L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Omaggio a Gigi Proietti e Monica Vitti

DOMENICA 31/10/2021

Domenica con Paolo Portoghesi

L’architetto Paolo Portoghesi è il protagonista di “Domenica Con”, in onda domenica 31 ottobre, dalle 14 fino a mezzanotte. Portoghesi ripercorre i suoi primi novant’anni, tra ricordi familiari e professionali, da Roma che gli ha dato i natali, fino a Calcata, il paese di tufo che ha scelto come sua nuova dimora.

FILM PRIMA SERATA: Dramma della gelosia (tutti i particolari in cronaca)

Oreste è un muratore romano, maturo e coniugato, che si innamora di Adelaide, una fioraia. Essendo attratta anche da un giovane pizzaiolo, la donna pensa così di dividersi tra i due uomini, scatenando la gelosia del suo amante. Premio per la migliore interpretazione maschile a Marcello Mastroianni al Festival di Cannes 1970. Diretto da Ettore Scola, interpretato da Marcello Mastroianni, Monica Vitti e Giancarlo Giannini, “Il dramma della gelosia (tutti i particolari in cronaca)” andrà in onda in prima serata all’interno di “Domenica con Paolo Portoghesi”.

LUNEDI’ 01/11/2021

Le storie di Passato e Presente. Storie di santi e mistici

In questa puntata con “Le storie di Passato e Presente”, in onda lunedì 1° novembre alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia, raccontiamo le storie di tre figure di santi della Chiesa di Roma che, attraverso la loro ricerca spirituale, hanno contribuito a superare momenti di crisi del Cristianesimo. Nel IV secolo, mentre Roma sta cadendo, Sant’Agostino elabora un sistema teologico che plasmerà la dottrina e la storia del Cristianesimo. Alla fine del V secolo, quando l’Impero Romano d'Occidente è caduto, San Benedetto cerca l’esperienza dell’assoluto nella vita eremitica, condivide la sua pratica con altri monaci e fonda la regola benedettina. Nel 1200, con il Papato trasferito ad Avignone, Santa Caterina compie una battaglia per riportare la Santa Sede a Roma e rinnovare la Chiesa.

Italia. Viaggio nella bellezza. Montecitorio. L’arte e la storia di un palazzo

1644, il principe Nicolò Ludovisi sposa Costanza Camilla Pamphili, nipote di Innocenzo X. Per suggellare questa nobile unione il Papa, appena salito al soglio pontificio, decide di far costruire per i novelli sposi un palazzo degno della grandezza delle due famiglie. Il progetto viene affidato al più grande architetto dell’epoca: Gian Lorenzo Bernini.

Così inizia la storia di uno tra i più belli e importanti palazzi romani, Montecitorio. Una storia travagliata, fatta di demolizioni, ricostruzioni, ampliamenti e restauri. Una storia che attraversa i secoli fino a quando nei primi decenni del ‘900 l’architetto palermitano Ernesto Basile non trasforma radicalmente il palazzo.

Una storia raccontata da “Italia. Viaggio nella bellezza” in onda in prima visione lunedì 1° novembre alle 21.10 su Rai Storia. Oggi Montecitorio è un edificio senza eguali: qui lo stile liberty novecentesco si innesta perfettamente sul barocco di Bernini; e qui si trova un gioiello artistico, uno dei luoghi simbolo della Repubblica Italiana: l’Aula della Camera dei Deputati.

Il patrimonio subacqueo. Un’eredità per il mondo – 20 anni dalla CONVENZIONE UNESCO sulla protezione del patrimonio culturale subacqueo

Il patrimonio culturale subacqueo è un patrimonio preziosissimo, ma poco conosciuto. Nel 2001, l’UNESCO ha dedicato a questo patrimonio uno specifico trattato: la Convenzione sulla protezione del patrimonio culturale subacqueo, nella quale, per la prima volta, si sottolinea come il patrimonio sottomarino debba essere considerato parte integrante del patrimonio culturale dell'umanità. Un’eredità meritevole di essere tutelata in virtù della sua straordinaria importanza quale elemento storico-culturale.

