L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

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57° Festival Internazionale di Musica da camera di Cervo – anno 2020
dal 17 luglio al 28 agosto 2020

Venerdì 17 luglio 2020 ore 21.30

Cervo Piazza dei Corallini

Tra rigore e libertà - Un viaggio nel tempo attraverso Studi, Improvvisi e Fantasie per pianoforte

Terzo concerto del ciclo triennale

In collaborazione con Concorso pianistico “Géza Anda” di Zurigo

Pietro De Maria

– pianoforte

 

L.v. Beethoven Sonata quasi una Fantasia in Do diesis minore op. 27 n° 2 “Al chiaro di luna”

                  1.  

                    Adagio sostenuto

                     

                  2.  

                    Allegretto

                     

                  3.  

                    Presto agitato

                     

 

F. Chopin Mazurca op. 67 n° 4 in La minore 

 

Mazurca op. 24 n° 2 in Do maggiore

 

Mazurca op. 63 n° 3 in Do diesis minore 

 

Ballata n° 1 in Sol minore op. 23

 

Notturno op. 55 n° 2 in Mi bemolle maggiore

 

Scherzo n° 2 op. 31 in Si bemolle minore 

 

F. Liszt Da Soirées de Vienne, 9 Valses-Caprices d'après Schubert

 

 

n° 6 in la minore

 

 

Dalle Années de Pèlerinage, Deuxième Année – Italie

 

Sonetto 104 del Petrarca

 

 

Da Grandes Etudes de Paganini, S141

 

n° 3 in sol diesis minore ("La Campanella")

 

Pietro De Maria

 

Dopo aver vinto il Premio della Critica al Concorso Tchaikovsky di Mosca nel 1990, Pietro De Maria ha ricevuto il Primo Premio al Concorso Internazionale Dino Ciani di Milano (1990), al Géza Anda di Zurigo (1994).

 

Nel 1997 gli è stato assegnato il Premio Mendelssohn ad Amburgo. La sua intensa attività concertistica lo vede solista con prestigiose orchestre e con direttori quali Roberto Abbado, Gary Bertini, Myung-Whun Chung, Vladimir Fedoseyev, Daniele Gatti, Alan Gilbert, Eliahu Inbal, Marek Janowski, Ton Koopman, Michele Mariotti, Ingo Metzmacher, Gianandrea Noseda, Corrado Rovaris, Yutaka Sado, Sándor Végh.

 

Nato a Venezia nel 1967, De Maria ha iniziato lo studio del pianoforte con Giorgio Vianello e si è diplomato sotto la guida di Gino Gorini al Conservatorio della sua città, perfezionandosi successivamente con Maria Tipo al Conservatorio di Ginevra, dove ha conseguito nel 1988 il Premier Prix de Virtuosité con distinzione.

 

Il suo repertorio spazia da Bach a Ligeti ed è il primo pianista italiano ad aver eseguito pubblicamente l'integrale delle opere di Chopin in sei concerti. Recentemente ha realizzato un progetto bachiano, eseguendo i due libri del Clavicembalo ben temperato e le Variazioni Goldberg.

 

Ha registrato l'integrale delle opere di Chopin, il Clavicembalo ben temperato e le Variazioni Goldberg per DECCA, ricevendo importanti riconoscimenti dalla critica specializzata, tra cui Diapason, International Piano, MusicWeb-International e Pianiste. Ha inciso inoltre le tre Sonate op. 40 di Clementi per l'etichetta Naxos, un recital registrato dal vivo al Miami International Piano Festival per la VAI Audio, l'integrale delle opere di Beethoven per violoncello e pianoforte con Enrico Dindo per la Decca e un CD con opere di Fano per Brilliant Classics.

 

Pietro De Maria è Accademico di Santa Cecilia e insegna al Mozarteum di Salisburgo. È nel team di docenti del progetto La Scuola di Maria Tipo organizzato dall’Accademia di Musica di Pinerolo.

 

Venerdì 24 luglio 2020

Prima replica ore 20.30 – Seconda replica ore 22.30

 

Cervo Piazza dei Corallini

Paolo Fresu Trio - “Tempo di Chet”
Paolo Fresu –

tromba, flicorno, effetti

Dino Rubino

– pianoforte, flicorno

Marco Bardoscia

- contrabbasso

 

C’è qualcosa di evocativo e quasi di spirituale in un trio che sfrutta la grande capacità empatica dei suoi componenti per comporre arte e comunicare vita. È quello che succede quando parliamo di Paolo Fresu, Dino Rubino e Marco Bardoscia. Un trio inedito che si confronta con le reciproche esperienze dirette (Paolo e Marco suonano insieme nel progetto cameristico “Altissima Luce”, e spesso in trio con Daniele Di Bonaventura quando il duo di Paolo con il celebre bandoneonista diventa, appunto, un trio) e con i diversi stili che caratterizzano i singoli musicisti; diversi ma perfettamente assimilabili e complementari. Un dialogo a tre voci raffinato, di grande impatto emotivo e intellettivo che si compone del suono caldo e corposo e della mente vivida e creativa di Fresu, delle linee potenti e coinvolgenti del contrabbasso di Bardoscia e del pianismo elegante e vibrante di Rubino. Il trio è stato voluto in questa forma da Fresu per l’avventura teatrale del progetto “Tempo di Chet -La versione di Chet Baker” prodotto dal Teatro Stabile di Bolzano diretto da Walter Zambaldi e per la regia di Leo Muscato. Tutte le musiche, composte da Fresu, sono prodotte dal trio e appaiono anche sul cd“Tempo di Chet”, pubblicato da TǔkMusic etichetta discografica del trombettista sardo, fondamentalmente dedicata ai nuovi talenti italiani, delle quali fila sia Bardoscia che Rubino fanno parte integrante da diversi anni..

