L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Bollani e Danish Trio in concerto

 

Si prevede il tutto esaurito per il Danish Trio di Stefano Bollani

sabato 9 maggio alle 21.15 al Teatro Municipale

Stefano Bollani finalmente al Municipale per la XII edizione del Piacenza Jazz Fest

in co-produzione con la Fondazione Teatri di Piacenza

Sabato pomeriggio alle 17 Bollani parlerà al Conservatorio Nicolini

in un incontro aperto al pubblico

Appuntamento imperdibile sabato 9 maggio alle 21.15 al Teatro Municipale di Piacenza con il Danish Trio di Stefano Bollani. L'evento, inserito all'interno della dodicesima edizione della manifestazione Piacenza Jazz Fest, nasce dalla collaborazione tra Fondazione Teatri di Piacenza e Piacenza Jazz Club che si è concretizzata in occasione di un anno particolare per il territorio come questo 2015, che coincide con l’EXPO a Milano, ma che entrambi gli enti cercheranno di portare avanti anche in futuro.

Lo spettacolo, che si configura come un vero e proprio evento, vedrà esibirsi sul palco del nostro teatro un protagonista del mondo della musica jazz e nn solo, un ospite molto atteso, Stefano Bollani che, al pianoforte, suonerà insieme a Jesper Bodilsen al contrabbasso e Morten Lund alla batteria, a formare il suo Danish Trio.

Stefano Bollani inoltre farà un regalo a tutti gli studenti del Conservatorio Nicolini e a tutti coloro che lo ammirano e che sono interessanti al suo lavoro incontrandoli sabato 9 maggio alle 17 presso l’auditorium del Conservatorio Nicolini, in via S. Franca al n. 35.

STEFANO BOLLANI è tra le pietre più luminose della scena jazz italiana, senza dubbio un talento eccezionale, con una fama che lo ha ormai da tempo consacrato a livello mondiale. Egli non solo collabora da sempre con il suo mentore Enrico Rava in molteplici progetti ma anche con celebrità come Chick Corea, Pat Metheny, Phil Woods, Uri Caine, Phil Woods, Lee Konitz, Miroslav Vitous, Han Bennink, Aldo Romano, Michel Portal, Gato Barbieri, Bobby McFerrin, Martial Solal, John Abercrombie, Kenny Wheeler, Greg Osby e Richard Galliano, solo per citarne alcuni. Bollani è una vera stella del firmamento pianistico, poliedrico, originale e distintivo in ogni cosa che fa. Sia come pianista solista in orchestre sinfoniche (si ricorda in particolare l’esperienza con Riccardo Chailly alla Scala di Milano), sia come scrittore e conduttore radiofonico prima (è anche ideatore di “Dottor Djembé” insieme a David Riondino e Mirko Guerrini, che va in onda dal 2006 su Radio Rai3), poi approdato alla televisione ("Sostiene Bollani", su Rai3, dove il Danish Trio accompagnava musicisti e cantanti italiani e stranieri, confrontandosi anche su diversi terreni musicali). Ma Bollani è ancora soprattutto un pianista jazz formidabile, che riesce ad eccellere con un’enorme gamma di stili e sorprendente virtuosismo.

Il Danish Trio è la formazione ideale con cui si esibisce il pianista fiorentino, che ha con gli altri due membri del gruppo un feeling immediato e spontaneo; questa loro intesa non ha potuto che maturare e portare molti frutti nel tempo. I tre si conobbero nel 2002, quando Bollani fu chiamato a suonare in un sestetto organizzato appositamente da Enrico Rava per un breve tour in seguito alla vittoria del prestigioso premio danese “JazzPar”. Bodilsen e Lund ne formavano la sezione ritmica. Da questo incontro nasce un’avventura di alchimia e stretta collaborazione tra loro, praticamente coetanei e con una simile formazione musicale alle spalle. Bollani ricorda di essere entrato immediatamente in sintonia con i due danesi. "Fu un bellissimo momento – afferma il pianista - e pensammo che sarebbe stato interessante continuare a suonare in trio, cosa che facemmo l’anno successivo. All’inizio andammo in tournée in Danimarca, poi nel resto della Scandinavia e poi... dappertutto!"

