L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

marco rizzi

Archi romantici

mercoledì 24 maggio 2017

Torino - Conservatorio Giuseppe Verdi, piazza Bodoni

ore 21

serie pari

Marco Rizzi, Gabriele Pieranunzi violini

Simonide Braconi, Francesco Fiore viole

Enrico Bronzi violoncello

I QUINTETTI D’ARCHI NEL ROMANTICISMO

Johannes Brahms (1833-1897)

Quintetto in sol maggiore op. 111

Felix Mendelssohn Bartholdy (1809-1847)

Quintetto n. 2 in si bemolle maggiore op. 87

 

Mercoledì 24 maggio 2017 (Conservatorio G. Verdi di Torino, ore 21) l’Unione Musicale ospita un quintetto di fuoriclasse dell’archetto, tutti italiani.

Lo compongono Marco Rizzi – vincitore dei prestigiosi Concorsi Čajkovskij di Mosca e Queen Elizabeth di Bruxelles –, Gabriele Pieranunzi – pluripremiato al Concorso Paganini di Genova e primo violino dell’Orchestra del Teatro San Carlo di Napoli –, Simonide Braconi –prima viola dell’Orchestra del Teatro alla Scala –, Francesco Fiore – membro del Quartetto Accardo, è prima viola dell’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma – ed Enrico Bronzi, violoncellista affermatosi al Concorso Rostropovič di Parigi e fondatore del Trio di Parma.

Cinque amici (anche dell’Unione Musicale, che li ospita regolarmente come solisti o in formazioni da camera), cinque affermati solisti, che hanno in comune un’autentica passione per la musica da camera, qui al servizio di pagine di non frequente ascolto: il Quintetto n. 2 op. 87 di Mendelssohn, contraddistinto dalla seducente eleganza formale, dalla freschezza melodica e dall’abilità nella scrittura concertante, e il Quintetto op.111 di Brahms, un lavoro tra i più importanti di tutta la produzione brahmsiana per bellezza d’invenzione e coerenza formale, in cui si ritrovano echi di valzer e ritmi di danze popolari. Anche nel Quintetto op. 111, come in altre pagine cameristiche della maturità, si riscontra l’incantevole intensitàdel “tardo stile” di Brahms, forte di ogni conquista armonica, timbrica e ritmica raggiunta dal compositore in ambito sinfonico.

In una recente intervista, rilasciata in esclusiva all’Unione Musicale, il maestro Gabriele Pieranunzi ha fornito una ulteriore chiave di lettura della serata: «Siamo in un mondo e in un epoca iper-tecnologizzata e con tempi di reazione sempre più rapidi; tutto viene dimenticato in un lasso di tempo brevissimo. Con questo concerto vorremmo rivolgere un invito alla riflessione e al pensare, se possibile lentamente, senza fretta…»

 

poltrone numerate, euro 30

in vendita presso la biglietteria dell’Unione Musicale e online su www.unionemusicale.it

ingressi, euro 20

ridotti fino a 21 anni, euro 10

in vendita il giorno del concerto presso il Conservatorio dalle ore 20.30

BIGLIETTERIA

Unione Musicale, piazza Castello 29 – 101023 Torino

tel. 011 566 98 11 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

orario: martedì e mercoledì 12.30-17 - giovedì e venerdì 10.30-14.30

i protagonisti

Premiato nei 3 concorsi più prestigiosi per violino – il Čaikovskij di Mosca, il Queen Elizabeth di Bruxelles e l’Indianapolis Violin Competition – Marco Rizzi è particolarmente oggi apprezzato per la qualità, la forza e la profondità delle sue interpretazioni. Come uno dei più interessanti violinisti della nuova generazione gli viene nel 1991 conferito su indicazione di C. Abbado 1’"Europäischen Musikförderpreis".

Marco Rizzi è in Italia considerato uno dei musicisti più apprezzati del paese, la sua attività artistica lo ha portato ad essere regolarmente ospite di sale quali la Scala di Milano, la Salle Gaveau e la Salle Pleyel a Parigi, il Lincoln Center di New York, la Sala Grande del Conservatorio di Mosca, la Musikhalle di Amburgo, il Tivoli di Copenhagen, il Concertgebouw di Amsterdam, la Konzerthaus di Berlino. Ha suonato con direttori quali R. Chailly, H. Vonk, A. Ceccato, G. Noseda, V. Jurowski, P. Eötvös, S. Denéve, G. Neuhold e con rinomate orchestre quali la Staatskapelle Dresden, la Indianapolis Symphony Orchestra, la Royal Liverpool Philharmonic, l'Orchestre de Concerts Lamoreux, la Hong Kong Philharmonic, la Rotterdam Philharmonisch, l'Orquesta RTVE di Madrid, la BBC Scottish, la Nederlands Philharmonic, e numerose altre.