 

Paolo Fresu

sardo di nascita, è un indomabile poeta del suono. Provare a descrivere il suo enorme lavoro nel dettaglio si rivela impresa senza fine. Ogni tentativo di spiegare la sua forza, le sue modalità espressive, le innumerevoli collaborazioni per le quali è divenuto famoso, porta invariabilmente a schiaccianti asserzioni. Il lavoro dell’artista, profondamente radicato nella vita culturale della nativa Sardegna, i tanti premi internazionali, le incalcolabili registrazioni a suo nome o come ospite di altri, il suo amore per i piccoli obiettivi ma anche per quelli più grandi come Parigi (!) –rappresentano le affascinanti sfaccettature di questo famoso artista. Fresu è un convinto assertore della teoria secondo la quale il futuro del jazz passi attraverso un’apertura alle altre culture musicali. Questa nuovissima e valida collaborazione con Galliano e Lundgren offre ampiamente prova della curiosità illimitata dell’artista, ancora evidente dopo 30anni di carriera.

 

Marco Bardoscia

a quindici anni si iscrive alla classe di Contrabbasso del conservatorio Tito Schipadi Lecce dove conseguirà il diploma nel 2005 sotto la guida del M° Leonardo Presicci. Durante gli anni del conservatorio va maturando una forte passione per la musica Afroamericana, comincia a trascrivere i grandi maestri del jazz e studia gli standards, pane quotidiano di ogni jazzista, colleziona tra l’altro esperienze musicali di vario tipo e suonando in molti festival in Italia, Belgio, Germania, Kosovo, Marocco, Olanda, Grecia, Turchia, Irlanda e Francia.Nel 2002 frequenta le clinics di Umbria Jazz e vince il premio al talento emesso dal Berklee College Of Music di Boston (USA) Nel 2007 pubblica il suo primo disco da leader dal titolo "Opening" con ospite Gianluca Petrella, e ad Aprile 2011 il secondo: “The Dreamer”. Vanta collaborazioni di rilievo nel panorama jazzistico europeo, Paolo Fresu, Gianluca Petrella, Ernst Reijseger, sono alcuni dei nomi con cui ha collaborato.

 

Dino Rubino

classe 1980, inizia lo studio del pianoforte presso il Conservatorio “V. Bellini” di Catania, ma, dopo appena tre anni, dopo aver visto suonare Tom Harrell, decide di abbandonarlo per intraprendere lo studio della tromba. Nel 1998 vince il premio Massimo Urbani come miglior talento nazionale emergente, riconoscimento che gli aprirà alcune importanti porte; nel 2000, infatti, viene chiamato da Furio Di Castri a far parte al progetto “Giovani artisti d’Europa” Ricomincia a studiare il pianoforte, strumento che –contemporaneamente ala tromba –non abbandonerà più. Nel 2008 entra a far parte del gruppo di Francesco Cafiso, con cui suonerà per cinque anni, incidendo sei dischi. Nel 2009 si diploma in pianoforte e inizia la specialistica in jazz al Consevatorio A.Corelli di Messina, che concluderà all’inizio del 2012. Nel 2011 viene chiamato da Paolo Fresu per entrare a far parte della sua etichetta discografica "Tùk Music". Nel luglio del 2014 è ospite - per una residenza mensile - dell'Istituto di Cultura Italiano di Parigi all'interno della rassegna "Les promesses de l'Art". Da quel momento inizia a collaborare con musicisti italiani che vivono da anni a Parigi tra i quali Aldo Romano e Riccardo Del Fra. Un’esperienza incisiva che ha portato Dino a trasferirsi a Parigi, dove vive in questo momento. Attualmente è attivo con il suo progetto in solo, “Roaming Heart”, e leader di “On Air Trio”, formazione con Paolino Dalla Porta ed Enzo Zirilli. Ha registrato quattro dischi da leader.

 

Mercoledì 29 luglio 2020 ore 21.30

Cervo Chiesa di San Giovanni Battista

In collaborazione con Associazione Amici della Lirica Imperia e Lions Club Imperia Host

Roberto Rigo

– tromba

Fabio Merlini

- organo

 

O. Respighi Preludio (Omaggio al luogo sacro)

 

J. Clarcke Trumpet Voluntary

 

G. Amadeo Andante grazioso, Adagio, Per il postcommunio

 

G. B. Pergolesi Sonata

 

G. Ph.Telemann Suite per tromba e organo

 

F. Provesi Sinfonia

 

G. Verdi Offertorio da “Un ballo in maschera”

 

G. Amadeo Sonata

 

G.Torelli Concerto per tromba e organo

 

V. Bellini Sonata

 

Roberto Rigo

 

Roberto Rigo, figlio d’arte, si è diplomato in Tromba presso il Conservatorio “F.E. Dall’Abaco” di Verona nel 2000 con il massimo dei voti. Si è perfezionato con i Maestri Pierobon, Bodanza, Tamiati, Cadoppi, Burns, Parodi, Dell’Ira, Rivellini e nel settembre 2006 ha conseguito il Diploma Accademico di II° livello in Tromba con il massimo dei voti e lode. Ha collaborato in qualità di Prima Tromba con le più importanti Orchestre Italiane come l’Orchestra Filarmonica del Teatro alla Scala di Milano, l’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma, l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, l’Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia, l’Orchestra del Teatro San Carlo di Napoli, l’Orchestra della Fondazione Toscanini di Parma, l’Orchestra Regione Toscana, l’Orchestra Haydn di Bolzano, suonando sotto la guida dei Maestri Muti, Mehta, Pretre, Noseda, R. Abbado, Luisotti e molti altri. Ha svolto una enorme attività cameristica con il “Concentus Ottoni Arena di Verona”, il quintetto “Organa et Bucinae”, “I cameristi di Trento e Verona” e come solista con l’Orchestra dei “Solisti Veneti”, l’Orchestra “I Solisti di Radio Veneto Uno”, con il “Colibrì Ensamble”, con l’ Orchestra di Fiati “Marzotto” e altri. E’ risultato idoneo in più di 25 audizioni per orchestra, nel Concorso per Tromba di Fila presso l’Orchestra della Fondazione Toscanini di Parma, nel Concorso per Prima Tromba presso l’Orchestra della Regione Toscana e ha vinto il Concorso per Prima Tromba dell’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma presieduto dal Maestro Riccardo Muti.

