L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

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Premiati anche la Scala e il Festival Verdi

Sono stati annunciati nella serata del 9 aprile al Coliseum di Londra i vincitori degli International Opera Award 2018.

Fra i premiati e le nomination anche numerosi artisti e istituzioni italiane, o spettacoli che presto arriveranno sui nostri palcoscenici.


 

2018

 

Vincitori

 

Coro
MusicAeterna

 

Direttore d'orchestra
Vladimir Jurowski

 

Sconografo/costumista
Paul Steinberg

 

Regista
Mariusz Treliński

 

Educazione e Divulgazione
Opera Holland Park

 

Voce femminile
Malin Byström
Festival
Festival Verdi Parma

 

Direzione di un teatro d'Opera
Bernd Loebe

 

Premio alla carriera
Teresa Berganza

 

Voce maschile
Piotr Beczała

 

Nuova produzione
Britten: Billy Budd, regia di Deborah Warner (Teatro Real)

 

Regista emergente
Barbora Horáková Joly

 

Teatro d'Opera
Bayerische Staatsoper

 

Orchestra
Teatro alla Scala

 

Mecenate
Annette Campbell-White

 

Premio dei lettori
Pretty Yende

 

Registrazione (Opera completa)
Berlioz: Les Troyens (Erato)

 

Registrazione (Recital)
Véronique Gens: Visions (Alpha)

 

Titolo riscoperto
Krenek: Der Diktator; Schwergewicht, oder Die Ehre der Nation; Das geheime Königreich (Oper Frankfurt)

 

Prima assoluta
Brett Dean: Hamlet (Glyndebourne)

 

Giovane voce
Wallis Giunta

Nomination

 

Coro
Bayerische Staatsoper
Komische Oper
La Fenice
MusicAeterna
San Francisco Opera
Teatro Real

 

 Direzione d'orchestra
Marc Albrecht
Daniele Gatti
Vladimir Jurowski
Fabio Luisi
Kazushi Ono
Simone Young

 

 

Scenografia/costumi
Charles Edwards
Christof Hetzer
Stuart Nunn
Dieter Richter
Paul Steinberg
Anna Viebrock

 

 

Regia
David Bösch
David Hermann
Tobias Kratzer
David McVicar
Lydia Steier
Mariusz Treliński

 

 

Educazione e Divulgazione
Chicago Opera Theater
Florida Grand Opera
Garsington Opera
La Monnaie
Opera Holland Park
Polish National Opera

 

 

Voce femminile
Malin Byström
Carmen Giannattasio
Barbara Hannigan
Hui He
Ermonela Jaho
Eva-Maria Westbroek

 

 

Festival
Bayreuth Festival
Festival Verdi Parma
Glyndebourne
Opera Forward
Opera Philadelphia O17
Santa Fe Opera

 

 

Voce Maschile
Piotr Beczała
Günther Groissböck
Peter Mattei
Eric Owens
Simone Piazzola
Michael Spyres

 

 

Nuova produzione
Berg: Wozzeck, d. William Kentridge (Salzburg Festival)
Britten: Billy Budd, d. Deborah Warner (Teatro Real)
Britten: Death in Venice, d. Demis Volpi (Oper Stuttgart)
Mozart: La clemenza di Tito, d. Claus Guth (Glyndebourne)
Verdi: Stiffelio, d. Graham Vick (Teatro Regio di Parma)
Wagner: Die Meistersinger von Nürnberg, d. Barrie Kosky (Bayreuth Festival)

 

 

Emergenti
Gianmaria Aliverta (director)
Jordan de Souza (conductor)
David Hertzberg (composer)
Barbora Horáková Joly (director)
Dane Lam (conductor)
Giedrė Šlekytė (conductor)

 

 

Teatro d'Opera
Bayerische Staatsoper
La Fenice
Lyric Opera of Chicago
Oper Graz
Opera North
Teatro Real

 

 

Orchestra
Bayerisches Staatsorchester
Bayreuth Festival
Deutsche Oper
Lyric Opera of Chicago
MusicAeterna
Teatro alla Scala

 

 

Premio dei lettori
Cecilia Bartoli
Joyce DiDonato
Bryan Hymel
Ambrogio Maestri
Karita Mattila
René Pape
Luca Pisaroni
Pretty Yende

 

 

Registrazione (Opera completa)
Andriessen: Theatre of the World (Nonesuch
Berlioz: Les Troyens (Erato)
Lully: Armide (Aparté)
Martinů: The Greek Passion (Oehms)
Méhul: Uthal (Palazzetto Bru Zane)
Wagner: Lohengrin (Deutsche Grammophon)

 

 

