L’Ape musicale

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La fille in viaggio, fra Palermo e l'Oman

 

Lo storico allestimento di Zeffirelli per la Fille du régiment di Donizetti torna in scena al Teatro Massimo

A maggio la tournée in Oman su invito della Royal Opera House di Muscat

In viaggio 162 tra artisti e tecnici, 2 container via mare con le scene, 50 casse in aereo coi costumi

PALERMO. Lo storico allestimento di Franco Zeffirelli per Lafille du régiment di Gaetano Donizetti con la regia di Filippo Crivelli torna ancora una volta sulle scene del Teatro Massimo il 13 e il 15 marzo con due grandi interpreti palermitane, i soprani Desirée Rancatore e Laura Giordano. E lo fa in un’occasione speciale: la prossima tournée del Teatro Massimo a maggio a Muscat, capitale del Sultanato dell’Oman, su invito della Royal Opera House, una tappa importante che segna il ritorno del Teatro ai grandi appuntamenti internazionali. La tournée coinvolge 162 persone tra professori d’orchestra, artisti del coro, tecnici, prevede la partenza di due container via mare con le scene e il trasporto in aereo di oltre cinquanta casse con costumi, parrucche e gioielli di scena. Le comparse saranno invece selezionate direttamente a Muscat, secondo la politica di progressivo coinvolgimento dei cittadini omaniti nella preparazione degli spettacoli d'opera.

Il programma della tournée del Teatro Massimo nella stagione 2015/2016 della Royal Opera House di Muscat prevede dall’11 al 14 maggio tre recite della Fille du régiment, il 18 maggio invece un concerto con il soprano Diana Damrau e il basso-baritono Nicolas Testé. Sul podio Keri-Lynn Wilson, già altre volte alla guida dell’Orchestra del Teatro Massimo. Nel ruolo di Marie, la vivandiera del reggimento che, riscoperte le origini nobiliari, viene “costretta” a tornare nella gabbia dorata del palazzo della marchesa, due grandi interpreti palermitane, i soprani Desirée Rancatore e Laura Giordano. Accanto a loro i tenori Shalva Mukeria e Pietro Adaini nei panni del giovane tirolese Tonio che, per amore della vivandiera, si arruola nel reggimento; il baritono Vincenzo Taormina interpreta Sulpice, sergente che con gli altri soldati si è preso cura di Marie; Anna Maria Chiuri, la marchesa di Berkenfield, presunta zia di Marie, in realtà sua madre; il soprano Daniela Mazzucato, già interprete di tantissimi ruoli nelle stagioni del Teatro Massimo, che torna nel ruolo della Duchessa di Krakenthorp, da sempre affidato a carismatici interpreti teatrali.

La fille du régiment, opéra-comique fra le più note e apprezzate di Gaetano Donizetti, debuttò a Parigi nel febbraio 1840 e pochi mesi dopo, in italiano, su libretto tradotto da Calisto Bassi, alla Scala. A Palermo arrivò nel 1845 al Real Teatro Carolino, dove Donizetti era stato direttore artistico nel 1825/1826. Nel corso dell’Ottocento andò in scena altre due volte, sempre nello stesso teatro nel 1862 e al Teatro Garibaldi nel gennaio 1871. Sulle scene del Teatro Massimo l’opera arrivò, sempre nella versione italiana e su idea di Tullio Serrafin, il 23 aprile del 1959, con quello stesso allestimento che, dopo più di mezzo secolo, continua a mantenere la sua freschezza e agilità e che adesso è pronto per un nuovo debutto in Oman. Regista e autore delle scene e dei costumi per il Teatro Massimo fu allora Franco Zeffirelli, ispirato dalle celebri imagerie di Épinal: le brillanti, giocose, coloratissime immagini che crearono un’aura favolistica attorno all’epopea napoleonica. Un allestimento che da allora a oggi, passato alla versione francese, ha avuto innumerevoli riprese sia in Italia che all’estero, fino a quella del 2014 al Teatro Massimo. Protagonista l’allegra vivandiera, “trovatella” adottata da un intero reggimento francese, in un tripudio di tamburi, grancasse, allegri cori militari, invenzioni, esaltazioni patriottiche.

Oggi la presentazione alla stampa, con il sindaco e presidente della Fondazione Teatro Massimo, Leoluca Orlando; il sovrintendente Francesco Giambrone; il direttore artistico, Oscar Pizzo; la senior artistic manager della Royal Opera House di Muscat, la palermitana Francesca Campagna; l’ex ambasciatore d’Italia a Muscat, oggi ministro plenipotenizario Paola Amadei; Keri-Lynn Wilson,Desirée Rancatore e Laura Giordano.

“Il Teatro Massimo – dice Orlando – si conferma il perno attorno al quale ruota uno degli assi della internazionalizzazione della nostra città. Attraverso la produzione culturale di altissimo livello, il Teatro Massimo e i suoi artisti sono degli ambasciatori di Palermo nel mondo, aprendo la porta a collaborazioni non solo sul piano artistico ma anche sul piano economico e commerciale”.

“Siamo molto contenti – aggiunge Giambrone – che la Royal Opera House di Muscat abbia scelto il Teatro Massimo tra i teatri d’opera ospiti della sua stagione. Nei prossimi anni sempre più questa Fondazione sarà impegnata in tournée e scambi, rafforzando la presenza all’estero e il suo ruolo internazionale. Questa tournée, poi, ci dà l’occasione di portare all’estero un nostro allestimento storico di grandissimo pregio ma anche alcuni grandi artisti siciliani”.