 

Attualmente è titolare della cattedra di Tromba presso l’Istituto Musicale Pareggiato “G. Paisiello” di Taranto e insegna nei Corsi Preaccademici di Tromba presso il Conservatorio “Bonporti” di Trento e l’ISSM “Peri” di Reggio Emilia.

 

Fabio Merlini

 

Fabio Merlini classe 1967, è attivo come solista di viola, organo e clavicembalo.

 

Ha studiato inoltre direzione d’orchestra con Giuseppe Lanzetta e composizione con Bruno Bettinelli. Nel 1991 inizia una brillante carriera con I Solisti Veneti di Claudio Scimone, orchestra che lo porterà ad esibirsi in veste di solista in tutte le sale più importanti del mondo come Musikvereisaal Wien, Mozarteum Salzburg, Sala Tchaikowsky Mosca, Concertgebouw Amsterdam, Lincoln Center New York, Tonhalle Zurich, Opera de Paris, Teatro alla Scala Milano, Osaka Symphony Hall, Teatro Colon Buenos Aires, Chicago Symphony Hall, Megaron Atene, Seoul Arts Center, Singapore Concert Hall, Suntory Hall Tokio, Caracas Auditorium Carreno, Teatro Colon Buenos Aires.

 

Ha collaborato in veste di organista, clavicembalista e pianista con solisti di fama internazionale come Itzhak Perlman, Salvatore Accardo, Isaac Stern, Uto Ughi, Jean Pierre Rampal, James Galway, Cecilia Gasdia, Sabine Mayer, Michala Petri, June Anderson, Katia Ricciarelli, Guy Touvron.

 

Ha tenuto masterclasses di basso continuo a Caracas, Abu Dhabi, Muscat, Tokyo e New York.

 

Registra per case discografiche del calibro di Decca, RCA Victor, Warner Fonit, Arts, Dynamic, TDK, Tactus e per emittenti televisive di tutto il mondo.

 

Dirige il complesso de I Solisti Laudensi, attivo dal 1970, in concerti e registrazioni discografiche per Tactus.

 

Dal 2019 è concert promoter de I Solisti Veneti e docente presso ISSM L. Boccherini di Lucca

 

Venerdì 31 luglio 2020 ore 21.30

Cervo, Piazza dei Corallini

Gabriella Costa

– soprano

Quintetto d’archi dell’Orchestra Sinfonica di Sanremo
Giancarlo De Lorenzo -

direttore

 

In collaborazione con Fondazione Orchestra Sinfonica di Sanremo.

Con il supporto di FIDEURAM Private Banker

Dedicato a Haendel

G.F. Haendel Da Semele

Aria di Semele “Endless Pleasure”

G.F. Heandel Da Alcina

Aria di Morgana “Tornami a vagheggiar”

G.F. Haendel Passacaglia in Sol minore

G.F. Haendel Da Giulio Cesare

 

Aria di Cleopatra “V'adoro Pupille”

 

“Piangerò la sorte mia”

W.A. Mozart Divertimento in Fa maggiore KV 138

                  1. Allegro

                  2. Andante

                  3. Presto

G.F. Haendel Da Giulio Cesare

“Da tempeste il legno infranto”

G.F. Haendel Da Rinaldo

Aria di Almirena “Lascia ch'io pianga”

G.F. Haendel Dal Messiah

“Rejoyce greatly“

Gabriella Costa

Gabriella Costa, diplomata in Pianoforte e laureata in Musicologia, è un’artista versatile ed apprezzata anche per il suo vasto repertorio: si dedica infatti, con continuità, al repertorio barocco e liederistico, senza però tralasciare l’opera dell‘800. Frequenti sono pure le sue incursioni in ambito contemporaneo e d’avanguardia, vantando la presenza a prime assolute di grandi compositori italiani e stranieri. Nel repertorio operistico debutta nel ruolo di Gilda in Rigoletto, al quale seguono Ballo in maschera, Maria di Rohan, Il Signor Bruschino, Il matrimonio segreto, Le nozze di Figaro, Il ratto dal serraglio, Don Pasquale, Il barbiere di Siviglia, Così fan tutte, Medea, Rigoletto ed altre. Ha sempre lavorato con grandi Direttori e Registi di fama mondiale. Nell’ambito del Barocco, vanta collaborazioni di prestigio con l’Accademia Bizantina, l’Accademia Montis Regalis, l’Astrée, i Solisti Veneti e gli Auser Musici. E’ stata impegnata ne La passione di Gesù Cristo al Carlo Felice di Genova, seguita da Orfeo ed Euridice a Poznan (Polonia) ed al Teatro dell’Opera Giocosa di Savona; è stata inoltre protagonista de La Cecchina al Teatro Donizetti di Bergamo. In ambito concertistico numerosi Recitals l’hanno vista protagonista in Austria, Canada, Cina, Francia, Giappone, Germania, Israele, Messico, Russia, Spagna, Repubblica Ceca e Brasile, accompagnata dalle più importanti orchestre italiane e straniere. Tante le tournée con l’Orchestra Sinfonica di Sanremo e quella dei Pomeriggi Musicali di Milano, con l’Orchestra del Teatro Massimo di Palermo e quella Filarmonica Marchigiana, con l’Orchestra Sinfonica Siciliana e quella Regionale Toscana, con l’Orchestre des Pays de la Loire, l’Orchestra Tito Schipa di Lecce, quella della Magna Grecia ed altre. La sua versatilità le permette di cimentarsi anche con la musica leggera - italiana e straniera - in esibizioni sempre molto apprezzate dal pubblico, spaziando dalla melodia al musical al jazz.

