L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Indice articoli

Sylvia inaugura la stagione

 a cura di Michele Olivieri

Presentata dal Sovrintendente e Direttore Artistico Alexander Pereira e dal Direttore del Corpo di Ballo Frédéric Olivieri la Stagione di Balletto 2019/2020 del Teatro alla Scala di Milano

Sette sono i programmi della nuova stagione per il Corpo di Ballo scaligero, a cui si aggiunge una nuova produzione per la Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala. La stagione prenderà l’avvio fin da subito con le tre novità. Grande ritorno anche per le étoile ospiti Svetlana Zakharova e Roberto Bolle.

Il programma

Dalla presentazione ufficiale di Frédéric Olivieri, Direttore del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala:

“Prosegue anche con la nuova Stagione di Balletto il percorso che nelle recenti programmazioni ha saputo esaltare l’artisticità del Corpo di Ballo e catturare l’attenzione del pubblico e dei media sia attraverso il ritorno di grandi titoli del repertorio sia attraverso nuove creazioni e debutti; visibilità proiettata e amplificata anche nel corso delle tournée internazionali, prestigiosa ulteriore vetrina per la Compagnia e le produzioni scaligere scelte per rappresentarci nel mondo. Anche quest’anno dunque sarà caratterizzato dal ritorno di titoli che fanno parte della storia del Teatro, da nuovi ingressi in repertorio di lavori mai rappresentati prima dal Balletto scaligero e da una prima assoluta: una doppia creazione, musicale e coreografica, che unirà due nomi di prima grandezza in un nuovo importante progetto artistico. Sette sono i programmi della Stagione di Balletto 2019-2020, a cui si aggiunge una nuova produzione per la Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala; Stagione che parte subito con le tre novità. Grande apertura infatti con un debutto per la Scala, che prosegue il filone del recupero del repertorio ottocentesco a cui il nostro tempo ha saputo dare nuova vita, nuova veste e nuova vitalità. Dopo “Le Corsaire”, presentato con grande successo nella coreografia di Anna-Marie Holmes la scorsa Stagione, ora è “Sylvia” a risplendere in scena, nella recentissima versione di Manuel Legris, creata per lo “Staatsballet di Vienna” di cui è direttore, con scene e costumi disegnati da Luisa Spinatelli e coprodotta con il Teatro alla Scala. Novità e debutti anche per il secondo programma, che arricchisce il ciclo di balletti su musica da camera con cinque gemme di due maestri del Novecento, Hans van Manen e Roland Petit, esemplari del loro stile e legate in modo imprescindibile al tessuto musicale. La genialità, vivente e prolifica, di Hans van Manen, raramente presente sul nostro palcoscenico, scaturirà da uno dei suoi pezzi-simbolo, ormai un classico del XX secolo, “Adagio Hammerklavier”, e da due brani mai eseguiti prima dal Balletto scaligero: “Sarcasmen” e “Kammerballett”. Il genio di Roland Petit rivivrà con l’evocativo duetto maschile da uno dei suoi magistrali successi “Proust” e nel capolavoro