“La Royal Opera House Muscat – afferma Francesca Campagna – è lieta di aver invitato il Teatro Massimo tra i cinque teatri d’opera internazionali scelti come ospiti della stagione 2015/2016. Tale iniziativa è stata da me fortemente voluta anche per il legame che ho con il teatro della mia città dove, tra l'altro, ho svolto le mie prime esperienze di lavoro in questo settore. La presenza del Teatro Massimo nella stagione della ROHM è stata sostenuta dal desiderio del sindaco-presidente e del sovrintendente di collocare il Teatro Massimo in un panorama internazionale attento alle nuove frontiere e a nuovi orizzonti. L'invito della Royal Opera House di Muscat al Teatro Massimo per La fille du régiment completa un ciclo di ospitalità dei teatri italiani che, nelle ultime due stagioni, hanno portato in Oman le migliori produzioni operistiche della tradizione italiana”.

“Sono molto lieta – dice Paola Amadei – di assistere qui a Palermo alla Lafille du régiment che sarà a Muscat a maggio. Ho avuto il piacere di collaborare con le istituzioni artistiche e culturali di Palermo nel corso del mio precedente incarico a Muscat, sia con il Teatro Massimo sia con il Conservatorio, che hanno portato e porteranno delle opere di altissimo spessore musicale e artistico, contribuendo ulteriormente al rafforzamento della collaborazione tra i due Paesi”.

Aggiunge il regista Filippo Crivelli: “Usare l’ormai leggendario allestimento di Franco Zeffirelli potrebbe essere considerato quasi un atto di sfida, sfida al gigantismo imperante delle scenografie di oggi, alla esasperazione dei dettagli costruiti, agli ingombri da kolossal cinematografico che tanto spesso gravano nel teatro attuale e della lirica e della prosa. Ma non vuole essere affatto una sfida: la ragione principale è una sola. Mi offrissero sempre la regia della Fille du régiment, sempre riproporrei l’allestimento di Franco Zeffirelli, anno 1959, perché mai intuizione scenografica per un’opera è stata più felice di questa. Ecco dunque perché ancora una volta ho scelto, abbracciato, rifinito, evidenziato questo allestimento concepito nel lontano 1959 per il Teatro Massimo di Palermo”.

“Una tournée tutta siciliana – dice Desirée Rancatore –. Oltre a me e a Laura, infatti, ci sono due grandi artisti come Vincenzo Taormina, anche lui palermitano, e il catanese Pietro Adaini. Ho interpretato il ruolo di Marie tante volte, sia al Teatro Massimo che in molti altri teatri in Italia e all’estero. Torno con particolare entusiasmo a Muscat dove sono già stata protagonista della Traviata; sono sicura però che questa nuova esperienza sarà particolarmente bella perché in compagnia di persone che conosco da tanti anni e che hanno sempre accompagnato importanti momenti della mia carriera”.

“Cantare al Teatro Massimo – aggiunge Laura Giordano – è una grande emozione, più che in qualsiasi altro teatro del mondo. Più si è a casa, e più ci si sente a casa, più l’impegno aumenta per dare piena soddisfazione alla propria città. La tournée in Oman mi rende entusiasta, soprattutto perché è la mia prima volta alla Royal Opera House”.


Gaetano Donizetti

LA FILLE DU RÉGIMENT

Direttore Keri-Lynn Wilson

Regia Filippo Crivelli

Scene e costumi Franco Zeffirelli

Luci Bruno Ciulli

Marie Desirée Rancatore (13) / Laura Giordano (15)

Tonio Shalva Mukeria (13) / Pietro Adaini (15)

Sulpice Vincenzo Taormina

Marquise de Berkenfield Anna Maria Chiuri

Duchesse de Krakenthorp Daniela Mazzucato

Hortensius Paolo Orecchia

Un caporal Claudio Levantino

Un paysan Francesco Polizzi

Le maître de ballet Giuseppe Bonanno

Orchestra e Coro del Teatro Massimo

Maestro del Coro Piero Monti

In occasione della tournée presso la Royal Opera House di Muscat, Oman

13, 15 marzo


Note biografiche

Keri Lynn Wilson

Nata a Winnipeg, in Canada, ha studiato flauto, pianoforte e violino sin da giovanissima. Si è perfezionata con il celebre flautista Julius Baker alla Juilliard School e ha debuttato alla Carnegie Hall all'età di 21 anni. Avendo ricevuto la borsa di studio Bruno Walter, ha poi studiato direzione d'orchestra con Otto-Werner Mueller alla Juilliard, debuttando poi con la National Arts Center Orchestra del Canada all'età di 23 anni. Mentre era ancora studentessa, ha assistito Claudio Abbado al Festival di Salisburgo e ha vinto una borsa di studio presso il Tanglewood Music Center. Nel 1994 ha conseguito il master sia in direzione d'orchestra che in flauto alla Juilliard School. Dopo la laurea, ha lavorato come Direttore assistente presso la Dallas Symphony Orchestra fino al 1998, quando è cominciata la sua carriera internazionale come direttore ospite.

È regolarmente ospite come Direttore d'orchestra presso le principali orchestre e Teatri d'Opera a livello internazionale. Recentemente è stata nominata direttore musicale della Filarmonica Nazionale Slovena. Tra i suoi progetti futuri menzioniamo tra gli altri Don Carlo a Mosca, Don Giovanni a Bilbao e Tosca a Toronto.

Recentemente ha diretto Madama Butterfly presso la Bayerische Staatsoper, Il trovatore a La Coruña, Otello alla Montreal Opera e L'olandese volante a Varsavia. I suoi impegni nella stagione 2014/15 sono stati La fanciulla del West presso la English National Opera, Aida ad Astana, Attila a La Coruña nonché una performance all'aperto di La bohème e un concerto di gala con la NDR Radio Sinfonieorchester di Hannover.

Durante la stagione 2013/14 ha diretto Un ballo in maschera a Stoccolma per l'Opera reale svedese e Madama Butterfly a Tokyo nel suo debutto al New National Theater. Nella stagione 2012/13 ha debuttato invece all'Opera di Zurigo con Lady Macbeth di Mtsensk e La traviata. Ha anche diretto Nabucco a La Coruña, La traviata a Bilbao, Evgenij Onegin a Varsavia e ha debutatto al Schleswig-Holstein Musik Festival con la NDR Orchestra Radiophilharmonic con Turandot.