Giancarlo De Lorenzo

Nato nel 1959, ha compiuto i suoi studi presso il Conservatorio di Musica di Brescia, diplomandosi con ottimi voti in Organo e Composizione organistica sotto la guida del maestro Franco Castelli. Dopo avere conseguito il diploma di Maturità Classica ha proseguito i suoi studi alla facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Bologna, presso il D.A.M.S. nella sezione Musica. Ha studiato inoltre composizione e direzione d'orchestra con il maestro G. Cataldo.

Direttore stabile dal 1992 dell'Orchestra Vox Auræ di Brescia, nel 2003 gli viene affidata la carica di Direttore Artistico e Direttore Principale dell'Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza, carica che ha ricoperto sino a dicembre 2011. Con questa orchestra, nel corso degli anni, ha effettuato numerosissimi concerti in Italia ed all'estero.

Ha collaborato inoltre con grandi solisti quali L.G. Uriol, M. Fornaciari, A Bacchetti, S.Krylov, F. Manara, A.Persichilli, P.Hommage, E. Klein, G. Costa, U. Clerici, B. Engerer, P. Entremont, M. Rudy, E. Virsaladze, S. Mintz, U. Ughi, P. Amoyal, P. Galliano, Hiromi Uehara, Uri Caine, Ramin Bahrami, Mischa Maisky e molti altri, sempre con ampio consenso di pubblico e di critica.

Ha diretto in più occasioni varie orchestre italiane ed estere quali: Orchestra di Padova e del Veneto, “I Pomeriggi Musicali” di Milano, Orchestra Filarmonica Italiana, Orchestra Sinfonica Abruzzese, Orchestra Europa Philarmonie di Magdeburgo, “Mainzer Kammerorchester” di Mainz, Orchestra Sinfonica di Wroclaw (Polonia), Orchestra Sinfonica di Kiev, Orchestra dell'Ermitage di S. Pietroburgo, la Helsinki Baroque Ensemble, Orchestra Filarmonica di Torino, I Virtuosi Italiani, la “Riverside Synphonie Orchestra” (New Jersey), Orchestra Philarmonie der Nationen nel Festival der Nationen, Orquesta Sinfonica del Estado de Mèxico, Orchestra Sinfonica do Teatro Nacional de Brasília, Orquestra Clássica da Madeira, Orchestra Sinfonica di Cipro, Orchestra Sinfonica di Extremadura, Orchestra Sinfonica di Maracaíbo, Orchestra Sinfonica di Manaus, Orchestra Metropolitana di Lisbona, Sinfonia Toronto, Orchestra Sinfonica di Istanbul, Orchestra Filarmonica di Belgrado, Orchestra sinfonica di Kalisz ( Polonia), Philarmony Hradec Kràlovè alla “Smetana Hall” di Praga.

Ha inoltre diretto le prestigiose orchestre Philarmonisches Kammerorchester Munchen e London Mozart Players.

Nel mese di Marzo 2012 ha diretto al Teatro Carlo Felice di Genova l’Orchestra del Carlo Felice con il pianista A. Bacchetti in un concerto dedicato a musiche di Bach. Mozart e Mendelsshon.

Da molti anni viene regolarmente invitato in Spagna a dirigere varie orchestre. Nell’ Ottobre del 2005 ha diretto l’Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza alla Barge Music di New York dove è ritornato nel Marzo 2006 per dirigere nella prestigiosa Carnegie Hall.

È Direttore Artistico della stagione musicale "Spazio Sinfonico" di Brescia. Da gennaio 2012 è stato nominato Direttore principale ospite dell’Orchestra Filarmonica Italiana e dell’Orchestra Sinfonica di Grosseto.

Dal 1 gennaio 2015 ricopre la carica di direttore artistico e direttore musicale dell’ Orchestra Sinfonica di Sanremo.

Venerdì 7 agosto 2020

Prima replica ore 20.30 – Seconda replica ore 22.30

 

Cervo, Piazza dei Corallini

In collaborazione con Festival Teatrale di Borgio Verezzi e FAI sez. Liguria

ULISSE

Spettacolo teatrale e musicale

dal poema di Omero - adattamento di Igor Chierici

Musiche di E. Romano

regia di Igor Chierici e Luca Cicolella
con Igor Chierici, Cristina Pasino, Luca Cicolella, Bruno Ricci

 

Musiche dal vivo di Edmondo Romano

produzione artistica Igor Chierici
produzione esecutiva Fondazione Garaventa

...chino sopra una spiaggia bianca, giace ora un uomo in abiti da mendicante..."

 

Omero

 

È indubbiamente l'immagine che Omero fa rivivere nella mente dei lettori attraverso le sue parole: la figura di un Ulisse stanco, rientrato in patria sotto mentite vesti per preparare la cacciata dei Proci dalla propria casa. Il capolavoro dell'epica Omerica viene rimessa in scena con la drammaturgia a cura di Igor Chierici, regista insieme a Luca Cicolella. La guerra a Troia è stata vinta e il comandante guerriero, farà rivivere al pubblico i lunghi anni passati nel cercare di ritornare a Itaca e alla sua bellissima regina, Penelope.

 

In scena quattro attori a dar voce all'equipaggio e alle visioni che lungo il viaggio i prodi capitanati da Ulisse, incontreranno. L'epico racconto in chiave drammaturgica farà rivivere lo scontro con Ciclope, figlio di Nettuno, la sfiducia nei confronti del loro comandante, una volta giunti sull'isola di Eolo, fino al lungo soggiorno dalla magica Circe a al magico e incantatore canto delle sirene .

 

In scena i fiati e le sonorità di un duduk armeno e uno chalumeau di Edmondo Romano che sapranno immergere il pubblico nella magica avventura di Odisseo: il re Ulisse.