In occasione del ventennale di questa convenzione, il documentario di Eugenio Farioli Vecchioli “Il patrimonio subacqueo. Un’eredità per il mondo”, realizzato in collaborazione con l’Ufficio UNESCO del Ministero della Cultura, e con il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco, in onda in prima visione lunedì 1° novembre alle 22 su Rai Storia, racconta attraverso immagini suggestive ed interviste ad esperti del settore, cos’è il patrimonio sommerso, quali straordinarie informazioni ci offre per ricostruire la storia delle nostre civiltà, e quali sono le principali minacce alle quali è sottoposto. E qual è il ruolo che l’Italia, strategicamente collocata al centro di un mare ricco di patrimonio come il Mediterraneo, può svolgere a livello internazionale per la protezione di questa eredità.

Intervengono Mariassunta Peci, Direttrice Ufficio UNESCO del MiC, Tullio Scovazzi, Professore di diritto internazionale all’Università degli Studi di Milano, Bicocca, Barbara Davidde, Soprintendente della Soprintendenza Nazionale per il Patrimonio Culturale Subacqueo, Alessandro Asta, archeologo subacqueo della SABAP per l'Area metropolitana di Venezia e per le Province di Belluno, Padova e Treviso, Valeria Li Vigni, Soprintendente della Soprintendenza della Mare della Regione Sicilia.

MARTEDI’ 02/11/2021

I ANNIVERSARIO SCOMPARSA GIGI PROIETTI
Il giorno e la storia (Ore 00.10 e in replica 8.30, 11.30, 13:30 ca., 20.10 ca.)

2 novembre 1940. Nasce a Roma Gigi Proietti. Attore e regista, ottiene il primo successo nel 1970 quando viene chiamato a sostituire Domenico Modugno nella commedia musicale “Alleluja brava gente”. Del 1976 è il sodalizio con Roberto Lerici, da cui nascono spettacoli come “Leggero leggero”, “Come mi piace”, “A me gli occhi please”. Tra i suoi più grandi successi cinematografici si ricorda il personaggio di Mandrake in “Febbre da cavallo” di Steno e il maresciallo Rocca per l’omonima serie tv. Muore nel 2020, nel giorno del suo ottantesimo compleanno.ù

Omaggio a Gigi Proietti. Attore amore mio (Ore 12)

Gennaio 1982: Gigi Proietti è il protagonista di "Attore Amore Mio", registrato in un'unica serata di fronte a un folto pubblico, e trasmesso in quattro parti.

Con gli allievi del suo laboratorio teatrale, uniche presenze del cast, Gigi Proietti mette in scena la sua arte comica e recitativa, diretto dal grande Antonello Falqui, con cui aveva lavorato insieme a "Fatti e Fattacci" del 1975.

Ieri e oggi pt.110 (Ore 13)

I personaggi della televisione, della canzone, del teatro e dello sport che hanno fatto la storia della televisione italiana. In questa puntata andata in onda nel 1980, Luciano Salce intervista Marina Malfatti e Gigi Proietti.

Le storie di Passato e Presente. America tra sogni e paure

Le diverse anime dell’America del dopoguerra sono al centro di questo appuntamento con “Le storie di Passato e presente” in onda martedì 2 novembre alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. L’anticomunismo, che dopo la fine del conflitto si diffonde capillarmente negli Stati Uniti, scatenando una caccia alle streghe contro il “pericolo rosso” il cui promotore principale è il capo dell’FBI, J. Edgar Hoover. Sulla sponda opposta il volto anticonformista dell’America è espresso dalla beat generation che, con la sua vasta produzione artistica, influenza profondamente il panorama culturale ma anche politico degli Stati Uniti e dell’Europa degli anni Cinquanta. Negli anni Sessanta, allo spirito della Contestazione si affianca il desiderio di riscatto e la politica di potenza statunitense che, dopo anni di inferiorità nella corsa allo spazio rispetto all’Unione Sovietica, è rappresentato dalla conquista della Luna, con la missione Apollo 11, nel luglio del 1969.