Ascoltandoli suonare si rimane colpiti dalla qualità dell’interplay, dalla loro capacità di respirare all’unisono, di far circolare la musica rispondendosi con la continuità e la naturalezza che caratterizzano le conversazioni tra amici. La compattezza del gruppo nasce dalla qualità della relazione creatasi tra i musicisti, dall’unione di poetiche personali, legate alla condivisione di un linguaggio e di un modo di agire frutto di un sentire comune.

Spiega Bollani: "Una cosa di cui sono assolutamente certo è che ogni nota da me suonata verrà ascoltata ed elaborata da Jesper e Morten. Un privilegio raro in un’epoca in cui i solisti jazz di grande talento tendono ad ascoltare quasi solo se stessi! In questo gruppo l’ascolto è un elemento centrale e ciascuno di noi è, in ogni istante, attento a ciò che gli altri stanno suonando, concentrato sul suono nella sua totalità. Esattamente il mio ideale di gruppo Jazz".

JESPER BODILSEN e MORTEN LUND, che sono apparsi in almeno un centinaio di dischi ciascuno, hanno frequentato la Reale Accademia di Musica di Aarhus in Danimarca e suonato insieme in diversi ambiti, divenendo, come è stato scritto più volte, la più compatta sezione ritmica della loro generazione nell’ambito del jazz danese.

Bodilsen è attivo professionalmente dal 1985 e ha suonato e inciso insieme a Joe Lovano, Tom Harrel, Enrico Rava, Ed Thigpen, John Abercrombie, James Moody, Jeff Tain Watts, Paolo Fresu e molti altri. Lund ha suonato e registrato con Mike Stern, Curtis Stigers, Cæcilie Norby, Lars Danielsson, Ulf Wakenius, Christian McBride, Avishai Cohen, Chris Minh Doky, Bobo Stenson, Bob Mintzer, Tom Harrel, Johnny Griffin, Phil Woods, Etta Cameron, NHØP e molti altri.

Il Danish trio ha all'attivo quattro album: Mi ritorni in mente e Gleda con l'etichetta danese Stunt; Stone in the Water per l’ECM e fino all’ultimo lavoro, dal bellissimo titolo Joy in Spite of Everything, a sigillo di più di dieci anni di ispirata collaborazione, a cui si sono uniti anche Mark Turner al sax e Bill Frisell alla chitarra. La gioia è un elemento ricorrente nel lavoro del trio, quella “gioia nonostante tutto” che è ricca di un’inesauribile leggerezza dello spirito, nonostante le ombre inevitabili della vita.

Sulla scaletta della serata è difficile fare previsioni; con questo ensemble la sorpresa è sempre dietro l’angolo: versioni jazz di brani di cantautori italiani, sorprendenti riletture di standard altrimenti consolidati, pezzi scandinavi provenienti dal vasto songbook scandinavo, brani brasiliani di Caetano Veloso e Antonio Carlos Jobim, improvvisazioni su brani di musica classica, oltre a composizioni originali tratte dal loro ormai vasto repertorio comune.

Il Piacenza Jazz Fest torna venerdì 15 maggio alle ore 21.15 con un altro pezzo forte, sempre presso il Teatro Municipale di Piacenza. In collaborazione con Jazznetwork – Crossroads, si esibirà nientemeno che il leggendario saxofonista Jan Garbarek, con la presenza straordinaria del percussionista indiano Trilok Gurtu. Occasione davvero da non perdere.

I biglietti per entrambi i concerti si possono trovare presso la biglietteria del Teatro Municipale o consultando il sito www.teatripiacenza.it

PREVENDITE presso:

- Piacenza Jazz Club, Via Musso 5 – Piacenza, dal lunedì al venerdì dalle 15.00 alle 19.00

- Alphaville, Via Tempio 50 – Piacenza, solo di sabato mattina (10.00 – 12.30)

- Online sul sito www.liveticket.it; diritto di prevendita di 1,50€

Per maggiori informazioni si consiglia di visitare il sito www.piacenzajazzfest.it o visitare la pagina Facebook del festival www.facebook.it/piacenzajazzfest o scaricare gratuitamente l’App del Piacenza Jazz Fest per Apple e Android. Per contatti si può scrivere alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure telefonare al 0523.579034 – 366.5373201.


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