In collaborazione con artisti quali Lucchesini, Brunello, Zylberstein, Hoffman, Imai, Marco Rizzi affianca all’attività solistica una dimensione cameristica vissuta con passione.

Residente in Germania, ha insegnato dal 1999 alla Hochschule für Musik a Detmold ed è stato chiamato nell’ ottobre 2008 alla Hochschule für Musik a Mannheim. Inoltre dal Settembre 2007 è professore titolare alla prestigiosa Escuela Superior de Musica Reina Sofia di Madrid. Marco Rizzi è giurato di importanti concorsi internazionali come il Concorso J. Joachim di Hannover, il Concorso Queen Elisabeth di Bruxelles oppure il Concorso Paganini di Genova, e vari suoi allievi sono stati premiati in rinomati concorsi internazionali.

Marco Rizzi attualmente suona un violino Guarneri del 1743, messo a disposizione dalla Fondazione Pro Canale Onlus.

Per il talento precoce e per le non comuni doti naturali di strumentista e di interprete Gabriele Pieranunzi si è imposto presto all’attenzione del pubblico e della critica come uno dei migliori violinisti italiani della sua generazione.

Tra le numerose affermazioni in concorsi internazionali che hanno caratterizzato il suo ingresso sulla scena musicale spiccano due premi al Concorso “Paganini” di Genova (rispettivamente nel 1988 e 1990) e altri riconoscimenti in competizioni di grande prestigio come il “Tibor Varga” di Sion, lo “L. Spohr” di Friburgo, il “R. Romanini” di Brescia, il “G. B. Viotti” di Vercelli, il “R. Lipizer” di Gorizia ed il “Biennale di Vittorio Veneto”.

Diplomatosi a sedici anni sotto la guida di Arrigo Pelliccia si è poi perfezionato, tra gli altri, con Franco Gulli e con Stefan Gheorghiu.

Nel corso della sua brillante carriera di solista Pieranunzi ha suonato con direttori come Aldo Ceccato, Alun Francis, Lu Jia, Jeffrey Tate, Piero Bellugi, Mattias Bamert, Umberto Benedetti Michelangeli, Anton Nanut, Julian Kovatchev, Nicolas Cleobury, Gianandrea Noseda, e collaborato, in ambito cameristico, con Boris Belkin, Bruno Canino, Alfons Kontarsky, Rocco Filippini, Franco Petracchi, Nelson Goerner, Alain Meunier, Laura De Fusco, Rainer Kussmaul.

Invitato più volte dal Comune di Genova a suonare il famoso Guarneri del Gesù “Il Cannone” appartenuto a Paganini, è ospite regolare delle più importanti istituzioni concertistiche italiane: Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Accademia Chigiana di Siena, Teatro Regio di Torino, Teatro Carlo Felice di Genova, Orchestra Sinfonica “Giuseppe Verdi” di Milano, Teatro Comunale di Bologna, Teatro San Carlo di Napoli, Festival dei Due Mondi di Spoleto, Settimane Internazionali di Musica da Camera a Villa Pignatelli di Napoli e Settimane Musicali di Stresa nell’ambito delle quali nel 2000 ha seguito l’integrale delle Sonate per violino e pianoforte di Beethoven. All’estero si è esibito per Herculeesaal di Monaco di Baviera, Baden Baden Philharmonie, Rtsi di Lugano, Festival Bemus di Belgrado, Filarmonica G.Enescu di Bucarest, Wigmore Hall di Londra, City of Birmingham Symphony Orchestra, Bournemouth Symphony Orchestra, Franz Liszt Chamber Orchestra di Budapest, Malmoe Symphony Orchestra, Opera City Hall di Tokyo.

Raffinato interprete di musica da camera, Pieranunzi ha inciso l’integrale dei Quartetti per pianoforte ed archi di Gabriel Fauré con il pianista Maurizio Baglini, i Quintetti per clarinetto e archi di Mozart e Brahms con il clarinettista Alessandro Carbonare, il primo volume dei Quartetti per pianoforte e archi di Mendelssohn con Roberto Prosseda al pianoforte (Decca/Universal).