L’ultimo eroe. Viaggio nell’Italia del Milite Ignoto – (Alle 21.10 e in replica venerdì 5 novembre alle 22.10 e sabato 6 novembre alle 10:30)

Il 2 novembre 1921, nella Basilica romana di Santa Maria degli Angeli, la salma del Milite Ignoto, simbolo di tutti i caduti della Grande Guerra, riceve l’estremo e sacro omaggio nel giorno dedicato ai defunti. Il 4 Novembre 1921, a tre anni esatti dalla vittoria italiana nella Grande Guerra, si celebra l’atto finale della sepoltura nel complesso del Vittoriano a Roma.

A distanza di 100 anni da quell’evento “L’ultimo eroe. Viaggio nell’Italia del Milite Ignoto”, in onda in prima visione martedì 2 novembre alle 21.10 su Rai Storia, ripercorre il viaggio del Milite Ignoto seguendo le tappe che, dalla Basilica di Aquileia, hanno condotto la bara a Roma lungo un percorso ferroviario che ha visto l’ideale abbraccio di tutto il Paese.

Nicola Maranesi e Marco Mondini ricostruiscono insieme, di tappa in tappa, i passaggi principali del cerimoniale del Milite Ignoto. A Maranesi spetta il compito di evocare gli aspetti mediatici e memorialistici (utilizzando le cronache della stampa dell'epoca e il diario del tenente Augusto Tognasso, giurato tra i giurati della commissione che ha partecipato alla riesumazione delle 11 salme tra cui è stato scelto l'ignoto), mentre Mondini ricostruisce le vicende dal punto di vista storico-scientifico. Il documentario ripercorre l'iter che ha portato alla realizzazione della cerimonia del Milite Ignoto e al contempo racconta l'Italia dell'epoca: gli strascichi della Prima Guerra Mondiale e le principali vicende che hanno caratterizzato il triennio ‘18/’21 - nascita del fascismo, impresa di Fiume, rivolta nelle campagne, violenza, squadrismo fascista - con focus specifici sulle città principali toccate dal viaggio del milite, per capire ‘quale Italia’ attraversava il convoglio nel 1921.

A corollario di questa narrazione gli interventi dei professori Carlo Fumian a Padova, Barbara Bracco a Bologna, Roberto Bianchi a Firenze, del Generale dell’Esercito Fulvio Poli presso il museo storico della Terza Armata di Padova e del professor Emilio Gentile nella cornice di Santa Maria degli Angeli a Roma.

Il segno delle donne – Colette Rosselli

Colette Rosselli, illustratrice, scrittrice e pittrice, rivive nell’interpretazione di Sandra Ceccarelli nell’ultima puntata de “Il Segno delle Donne”, docu-fiction coprodotta da Rai Storia – Anele in onda martedì 2 novembre alle 22.10 su Rai Storia. Nata a Losanna nel 1911, Colette Rosselli iniziò la sua carriera di illustratrice negli anni ‘40 pubblicando i suoi disegni per le riviste Harper's Bazaar, Mademoiselle, Vogue e illustrando libri per bambini, alcuni dei quali scritti da lei stessa e considerati ancora oggi dei capolavori. Verso la fine degli anni ’50 cominciò a scrivere libri di galateo e memorie, fino a quando Arnoldo Mondadori non le offrì di tenere una rubrica settimanalesul bon ton. Fu così che nacque la Posta del cuore, vero e proprio manuale per imparare l’arte del comportarsi in società, che Colette firmava con lo pseudonimo di Donna Letizia e che curò fino agli anni ‘80. Donna Letizia era per lei solo “un vestito da indossare”, come diceva la stessa Rosselli, per guidare gli italiani, attraverso le due risposte, in una società nella quale usi e costumi stavano cambiando repentinamente. Nel sesto e ultimo appuntamento della docu-serie, Sandra Ceccarelli fa rivivere la personalità di Colette Rosselli rispondendo alle domande di Elena Stancanelli con parole da lei realmente usate in lettere, diari, colloqui con giornalisti e discorsi pubblici, portati alla luce dagli autori, con la consulenza della storica Silvia Salvatici. Per ripercorrere le tappe della sua vita e della sua carriera, il racconto si arricchisce di immagini inedite, filmati di repertorio e testimoni illustri, come il politico e dirigente sportivo Franco Carraro e sua moglie Sandrina, la saggista Francesca Allegri e Federica Depaolis, bibliotecaria dell’Università di Firenze.“Il Segno delle Donne” – che racconta, attraverso una serie di “interviste”, sette donne straordinarie del Novecento italiano, interpretate da altrettante attrici - è una co-produzioneAnele e Rai Storia, realizzata daAnele. Prodotta daGloria Giorgianni. Produttore esecutivo Emma Di Loreto. Coordinamento editoriale Rai Alfonso Notari. Delegato di produzione Rai Serena Valeri. Soggetto di Gloria Giorgianni, Massimo Favia e Andrea Martelli. Sceneggiature di Giorgia Colli (Fernanda Gattinoni, Colette Rosselli), Flaminia Padua (Angela e Luciana Giussani, Carina Massone Negrone), Federica Tuzi (Liala, Alida Valli), con la consulenza storica di Silvia Salvatici. Regia di Marco Spagnoli, Gisella Gobbi, Mario Vitale.

