L’Ape musicale

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Il Grande riapre al pubblico

STAGIONE MAGGIO-LUGLIO 2021



Domenica 9 maggio il Teatro Grande riapre le sue porte alla Città per l’attività di spettacolo con la gioia di voler nuovamente incontrare il suo pubblico, dopo più di sei mesi di chiusura.

La Stagione della prima metà dell’anno si articolerà da maggio a luglio con un ricco cartellone che comprende appuntamenti d’Opera, concerti di musica da camera, di musica contemporanea, jazz, indie, rock e grandi nomi della danza nazionale e internazionale, oltre agli incontri e agli eventi speciali.

Ove possibile, sono stati riprogrammati gli appuntamenti annullati nella precedente Stagione che si uniscono quindi alle nuove proposte del 2021.

In questi anni il Teatro Grande ha sviluppato nuove modalità di interazione con il pubblico per proporre un’idea di Teatro che possa oltrepassare i consueti canoni del “luogo della rappresentazione” per confrontarsi con lo spazio urbano e il patrimonio architettonico. In quest’ottica, gli spettacoli in Stagione verranno realizzati non solo al Teatro Grande, ma anche in spazi esterni che consentiranno al pubblico di riscoprire sotto una nuova luce due tra i più suggestivi luoghi della nostra Città: il cortile di Palazzo Broletto e il Teatro Romano.

La ricca programmazione, articolata in spazi interni ed esterni, è finalizzata a riattivare il dialogo costante con gli artisti e la comunità grazie a un palinsesto pluridisciplinare a prezzi calmierati in modo da favorire il ritorno del pubblico “in sala” e tornare a vivere gli spazi della città.

Ogni evento verrà realizzato in sicurezza e nel totale rispetto delle normative legate al contenimento della diffusione del contagio da Covid-19. A tale proposito segnaliamo che, qualora dovessero intervenire nuove disposizioni normative legate al coprifuoco attualmente in vigore, gli spettacoli della Stagione potranno subire variazioni di orario.

MUSICA E OPERA

La Stagione proporrà numerosi appuntamenti con la musica che daranno al pubblico la possibilità di ascoltarla nelle sue più svariate sfaccettature. Per questo variegato percorso musicale sono attesi alcuni tra i più interessanti artisti della scena musicale che si esibiranno al Teatro Grande, ma anche negli spazi esterni della Città.

I primi due appuntamenti della nuova Stagione sono rivolti principalmente (ma non esclusivamente) a un pubblico dell’infanzia, dell’adolescenza, alle famiglie e al pubblico giovane che più di ogni altro hanno sofferto la privazione della socialità nel periodo pandemico. Due appuntamenti simbolici come segnale di fiducia e speranza.

L’inaugurazione sarà domenica 9 maggio alle ore 11.00 al Teatro Grande con l’Orchestra I Pomeriggi diretta dal Maestro Gábor Takács-Nagy che porteranno in scena la favola musicale Pierino e il lupo di Sergej Prokof’ev. Tra le opere più conosciute al mondo, Pierino e il lupo riesce ad arrivare allo spettatore grazie alla incredibile chiarezza compositiva di Prokof’ev, un ascolto che da oltre cent’anni affascina adulti e bambini. Ogni personaggio della fiaba – impersonato musicalmente da uno strumento o da un gruppo di strumenti – è introdotto da un narratore. Per questa speciale inaugurazione è stato chiesto di ricoprire questo ruolo a Saturnino, il celebre bassista e polistrumentista italiano. Consigliato per i ragazzi dai 6 anni in su e per le loro famiglie, l’evento potrà anche essere una proposta insolita per celebrare la Festa della Mamma.