In passato ha diretto Tosca, Madama Butterfly e La traviata al Teatro dell'Opera di Vienna, Lucia di Lammermoor al Kirov (Mariinskij), La traviata e Tosca alla Bayerische Staatsoper di Monaco di Baviera, Turandot, Madama Butterfly, Tosca e La bohème al Festival Puccini di Torre del Lago, Il barbiere di Siviglia a Firenze, Otello e Tosca a Nizza, Aida a Roma, Lucia di Lammermoor a Torino, L'elisir d'amore a Bari, La bohème e Anna Bolena a Bilbao, Tosca, Madama Butterfly e Lucia di Lammermoor all'Arena di Verona, Madama Butterfly a Lipsia, Rigoletto a Parma, Don Pasquale a Palermo; Iolanta, La bohème e Tosca al Bolshoi Opera, Tosca al Teatro dell'Opera di Oslo, La rondine alla Los Angeles Opera, La dama di picche, La bohème e Lady Macbeth of Mtsensk alla Israeli Opera, Falstaff, L'heure espagnole e Gianni Schicchi alla Juilliard Opera di New York, Turandot all'Opera di Washington, Simon Boccanegra e La fanciulla del West all'Opera di Montreal, Boris Godunov e Lucia di Lammermoor a Varsavia, Evgenij Onegin e Manon Lescaut a Bucarest.

Filippo Crivelli

Regista impegnato nel repertorio lirico e di prosa in campo nazionale ed internazionale, ha in repertorio oltre duecento titoli dal Barocco al Contemporaneo, collaborando stabilmente con i maggiori teatri italiani e stranieri. Si è anche dedicato alla preparazione di giovani artisti lirici collaborando tra l’altro per quattro anni consecutivi al Laboratorio Lirico di Alessandria, del quale è stato uno dei fondatori. Ha inoltre insegnato nell’ambito di numerose master class per arte scenica, prima tra tutte quelle dell’Accademia Lirica di Busseto già diretta da Carlo Bergonzi. Oltre che regista di lirica e di prosa, ha svolto attività nel campo della musica leggera, in radio ed in televisione, firmando importanti programmi per la Rai. È inoltre regista particolarmente stimato per spettacoli di operetta, musical e cabaret. Ha collaborato alla produzione di opere liriche in teatri come il Teatro alla Scala (Luisa Miller e La fille du régiment), la Piccola Scala di Milano (La finta giardiniera, The Beggar’s Opera, Pierrot lunaire, Orfeo vedovo, La favola di Orfeo di Casella, Amore e Psiche). Nel 1967 ha riproposto al Maggio Musicale Fiorentino il Ballo Excelsior con la coreografia di Ugo Dell’Ara: da allora questo spettacolo ha avuto più di duecento repliche nei maggiori teatri italiani (Teatro alla Scala di Milano, San Carlo di Napoli, Opera di Roma, Arena di Verona, Regio di Torino, Carlo Felice di Genova) e all’Opéra Garnier, ed è stato di nuovo inserito nella stagione scaligera in occasione dell’Expo 2015. Nel 1993 ha ricevuto il premio Donizetti come regista di oltre venti opere donizettiane, fra le quali, oltre alle più note, si possono ricordare: Maria di Rohan, Betly, I pazzi per progetto, Caterina Cornaro, L’Ajo nell’imbarazzo, Lucrezia Borgia, Roberto Devereux, Le convenienze ed inconvenienze teatrali, Sancia di Castiglia. Tra gli altri suoi spettacoli di particolare rilievo figurano Falstaff (Holland Festival), Work in Progress (Opera di Roma), Un giorno di regno (Bregenz), Trittico e La Rondine (Colón di Buenos Aires), Simon Boccanegra (Teatro Municipal di Santiago del Cile) e prime esecuzioni di Luciano Chailly, Salvatore Sciarrino, Alberto Bruni Tedeschi, Valentino Bucchi, Astor Piazzolla, Gino Negri, Gian Francesco Malipiero, Hans Werner Henze. Particolare e duraturo il suo legame con il Teatro Massimo, dove ha debuttato come regista nel 1960: fra i suoi spettacoli si ricordano Johnny spielt auf, Le allegre comari di Windsor, Eva, La reginetta delle rose e Zazà, oltre a numerose operette messe in scena al Teatro di Verdura come La vedova allegra, Il paese dei campanelli, Cin-Ci-La, Scugnizza, Al Cavallino Bianco. La fille du régiment, nella produzione del 1959 del Teatro Massimo con le scene ed i costumi di Franco Zeffirelli, è stata da lui presentata nei maggiori teatri del mondo, dalla Scala di Milano all’Opera di Roma.