MERCOLEDI’ 03/11/2021

90 anni di Monica Vitti
Il giorno e la storia (Ore 00.10 e in replica 8.30, 11.30, 13:30 ca., 20.10 ca.)

3 novembre 1931. Nasce Maria Luisa Ceciarelli, in arte Monica Vitti, una delle più grandi attrici del cinema italiano. La sua innata verve l'ha accompagnata per ben quarant'anni di carriera, in cui ha spaziato con stile e talento da ruoli drammatici ad altri più brillanti accanto ad attori come Sordi, Mastroianni e Giannini.

Le storie di Passato e Presente. Gli anni del boom

L’Italia del "miracolo economico" nei suoi diversi aspetti è al centro dell’appuntamento con “Le storie di Passato e Presente”, in onda mercoledì 3 novembre alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. Alla fine degli anni’50 inizia la stagione del cosiddetto “boom”, che trasforma l’Italia da paese rurale a potenza industriale. Sul modello americano arrivano i supermercati e decolla la grande distribuzione. La ricchezza aumenta e molti beni di consumo, prima per pochi, hanno ora una diffusione di massa. Anche le case degli italiani si trasformano e diventano più moderne e accoglienti. Le cucine si riempiono di elettrodomestici che rendono più facile e meno faticosa la vita delle casalinghe. Ma è in salotto che troviamo la vera protagonista della nuova stagione dei consumi: la televisione.

Italiani. Franco Marini 

Sindacalista e politico instancabile, dalle grandi capacità oratorie, leale e sempre fedele ai suoi valori, Franco Marini nasce in una famiglia operaia di San Pio delle Camere, un piccolo paese in provincia de L’Aquila il 9 aprile 1933. È lui il protagonista di “Italiani”, con la consueta introduzione di Paolo Mieli, in onda in prima visione mercoledì 3 novembre alle 21.10 su Rai Storia.