Di recente pubblicazione per l’etichetta “Concerto” un cd registrato dal vivo al Teatro San Carlo di Napoli comprendente il Concerto per violino e fiati di Kurt Weill con la direzione di Jeffrey Tate e due brani per violino, pianoforte e clarinetto con Alessandro Carbonare ed Enrico Pieranunzi, l’Histoire du soldat di Stravinskij e la Suite concertante di Milhaud.

Simonide Braconi ha compiuto i suoi studi musicali sotto la guida di solisti di fama internazionale come Bruno Giuranna, Juri Bashmet e Kim Kashkashian, diplomandosi con lode e menzione d’ onore presso il Conservatorio di Roma, la Hochschule di Freiburg (Germania) e l'Accademia Chigiana di Siena.

Premiato in diversi concorsi solistici internazionali (“L. Tertis”, Colonia, ecc.), nel 1994 è stato prescelto dal Maestro R. Muti come Prima viola nell’ orchestra del Teatro alla Scala.

Ha inciso da solista e in musica da camera per le etichette Vigiesse, Thymallus, Agorà, Rhona, Stradivarius, Dad, Velut Luna, DAD, Dynamic, Fonè, Concerto, Decca, Brilliant e Tudor oltre a diverse registrazioni per Radio 3, RAI Radiotelevisione italiana, Rete4, Sky Classica e per le riviste CD Classica ed Amadeus (Sonate e Lieder di Brahms e concerti di Rolla).

Sempre come solista ha collaborato con direttori del calibro di Wolfgang Sawallich e Riccardo Muti.

Insieme alle altre prime parti dell’ orchestra ha costituito il Quartetto d’ archi della Scala, suonando nelle piu importanti associazioni concertistiche in Italia e all’estero.

Membro di giurie in diversi concorsi internazionali (tra cui Ginevra),in qualità di docente è invitato a tenere corsi presso importanti istituzioni ( Arts academy a Roma, Festival delle città a Portogruaro, Gubbio Festival, Accademia “Tibor Varga” a Sion, Accademia Perosi di Biella, Accademia di Pinerolo).

È docente presso la Milano Music Master.

È anche solista di viola d'amore e come compositore ha pubblicato diversi lavori per Sonzogno e MAP.

Suona una viola Giovanni Gagliano (1800) della Fondazione Pro Canale onlus.

Francesco Fiore, nato a Roma, ha compiuto i suoi studi presso il Conservatorio S. Cecilia di Roma, sotto la guida dei maestri Lina Lama e Massimo Paris. Si è successivamente perfezionato con il Maestro Bruno Giuranna presso la fondazione Stauffer di Cremona.

Vincitore di numerosi premi si è presto imposto come uno dei musicisti più interessanti dell’ultima generazione, intraprendendo un’intensa attività concertistica quale ospite regolare delle più prestigiose associazioni e festival italiani: a Roma (Accademia Nazionale di S. Cecilia, Istituzione Universitaria dei Concerti, Accademia Filarmonica); a Milano per Serate Musicali, all’Unione Musicale di Torino, all’Accademia Chigiana di Siena, al Festival dei Due Mondi di Spoleto, al Festival di Brescia e Bergamo, alle Settimane Musicali di Stresa, a Bologna (Musica Insieme), a Firenze, Venezia, Verona, Palermo, Padova e Perugia (Amici della Musica), al GOG di Genova, a Vicenza e Vercelli, (Società del Quartetto), al Festival delle Nazioni di Città di Castello, a Vicenza (Settimana musicale del Teatro Olimpico), a Napoli (Settimane Internazionali di Villa Pignatelli, Teatro S. Carlo e Associazione Scarlatti), al Festival Pontino di Sermoneta, a Estate Musicale sul Garda e al Bemus di Belgrado.

La sua attività solistica e cameristica lo ha portato a collaborare con artisti del calibro di Salvatore Accardo, Boris Belkin (con i quali ha eseguito numerose volte la Sinfonia Concertante di Mozart), Uto Ughi, Pierre Amoyal, Renata Scotto, Bruno Canino, Alfons Kontarskj, Alexander Mazdar, Michele Campanella, Andrea Lucchesini, Rocco Filippini, Alain Meunier, Bruno Giuranna, Franco Petracchi, Gabriele Pieranunzi, Rainer Kussmaul, Pavel Vernikov, David Lively. È membro del Quartetto Accardo, con il quale ha recentemente riscosso vivissimi consensi di critica e pubblico con la prima esecuzione assoluta del Quartetto n. 5 di Fabio Vacchi, presso la Società del Quartetto di Milano.

