L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Grigory Sokolov da Mozart a Beethoven

mercoledì 31 maggio 2017 - ore 21

Auditorium Giovanni Agnelli del Lingotto, via Nizza 280 – Torino

(abbonamento serie dispari e pari)

Grigory Sokolov pianoforte

Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791)

Sonata in do maggiore K. 545

Fantasia in do minore K. 475

Sonata in do minore K. 457

Ludwig van Beethoven (1770-1827)

Sonata in mi minore op. 90

Sonata in do minore op. 111

 

Mercoledì 31 maggio 2017,presso l’Auditorium Giovanni Agnelli del Lingotto alle ore 21, l’Unione Musicale di Torino conclude la Stagione concertistica 2016-2017 con il recital di uno dei più grandi pianisti viventi: Grigory Sokolov. Ospite abituale dell’Unione Musicale, dal 1988 a oggi Sokolov ha suonato ben dodici volte in stagione, davanti all’affezionato pubblico torinese che da sempre lo segue e lo accoglie con entusiasmo e ammirazione immutati.

Nato a Leningrado, talento precocissimo, a soli sedici anni Grigory Sokolov è diventato il più giovane musicista di sempre a vincere il primo premio al Concorso Čajkovskij di Mosca. Anti-divo per eccellenza, schivo e colto, il suo talento è maturato lontano dai riflettori dei media internazionali e, dopo aver suonato con le più grandi orchestre del mondo, da diversi anni ha deciso di concentrare la sua attività concertistica esclusivamente sui recital per pianoforte solo. Sokolov resiste anche alle lusinghe del mercato discografico: le sue rare incisioni sono quasi esclusivamente dal vivo e quindi per apprezzare il suo pianismo bisogna seguirlo in sala da concerto, dove riesce a instaurare con il suo attentissimo pubblico un clima di colloquio intimo e riservato.

Le sue magistrali interpretazioni sono caratterizzate da un controllo totale del fraseggio, del suono, delle dinamiche, lontano dallo sfoggio di ogni facile virtuosismo e rivelano la capacità di “rileggere” con perfezione maniacale la partitura, svelandone i suoi significati più profondi e spirituali. «Nella mia vita c’è solo il pianoforte» ha affermato in una delle rarissime interviste concesse, e vedendolo durante le prove sembra veramente che lo strumento sia la sua ragione di vita, per come ne analizza e studia le varie parti, così da farne emergere durante il concerto tutte le potenzialità.

Per il suo recital di maggio Sokolov ha scelto un programma molto classico, con alcune opere della piena maturità di Mozart e Beethoven. Il concerto si apre con la famosissima Sonata in do maggiore K. 545, anche detta “facile” e scritta da Mozart nel 1788; a seguire la Fantasia K. 475 e la Sonata K. 457, entrambe in do minore, che vennero pubblicate insieme nel 1785, cioè un anno dopo l’ultimo deludente viaggio a Salisburgo del compositore.

Nella seconda parte la Sonata in mi minore op. 90, conclusa da Beethoven nel mese di agosto del 1814, dopo la caduta dell’Impero francese e dopo circa cinque anni di pausa con il pianoforte e l’ultima Sonata beethoveniana, l’op. 111 in do minore, composta cinque anni prima di morire, che si spinge in terre così lontane da arrivare persino ad accenni di jazz.

Come ogni anno, l’ultimo concerto di Stagione dell’Unione Musicale coincide con l’avvio della campagna abbonamenti. A partire dalle ore 19, presso il foyer dell’Auditorium Giovanni Agnelli del Lingotto, gli abbonati alle varie serie concertistiche possono effettuare il rinnovo per la Stagione 2017-2018 e chi sottoscrive un nuovo abbonamento (di qualsiasi tipo) riceverà un biglietto omaggio per assistere al concerto di Grigory Sokolov alle ore 21.

poltrone numerate, euro 35

in vendita presso la biglietteria dell’Unione Musicale e online su www.unionemusicale.it

ingressi, euro 25

e riduzioni per i giovani fino a 21 anni

in vendita il giorno del concerto presso l’Auditorium del Lingotto dalle ore 20.30