Orgogliosamente democristiano e cattolico, vicino a Giulio Pastore, Franco Marini si iscrive alla Cisl e nel 1956 frequenta, insieme a Pier Carniti, il corso annuale per sindacalisti al Centro Studi Nazionale Cisl di Firenze. Inizia la carriera sindacale sul territorio con incarichi che lo vedono impegnato ad Avezzano, l’Aquila, Agrigento e Biella per poi passare a Roma all’ufficio organizzativo confederale. Nel frattempo, si laurea in giurisprudenza. Nel 1965 entra nella Feder pubblici. Dal 1973 è uno dei componenti della Segreteria Confederale, responsabile della contrattazione del pubblico impiego. Il 2 maggio 1979 viene eletto Segretario generale aggiunto diventando il numero due del sindacato cattolico dopo Pier Carniti. Nel 1985 la svolta. Vince il X Congresso confederale e il 13 marzo viene eletto Segretario Generale. Mantiene la carica di Segretario Generale della Cisl fino al 28 marzo 1991 quando si dimette per diventare Coordinatore di Forze Nuove, corrente della DC fondata dal suo maestro politico Carlo Donat Cattin, morto prematuramente. Il 14 aprile dello stesso anno entra come Ministro del lavoro nel VII governo Andreotti, l’ultimo esecutivo presieduto dal divo Giulio. Un’esperienza di governo che si chiude con le elezioni del 1992 quando, candidato nella Circoscrizione del Lazio, ottiene più voti di Sbardella, il “patron” della DC romana. Rieletto deputato nel 1994, nel 1996 e nel 2001, nel 1999 sarà eletto anche al Parlamento Europeo. Dopo la bufera di Tangentopoli e la dissoluzione della Democrazia Cristiana non tradisce i suoi ideali e si impegna nella costruzione del Partito Popolare del quale sarà segretario dal 1997 al 1999. Fondatore della Margherita, di cui è responsabile organizzativo dal 2002 al 2006, sarà anche tra i fondatori, come referente dei popolari di matrice democristiana e cristiano sociale, del Partito Democratico. Quando nasce il PD nel 2007 è già presidente del Senato. Viene eletto infatti alla seconda carica dello Stato il 29 aprile 2006, battendo nientemeno che Giulio Andreotti. Dopo la caduta del secondo governo Prodi, il 30 gennaio 2008 viene incaricato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano di formare un governo istituzionale con lo scopo di modificare la legge elettorale. Ma dopo quattro giorni di consultazioni rinuncia con rammarico al mandato esplorativo. Rieletto senatore nel 2008 nella circoscrizione Abruzzo, mancherà la rielezione nel 2013 per aver ceduto il posto di capolista a una candidata donna. Ciò nonostante, nel 2013 viene candidato al Quirinale. Questa volta però non ce la fa. Nel novembre dello stesso anno la Presidenza del Consiglio dei Ministri, lo nomina Presidente del Comitato storico scientifico per gli anniversari di interesse nazionale. Un incarico che lo appassionerà moltissimo, avvicinandolo alla storia e alle vicende umane della Grande Guerra, perché come disse lui stesso, è importante “conoscere di più la guerra per amare di più la pace”.

Storie della tv. La tv di Biagio Agnes

Giornalista e dirigente televisivo di lungo corso, Biagio Agnes ha legato il suo nome a una stagione cruciale della Rai. Un personaggio raccontato da “Storie della TV”, con la consulenza e la partecipazione di Aldo Grasso, in onda mercoledì 3 novembre alle 22.10 su Rai Storia. Agnes ha rivoluzionato il linguaggio del telegiornale (con il Telegiornale delle 13), ha creato le testate regionali (fu direttore della nascente Terza Rete), ha ideato numerosi programmi televisivi (Check up, uno su tutti) e ha guidato la Rai degli anni 80, quella del duopolio televisivo e della concorrenza con i network privati, in qualità di direttore generale, contribuendo infine alla realizzazione della sede di Saxa Rubra, oggi a lui intitolata.

GIOVEDI’ 04/11/2021

Il giorno e la storia (Ore 00.10 e in replica 8.30, 11.30, 13:30 ca., 20.10 ca.)

4 novembre 2021. Oggi si celebra la Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate. Istituita nel 1919, all’indomani della vittoria italiana nella Prima Guerra Mondiale, è l’unica festa nazionale condivisa fra l'età liberale, gli anni del fascismo e l'Italia repubblicana. Fino al 1976, il 4 novembre era un giorno festivo. Dal 1977 le celebrazioni avvengono la prima domenica di novembre. Dopo un calo di rilevanza negli anni Ottanta e Novanta, negli anni duemila la cerimonia è stata valorizzata grazie all'impulso del Presidente Ciampi.