Registrazione (Recital)
Sophie Bevan: Perfido! (Signum Classics)
Joyce El-Khoury: Echo & Michael Spyres: Espoir (Opera Rara)
Juan Diego Flórez: Mozart Arias (Sony)
Véronique Gens: Visions (Alpha)
Jonas Kaufmann: L'Opéra (Sony)
Camilla Tilling: Gluck & Mozart Arias (BIS)

 

 

Titolo riscoperto
Blomdahl: Aniara (Malmö Opera)
Ginastera: Bomarzo (Teatro Real)
Hindemith: Die Harmonie der Welt (Landestheater Linz)
Isouard: Cendrillon (Manhattan School of Music)
Keiser: Octavia (Innsbrucker Festwochen der Alten Musik)
Krenek: Der Diktator; Schwergewicht, oder Die Ehre der Nation; Das geheime Königreich (Oper Frankfurt)

 

 

Prima assoluta
Mason Bates: The (R)evolution of Steve Jobs (Santa Fe Opera)
Chaya Czernowin: Infinite Now (Opera Vlaanderen) co-production with Nationaltheater Mannheim
Brett Dean: Hamlet (Glyndebourne)
Avner Dorman: Wahnfried (Badisches Staatstheater)
Sebastian Fagerlund: Autumn Sonata (Finnish National Opera)
Julian Grant: The Nefarious, Immoral yet Highly Profitable Enterprise of Mr Burke and Mr Hare (Boston Lyric Opera)
Arnulf Herrmann: Der Mieter (Oper Frankfurt)
Tang Jianping: 170 Days in Nanking (Jiangsu Centre for the Performing Arts)

 

 

Giovani voci
Aigul Akhmetshina
Liparit Avetisyan
Gordon Bintner
Amartuvshin Enkhbat
Lauren Fagan
Wallis Giunta
Anush Hovhannisyan
Isabella Lee
Federica Lombardi
Natalya Romaniw

John Allison (chair)
Editor, Opera; classical music critic, The Daily Telegraph 

Michael Ajzenstadt
Artistic Administrator, Israeli Opera

Nicolas Blanmont
Chief classical music critic, La Libre Belgique; correspondent for Opera (Belgium, France and Switzerland); opera critic for RTBF Musiq3

Aviel Cahn
Intendant, Opera Vlaanderen; General Director designate of Le Grand Théâtre de Genève

Hugh Canning
Chief classical music critic, The Sunday Times; member of Opera‘s editorial board

James Clutton
Director of Opera, Opera Holland Park

Waldemar Dąbrowski
General Manager of Teatr Wielki – Polish National Opera

Neil Fisher
Deputy Arts Editor, The Times

Lindy Hume
Opera director; Artistic Director, Opera Queensland; Artistic Director, Ten Days on the Island (Tasmania’s state wide arts festival)

Joanna C. Lee
Correspondent for Opera (China)

George Loomis
Correspondent for Opera (USA), MusicalAmerica.com, The Financial Times

Max Loppert
Correspondent for Opera (Italy)

Fiona Maddocks
Chief Classical Music Critic; The Observer; member of Opera‘s editorial board

Njabulo Madlala
Baritone; Artistic and Executive Director Voices of South Africa

Anne Midgette
Chief classical music critic, The Washington Post

Barbara Minghetti
Artistic Director, Macerata Opera Festival

Evans Mirageas
Artistic Director of Cincinnati Opera; Vice President of Artistic Planning at The Atlanta Symphony

Annilese Miskimmon
Opera director; Director of Opera of Den Norske Opera and Ballet

Nicholas Payne
Director, Opera Europa

Wiebke Roloff
Contributor, Opernwelt

Christina Scheppelmann
Artistic Director General, Gran Teatre del Liceu

Sebastian F. Schwarz
Founder and jury chair of the Glyndebourne Cup

Ken Smith
Critic, The Financial Times; correspondent for Opera (China); commentator, RTHK Radio 4

Victoria Stapells
Correspondent for Opera (Spain), contributor, Opera Canada

Birgitta Svendén
CEO & Artistic Director, Royal Swedish Opera

James C. Taylor
Correspondent for Opera (USA)

Lyndon Terracini
Artistic Director of Opera Australia

Thomas Yaksic
Consultant for Theatre Projects (Chile)


Billy Budd di Britten con la regia di Deborah Warner vince

l’International Opera Award, il premio Oscar per la lirica.

Dal prossimo 8 maggio lo spettacolo sarà al Costanzi

L’allestimento del Billy Budd di Benjamin Britten con la regia di Deborah Warner, che sarà al Costanzi dal prossimo 8 maggio, ha vinto ieri sera a Londra l’International Opera Award nella categoria “nuova produzione”. Questo significativo riconoscimento ha per l’opera lirica la stessa importanza che ha il premio Oscar per il mondo del cinema.