Alberto Cavallotti

Dopo la maturità classica viene ammesso alla Scuola del Piccolo Teatro di Milano diretta da Giorgio Strelher, dove consegue il diploma in Regia teatrale. Vince poi la borsa di studio per la specializzazione in regia lirica al Teatro alla Scala, dove rimane come aiuto regista fino al 1985 per tutte le produzioni, lavorando, tra gli altri, con Luca Ronconi, Patrice Chéreau, Franco Zeffirelli, Ermanno Olmi, Sandro Sequi, Mauro Bolognini. Nel 1985 debutta nella regia con La scala di seta di Rossini, scene e costumi di Mino Maccari, e inaugura la stagione del Teatro Rossini di Lugo. Nel 1986 affianca Filippo Crivelli lavorando con Nicola Benois a La forza del destino per i teatri di Ravenna e di Busseto. Dal 1986 al 1992 collabora con l’AsLiCo come regista collaboratore. Dal 1999 al 2003 segue come responsabile del progetto il “Festival Scarlatti” organizzato dal Teatro Massimo di Palermo. Dal 1987 ad oggi è Regista collaboratore del Teatro Massimo di Palermo, dove realizza le regie di A Ceremony of Carrols e L’arca di Noé di Britten, White Christmas di Berlin, Shalom, Concerto di Natale con Amii Stewart, Un sogno per Natale con Daniela Mazzucato e Oh! Che armonico fracasso liberamente tratto da Il maestro di cappella di Cimarosa, e cura inoltre le riprese di Turandot con la regia di Zhang Yimou, I vespri siciliani con la regia di Nicolas Joel (ripresa a Tokyo e al Teatro San Carlo di Napoli), Maria Stuarda con la regia di Denis Krief, Nabucco con la regia di Saverio Marconi, Bianco Rosso e Verdi e Il barbiere di Siviglia con la regia di Francesco Micheli. Ha curato i costumi di Singerella, spettacolo di Dosto & Yevsky. Nel 2010 ha collaborato come attore nelle produzioni Alice e Scene da Bohème, regia di Francesco Micheli.

Franco Zeffirelli

È uno degli uomini di spettacolo italiani più noti nel mondo, la sua attività si è espressa in numerosi campi tra cui primariamente il cinema, il teatro di prosa e il teatro lirico. Nato e cresciuto a Firenze, ha studiato all’Accademia di Belle Arti e alla Facoltà di Architettura della sua città. Nel 1946 si trasferì a Roma, dove esordì come attore nel cinema e nel teatro. Innumerevoli sono le sue produzioni operistiche nei maggiori teatri del mondo con la partecipazione di eccelsi artisti come Maria Callas, Placido Domingo, Luciano Pavarotti, Herbert von Karajan, Leonard Bernstein, Carlos Kleiber, per citarne alcuni. Restano memorabili le sue produzioni di Il turco in Italia con Maria Callas, Aida e La bohème alla Scala di Milano, Carmen alla Staatsoper di Vienna, di Tosca, Turandot, Falstaff e La traviata al Metropolitan di New York e di Aida, Il trovatore, Carmen, Madama Butterfly e Turandot a Verona, e i due straordinari esperimenti di Busseto con le piccole produzioni di Aida e La traviata che continuano a ottenere grande successo internazionale. Al Teatro Massimo fu Tullio Serafin a volerlo al suo fianco in molti appuntamenti artistici, con grandi cantanti dei massimi livelli internazionali. Basti ricordare il debutto italiano di Joan Sutherland, una voce che partendo da Palermo iniziò una stupefacente carriera in tutto il mondo, con una memorabile produzione dei Puritani cui fece seguito una lunga lista di indimenticabili esecuzioni musicali e sceniche. Nel cinema il suo nome è legato a film di grande rilievo internazionale tra cui La bisbetica domata con Elisabeth Taylor e Richard Burton (1966), Romeo e Giulietta (1969), Fratello Sole e Sorella Luna (1970-1971), Il campione (1980), Amore senza fine (1982), Amleto (1991), Jane Eyre (1994), Un tè con Mussolini (1998) e Callas Forever (2001); celebri inoltre le sue trasposizioni cinematografiche di Cavalleria rusticana e Pagliacci (1981), La traviata (1982) e Otello (1986). Per la televisione ha realizzato Gesù di Nazareth (1976-1977) – che si calcola sia stato visto da un miliardo e mezzo di persone in ogni paese del mondo – e un documentario sull’alluvione di Firenze del 1966.

Bruno Ciulli

Laureato in Scienze e Tecnologie dello Spettacolo, dal 1981 al 2008 è stato lighting designer del Teatro Massimo di Palermo. Nel corso della sua carriera ha inoltre collaborato sin dagli anni Settanta con, fra gli altri, Lamberto Puggelli, Filippo Crivelli, Alberto Fassini, Graziella Sciutti, Stefano Vizioli, Giorgio Gallione, Pierfrancesco Maestrini, Maurizio Avogadro sia nel teatro di prosa che in quello lirico. Ha inoltre curato le luci di alcuni spettacoli di Antonello Venditti e Claudio Baglioni. Nel 2004 ha collaborato con Irene Papas al Teatro Greco di Siracusa per Antigone. Fra i suoi impegni più recenti, anche numerosi incarichi internazionali alla Washington National Opera, al Saõ Carlos di Lisbona, a Valencia e a Salonicco, al Teatro Regio di Torino, all’Opéra di Nizza e al Teatro Verdi di Pisa, Il trovatore, Il barbiere di Siviglia e Carmen al Luglio Musicale Trapanese e spettacoli come Anna Frank. Parole dall’ombra (Imperfect Dancers) e al Teatro Filarmonico di Verona per Lucia di Lammermoor.

 

Desirée Rancatore

Nata a Palermo nel 1977, ha studiato violino e pianoforte prima di intraprendere, a 16 anni, lo studio del canto con la madre Maria Argento. A Roma si è perfezionata con Margaret Baker Genovesi. A soli 19 anni ha debuttato come Barbarina ne Le nozze di Figaro al Festival di Salisburgo, e nel 1997 ha compiuto il debutto italiano inaugurando la stagione del Teatro Regio di Parma con L’Arlesiana di Cilea.

Ha avuto modo calcare i palcoscenici di alcuni fra i maggiori teatro del mondo, fra i quali Teatro alla Scala di Milano, Salzburg Festival, Covent Garden di Londra, Wiener Staatsoper, Opéra National de Paris, Opernhaus di Zurigo, Teatro Real de Madrid, Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, nonché i Teatri di Firenze, Venezia, Parma, Genova, Torino, Bologna, Palermo e il Rossini Opera Festival di Pesaro, collaborando con direttori quali Fabio Biondi, Myung-Whun Chung, James Conlon, Charles Mackerras, Lorin Maazel e Riccardo Muti.