Ha inciso numerosi cd per RCA, ASV, FONIT CETRA, FONÉ e MUSIKSTRASSE. Per quest’ultima ha realizzato la prima incisione mondiale del Quartetto di Mercadante per viola solista e archi, brano del quale aveva effettuato la prima esecuzione moderna al San Carlo di Napoli. Nel febbraio 2006 e nell’aprile 2007 sono stati pubblicati dalla rivista Amadeus due cd con l’integrale dei Quartetti con pianoforte di Gabriel Fauré e con i Quintetti con clarinetto di Mozart e Brahms. Ha partecipato alla registrazione televisiva di due Quartetti di Luigi Boccherini assieme al Maestro Salvatore Accardo, suonando la celebre viola Stradivari custodita presso il Palazzo Reale di Madrid, per un programma realizzato dalla NHK di Tokio, dedicato all’unico quartetto di strumenti Stradivari esistente al mondo.

Dal 1991 è prima viola dell’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma: il medesimo ruolo ha ricoperto anche presso l’Orchestra Filarmonica del Teatro alla Scala di Milano, presso l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI di Torino e, invitato da Salvatore Accardo, nell’Orchestra da Camera Italiana.

Nel quadro dei Corsi Superiori Biennali è stato docente presso vari conservatori (Santa Cecilia di Roma, Latina, Fermo…). Attualmente è titolare di viola e musica da camera presso l’Istituto Monteverdi di Cremona.

Suona una viola Joseph Hill, Londra 1774, e una viola d’amore Raffaele Fiorini, Bologna 1894.

Violoncellista e direttore d’orchestra, fondatore del Trio di Parma nel 1990, Enrico Bronzi ha suonato nelle più importanti sale da concerto d'Europa, Stati Uniti, Sud America ed Australia (Carnegie Hall e Lincoln Center di New York, Filarmonica di Berlino, Konzerthaus di Vienna, Mozarteum di Salisburgo, Filarmonica di Colonia, Herkulessaal di Monaco, Filarmonica di San Pietroburgo, Wigmore Hall e Queen Elizabeth Hall di Londra, Teatro Colon di Buenos Aires). Con tale formazione si è imposto nei concorsi internazionali di Firenze, Melbourne, Lione e Monaco di Baviera, ricevendo peraltro il "Premio Abbiati" della critica musicale italiana.

Dal 2001, in seguito alle affermazioni al Concorso Rostropovich di Parigi e al Paulo Cello Competition di Helsinki, dove riceve anche il Premio per la migliore esecuzione del concerto di Dvorak con la Filarmonica di Helsinki, inizia una intensa attività solistica. Partecipa regolarmente a numerosi festival, tra cui: Lucerna, Kronberg, Schubertiade Schwarzenberg, Melbourne, Turku, Naantali, Stresa, Ravenna, Lockenhaus. La sua attività l’ha portato a collaborare con grandi artisti come Martha Argerich, Alexander Lonquich, Gidon Kremer, e complessi quali Quartetto Hagen, Kremerata Baltica e Giardino Armonico. Suona come solista sotto la guida di C.Abbado, C.Eschenbach, P.Berglund, F.Bruggen, K.Penderecki, Tan Dun, R. Goebel. Ha seguito le lezioni di direzione d’orchestra di Jorma Panula ed è direttore ospite di numerosi complessi italiani, tra cui Orchestra Mozart (su invito di Claudio Abbado), Orchestra di Padova e del Veneto, Virtuosi Italiani, Filarmonica Marchigiana, Sinfonica della Val d’Aosta e Sinfonica Abruzzese.

Dal 2007 è professore all’Universität Mozarteum Salzburg e direttore artistico dell’Estate Musicale di Portogruaro.

Tra le sue registrazioni discografiche, oltre alla vasta produzione col Trio di Parma, vi sono tutti i concerti di Boccherini (Brilliant Classics), i concerti di C.P.E.Bach (Amadeus), un disco monografico su Nino Rota, le Sonate di Geminiani (Concerto) e l’integrale delle Suites di Bach (Fregoli Music) che è stata al secondo posto della top ten degli album di musica classica di iTunes Music Store.

Enrico Bronzi suona un violoncello Vincenzo Panormo del 1775.

 

L’Unione Musicale onlus è stata selezionata dalla Compagnia di San Paolo quale realtà d’eccellenza nel panorama dello spettacolo dal vivo.

La stagione I Concerti 2016-2017 è sostenuta inoltre dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, dalla Regione Piemonte, dalla Città di Torino, dalla Fondazione CRT e dalla Fondazione Ferrero.


 

 

 
 
 

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