esistenzialista “Le Jeune homme et la Mort”: sulla “Passacaglia in do minore di Bach” eseguita per organo, vedrà iconico e intenso protagonista nelle recite di apertura la nostra étoile Roberto Bolle. La prima assoluta è affidata a un progetto inedito, commissionato dal Teatro alla Scala e SIAE: una creazione, musicale e coreografica, che congiunge per la prima volta le sensibilità e originalità artistiche di due grandi autori del nostro tempo. Con le coreografie di Mauro Bigonzetti, alla Scala la prima mondiale della composizione di Fabio Vacchi su libretto di Emmanuelle de Villepin tratto dal romanzo “La ragazza che non voleva morire”. Un lavoro di Danza e di Teatro, dove coesistono parola (Filippo Timi sarà la voce recitante), canto, musica e corpo, per una sintesi delle forme tradizionali e contemporanee dei tanti generi del teatro musicale, che cancella i confini fra queste diverse espressioni; una nuova sfida anche per la étoile Roberto Bolle, che ne sarà protagonista in diverse recite. Da una parte dunque novità che celebrano la creatività del presente, dall’altra lavori che fanno parte della storia del balletto ma che pur oggi non perdono il loro smalto e la loro carica, di grandi coreografi del Novecento che hanno posto la loro firma sul grande repertorio marcandolo con la originalità della propria lettura: Kenneth MacMillan, con “Romeo e Giulietta”, che torna in scena dopo quattro anni, e che nel corso delle passate stagioni ha visto alternarsi protagonisti appassionati e indimenticabili; Rudolf Nureyev, con il ritorno del suo “Lago dei cigni” a distanza di sei anni dalle precedenti rappresentazioni e George Balanchine con il suo “Schiaccianoci” che ha aperto in grande stile la scorsa Stagione entrando nel nostro repertorio con un allestimento creato ad hoc da Margherita Palli. Ritorni importanti questi, che vedranno protagonisti gli artisti della Compagnia scaligera, nella ripresa dei ruoli o nel loro debutto. Ma non solo: grande ritorno anche per le nostre étoile Svetlana Zakharova e Roberto Bolle, protagonisti nello struggente capolavoro di John Neumeier“La Dame aux camélias” di cui furono indimenticabili interpreti all’apertura della Stagione 2017-2018. Le creazioni della nostra epoca portano quest’anno in Stagione anche una ulteriore novità, firmata da Heinz Spoerli e destinata alla Scuola di Ballo e all’Orchestra dell’Accademia Teatro alla Scala: nell’anno che segna le celebrazioni dei 250 anni dalla nascita di Beethoven, verrà presentata in prima assoluta “Prometeo”, nuova coreografia su “Die Geschöpfe des Prometheus”, l’unico balletto scritto dal compositore tedesco che riporta alla memoria, con i nomi di Viganò e di Milloss, i fasti e la storia del balletto e del nostro Teatro. Un programma che si aprirà sulle note di Mozart, nella “Présentation” che vedrà sul palcoscenico scaligero tutti gli allievi della Scuola, che della danza sono il futuro. Anche quest’anno il Teatro alla Scala e il suo Corpo di Ballo ringraziano Intesa Sanpaolo, Sponsor Principale della Stagione.