Fra le sue interpretazioni più celebri si segnalano il ruolo di Olympia ne Les contes d’Hoffmann, Gilda in Rigoletto, Lucia in Lucia di Lammermoor, Regina della Notte in Die Zauberflöte, Konstanze ne Il ratto dal serraglio, Lakmé di Delibes, Adina ne L’elisir d’amore, Elvira de I puritani, Contessa di Folleville ne Il viaggio a Reims, Amina ne La sonnambula. Nel 2004 canta il ruolo di Semele di L’Europa riconosciuta, di Salieri, per la riapertura del Teatro alla Scala di Milano, diretta da Riccardo Muti. Attiva anche in campo concertistico, ha cantato la Petite Messe Solennelle di Rossini, la Messa in Do minore e il Requiem di Mozart, lo Stabat Mater di Pergolesi, collaborando con prestigiose orchestre come l’Orchestra Filarmonica della Scala, l’Orchestra Sinfonica della RAI di Torino, la Royal Philharmonic Orchestra di Londra e la Liverpool Philarmonic Orchestra, sotto la bacchetta, fra gli altri, di Riccardo Muti e Ottavio Dantone.

Ha inaugurato la stagione 2015/16 interpretando La traviata in un tour in Giappone, in seguito ha debuttato il ruolo di Musetta ne La bohème al Teatro Carlo Felice di Genova, ed ha cantato Piramo and Tisbe (Piramo) in forma di concerto con Fabio Biondi. Fra i suoi prossimi impegni annovera Rigoletto ad Hannover e al Liceu de Barcelona e Il Signor Bruschino al Théâtre des Champs Elysées.

Tra i numerosi riconoscimenti alla carriera si includono il Premio Speciale Ester Mazzoleni, la medaglia d’Oro Città di Milano, il Premio Paladino d’Oro, il Premio Kaleidos 2008, il Premio Zenatello per la migliore interprete della stagione 2008 del Festival Arena di Verona, la Mimosa d’Oro Internazionale 2008 di Agrigento e nel 2010 l’Oscar della lirica della Fondazione Arena di Verona come soprano più popolare.

La sua ricca discografia annovera Il ratto dal Serraglio con Sir Charles Mackerras e la Scottish Chamber Orchestra, il film Mozart in Turkey girato nel Palazzo di Topkapi a Istambul, Die Zauberflöte all’Opéra de Paris, Les Huguenots, Lucia di Lammermoor, La cambiale di matrimonio e Les contes d’Hoffmann per Dynamic, Ascanio in Alba per Bongiovanni, Die Vögel per Arthaus Musik, Die Zauberflöte, Les contes d’Hoffmann per TDK, Lucia di Lammermoor e La cambiale di matrimonio per Naxos.

Laura Giordano

È nata a Palermo e ha debuttato giovanissima nel ruolo della protagonista ne I pazzi per progetto di Donizetti e nell’Adina di Rossini al Teatro Massimo di Palermo. In seguito ha calcato i palcoscenici di alcuni fra i più prestigiosi teatri internazionali fra i quali Teatro alla Scala di Milano, Festival di Salisburgo, Opéra National de Paris, Théâtre des Champs-Elysées de Paris, Théâtre du Châtelet de Paris, Opernhaus di Zurigo, Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma, Festival Mozart de La Coruña, Teatro Real di Madrid, Barbican Center di Londra, Opéra de Montecarlo, Théâtre Royal de la Monnaie de Bruxelles, Teatro Nacional de São Carlos de Lisboa, Teatro Municipal di Santiago del Cile, Teatro Regio di Parma, Rossini Opera Festival di Pesaro, Teatro Carlo Felice di Genova, Teatro Verdi di Trieste, Teatro Comunale di Bologna, Ravenna Festival, Teatro Regio di Torino, Teatro dell’Opera di Roma, Teatro Massimo di Palermo, Bellini di Catania, Bolshoi di Mosca e il Marinskij di San Pietroburgo.

Ha collaborato con direttori d’orchestra quali Riccardo Muti, Zubin Metha, Antonio Pappano, Riccardo Chailly, Valery Gergiev, Gianandrea Noseda, Jesus Lopez Cobos, Rinaldo Alessandrini, Yuri Bashmet, Kazushi Ono, Christophe Rousset, Jean-Christophe Spinosi, Alberto Zedda, Paolo Arrivabeni, Michel Plasson.

Ha inaugurato la stagione 2015/16 interpretando Die Zauberflöte (Pamina) al Teatro Massimo di Palermo, ed in seguito ha debuttato il ruolo del titolo in Betly di Donizetti al Konzerthaus di Berlino ed il ruolo di Elvira ne I Puritani al Teatro Massimo Bellini di Catania. Ha interpretato inoltre Le nozze di Figaro (Susanna) al Teatro Regio di Parma.

Fra i suoi prossimi impegni annovera Les Pécheurs de perles (Leila) e L’elisir d’amore (Adina) al Maggio Musicale Fiorentino.

Nel corso della stagione 2014/15 ha interpretato La fille du regiment (Marie) e Le Toreador al Teatro Massimo di Palermo, Falstaff (Nannetta) con la Sveriges Radio Symphony Orchestra di Stoccolma diretta da Daniel Harding e La bohème (Musetta) al Teatro Massimo Bellini di Catania.

Fra le sue interpretazioni si segnalano inoltre Don Pasquale (Norina) con Riccardo Muti al Teatro Alighieri di Ravenna, all’Opéra de Liège, al Théâtre des Champs-Elysées di Parigi, al Teatro Bolshoi di Mosca e a Santiago del Cile, La bohème (Musetta), L’elisir d’amore, Le nozze di Figaro (Susanna), Falstaff (Nannetta), Il ritorno diDon Calandrino (Livietta) di Cimarosa con la direzione di Riccardo Muti al Salzburger Festspiele Pfingsten, Così fan tutte (Despina) al Teatro Massimo di Palermo e all’Opernhaus di Zurigo dove ha cantato anche Zerlina nel Don Giovanni, Gianni Schicchi (Lauretta) a Lisbona e Rigoletto (Gilda) al Seoul Art Center in Corea.