“È una grande emozione che Billy Budd abbia ricevuto il premio per una nuova produzione alla cerimonia degli International Opera Awards ieri sera al London Coliseum. – ha dichiarato Deborah Warner – Insieme a Joan Matabosch del Teatro Real di Madrid abbiamo ritirato il premio a nome di tutti i collaboratori che si sono impegnati in questo enorme e impegnativo lavoro collettivo – il cast, il team creativo, il coro, l’orchestra, gli attori – e naturalmente anche a nome dei coproduttori, il Teatro dell’Opera di Roma e la Royal Opera House. Siamo ansiosi di mettere in scena questo titolo a Roma nel mese prossimo. Ed è per me un grande e speciale piacere che si tratti delle prima romana di questo capolavoro”.

“Il riconoscimento a questo spettacolo di grandissima qualità – ha detto il sovrintendente Carlo Fuortes – ci rende molto felici. Lo spettacolo è il frutto di una coproduzione tra il nostro teatro e altre due eccellenze della lirica europea, il Real di Madrid e la Royal Opera House di Londra. Ancora una volta vinciamo la nostra scommessa di mettere in scena all’Opera di Roma il meglio della lirica internazionale”.

Preceduta dalle prove già in corso sotto la direzione della regista, la recita di martedì 8 maggio alle 20 vedrà il sipario alzarsi per la prima volta a Roma su questo capolavoro del teatro musicale del Novecento.

Al Costanzi l’opera sarà diretta da James Conlon. Le scene sono di Michael Levine, i costumi di Chloe Obolensky, le luci di Jean Kalman e i movimenti coreografici di Kim Brandstrup. Tra gli interpreti Jacques Imbrailo (Billy Budd), Toby Spence (il capitano Vere), John Relyea (Claggart).

Le altre recite avranno luogo giovedì 10 maggio (ore 20), sabato 12 (ore 18), domenica 13 (ore 16.30) e martedì 15 (ore 20).

Domenica 6 maggio, alle 16.30, al Teatro Costanzi ci sarà l’anteprima giovani riservata ai minori di 26 anni.

Domenica 6 maggio, alle ore 11.00, al Teatro Nazionale Giovanni Bietti terrà la consueta “Lezione di Opera” introduttiva.

I biglietti per tutte le recite sono già in vendita alla Biglietteria e sul sito del Teatro.

 


IL FESTIVAL VERDI PREMIATO COME “MIGLIOR FESTIVAL”

AGLI INTERNATIONAL OPERA AWARDS 2018

Il prestigioso premio assegnato durante la cerimonia al London Coliseum.

Nomination anche per la miglior produzione con Stiffelio

e miglior giovane interprete con Isabella Lee.

Il Festival Verdi 2017 conquista il premio come “Miglior festival” agli International Opera Awards. Ad assegnare il prestigioso premio - ritirato dal Direttore generale del Teatro Regio di Parma Anna Maria Meo e dal Consulente per lo sviluppo e i progetti speciali Barbara Minghetti durante la cerimonia tenutasi il 9 aprile 2018 al London Coliseum - una giuria costituita da professionisti del settore presieduta da John Allison, critico musicale del Daily Telegraph e direttore della rivista Opera Magazine, considerata internazionalmente la rivista di riferimento nel mondo sull’Opera.

<Jérusalem, Latraviata, Stiffelio, Falstaff, Messa da Requiem sonoi titoli principali che hanno composto il cartellone del Festival Verdi 2017, svoltosi a Parma e a Busseto dal 28 settembre al 22 ottobre, con 4 nuovi allestimenti in 3 diversi teatri, 4 commissioni in prima assoluta, 22 eventi per oltre 100 appuntamenti in 25 giorni. Un’edizione che ha confermato i risultati record dell’anno precedente con oltre 23.000 spettatori, a cui si sono aggiunti i quasi 20.000 di Verdi Off, e un incasso complessivo di oltre 1.300.000 euro  e ha posto in evidenza, con un considerevole aumento degli spettatori stranieri, la vocazione internazionale del Festival Verdi e la sua forte attrattività verso il pubblico internazionale, proveniente per la prima volta da tutti e 5 i continenti.

A coronarne il successo giunge ora il prestigioso premio, per il quale erano in lizza tra gli altri i festival di Bayreuth e Glyndebourne, insieme alle nomination nelle categorie “New Production” per Stiffelio nell’allestimento di Graham Vick e “Young singer” per Isabella Lee, vincitrice del Concorso Internazionale Voci Verdiane Città di Busseto e Violetta in Traviata al Teatro Giuseppe Verdi di Busseto.