Il 16 maggio alle ore 19.00 la Fondazione del Teatro Grande, in collaborazione artistica con Latteria Molloy, inserisce in cartellone un evento dedicato alle realtà musicali indipendenti della Città. Brescia Sound sarà l’occasione per poter ascoltare alcuni tra gli artisti indie, rock, pop e di musica elettronica più apprezzati del territorio, anch’essi da mesi impossibilitati a esibirsi dal vivo: Listrea, Viadellironia, Voodoo Kid, Kick, Slick Steve & The Gangsters, Superdownhome sono gli artisti selezionati per questa serata che li accoglierà sul palco del Teatro Grande. Uno sguardo importante agli artisti e ai luoghi musicali indipendenti con particolare riguardo alle giovanissime realtà bresciane che si stanno affermando sulla scena nazionale.

Il 18 e il 25 maggio alle 19.30 si esibiranno in Sala Grande il violinista Fulvio Luciani e il pianista Massimiliano Motterle, due tra i musicisti più sensibili del panorama classico italiano. Prosegue con loro l’integrale delle Sonate di Mozart, percorsa dal duo in ordine cronologico già a partire dal 2020. In programma le Sonate della maturità, tra le quali spicca quella splendida scritta per la celebre violinista italiana Regina Strinasacchi, assieme al ciclo di Variazioni K 360 sulla canzone anonima Hélas, j’ai perdu mon amant.

Il 7 luglio alle 19.30 la Sala Grande ospiterà l’Orchestra Bazzini Consort che proporrà al pubblico un programma particolarmente popolare con l’esecuzione dell’Ouverture dalle Nozze di Figaro di Wolfgang Amadeus Mozart, della Sinfonia n. 2 di Ludwig van Beethoven e del Concerto per flauto e arpa di Mozart. L’Orchestra sarà diretta dal Maestro Umberto Benedetti Michelangeli che vanta collaborazioni con importanti istituzioni sinfonico-cameristiche italiane ed europee. Il concerto è parte del programma “Cartellone sospeso” per il sostegno ai giovani musicisti promosso dal Bazzini Consort a cui ha aderito anche la Fondazione del Teatro Grande.

Il 27 luglio, infine, tornerà nella Stagione della Fondazione Yuja Wang, star internazionale della musica classica: pianista cinese di eccezionale talento, a soli 32 anni ha già incantato le platee di tutto il mondo, esibendosi a fianco delle più illustri orchestre e dei più grandi direttori. Il concerto del 27 luglio al Teatro Grande la vedrà insieme a un altro eccelso musicista, il clarinettista austriaco Andreas Ottensamer che con la sua maestria tecnica ha catturato pubblici e critici di tutto il mondo. Il concerto inizierà alle 19.30 con la Première rhapsodie per clarinetto e pianoforte di Claude Debussy e la Sonata n. 1 per clarinetto e pianoforte op. 120 n. 1 di Johannes Brahms. Nella seconda parte verranno eseguiti Lieder ohne Worte op. 62 n. 2, Lieder ohne Worte op. 102 n. 1 e Lieder ohne Worte op. 30 n. 6 di Felix Mendelssohn con arrangiamento di Andreas Ottensamer e la Sonata per clarinetto e pianoforte n. 2 op. 120 di Johannes Brahms.

Spostando l’attenzione sugli spazi esterni, il cortile di Palazzo Broletto – per il cui utilizzo si ringraziano Comune, Provincia e Prefettura di Brescia – ospiterà il 24 giugno alle 19.30 il dèdalo ensemble diretto dal Maestro Vittorio Parisi. Da sempre impegnato nel repertorio contemporaneo e del Novecento, dèdalo ensemble presenterà un programma che mette a confronto la tecnica dodecafonica del suo fondatore Arnold Schönberg con una delle vie italiane che due compositori – Bruno Bettinelli e Azio Corghi, uno allievo dell’altro – hanno seguito verso l’espressione dell’arte moderna e contemporanea in musica.