14 dicembre 2019: Anteprima dedicata ai Giovani

17, 18, 21, 29, 31 dicembre 2019

3, 11 (2 rappr.), 14 gennaio 2020

Sylvia

Ispirato al dramma pastorale “Aminta” di Torquato Tasso, “Sylvia ou la nymphe de Diane” andò in scena all’Opéra di Parigi nel 1876. Tra fasti mitologici, ninfe, satiri, pastorelli e dei dell’Olimpo, fu la straordinaria partitura di Delibes a trionfare: raffinata e ricchissima nei ritmi, armonie e melodie, ebbe in Čaikovskij un convinto ammiratore. Nel solco della tradizione francese, Manuel Legris crea nel 2018 la sua versione per lo Staatsballet di Vienna; coprodotta con la Scala, arriva ora al Piermarini in debutto per il Corpo di Ballo scaligero, a inaugurare la nuova Stagione. Legris ha dato nuova vita e nuova veste a uno dei grandi classici dell’Ottocento, con freschezza ed energia, caratteri forti e virtuosismi, esaltati dall’allestimento di Luisa Spinatelli, di grande impatto visivo. Una serata che promette fuochi d’artificio e che vede sul podio, così come alla creazione a Vienna, il M° Kevin Rhodes.

 

24, 25, 28, 31 gennaio; 

1, 5, 7 (2 rappr.), 8 febbraio 2020

Serata van Manen-Petit

La nuova tappa del progetto di balletti su musica da camera celebra due icone della storia della coreografia che hanno segnato la danza del nostro tempo con la originalità di uno stile inconfondibile che qui si declina in lavori legati in modo imprescindibile al tessuto musicale. E se il genio di Roland Petit viene esaltato nel capolavoro esistenzialista “Le Jeune homme et la Mort” e con l’evocativo e intenso duetto maschile da uno dei suoi magistrali successi “Proust”, quello, vivente, di Hans van Manen, scaturisce da uno dei suoi pezzi-simbolo, ormai un classico del XX secolo, “Adagio Hammerklavier”, e da due brani mai eseguiti prima dal Balletto scaligero, “Sarcasmen” e “Kammerballett”, e ne rivela la maestria nell’uso dello spazio e della struttura, di uno stile puro ma con un substrato fortemente espressivo, nell’attenzione alle dinamiche, anche conflittuali, anche ironiche, mai astratte.

22, 24 marzo; 1, 2 (2 rappr.), 9, 16 aprile 2020

Madina

Una creazione musicale e coreografica, un progetto nuovo nell’approccio, nelle tematiche attuali ma universali, raramente declinate in balletto, nomi di prima grandezza che congiungono per la prima volta le proprie sensibilità e originalità artistiche. Con le coreografie di Mauro Bigonzetti, alla Scala la prima mondiale della composizione di Fabio Vacchi su libretto di Emmanuelle de Villepin tratto dal romanzo “La ragazza che non voleva morire”. La giovane Madina, kamikaze non per scelta, sceglie di non uccidere, non vuole morire. Un atto che scuote dal torpore, innesca reazioni, sentimenti contrastanti, speranza di cambiamento. Pulsioni ancestrali, luoghi simbolici, dinamiche perverse di una violenza che stritola sé stessa, in cui il bene e il male si contrappongono ma continuano a mescolarsi: un lavoro di Danza e di Teatro, dove coesistono parola, canto, musica e corpo per una sintesi delle forme tradizionali e contemporanee dei tanti generi del teatro musicale, che cancella i confini fra queste diverse espressioni.

29 aprile; 5, 6, 8, 9, 12, 13, 15 maggio 2020

Romeo e Giulietta

Una storia d’amore senza fine, un classico della coreografia sulle immortali note di Prokof’ev, musica straordinaria, ricchissima di emozioni e di dettagli descrittivi, profondamente teatrale e coinvolgente. Tra variazioni tecniche, danze d’insieme e passi a due di grande equilibrio ed eleganza, “Romeo e Giulietta” di Kenneth MacMillan ha visto alternarsi protagonisti indimenticabili e appassionati, nel dar corpo e anima alla vicenda shakespeariana degli amanti veronesi, che MacMillan tratta con profonda attenzione alle relazioni umane, con lirismo e tensione psicologica, senza dimenticare i momenti di humour, attraverso le dinamiche e le emozioni del ballet d’action ben presenti nella musica di Prokof’ev. Nell’allestimento appositamente realizzato per la Scala nel 2010 da Mauro Carosi e Odette Nicoletti, torna ora in scena con l’Orchestra dell’Accademia diretta da Felix Korobov.

 

28, 30 (2 rappr.) maggio; 1, 14, 21 giugno 2020

Spettacolo della Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala

L’Accademia Teatro alla Scala in questa Stagione porterà sul nostro palcoscenico la storia del nostro Teatro e dei grandi nomi che ne hanno segnato il cammino danzante, e della Scuola di Ballo che ha ormai superato i duecento anni di vita; il presente e il futuro del balletto, nei giovani allievi che stanno forgiando il loro stile per poter spiccare il volo. Stile e dedizione apriranno la serata con “Présentation” firmata da Frédéric Olivieri, che vede tutti gli allievi in scena sulle note di Mozart, e convoglieranno in una nuova creazione, “Prometeo”, firmata da Heinz Spoerli. Nell’anno che segna le celebrazioni dei 250 anni dalla nascita di Beethoven, Spoerli crea una nuova coreografia su “Die Geschöpfe des Prometheus”, l’unico balletto scritto dal compositore tedesco che riporta alla memoria i fasti e la storia del balletto e del nostro Teatro. A dirigere l’Orchestra dell’Accademia, Theodor Guschlbauer.