Le storie di Passato e presente - La grande guerra

La storia della Prima guerra mondiale è articolata e complessa in quanto la prima guerra "totale" tocca ogni aspetto della vita civile dei paesi che vi partecipano. In questa puntata si affronta la Grande guerra focalizzando l'attenzione su tre fenomeni: il dramma dei mutilati di guerra, una drammatica realtà che ha sconvolto i copri e le menti di decine di migliaia di soldati; l'odissea dei prigionieri e il mito del "combattente", che riguarda il difficile reinserimento dei reduci nel dopoguerra e sarà fondamentale negli sviluppi politici italiani fino all'avvento del fascismo. L’appuntamento con Paolo Mieli e con “Le storie di Passato e presente” è per giovedì 4 novembre alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia.

a.C.d.C. I Soldati di Dio. L’assedio di Malta

Nel 1565, i cavalieri dell’ultimo ordine militare crociato resistono sull’isola di Malta ad una schiacciante spedizione militare ottomana. Il conflitto nel Mediterraneo tra l’Europa cristiana e l’impero ottomano visto attraverso gli occhi di due giovani protagonisti, due nemici addestrati a combattere per la fede. Ad a.C.d.C. un racconto in due episodi, con l’introduzione del prof. Alessandro Barbero in onda in prima visione da giovedì 4 novembre alle ore 21.10 su Rai Storia. Nella prima puntata, la storia parallela del durissimo addestramento militare di un giovane soldato cristiano e di uno musulmano nel Mediterraneo del Sedicesimo secolo.

a.C.d.C. Ferro e sangue. La guerra dei Trent’anni che devastò l’Europa. In nome di Dio

Durante la Guerra dei Trent'anni, nel XVII secolo, gli intrighi e le lotte di potere erano all'ordine del giorno. In gioco c'era la supremazia militare, politica e religiosa in Europa. Il secondo episodio, “In nome di Dio”, della serie “Ferro e sangue – La guerra dei Trent’anni che devastò l’Europa” per il ciclo “a.C.d.C”, introdotto come di consueto dal professor Alessandro Barbero e in onda giovedì 4 novembre alle 22.10 su Rai Storia, racconta le iniziali vittorie dell’Impero contro i protestanti tedeschi, fino all’intervento danese, che cambia gli equilibri e allarga il conflitto. Nei Paesi Bassi è in atto uno scontro tra cattolici spagnoli e protestanti olandesi, e in Francia gli ugonotti, a La Rochelle, stanno per capitolare. Seguiremo le vicende di personaggi importanti e cruciali, come il Cardinale Richelieu, ma anche le vicissitudini di uomini e donne più umili, come il soldato mercenario Hagendorf. E le vicende di un famoso artista invischiato nella rete di spionaggio della guerra: Pieter Paul Rubens.

VENERDI’ 05/11/2021

Le storie di Passato e Presente. Dalla caduta del duce all’armistizio

L’estate del 1943 è per l’Italia un momento drammatico e denso di avvenimenti. Il 25 luglio viene convocato il Gran Consiglio del Fascismo. Dino Grandi presenta il suo ordine del giorno che sfiducia Mussolini provocando il suo arresto da parte del Re e la caduta del Fascismo.

Pietro Badoglio, per volontà di Vittorio Emanuele III, prende il posto di Mussolini e guida il primo governo post-fascista. Il suo obiettivo è far uscire l’Italia dalla guerra, ma la disastrosa gestione delle trattative con gli Alleati, che vogliono la resa incondizionata, conduce alla tragedia dell’8 settembre.

L’Armistizio provoca il totale disfacimento delle forze armate italiane. Lasciati impreparati e privi di ordini, i nostri militari non sanno come reagire alla mutata situazione. Alcuni si consegnano ai tedeschi, altri li combattono, ma in pochi giorni oltre un milione di soldati viene catturato e l’Italia diventa terra di occupazione da parte dei nazisti. L’appuntamento con Paolo Mieli e con “Le storie di Passato e presente” è per venerdì 5 novembre alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia.