Si consolida l’importante collaborazione con la Fondazione Brescia Musei, che prevede parte della Stagione del Teatro Grande nell’affascinante spazio del Teatro Romano. Il 14 giugno e il 13 luglio alle 19.30 saranno organizzati due recital d’Opera che proporranno al pubblico alcuni tra i più celebri capolavori della tradizione e partiture di più raro ascolto. Anche il pubblico dell’Opera – abituato alla tradizionale Stagione autunnale – potrà quindi trovare momenti di interesse già in questa prima metà dell’anno.

Al Teatro Romano si terranno anche i tre appuntamenti con l’Ensemble del Teatro Grande. Il primo – mercoledì 23 giugno alle 19.30 – sarà un suggestivo concerto di violoncello solo in cui Sandro Laffranchini eseguirà due Suites di Johann Sebastian Bach (la n. 2 e la n. 6) e la Fantasia n. 1 di Georg Philipp Telemann. Nel secondo appuntamento, in programma per il 19 luglio alle 19.30, vedremo esibirsi i musicisti Marco Mandolini al violino, Sandro Laffranchini al violoncello e Andrea Rebaudengo al pianoforte. L’Ensemble eseguirà un programma interamente dedicato a Maurice Ravel con l’esecuzione della Sonata per violino e violoncello e del Trio in la minore. L’ultimo appuntamento in cui sarà impegnato l’Ensemble del Teatro Grande sarà il 20 luglio alle 18.30: in occasione dell’Anniversario di ritrovamento della Vittoria Alata, la formazione si esibirà in quartetto con Marco Mandolini e Daniele Richiedei al violino, Joël Imperial alla viola, Sandro Laffranchini al violoncello e Andrea Rebaudengo al pianoforte, proponendo al pubblico Miti per violino e pianoforte di Karol Szymanowski (Le fontane di Aretusa, Narciso, Driadi e Pan) e Quartetto dorico di Ottorino Respighi.


Il 15 luglio alle 19.30, sempre nel suggestivo spazio dell’antica Brixia, la Stagione ospiterà il Quartetto Eos, giovane formazione che si è aggiudicata nel 2018 il Premio “Piero Farulli” nell’ambito del Premio Abbiati della Critica Musicale Italiana. Elia Chiesa e Giacomo Del Papa ai violini, Alessandro Acqui alla viola e Silvia Ancarani al violoncello si cimenteranno nell’esecuzione del Quartetto per archi n. 81 in sol maggiore di Franz Joseph Haydn, del Quartetto per archi n. 11 in fa minore op. 95 di Ludwig van Beethoven e nel Quartetto n. 2 in fa maggiore op. 92 di Sergej Prokof’ev.

Infine, l’ultimo appuntamento al Teatro Romano sarà una nuova collaborazione con la Casa Editrice Laterza: un’attrice, Margherita Laterza, due musicisti, Gabriele Amalfitano e Matteo Portelli, e un americanista, Alessandro Portelli, metteranno in scena Mystery Train. Un viaggio nell’immaginario americano, una originale e particolarissima Lezione di Storia che ripercorre il rapporto dell’America con il treno, tra racconti, poesie e canzoni, convocando, tra gli altri, Hawthorne e Dickinson, Woody Guthrie e Bruce Springsteen, Elvis Presley e Johnny Cash.

DANZA

La Fondazione del Teatro Grande accoglierà nel 2021 alcuni tra i più importanti artisti italiani e internazionali nel campo della danza, confermando la propria centralità nella scena nazionale. Tutti gli spettacoli previsti nella prima metà dell’anno si rappresenteranno negli spazi del Teatro Grande che più si prestano alle esigenze tecniche specifiche di questo genere.