 

Giovedì 13 agosto 2020

Prima replica ore 20.30 – Seconda replica ore 22.30

 

Cervo, Piazza dei Corallini

In collaborazione con Club Tenco

Danilo Rea –

pianoforte

 

Danilo Rea trova nella dimensione in piano solo il momento ideale per dare forma al proprio universo espressivo e al suo talento naturale per l’improvvisazione: le idee che convergono nelle performance sono delle più varie, dai capisaldi del jazz, passando per le canzoni italiane, fino alle arie d’opera.

 

Così, con il suo talento capace di spaziare su qualunque repertorio, la sua sensibilità musicale, il suo estro gentile e la sua forza creativa, Danilo plasma la melodia schiudendo le porte a infinite possibilità che si aprono agli ascoltatori.

 

Uno show dinamico in cui l’improvvisazione è protagonista, proiettando gli spettatori in un mondo le cui strade sono ancora tutte da scoprire. “Io improvviso sempre durante i concerti, odio avere una scaletta”, nulla è già deciso: per me un concerto è come un salto in un mondo che ti si apre strada facendo. È un po’ come raccontare una storia, cercando di costruirla parola dopo parola, e trovando spunti per reinventarla ancora, sempre viaggiando melodicamente sul filo dei ricordi comuni”.

Danilo Rea

Nato a Vicenza quasi per caso, Danilo Rea è romano, ma non d’adozione. La sua storia nasce a Roma, tra le pareti di casa sua, dove l’incanto per i vecchi vinili di Modugno è più forte di qualsiasi divertimento: il vero gioco è suonare il piano, il vero incanto è la musica, il vero sogno è la melodia, il vero abbandono è nell’armonia. E la passione diventa studio al Conservatorio di Santa Cecilia, dove si diploma in pianoforte con il massimo dei voti e dove insegn jazz fino al 2017.

Studi classici, rock e pop influenzano la sua formazione e convergono attraverso il jazz, la sua vera passione, in uno stile inconfondibile composto di due ingredienti fondamentali: melodia e improvvisazione. A 18 anni esordisce con il Trio di Roma, con Enzo Pietropaoli e Roberto Gatto; accompagna i più importanti cantautori italiani, tra cui Mina e Gino Paoli. Suona al fianco dei più grandi nomi del jazz .

Con Enzo Pietropaoli e Fabrizio Sferra fonda “Doctor 3”, il trio che riceve il premio della critica come miglior gruppo jazz e che lo porta a calcare i più importanti palcoscenici italiani e all’estero.

Dal 2000 trova nella dimensione in piano solo il momento ideale per dare forma al proprio universo espressivo e al suo talento naturale per l’improvvisazione, passando dal jazz alle canzoni italiane, fino alle arie d’opera.

È il primo jazzista a suonare, con il piano solo, all’Auditorium Parco della Musica di Roma.

Con “Concerto per Peggy” rende omaggio a Peggy Guggenheim con un recital pianistico che celebra la musica classica americana della prima metà del secolo scorso. Nel 2009 si esibisce alla Fenice di Venezia e chiude la 68° stagione della Camerata Musicale Barese con un concerto al Teatro Petruzzelli.

Firma le musiche per i film “Quando c’era Berlinguer” e “I bambini sanno” per la regia di Walter Veltroni. Viene presentato in anteprima mondiale a Umbria Jazz “…IN BACH?”, il progetto live a quattro mani con Ramin Bahrami. Nel 2015 esce “Something in our way” , ispirato al repertorio dei Beatles e dei Rolling Stones.

Effettua il tour di Umbria Jazz in Cina 2016. Riceve il Premio Vittorio De Sica per la Musicae il Leone D'Oro.

Riceve il Diploma Accademico di Secondo Livello Honoris Causa in Nuove Tecnologie dell’Arte presso l’Accademia di Belle Arti di Frosinone.

Nel 2018 viene pubblicata la sua biografia, dal titolo “Il Jazzista Imperfetto”.

 

Martedì 18 agosto 2020 ore 21.30

Cervo Piazza dei Corallini

In collaborazione con Fai sez. Liguria e con Amadeus

Anna Tifu

– violino

Marco Schirru

- pianoforte

T.A. Vitali Ciaccona in Sol minore per violino e pianoforte

L.v. Beethoven Sonata per violino e pianoforte n° 5 in Fa maggiore, op. 24 "La Primavera"

  1.  

    Allegro

     

  2.  

    Adagio molto espressivo

     

  3.  

    Scherzo. Allegro molto

     

  4.  

    Rondò. Allegro ma non troppo

     

M. Ravel Tzigane – Rapsodia da concerto per violino e pianoforte

P. de Sarasate Carmen – Fantasia da concerto per violino e pianoforte

 

Anna Tifu

 

Vincitrice nel 2007 del prestigioso concorso internazionale George Enescu di Bucharest, Anna Tifu è considerata una delle migliori interpreti della sua generazione.

 

Nata a Cagliari, ha iniziato lo studio del violino all’età di sei anni sotto la guida del padre e a suonare in pubblico a 8 anni, vincendo il primo premio con Menzione Speciale di Merito alla Rassegna di Vittorio Veneto.

 

All’età di quattordici anni vince il 1° premio al Concorso Internazionale Viotti Valsesia e nello stesso anno vince il 1° premio al Concorso Internazionale M.Abbado di Stresa. Si diploma appena quindicenne al Conservatorio di Cagliari con il massimo dei voti e la Menzione d’Onore.

 

Ha studiato con Salvatore Accardo all’Accademia Walter Stauffer di Cremona e successivamente all’Accademia Chigiana di Siena dove, nel 2004, ottiene il Diploma d’Onore.

 

Viene ammessa, all’età di 17 anni, al Curtis Institute di Philadelphia dove ha studiato con Aaron Rosand, Shmuel Ashkenazy e Pamela Frank e successivamente si perfeziona Parigi dove ottiene il diploma superiore di Concertista.