Ha inciso L’Olimpiade di Vivaldi con Rinaldo Alessandrini (Opus 111) e brani inediti di Rossini con Riccardo Chailly (Decca), ha registrato inoltre dvd de La bohème nella produzione del Teatro Real di Madrid diretta da Lopez Cobos, di Don Pasquale diretto da Riccardo Muti e de La pietra del paragone diretta da Jean-Christophe Spinosi.

Shalva Mukeria

Nato in Georgia, figlio di musicisti, ha iniziato lo studio del clarinetto presso il Conservatorio di Tbilisi. Dopo il diploma, ha iniziato a studiare canto presso il Conservatorio di Odessa, Ucraina, dove si è diplomato nel 1993.

Dopo la vittoria al Concorso Internazionale di Canto di Praga ha iniziato a lavorare all’Opera di Odessa, dove ha debuttato come Nemorino ne L'elisir d’amore, Alfredo ne La traviata, Il Duca di Mantova in Rigoletto, Edgardo in Lucia di Lammermoor, Rodolfo ne La bohème, Werther, ed ancora la Messa da Requiem di Verdi e lo Stabat Mater di Rossini.

In seguito viene invitato per La sonnambula al Teatro Comunale di Firenze e a Pavia, Como, Cremona e al Teatro Carlo Felice di Genova. Ha poi reinterpretato il ruolo in una nuova produzione per l’Opera Leipzig e nel 2004 ha debuttato in Usa alla Santa Fe Opera al fianco di Natalie Dessay.

Altre interpretazioni in Europa includono: Alfredo nella Traviata e Rodolfo nella Bohème con la Royal Opera Copenhagen e ad Helsinki. Nel 2005 diviene membro della Wiener Staatsoper dove ha debuttato come Tenore italiano in Der Rosenkavalier e ha ottenuto grande successo come Arturo ne I puritani con Edita Gruberova. Nel 2007 interpreta il Duca di Mantova in Rigoletto a Bilbao, a Jesi, al Santander Festival e a Tokyo, come pure Tonio ne La fille du régiment al Teatro alla Scala di Milano con enorme successo.

A questo seguono: Lucia di Lammermoor a Tours, Jesi e Treviso, I puritani a Bruxelles, Palermo, Amsterdam e Toulon diretto da Giuliano Carella, Rigoletto e La sonnambula a Salerno diretto da Daniel Oren, Rigoletto a Bilbao, Jesi, Santander, Tokyo, Venezia e Firenze; La fille du régiment e Don Pasquale alla Scala di Milano, Maria Stuarda a Palermo e Firenze, La traviata a Catania, Shanghai e Venezia, Corismano in Zaira di Bellini a Montpellier (registrata da Universal), La traviata, Lucia di Lammermoor e La sonnambula a Venezia, Anna Bolena (Percy) a Firenze, Washington e in tournée in Giappone con l’Opera di Vienna, Gala Verdi diretti da Chung in Giappone con il Teatro La Fenice, Stabat Mater di Rossini a Lubiana e Aquileia con Gelmetti, I Capuleti e i Montecchi (Tebaldo) a Verona, Les Troyens (Iopas) diretto da Pappano con la regia di McVicar al Teatro alla Scala di Milano, I puritani (Arturo) a Santiago del Cile, I Capuleti e i Montecchi (Tebaldo) alla Fenice di Venezia; Maria Stuarda a Varsavia; La sonnambula a Mosca.

Tra i suoi prossimi impegni: La traviata (Alfredo) al Gran Teatro La Fenice di Venezia, I puritani a Catania e riprese di Maria Stuarda a Varsavia.

Pietro Adaini

Giovane tenore siciliano, ha intrapreso gli studi canori e musicali con il baritono Salvo Todaro; nel 2011 ha partecipato ad una Masterclass con il tenore Marcello Giordani mentre attualmente si sta perfezionando con Salvatore Fisichella.

Particolarmente apprezzato per le sue doti vocali, negli anni 2011 e 2012 è stato finalista del Concorso Lirico Internazionale “Voci dal Mediterraneo – Premio Archimede” di Siracusa, guadagnandosi la Menzione speciale come “giovane promessa”Nel 2014 ha vinto la borsa di studio EOS presso il Teatro Carlo Felice di Genova dove ha debuttato il ruolo di Rodolfo ne La bohème e quello di Nemorino ne L’elisir d’amore. All’inizio del 2015 è stato Albazar nel rossiniano Il turco in Italia a Treviso e Ferrara.

Ha partecipato al Grand Prix dell’Opera a Parma, a Cagliari si è esibito nella Messa di gloria di Puccini, allo Sferisterio di Macerata è stato Beppe e Arlecchino in Pagliacci di Leoncavallo, Ernesto nelle riprese del Don Pasquale bergamasco a Como, Cremona, Pavia e Jesi. Recentemente ha cantato La Cenerentola a Verona.

Vincenzo Taormina

Baritono palermitano, inizia a studiare canto contemporaneamente agli studi in Architettura; nel 2000 si trasferisce a Bologna dove studia con Paride Venturi, nel 2003  vince il concorso internazionale per il reclutamento dei "Cadetti della Scala" e si trasferisce a Milano dove tutt'ora vive. Attualmente viene seguito da Gianfranca Ostini e Roberto Coviello.