Gli appuntamenti si apriranno il 22 maggio alle 19.30 con un grande artista internazionale. Per la prima volta al Teatro Grande di Brescia, Israel Galván sarà protagonista dello spettacolo di flamenco La edad de oro dedicato al periodo della storia del flamenco compreso tra la fine del XIX secolo fino agli anni ’30 del XX secolo. Israel Galván ritorna a questa “Età dell’oro” con David Lagos, custode dei canti del periodo d’oro, e Alfredo Lagos, chitarrista di Jerez, città natale del flamenco, riportando “l’oro” sotto ai nostri occhi. Creatore di uno stile virtuoso e innovatore all’interno della grammatica flamenca, Israel Galván, unanimemente riconosciuto oggi come il più importante interprete del flamenco, ha sviluppato un’estetica che ne unifica in modo significativo i due approcci contemporaneo e tradizionale. Nel corso della sua carriera è stato insignito del Premio nazionale per la Danza nella categoria ‘Creazione’ assegnato dal Ministro della Cultura spagnolo “per la sua capacità di generare in un’arte come il flamenco una nuova linfa senza dimenticare le radici vere che lo hanno sostenuto fino ai nostri giorni e che ne hanno fatto un’arte universale”.

Il 16 giugno alle 19.30, in prima italiana, è previsto Beat del duo Igor x Moreno, uno spettacolo che mette a confronto danza e musica attraverso l’esibizione live di un danzatore, un DJ e un light designer. Igor x Moreno è una compagnia di danza contemporanea diretta da Igor Urzelai e Moreno Solinas. Dalla sua nascita nel 2012, la compagnia ha svolto tournée in tutto il mondo, riscuotendo consensi di pubblico e critica. Ha partecipato a numerose piattaforme di danza internazionali e ha ricevuto una nomination per il Total Theater Award for Dance e per il National Dance Awards. Lo spettacolo Beat esprime la capacità umana di eseguire identità multiple e si pone l’obiettivo di riflettere sugli aspetti sociali e comportamentali degli individui, su come ci identifichiamo e su come "mettiamo in scena" la nostra identità.

Martedì 22 giugno, sempre alle 19.30, la Stagione darà spazio a un appuntamento con il Ballet de l’Opéra National du Rhin, storica formazione francese la cui direzione artistica è affidata dal 2017 a Bruno Bouché. L’organico permanente prevede 32 danzatori delle più svariate nazionalità che, partendo da una solida formazione accademica iniziale, apprendono gli stili più diversi del repertorio contemporaneo. Sul palco del Teatro Grande il Ballet de l’Opéra National du Rhin danzerà uno dei più celebri capolavori del balletto, Il Lago dei Cigni. Dalla versione di Marius Petipa/Lev Ivanov nel 1894, questo titolo rappresenta, come pochi altri, l’immagine mitica della danza accademica. Cigno bianco e cigno nero, Odette e Odile, Siegfried e Von Rothbart, i personaggi leggendari presenti nel balletto sono stati riletti da numerosi coreografi nel corso degli ultimi 127 anni. È ora il turno del coreografo di origine tunisina Radhouane El Meddeb che crea questa nuova versione del celebre capolavoro su commissione del Ballet de l’Opéra National du Rhin. Artista tra le due culture, artista delle due coste del Mediterraneo, ama interrogarsi sulle sue origini, la relazione con l'altro in ciò che quest'ultimo gli rivela di se stesso. Con questa creazione ci si appresta ad attraversare territori poetici e immaginari molto differenti.

Il 14 luglio alle 19.30 la Fondazione ospiterà in Sala Grande un’altra eccellenza italiana di fama internazionale, la coreografa e danzatrice Cristiana Morganti che presenterà lo spettacolo Moving with Pina. Definito come “una conferenza danzata sulla poetica, la tecnica, la creatività di Pina Bausch”, il lavoro si propone come un viaggio nell’universo dell’icona della danza condotto attraverso la privilegiata prospettiva del danzatore. Cristiana Morganti, per più di vent’anni a fianco di Pina Bausch come storica interprete del Tanztheater di Wuppertal, eseguirà dal vivo alcuni estratti del repertorio della grande coreografa tedesca dando vita a una performance ironica e originale.