 

24, 27 giugno; 3, 4, 6, 8, 9 luglio 2020

Il lago dei cigni

Il Čajkovskij più toccante, il balletto più amato. Nella lettura di Rudolf Nureyev il protagonista assoluto è Siegfried, un principe romantico dall’animo malinconico più che eroico, contemplativo e meditativo. Quando il “suo” Lago approda alla Scala nel 1990, Nureyev tiene per sé il ruolo chiave, equivoco, speculare, di Wolfgang/Rothbart. Ma è per il Principe che Nureyev crea ardue variazioni, ponendolo al centro di tutte le linee drammaturgiche. Il prezioso e storico allestimento firmato da Ezio Frigerio e Franca Squarciapino dosa luci e colori riflettendo il romanticismo della musica in un richiamo a Monet, per rappresentare i candidi cigni di Čajkovskij sulle acque placide eppure inquiete del giardino di Giverny. Sul podio a dirigere l’Orchestra della Scala lo specialista del repertorio russo Michail Jurowski.

 

18, 19, 23, 24, 26 (2 rappr.), 29, 30 settembre 2020

La dame aux camélias

Una delle pietre miliari del lavoro coreografico di John Neumeier, “La Dame aux Camélias” è esemplare della sua predilezione per i balletti narrativi a serata e della sua concezione di balletto drammatico contemporaneo. Neumeier si rivolge al romanzo di Alexandre Dumas figlio, scritto di getto nel 1848, pochi mesi dopo la morte di Marie Duplessis, la cui vicenda ha ispirato la Violetta verdiana della “Traviata” e non alla commedia rielaborata dallo stesso autore. Sulle note struggenti di Chopin - con una intensa e raffinata scrittura coreografica, un apparato scenico splendido e accurato, quasi “viscontiano”, e un vocabolario neoclassico - conduce al climax drammatico attraverso meravigliosi passi a due, grandi scene di balli e importanti momenti per i solisti. Sul podio Theodor Guschlbauer, esperto del repertorio francese, torna a dirigere l’Orchestra dell’Accademia.

 

3, 5, 6, 8, 9, 13, 14, 15, 16, 20 ottobre 2020

Lo schiaccianoci

Dopo lo straordinario successo del debutto nazionale e scaligero con il nuovo allestimento, raffinato e poetico, di Margherita Palli, torna in scena George Balanchine’s The Nutcracker®, tra le più famose produzioni del capolavoro di Čajkovskij, un balletto straordinario con scene emozionanti, di grande effetto, e un notevole dispiegamento di forze, del Corpo di Ballo e dei più piccoli allievi della Scuola, impegnati in gran numero. La meravigliosa coreografia si dispiega nei due atti, portandoci dalla realtà alla fantasia, affascinando anche i più piccoli con suggestione e incanto, stupore e magia. Il primo atto infatti introduce i personaggi - i bambini Stahlbaum, Marie e Fritz, il Signor Drosselmeier e suo nipote - e inizia anche il passaggio dalla realtà alla fantasia con il meraviglioso Valzer dei Fiocchi di Neve. Il secondo atto offre la trasformazione completa, entrati nel “Regno della Fata Confetto”. Affidata all’Orchestra dell’Accademia l’esecuzione musicale; sul podio torna Felix Korobov.

The performance of George Balanchine’s The Nutcracker® a Balanchin® Ballet, is presented by arrangement with The George Balanchine Trust and has been produced in accordance with the Balanchine Style® and Balanchine Technique® Service standards established and provided by the Trust.

www.teatroallascala.org

Michele Olivieri


Vuoi sostenere L'Ape musicale?

Basta il costo di un caffé!

con un bonifico sul nostro conto

o via PayPal

 



 

 

 
 
 

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.