Frequenta corsi Internazionali di perfezionamento con Michael Aspinall, Lorenzo Arruga, Margaret Baker-Genovesi, Carlo Bergonzi, Enza Ferrari, Simone Alaimo, Renato Bruson, Ruggero Raimondi, Raina Kabaivanska, Ernesto Palacio, Christa Ludwig, Leo Nucci, Gianni Raimondi, Leyla Gencer, Luigi Alva, Luciana Serra. Si diploma all' Accademia Verdiana "Carlo Bergonzi" di Busseto, dove viene seguito dallo stesso Carlo Bergonzi nell'interpretazione. 

 Tra i vari concorsi vinti ricordiamo il 56° Concorso Internazionale "A. Belli" di Spoleto nel 2002 e la XXIV edizione del “Mattia Battistini” di Rieti.

Debutta nel 2004 al Teatro La Fenice di Venezia con Les pêcheurs de perles, canta poi in Polyeucte di Gounod al Festival di Martina Franca, in Parisina a Bergamo, in Ugo, Conte di Parigi al Teatro Bellini di Catania, ne La Juive al Teatro La Fenice di Venezia, ne I Puritani a Palermo e al Festival di Savonlinna, ne La gazza ladra al Teatro Comunale di Bologna. Debutta con la compagnia del Covent Garden di Londra in tournée in Giappone ne La traviata diretta da Pappano, esegue poi Lucia di Lammermoor alla Deutsche Oper di Berlino, Masetto in Don Giovanni per l'inaugurazione del 90° Festival Lirico Areniano con il nuovo allestimento di Franco Zeffirelli. Ha partecipato al Festival di Salisburgo di Pentecoste con Il matrimonio inaspettato di Paisiello in prima rappresentazione moderna, con la direzione di Riccardo Muti.

Tra i suoi impegni più recenti: Ford in Falstaff a Busseto per il bicentenario verdiano a fianco di Renato Bruson, Les pêcheurs de perles a Parma e Modena, Pagliacci a Napoli, Madama Butterfly al Maggio Musicale Fiorentino, La fille du régiment e La bohème al Teatro Massimo di Palermo, Il turco in Italia al Teatro Regio di Torino, e il debutto come Paolo in Simon Boccanegra presso l’Opera di Pechino a fianco di Placido Domingo e con la direzione di Chung.

Prossimamente sarà Marcello ne La bohème al Teatro Lirico di Cagliari, Ping in Turandot all’Arena di Verona, Sharpless in Madama Butterfly al Teatro Massimo di Palermo e Pacuvio ne La pietra del paragone al Teatro Lirico di Cagliari.

Anna Maria Chiuri

Si è diplomata al Conservatorio di Parma e si è perfezionata con Franco Corelli. Ha collaborato con prestigiose istituzioni come la Scala di Milano, la Fenice di Venezia, il Maggio Musicale Fiorentino, l'Accademia di Santa Cecilia a Roma, i Teatri Massimo di Palermo, Regio di Torino, San Carlo di Napoli, l'Opera Festival di Avenches, il Grand Théâtre di Ginevra, l'Opéra Royal de Wallonie a Liegi, l'Oper Leipzig, Opernhaus Zürich, e a Mosca, Palm Beach, Tel Aviv, Tokyo, e più recentemente con la Metropolitan Opera di New York. Ha interpretato Amneris in Aida, Azucena ne Il trovatore, Santuzza in Cavalleria rusticana, Zia Principessa in Suor Angelica, Principessa di Bouillon in Adriana Lecouvreur, Carmen, Dalila in Samson et Dalila, Ortrud in Lohengrin, Fricka in Rheingold e Walküre, Herodias in Salome, Clitemnestra in Elektra. Svolge un'intensa attività concertistica con un vasto repertorio che spazia dalla musica del Settecento fino a quella contemporanea. Si è esibita al Rudolfinum di Praga con il Requiem di Verdi, nel Te Deum di Bruckner e nel Requiem di Mozart a Firenze con la direzione di Mehta, in Ein Sommernachtstraum di Mendelssohn a Parma con la direzione di Temirkanov, Les Troyens di Berlioz con la direzione di Soudant al Teatro Bellini di Catania, Das Lied von der Erde di Mahler con la Belgrad Phiharmonic Orchestra e con la Filarmonica Toscanini, la Nona Sinfonia di Beethoven a Torino con la direzione di Gianandrea Noseda, i Wesendonck Lieder di Wagner al Festival di Ravello. Più recenti le sue esibizioni al Lincoln Center di New York, al Festival di Edimburgo, alla Carnegie Hall di New York, all'Harris Theater di Chicago, alla Roy Thomson Hall di Toronto, all'Ann Arbor Hill Auditorium e al Palau de la Musica di Bercellona con la direzione di Noseda. Tra gli impegni futuri annovera Cavalleria rusticana al Metropolitan di New York, La donna serpente al Teatro Regio di Torino, i Rückert Lieder di Mahler al Teatro Regio di Parma, Te Deum di Bruckner al Teatro Massimo di Palermo.