Il 20 luglio alle 18.00 e alle 20.00 in Salone delle Scenografie si terranno le due repliche del progetto Save the last dance for me di Alessandro Sciarroni, una performance creata sui passi di un ballo bolognese, chiamato Polka Chinata, ormai quasi totalmente dimenticato. Si tratta di una danza di corteggiamento eseguita in origine da soli uomini e risalente ai primi del ‘900: fisicamente impegnativo, quasi acrobatico, lo spettacolo prevede che i danzatori abbracciati l’un l’altro, girino vorticosamente mentre si piegano sulle ginocchia quasi fino a terra. Alessandro Sciarroni è un artista italiano con diversi anni di formazione nel campo delle arti visive e di ricerca teatrale. I suoi lavori, spesso al confine tra i generi, vengono presentati in festival di danza e teatro contemporanei internazionali, musei e gallerie d’arte, così come in spazi non convenzionali. Tra i numerosi riconoscimenti ricevuti, gli viene assegnato nel 2019 il Leone d’Oro alla carriera per la danza.

L’ultimo appuntamento si terrà in Sala Grande il 22 luglio alle 19.30: la Stagione ospiterà Bermudas, performance di mk, compagnia diretta da Michele Di Stefano, Leone d’Argento alla Biennale Danza. Gruppo ospitato nei più importanti teatri e festival della nuova scena, mk si occupa di performance, coreografia e ricerca sonora. Bermudas è ispirato alle teorie del caos e mette in scena un sistema coreografico che mira a generare un continuo scambio di relazioni e dinamiche corporee, creando un sistema di movimento che produce un moto perpetuo. Ipnotico e coinvolgente, Bermudas ha vinto il premio Danza&Danza nel 2018 e il

EVENTI SPECIALI

La Fondazione del Teatro Grande di Brescia realizzerà nella Stagione maggio-luglio 2021 anche due grandi eventi divenuti punti fermi del palinsesto artistico non solo del Teatro ma anche dell’offerta culturale della città: la Festa dell’Opera e la Grande Notte del Jazz sono stati ripensati per adeguarsi al nuovo contesto sociale creatosi a seguito della pandemia. Si è deciso così di spostare gli eventi nei mesi estivi e di ampliare l’offerta artistica con l’obiettivo di portare da un lato il fascino intramontabile del melodramma e dall’altro le più interessanti sonorità jazz a un più ampio bacino di spettatori e nella totale sicurezza di fruizione.

Per questo motivo è stata posticipata a sabato 5 giugno l’edizione numero quattro della Grande Notte del Jazz, la seguitissima non-stop dedicata alla musica jazz e alle sue innumerevoli sfaccettature. Come sempre saranno protagonisti di questa maratona musicale artisti provenienti dalle scene più diverse per proporre al pubblico ascolti originali e carichi di suggestioni.

Anche la Festa dell’Opera è stata posticipata di un mese e ripensata e distribuita su tre giorni, da venerdì 2 a domenica 4 luglio. Il ricco programma attraverserà i luoghi più e meno noti della città con il consueto obiettivo di aprire e avvicinare l’Opera a tutti, appassionati e neofiti di ogni età, anche attraverso le contaminazioni con altri linguaggi musicali (jazz, elettronica, musica contemporanea). Il 2021 sarà così l’occasione per festeggiare il decennale di questo grande evento.

Dal mese di giugno fino a settembre il Teatro Grande inizierà a viaggiare fuori dai confini cittadini attraverso il progetto Il Grande in Provincia dedicato alla diffusione della musica in alcuni dei più simbolici e suggestivi luoghi del nostro territorio. Il progetto è realizzato in collaborazione con la Provincia di Brescia e la Fondazione Provincia di Brescia Eventi.

Per tutti gli eventi speciali si terrà una conferenza stampa dedicata in cui verranno forniti maggiori dettagli.


 

 

 
 
 

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