 

Si è esibita con alcune tra le più prestigiose Orchestre Nazionali ed Internazionali come l’Orchestra Nazionale di Santa Cecilia, Orchestra Nazionale della RAI di Torino, Orchestra della Fondazione Arena di Verona, Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia, Simòn Bòlivar Orchestra del Venezuela, Stuttgarter Philarmoniker, Dortmunder Philharmoniker, George Enescu Philarmonic Orchestra e Radio Orchestra di Bucharest, Munich chamber Orchestra, KZN Philarmonica di Durban, Israel Philharmonic soloists, Prague chamber Orchestra e al fianco d’importanti direttori, tra i quali Yuri Temirkanov, Gustavo Dudamel, Juraj Valcuha, John Axelrod, Christoph Poppen, Justus Frantz, Lü Jia e Julian Kovatchev.

 

Ha collaborato con musicisti come Maxim Vengerov, Yuri Bashmet, Ezio Bosso, Julien Quentin, Giuseppe Andaloro, Pekka Kuusisto, Mario Brunello, Michael Nyman, Boris Andrianov, l’Etoile Carla Fracci, l’attore John Malkovich e Andrea Bocelli, il quale nel 2011 ha invitato Anna come solista ospite in numerosi concerti in Italia, Egitto e Stati Uniti. Ha tenuto concerti a rinomati festival come il Tuscan Sun Festival, Festival de Musique Menton, Ravello festival e il George Enescu festival dove è regolarmente invitata, oltre che presso celebri sale da concerto come la Scala di Milano, Auditorium Parco della Musica di Roma, Sala Verdi di Milano, Great Hall di San Pietroburgo, Tchaikovsky Concert Hall di Mosca, Konzerthaus di Dortmund, Konzerthaus di Berlino, Beethoven-Saal di Stoccarda, Teatro La Fenice di Venezia, Rudolphinum Dvorak Hall di Praga, Ateneo e sala Palatului di Bucharest, Madison Square Garden di New York, Staples Center di Los Angeles, Auditorium Simòn Bòlivar di Caracas.

 

Suona il violino Antonio Stradivari “Marèchal Berthier” 1716 ex Napoleone della Fondazione Canale di Milano.

 

Marco Schirru

 

Marco Schirru, nato a Cagliari nel 1994, intraprende lo studio del pianoforte all’età di 11 anni presso il Conservatorio ‘’G.P. da Palestrina’’ di Cagliari dove attualmente è iscritto al decimo anno di pianoforte nella classe della Prof.ssa Aurora Cogliandro. Nel 2010 frequenta, presso il Conservatorio di Cagliari, la Masterclass del Maestro di fama internazionale Pierluigi Camicia. Nel 2011 è risultato vincitore assoluto della ‘’7° Rassegna Musicale per categorie d’età Agimus’’ con il punteggio di 100/100. Nel Giugno 2012 partecipa all’evento internazionale ‘’ Maclè : divertimento in bianco e nero. Concerto per pianoforte a 4 mani e orchestra di 40 pianoforti ‘’ tenutosi a Pescara, presso l’esposizione dell’illustre accordatore Angelo Fabbrini. Nel 2013 partecipa al ‘’5° Concorso internazionale di esecuzione musicale – Città di Treviso’’ e al ‘’5° Concorso nazionale Dal Classico al jazz’’ nel quale si classifica al primo posto e ottiene il premio per la migliore esecuzione romantica. Nel dicembre 2013 esordisce, in qualità di solista, con l’Orchestra degli allievi del Conservatorio di Cagliari, eseguendo il Concerto per quattro pianoforti e orchestra di Johann Sebastian Bach. In occasione della XIII e XIV edizione dell’Accademia Internazionale di Musica di Cagliari, prende parte alle Masterclass tenute dai Maestri Jean-Marc Luisada e Jacques Rouvier.

 

Venerdì 21 agosto 2020

Prima replica ore 20.30 – Seconda replica ore 22.30

 

Cervo Piazza dei Corallini

Fabrizio Bosso Quartet – State of the art

Fabrizio Bosso

- tromba

Julian Oliver Mazzariello

- pianoforte

Jacopo Ferrazza

- contrabbasso

Nicola Angelucci

- batteria

Lo Stato dell’Arte di Fabrizio Bosso con il pianista Julian Oliver Mazzariello, il contrabbassista Jacopo Ferrazza e il batterista Nicola Angelucci si esprime in un dialogo autentico, forte e pieno di espressività.

La sublimazione di un percorso musicale e umano che ne sancisce il successo. Esplorando le infinite possibilità del proprio modo di fare musica, grazie al confronto costante con i musicisti che ormai da tempo condividono con lui il palco, Fabrizio Bosso raggiunge qui la sua più completa e matura espressione artistica, sia in qualità di musicista che di compositore. Non un punto di arrivo, ma un nuovo inizio che viene suggellato e rinnovato ogni volta. Durante il concerto, il trombettista è in grado di trascinare il gruppo e, nello stesso tempo, lasciare tutto lo spazio necessario per esprimere le singole personalità, creando una musica sempre nuova. Nel repertorio, oltre agli standard e all’improvvisazione, regina indiscussa di questa formazione, emerge anche la peculiare cifra compositiva di Bosso che, sempre riconoscibile, si esprime in brani originali come Rumba For Kampei, Mapa, Black Spirit, Dizzy’s Blues o Minor Mood.

Quando ho deciso di mettere in piedi questo quartetto, non l’ho fatto pensando a un disco. Avevo piuttosto voglia di ascoltare la mia musica suonata da altri musicisti, con un’energia e un “colore” che fossero diversi, freschi. Questo è il suono del mio presente - afferma Fabrizio - e loro sono, oltre che degli amici, anche i musicisti che mi appagano di più sul palco perché capaci di tirare fuori il suono che ho in testa. Con loro, il mio grande lusso è che potrei permettermi di non suonare e la musica funzionerebbe ugualmente.