Daniela Mazzucato

Artista dalle caratteristiche vocali assai duttili e versatili, spazia dal repertorio barocco (Händel, Cesti, Scarlatti, Cavalli, Landi), ai principali ruoli protagonistici nelle opere di Mozart e Donizetti. Veneziana di nascita, ha compiuto gli studi di canto al Conservatorio «Benedetto Marcello». Con il fortunato debutto al Teatro alla Scala nel 1973 nelle Nozze di Figaro (Susanna) e nell’Amore delle tre melarance con la direzione di Claudio Abbado e la regia di Giorgio Strehler, Daniela Mazzucato ha iniziato una brillante carriera internazionale che l’ha vista esibirsi in alcuni fra i più prestigiosi teatri del mondo. Numerose sono le sue esibizioni di successo nel campo dell’operetta. Viene regolarmente invitata al Festival dell’Operetta di Trieste. Ha inoltre cantato il ruolo protagonista ne La vedova allegra al Teatro San Carlo di Napoli e al Teatro Comunale di Bologna, Orfeo all’inferno di Offenbach e Die Fledermaus di Strauss al Teatro La Fenice di Venezia e al Teatro Massimo di Palermo. Tra le opere interpretate figurano inoltre Il campiello, I quatro rusteghi e La vedova scaltra di Wolf-Ferrari, Così fan tutte (Despina) sotto la direzione di Karl Böhm al Teatro di San Carlo di Napoli e con la direzione di Claudio Abbado al Teatro Comunale di Ferrara, Werther con la direzione di Georges Prêtre, Un ballo in maschera (Oscar) con la direzione di Claudio Abbado e la regia di Franco Zeffirelli, Il matrimonio segreto, Orfeo all’inferno (Euridice), L’elisir d’amore (Adina), a fianco di Luciano Pavarotti alla Staatsoper di Berlino, Hänsel und Gretel (Gretel), Il paese del sorriso, Orfeo ed Euridice (Euridice), La bohème (Musetta) accanto a Mirella Freni e con la direzione di Gianandrea Gavazzeni, L’incoronazione di Poppea, Sogno di un valzer, La Cecchina, Barbablù di Offenbach, Dido and Aeneas di Purcell, L’intrigo della lettera e il Trittico di Luciano Chailly, Cin-Ci-La, Al cavallino bianco, Scugnizza, un «trittico» di Offenbach comprendente Croquefer, I due ciechi e Il Signor Choufleury e The Turn of the Screw (Miss Jessel) di Britten.

Paolo Orecchia

Nato a Roma, compie gli studi musicali presso il conservatorio "L. D'Annunzio" di Pescara, diplomandosi con il massimo dei voti. Debutta nel 1986, nel ruolo di Malatesta in Don Pasquale e prosegue la carriera cantando in tutti i più prestigiosi enti teatrali italiani, teatri di tradizione e sedi di festivals internazionali; dal Regio di Torino allo Sferisterio di Macerata, dalla Scala di Milano al Massimo di Palermo, dal San Carlo di Napoli all'Arena di Verona. È stato Belcore ne l’elisir d'amore, Don Alfonso in Così fan tutte e Leporello in Don Giovanni, Sharpless in Madama Butterfly, Don Carissimo in LaDirindina, Beaupertuis ed Emilio nel Cappello di paglia di Firenze.

Apprezzatissimo caratterista, è abituale interprete di ruoli come Il Sagrestano in Tosca, Mathieu in Andrea Chenier, Dancairo in Carmen, Silvano in Un ballo in maschera, Hortensius nella Fille du régiment, Schaunard ne La bohème, ruolo cantato, inoltre, alla Fenice di Venezia ed alla Scala di Milano sotto la direzione di Gavazzeni nell'allestimento di Zeffirelli.

Tra gli impegni dell’ultimo anno, Unballo in maschera a Bologna, Faust, La bohème e La traviata a Torino, La bohème a Brescia, Cremona e Reggio Emilia, Paolo in Simon Boccanegra a Bordeaux, La bohème a Como e Pavia; prossimamente canterà in Andrea Chénier a Genova, Carmen a Torino, Adriana Lecouvreur a Napoli.

Claudio Levantino

Nato a Palermo nel 1985, inizia il suo percorso di studi a vent'anni presso l’Accademia Lirica del Mediterraneo diretta da Pietro Ballo. Partecipa a masterclass tenute da Enzo Dara e Marco Balderi.

Vincitore di alcuni concorsi di canto internazionali, ha inoltre preso parte all’Accademia rossiniana diretta da Alberto Zedda a Pesaro.

Tra le opere interpretate, La traviata (Marchese d’Obigny) e Rigoletto (Marullo) con la direzione di Leone Magiera; L’elisir d’amore al Politeama di Palermo e a Ragusa; Amahl and the night visitors (Baldassare) di Menotti al Politeama di Palermo; La gazza ladra (Fernando Villabella) al Teatro Filarmonico di Verona con la regia di Damiano Michieletto; Madama Butterfly (Commissario Imperiale) e Rigoletto (Conte di Ceprano) al Teatro Massimo di Palermo con la regia di Henning Brockhaus; Rigoletto (Conte di Ceprano) e La traviata (Marchese d’Obigny) al Ravenna Festival, Piacenza, Ferrara e nel Barhein con la regia di Cristina Muti Mazzavillani; Le nozze di Figaro (Bartolo) all’Olimpico di Vicenza; Otello (Lodovico) al Ravenna Festival con la regia di Cristina Muti Mazzavillani, La traviata (Dottore) alla Royal Opera di Muscat in Oman con la regia di Henning Brockhaus, La scala di seta (Blansac) alla Fenice di Venezia.

Tra i suoi prossimi impegni: La traviata (Marchese d'Obigny) al Teatro Lirico di Cagliari diretto da Donato Renzetti, Il Signor Bruschino (Filiberto), La scala di seta (Blansac) e La cambiale di matrimonio (Martino) al Gran Teatro La Fenice di Venezia.

Giuseppe Bonanno

Inizia lo studio della danza classica a Catania con Maria Patti e successivamente con Salvo Di Mauro e si specializza come ballerino e coreografo. Vincitore di borsa di studio del Centro Internazionale Danza di Roma, studia con maestri di fama internazionale. Ha danzato al Teatro Massimo Bellini di Catania, al Teatro Regio di Torino, a Cannes, Macao (Cina), Torre del Lago e al Teatro Donizetti di Bergamo. Dal 1995 lavora costantemente con il Teatro Massimo e dal 2001 è tersicoreo stabile del corpo di ballo, ricoprendo anche ruoli da solista e primo ballerino che spaziano dal repertorio classico a quello moderno, collaborando con coreografi, registi, cantanti, musicisti e danzatori di fama internazionale.

 


 

 

 
 
 

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