BIGLIETTERIA

Unione Musicale, piazza Castello 29 – 101023 Torino

tel. 011 566 98 11 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

orario: martedì e mercoledì 12.30-17 - giovedì e venerdì 10.30-14.30

www.unionemusicale.it

Grigory Sokolov è ampiamente considerato uno dei massimi pianisti di oggi, un artista ammirato per la sua introspezione visionaria, la sua ipnotica spontaneità e la sua devozione senza compromessi alla musica. L’unica, irripetibile natura della musica suonata dal vivo è centrale per la comprensione della bellezza espressiva e dell’irresistibile onestà dell’arte di Grigory Sokolov. Le poetiche interpretazioni del pianista russo, che prendono vita durante l’esecuzione con un’intensità mistica, scaturiscono dalla profonda conoscenza delle opere che fanno parte del suo vasto repertorio. I programmi dei suoi recital abbracciano ogni cosa, dalle trascrizioni della polifonia sacra medievale e dai lavori per tastiera di Byrd, Couperin, Rameau, Froberger e Bach a tutto il repertorio classico e romantico con particolare attenzione a Beethoven, Schubert, Schumann, Chopin, Brahms e alle composizioni di riferimento del XX secolo di Prokofiev, Ravel, Scriabin, Rachmaninov, Schönberg e Stravinskij.

Sokolov è nato a Leningrado (ora San Pietroburgo) e ha intrapreso gli studi musicali all’età di cinque anni, e due anni più tardi, ha cominciato gli studi con Liya Zelikhman alla Scuola Centrale Speciale del Conservatorio di Leningrado. A 12 anni ha tenuto il suo primo recital pubblico e il suo prodigioso talento è stato riconosciuto nel 1966 quando, a soli sedici anni, è diventato il più giovane musicista di sempre a vincere il primo premio al Concorso Internazionale Čajkovskij di Mosca. Mentre Sokolov intraprendeva grandi tour di concerti negli Stati Uniti e in Giappone negli anni Settanta, il suo talento si è evoluto ed è maturato lontano dai riflettori dei media internazionali. In seguito al collasso dell’Unione Sovietica, ha cominciato ad apparire con più frequenza nelle principali sale da concerto e nei principali festival europei.

Nel corso della sua carriera si è esibito con le più prestigiose orchestre prima di decidere di dedicarsi esclusivamente al recital per pianoforte solo.

Sokolov tiene circa settanta concerti ogni stagione, immergendosi completamente in un singolo programma e presentandolo in tutte le principali sale d’Europa. A differenza di molti pianisti nutre un profondo interesse e una estrema conoscenza tecnica dei pianoforti che suona. Prima di ogni esibizione è solito passare molte ore di studio sul palcoscenico per capire la personalità e le possibilità dello strumento con cui dovrà condividere il momento del concerto. La critica musicale è sempre affascinata dalla misteriosa abilità di Sokolov di saper “rileggere” la partitura proponendo interpretazioni originali e sempre nuove dei pezzi che suona. La capacità di articolare le voci interne di una struttura polifonica, l’infinita varietà delle dinamiche e dei suoni che sa estrarre dallo strumento sono caratteristiche uniche di questo grande artista. Nei suoi recital porta gli ascoltatori a stretto contatto con la musica, trascendendo questioni di esibizionismo superficiale e abilità tecnica, per rivelare significati spirituali più profondi.

Nel 2014, dopo un silenzio discografico durato quasi un ventennio, Sokolov ha iniziato una collaborazione con Deutsche Grammophon che a oggi ha pubblicato tre registrazioni, rigorosamente tutte dal vivo di suoi concerti. Il primo album (2015) presenta la registrazione di un recital tenuto al Festival di Salisburgo nel 2008 con musiche di Mozart e Chopin, il secondo (2016) è dedicato a Schubert e Beethoven, il terzo presenta due straordinarie esecuzioni con orchestra: il Concerto K. 488 di Mozart registrato a Salisburgo nel 2005 sotto la direzione di Trevor Pinnock e il Terzo concerto di Rachmaninov eseguito a Londra nel 1995 con Yan Pascal Tortelier alla direzione della BBC Philharmonic. Nell’ultimo album è contenuto anche un dvd con un documentario dal titolo A Conversation That Never Was, diretto da Nadia Zhdanova che ci consegna un ritratto dell’artista attraverso interviste, foto e documenti filmati inediti.

L’Unione Musicale onlus è stata selezionata dalla Compagnia di San Paolo quale realtà d’eccellenza nel panorama dello spettacolo dal vivo.

La stagione I Concerti 2016-2017 è sostenuta inoltre dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, dalla Regione Piemonte, dalla Città di Torino, dalla Fondazione CRT e dalla Fondazione Ferrero.


 

 

 
 
 

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