica 23 Dicembre 2018 ore 15

LA TRAVIATA

di Giuseppe Verdi

«Un altro forse non l’avrebbe fatto per i costumi, pei tempi e per mille altri goffi scrupoli. Io lo faccio con tutto il piacere. Tutti gridavano quando io proposi un gobbo da mettere in scena. Ebbene: io ero felice di scrivere il Rigoletto»: Verdi non era certo artista tale da avere timore dello scandalo. Così, quando nel 1852 dovette scegliere il soggetto di una nuova opera per Venezia, la sua preferenza cadde sul “discusso” lavoro di Alexandre Dumas figlio La Dame aux camélias, vero bestseller dell’epoca. Non era solo la vicenda in sé a essere scabrosa (la vera storia della cortigiana Alphonsine Duplessis, amata dallo stesso Dumas), ma il fatto stesso di portare sulle scene di un teatro lirico temi e vicende appartenenti al presente, se non al vissuto, degli spettatori stessi: le danze, i costumi, il vizio e il lusso, i giochi e le tresche; la tisi stessa di cui muore Violetta. La censura veneziana gli impose di retrodatare di un secolo la vicenda, e questo fatto, unito alla cattiva qualità della prima compagnia di canto, fece probabilmente sì che il debutto dell’opera, avvenuto al Teatro La Fenice il 6 marzo 1853, si risolvesse in un fiasco. Solo un anno dopo Verdi si prendeva però una grande rivincita, con il trionfo dell’opera nella stessa città in cui era prima caduta, e la Traviata cominciava il cammino che la avrebbe presto portata a essere una delle opere più amate dal pubblico di tutto il mondo.

ATTO I

Nella casa di Violetta Valéry, bella e famosa mondana parigina, nonché amante del barone Douphol, è in pieno svolgimento un festoso ricevimento. Il visconte Gastone presenta alla padrona di casa il giovane Alfredo Germont, suo ammiratore: Violetta propone un brindisi collettivo. Mentre si dirige verso un’altra sala per le danze, la donna, da tempo malata, è presa da un violento attacco di tosse ed è costretta a fermarsi. Alfredo le dichiara il proprio amore, ma lei ribatte affermando di poter offrire solo amicizia; poi, colpita dalle frasi del giovane, lo invita a tornare il giorno dopo, quando il fiore che gli ha donato sarà appassito. Gli invitati lasciano il ricevimento e Violetta si rende conto di sentirsi per la prima volta davvero innamorata.

ATTO II

Violetta e Alfredo vivono ora insieme in una villa di campagna fuori Parigi. Alfredo viene però a sapere dalla cameriera Annina che Violetta ha dovuto vendere i gioielli per pagare le loro spese, e corre a Parigi per procurarsi del denaro. Violetta, rimasta sola, riceve la visita di Giorgio Germont, padre di Alfredo, che le chiede di troncare la relazione che sta portando suo figlio alla rovina. Violetta, sdegnata, risponde di avere venduto i propri gioielli pur di non dover chiedere denaro all’uomo di cui è innamorata. Germont rimane colpito dalla dichiarazione e, cambiando tono, le chiede di lasciare Alfredo per non compromettere, con la sua cattiva reputazione, il futuro matrimonio della figlia. Violetta, contro la propria volontà, accetta, pur di non rovinare Alfredo e la sua famiglia; Germont è commosso. Alfredo, ignaro di tutto, torna da Parigi e Violetta gli dichiara ancora una volta tutto il suo amore e si allontana. Un uomo consegna ad Alfredo una lettera in cui Violetta gli comunica di aver deciso di andarsene; il padre cerca allora di consolarlo invitandolo a tornare in Provenza con lui, ma Alfredo si ingelosisce nello scoprire un invito a una festa da Flora. Quando Violetta giunge alla festa, accompagnata dal suo vecchio amante Douphol, Alfredo siede già al tavolo da gioco fingendo indifferenza. Il giovane Germont continua a vincere alle carte; quando Violetta lo scongiura di andarsene e gli dice, mentendo, di amare il barone, Alfredo chiama tutti gli invitati e getta sprezzantemente una borsa di denaro ai piedi di Violetta. Giunge il vecchio Germont, che lo rimprovera per il gesto compiuto, ma non gli rivela la verità.

ATTO III

Violetta, ormai costretta a letto dalla tisi, sa di essere vicina alla fine. In una lettera, il vecchio Germont le ha scritto che Alfredo, dopo aver ferito in duello il barone, aveva lasciato la Francia ma, dopo essere stato informato dal padre della verità, stava facendo ritorno per raggiungerla. Alfredo arriva e si getta tra le braccia di Violetta, e insieme cominciano a fare progetti per il futuro. Nel frattempo giunge anche Germont, ma è troppo tardi: Violetta si rianima brevemente e poi muore vicino all’unico uomo da lei davvero amato.

LA TRAVIATA

Prezzi dei biglietti

Recita del 14 dicembre:€ 170 - 135 - 120 - 100 - 70 - 55

Recite del 16, 19, 21 e 23 dicembre:€ 95 - 80 - 75 - 70 - 60 - 29

Recite del 15, 18, 20 e 22 dicembre: € 90 - 75 - 70 - 65 - 55 - 29

Biglietti ridotti del 20% per gli under 30 e del 10% per gli over 65

18app: posto unico € 25 per la recita del 14 dicembre per l’eventuale accompagnatore è previsto un biglietto con uno sconto del 50%); condizioni valide fino a esaurimento dei posti riservati all’iniziativa

Under 25: posto unico € 2 per le recite del 18 e 22 dicembre - BIGLIETTI ESAURITI

(condizione valida fino a esaurimento dei posti riservati all’iniziativa)

Un’ora prima degli spettacoli, eventuale vendita di posti con una riduzione del 20% sul prezzo intero

Biglietteria e Informazioni

TEATRO REGIO

Piazza Castello, 215 - 10124 Torino

Tel. 011.8815.1 - Fax 011.8815.214

Biglietteria Teatro Regio

Tel. 011.8815.241/242

Fax 011.8815.601 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Orario di apertura:

da martedì a venerdì: 10.30-18

sabato: 10.30-16

un’ora prima degli spettacoli

Informazioni

Piazza Castello 215 (Ingresso uffici) - Tel. 011.8815.557 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

www.teatroregio.torino.it

Vendita on line: www.vivaticket.it

Vendita telefonica con carta di credito: tel. 011.8815.270

Orario del servizio: da lunedì a venerdì 9-12

Carte ammesse: Visa e Mastercard

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Altre Biglietterie

INFOPIEMONTE - TORINOCULTURA

Via Garibaldi 2 - Torino. Orario di apertura: da lunedì a domenica 9-17.30

Info: Numero verde 800.329329

Pagamenti consentiti: carte di credito e bancomat

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da lunedì a venerdì ore 9-19; sabato ore 9-14


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