04.11.1918 Fine. L’armistizio, la vittoria e gli sconfitti della Grande Guerra (Ore 21.10 e in replica sabato 6 novembre alle 9.30)

Il 4 novembre del 1918 viene firmato l’armistizio sul fronte italiano della Prima Guerra Mondiale. E finalmente può essere pronunciata la parola più attesa. La parola sussurrata con speranza per 42 mesi, ostentata nell’illusione, maledetta nella delusione. La parola che si è spenta sulle labbra di 650mila morti in trincea, diventa cronaca, realtà. “4.1.1918. Fine”, in onda venerdì 5 novembre alle 21:10 su Rai Storia racconta i significati che assume quella parola per i soldati che hanno combattuto e vissuto sulla propria pelle un conflitto senza precedenti nella storia. È la “vittoria” per chi si sente partecipe e protagonista dell’esito bellico. È comunque una sconfitta per chi pensa ai compagni caduti e alla propria vita dissipata. È per tutti l’armistizio e il ritorno a casa. Per tutti, la fine dell’incubo. Dopo “Presente. Voci e volti dei ragazzi di Redipuglia” e “Generazione Caporetto. Storie di soldati eroi sbandati nei giorni della disfatta”, “4-11-1918-FINE. L’armistizio, la vittoria e gli sconfitti della Grande Guerra” è il documentario che conclude la trilogia sulla Grande Guerra raccontata attraverso le testimonianze - diari, memorie e lettere di soldati e ufficiali, ragazzi e uomini “qualunque” – custodite dell’Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano.

L’ultimo eroe. Viaggio nell’Italia del Milite Ignoto – 1^TX (Ore 22.10 replica di martedì 2 novembre ore 21.10)

SABATO 06/11/2021

Le storie di Passato e presente. La Russia comunista

La puntata racconta la rivoluzione russa e la nascita dell'Unione Sovietica attraverso tre protagonisti della storia del comunismo: Lenin, Stalin e Trotsky. Vladimir Il´ič Ul´janov, detto Lenin, è stato l’artefice della Rivoluzione di ottobre del 1917 e il fondatore dello Stato Sovietico. Dopo la sua morte, avvenuta nel gennaio del 1924, Stalin, che era il segretario generale del Comitato centrale del partito, diventa il dittatore dell’Urss sconfiggendo tutti i suoi rivali. Tra gli sconfitti anche il leggendario capo dell’Armata rossa, Trotzkij, che sarà espulso dal partito (1927) e costretto a lasciare l'Urss. Trotzkij sarà condannato a morte in contumacia nel 1936 e morirà in Messico nel 1940 ucciso da un sicario di Stalin. Appuntamento con “Le storie di Passato e Presente” sabato 6 novembre alle 20.30 su Rai Storia.

Cinema Italia. Ladro lui ladra lei

Cencio è un abile ladro romano di borgata. La sua vita è un continuo alternarsi di truffe, furti e soggiorni a Regina Coeli. Altra costante della sua vita è sicuramente Cesira, amica d’infanzia e complice nelle sue imprese, di cui è da sempre follemente innamorato. Il colpo ai danni di un orefice cambierà però per sempre le loro vite… Regia di Luigi Zampa. Con Alberto Sordi, Sylva Koscina, Mario Carotenuto, Ettore Manni, Marisa Merlini, Mario Riva, “Ladro lui ladra lei” andrà in onda per il ciclo “Cinema Italia” sabato 6 novembre alle 21.10 su Rai Storia.

Documentari d’autore. In un futuro aprile. Il giovane Pasolini

Racconto poetico degli anni giovanili di Pier Paolo Pasolini attraverso la voce del cugino, lo scrittore e poeta Nico Naldini, incentrato soprattutto sul rapporto con la madre e sugli anni trascorsi a Casarsa in Friuli. Di Francesco Costabile e Federico Savonitto, “In un futuro aprile. Il giovane Pasolini” andrà in onda in prima visione sabato 6 novembre alle 22.50 su Rai Storia per il ciclo “Documentari d’autore”.


 

 

 
 
 

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