“State of The Art” è anche il titolo di un doppio album live uscito ad aprile 2017 per la Warner Music e registrato dal vivo durante i concerti del quartetto a Roma, Tokyo e Verona. Un’istantanea fedele di una fase tra le più felici nella carriera del trombettista che ha voluto fissare alcuni momenti memorabili e che ora ripropone, per viverli con rinnovata energia e rivestirli con nuovi colori e sempre nuove idee.

Domenica 23 agosto 2020

Prima replica ore 20.30 – Seconda replica ore 22.30

Cervo, Oratorio di S. Caterina

In collaborazione con Associazione Amici di Paganini e Paganini Genova Festival

ANDREA NICOLINI e ENSEMBLE PHONODRAMA

Paganini: la vita minima e la meraviglia”

 

Viaggio di scoperte e di stupore attraverso la vita del grande violinista genovese, con le parole sue e di chi lo ha conosciuto.

 

Andrea Nicolini

- attore narratore

 

Ensemble Phonodrama

 

Gianluca Nicolini

- flauto traverso

 

Fabrizio Giudice

- chitarra

 

Lorenzo Tedone

- clarinetto

 

Luigi Tedone

- fagotto

 

Lo spettacolo comprenderà il seguente programma musicale

 

N. Paganini dal Quartetto per archi e chitarra in Re maggiore n° 9

 

Allegro moderato (Esposizione)

 

N. Paganini dal Duetto n° 3 M. S. 110 per violino e chitarra

 

Polacca: mosso

 

N. Paganini dalla Grande Sonata per chitarra sola op. 39

 

Romanza

 

N. Paganini da Mosè-Fantasia M.S. 23

 

Tema

 

N. Paganini dal Concerto per violino e orchestra in Re maggiore n° 1 op. 6

 

Rondò

 

N. Paganini dalla Sonata per violino e chitarra in La minore n° 1, dal “Centone di Sonate”

 

 

Rondoncino – Allegro

 

N. Paganini dal Carnevale di Venezia op. 10

 

 

Tema e due variazioni

 

N. Paganini estratti da Variazioni sul tema “Di tanti palpiti”, dal Tancredi di Rossini, op. 13

 

N. Paganini estratti da Capriccio n° 24

 

Arrangiamenti musicali a cura di Michele Trenti

 

Oltre che nelle sue lettere, la vita e le vicissitudini di Paganini si incontrano nella poco conosciuta sua autobiografia, e nelle parole e nei racconti di quanti, musicisti (spesso violinisti), letterati, compositori, amici, avversari, ebbero il destino di incontrarlo. Nel suo fulmineo e giovanissimo avvento, nell’esaltazione della sua grande e prorompente carriera, scorre il filo rosso di un uomo dal carattere forte e puntuto, determinato e insieme folle, se nella follia consideriamo la possibilità di restare coi piedi per terra e nel contempo di riuscire con un niente a decollare in mondi sconosciuti e a portare in quei mondi con sé tutti gli ascoltatori. La gara musicale con Spohr, l’incontro con Lipinski (due grandi violinisti dell’epoca), la profonda amicizia con Luigi Germi, con Gioacchino Rossini e D’Azeglio sono alcune delle pagine di vita che si apriranno. E si potrà ascoltare tanta della sua musica più famosa arrangiata per questo particolare Quartetto.

 

Il quartetto è formato da validissimi musicisti che, come lui, sono genovesi. La strumentazione per questa formazione è curata dal Maestro (direttore d’orchestra, chitarrista, oltre che compositore) Michele Trenti.

 

Andrea Nicolini

è attore e compositore di teatro. Affianca la partecipazione a spettacoli delle principali compagnie italiane a un continuo lavoro di creazione in situazioni più agili, percorrendo una propria strada di autore e attore. Se da una parte collabora con Teatri Stabili e Compagnie private guidato da registi come Peter Stein, Alfredo Arias, Krzsistof Zanussi, Mario Scaccia, Juan Diego Puerta Lopez, Marco Sciaccaluga, Gabriele Lavia, Gianfranco De Bosio, Valerio Binasco, Jurij Ferrini, Benno Besson, Mathias Langhof ecc. ,dall’altra ha creato l’affresco sulla migrazione di fine ottocento Con le spalle al mare, commedia musicale scritta con Fabio Amoroso. Il Don Chisciotte scritto con Stefano Curina, commedia musicale con cui ha rappresentato l’Italia a Madrid per i 400 anni della pubblicazione dell’ opera di Cervantes.. Collabora con Andrea Basevi per una serie di operine prodotte dal Carlo Felice. Fonda Ludus in fabula, ensemble con il quale ha portato in scena concerti teatrali come La famosa invasione degli orsi in Sicilia, di Buzzati di cui ha curato il libretto per la musica di Filippo Del Corno. Da anni collabora con i Phonodrama costruendo spettacoli come I Garibaldini, Fiume del mondo, Uscito dalla trincea, Monkey’s kabarett, ecc.

 

Ha recitato a New York, Parigi, Amsterdam, Vienna, Atene, Varsavia, Oxford, Saint Etienne, Bruxelles…

 

Spettacoli più significativi: Demoni, Il Ritorno a casa regie di Peter Stein, Intrigo e amore r. M. Sciaccaluga, Der Park r. Peter Stein, Molto rumore per nulla r. Gabriele Lavia, L’Alchimista r. Jurij Ferrini, Riccardo II r. G. Lavia, Giganti della montagna r. Nanni Garella, La Dame de chez Maxim r. Alfred Arias, L’uomo che vide r. Krzysztof Zanussi, L’Avaro r. G.F. De Bosio, Re Lear regia di Franco Branciaroli.

 

Martedì 25 agosto 2020 ore 21.30

Cervo Piazza dei Corallini

In collaborazione con Fondazione Teatro Carlo Felice

 

Ensemble gli Archi all’Opera

 

Pier Domenico Sommati

– violino

Marco Ferrari

­­- violino

Giuseppe Francese

- viola

Giulio Glavina

– violoncello

Elio Veniali

– contrabbasso     

E.Veniali Suite paganiniana

G.Rossini Sonata a 4 n°1 in Sol maggiore

                  1.  

                    Moderato

                     

                  2.  

                    Andantino

                     

                  3.  

                    Allegro

                     

 

J.Suk Meditazione su un antico inno ceco op.35

P. Mascagni Intermezzo da Cavalleria Rusticana

G.Gershwin Un Americano a Parigi

G.Gershwin Ouverture Cubana

L.Bernstein West side story: Suite

A.Marquez Danzon n°2

 

Archi all’Opera - Ensemble del Teatro Carlo Felice di Genova

 

È un quintetto d'archi che nasce da una stretta collaborazione tra componenti dell’Orchestra del Teatro Carlo Felice di Genova, di cui ne sono rappresentanti ed ambasciatori.

 

I cinque musicisti hanno provenienze geografiche diverse e percorsi professionali differenti, vantano collaborazioni con grandi realtà professionali, le Orchestre RAI, l’Accademia di S. Cecilia, L'Orchestra Toscanini di Parma, l'Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino e la Fenice di Venezia, Macao(Cina), Faro (Portogallo), Saarbrucken (Germania), e con importanti formazioni da camera.

 

L'Ensemble “Archi all'Opera” viene regolarmente invitato presso prestigiose istituzioni concertistiche, nel 2015 è stato nominato “ensemble residente” della Società dei Concerti di La Spezia, ha suonato per il Festival Puccini del Teatro del Giglio di Lucca con la straordinaria Daniela Dessì, per la GOG di Genova, e collabora con grandi artisti del concertismo internazionale come Ara Malikian, Gianluca Campi, Andrea Bacchetti e le grandi voci della lirica italiana.

 

Venerdì 28 agosto 2020

Prima replica ore 20.30 – Seconda replica ore 22.30

 

Cervo Piazza dei Corallini

 

That's Amore - Cantando e ragionando d’amor, sotto le stelle

 

Linda Campanella

– soprano

 

Matteo Peirone

– basso

 

Ensemble Dodecacellos
Andrea Albertini

– pianoforte

Giuseppe Canone

– fisarmonica, clarinetto

Oscar Trabucchi

- percussioni

 

Musiche di W.A. Mozart, F.P. Tosti, J. Benedict, A. Piazzolla, C. Velazquez, G. Gershwin,

 

L. Cohen, A. Lloyd-Webber

 

Linda Campanella

Considerata una delle voci più versatili del panorama lirico internazionale. Savonese, si è diplomata brillantemente sia in pianoforte, sotto la guida del Maestro Walter Ferrato presso il Conservatorio di Genova, che in canto sotto la guida del mezzosoprano Franca Mattiucci presso il Conservatorio di Alessandria. Ha perfezionato lo studio del suo repertorio seguendo corsi con Renata Scotto, Rockwell Blake, Robert Kettelson. Interprete di spicco nell’ambito della liederistica, musica sacra, contemporanea e barocca. Notevole il suo repertorio nell’ambito della liederistica: dai lieder mozartiani a Berg passando per i romantici e tardo romantici tedeschi, spagnoli, francesi. In tale ambito di particolare rilievo sono le collaborazioni con numerosi pianisti e, ultimamente, con il maestro Michele Campanella. Nel barocco da segnalare le numerose collaborazioni e incisioni con gruppi come lo Stradella consort di Estevan Velardi, i Barocchisti di Fasolis

Matteo Peirone

Laureato con il massimo dei voti e la lode in Lettere Classiche con una tesi in Letteratura Greca, discussa con il Prof. Umberto Albini, sulla Musica Greca Antica. Ha studiato pianoforte, oboe e, infine, canto con Franca Mattiucci e Paolo Montarsolo. Ha vinto numerosi Concorsi Lirici: tra questi spiccano l'ASLICO di Milano e il Verdi di Parma. Interprete di rilievo dei principali ruoli di “basso buffo o brillante” e nei ruoli "di carattere". Regolarmente invitato dal Teatro alla Scala di Milano, ha cantato in tutti i principali Enti lirici e teatri di tradizione Italiani. Intensissima la sua attività all'estero: Opera di Parigi, Royal Opera House Covent Garden di Londra, DNO di Amsterdam, Staatsoper di Dresda, Bunka Kaikan di Tokyo, Lincoln Center di New York, ABAO di Bilbao, Shanghai, Amburgo. Negli ultimi anni si è evidenziato come interprete “di riferimento” a livello mondiale nei ruoli “di carattere”. Matteo Peirone ha collaborato con alcuni dei più grandi registi della scena mondiale (tra gli altri Ronconi, Zeffirelli, Miller, Vick, Jones, Bondy, Michieletto, Livermore) e con celebri direttori d'orchestra (Muti, Mehta, Chailly, Oren, Bartoletti, Noseda, Dudamel, Luisotti, Palumbo.Negli ultimi anni si è segnalato anche come scrittore e autore di spettacoli e nella direzione artistica di eventi. È l’ideatore e fondatore del Noli Musica Festival. Incisioni per la Decca come Sacrestano nella Tosca diretta da Zubin Mehta e per la TDK (Boheme della Scala e Xerses con les Talents Lyrique di Christophe Rousset). DVD della Boheme da Valencia diretta da Riccardo Chailly, di quella di Torino diretta da Noseda, da Amsterdam diretta da Renato Palumbo e della Tosca diretta da Thielemann.Recentemente è stato il Sagrestano nella nuova produzione di Tosca al Festival di Salisburgo 2018 sotto la direzione di Christian Thielemann.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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