Gli International Opera Awards rappresentano la celebrazione dell’eccellenza dell’Opera nel mondo, con l’obiettivo di alzare sempre più il profilo artistico dell’opera quale forma d’arte, riconoscere e premiare il successo, stimolare e generare fondi per borse di studio destinate a giovani talenti.

“Aver vinto agli International Opera Awards come miglior Festival nel 2017 - dichiara Federico Pizzarotti, Presidente della Fondazione Teatro Regio e Sindaco di Parma - è il coronamento di un percorso di rilancio del Festival Verdi iniziato esattamente cinque anni fa, quando da Festival quasi esclusivamente per i parmigiani lo abbiamo immaginato come un Festival di caratura internazionale, aprendo finalmente il Regio all’Europa e al mondo. Il percorso è ora definitivamente tracciato: da una situazione iniziale, nel 2012, di crisi economica e di idee che poteva prefigurare il rischio di un fallimento della Fondazione, grazie allo splendido lavoro di Anna Maria Meo, Barbara Minghetti e di tutti i dipendenti del teatro siamo riusciti a fare del Festival Verdi e del nostro Teatro palcoscenici vivi e internazionali. La vittoria conseguita non è solo la vittoria del nostro Teatro, ma di un sistema Parma che ha posto le basi per il  rilancio di una intera città, che vuole fare della cultura, della musica e delle sue eccellenze veri fiori all’occhiello. Per questo lo dico chiaro: questo successo non è la fine di un percorso, non è la chiusura di un ciclo di lavoro. È l’inizio di un importante cammino che vuole fare del Regio un protagonista sempre più presente sulla scena internazionale. Stare tutti vicini al proprio Teatro e al Festival Verdi è esattamente quel che serve per proseguire in questo fondamentale obiettivo”.

“Siamo felici e orgogliosi del riconoscimento ricevuto dal Festival Verdi agli International Opera Awards – dichiara Anna Maria Meo, Direttore generale del Teatro Regio di Parma - giunto a traguardo di anni di lavoro instancabile e tenace. Un lavoro di squadra condotto con passione e dedizione da quanti hanno creduto al

nostro progetto per il Festival Verdi, che in pochi anni ha conquistato la ribalta internazionale e ha raggiunto risultati oltre le più rosee aspettative. Desidero pertanto condividere questo prestigioso premio con quanti hanno contribuito a rendere grande l’edizione 2017: gli artisti, che hanno messo a disposizione del progetto il loro talento e la loro arte; le istituzioni, Ministero dei beni e delle attività culturali, Comune di Parma e Regione Emilia-Romagna in primis, che hanno assicurato in ogni momento il loro supporto; gli sponsor che con il loro sostegno ne hanno reso possibile la realizzazione; i lavoratori del Teatro Regio che, gettando il cuore oltre l’ostacolo, mi hanno accompagnato in questa avventura; Barbara Minghetti, che ha lavorato al mio fianco e con Verdi Off ha coinvolto tutta la città, facendo sentire ciascuno protagonista. Da qui partiamo per consolidare, con l’imprescindibile contributo di ciascuno, i risultati ottenuti nelle ultime edizioni, fermamente convinti che il Festival Verdi possa e debba rappresentare l’eccellenza di un territorio estremamente ricco e accogliente, capace di offrire a quanti lo visitano un’esperienza unica e indimenticabile”.  

“È stata una grande emozione ritrovarsi in un teatro gremito dei maggiori rappresentanti del mondo dell’Opera provenienti da 30 Paesi - dichiara Barbara Minghetti, collaboratrice ai progetti speciali del Festival Verdi e Verdi Off - e sentire proclamare il Festival Verdi vincitore, mentre sullo schermo scorrevano le immagini più significative dell’ultima edizione sulle note di Stiffelio. Una soddisfazione e una gioia rese possibili da un complesso e instancabile lavoro di squadra che ha coinvolto tutta la Città, grazie al coraggio di scommettere su un progetto nuovo che eravamo certi avrebbe acceso l’attenzione del mondo sul nostro Festival e sul nostro Teatro. Vogliamo dedicare questa vittoria a quanti hanno contribuito al successo e in particolare a tutti i bambini del pubblico e ai giovani artisti che hanno vissuto insieme a noi quest’avventura in teatro, nelle strade, nelle piazze e in tutti i luoghi in cui  il Festival e Verdi Off hanno portato la musica di Verdi”.

“Grazie al premio assegnato dall’International Opera Awards abbiamo raggiunto un altro importantissimo riconoscimento per la nostra città: da oggi il miglior Festival internazionale è proprio il Festival  Verdi, organizzato dal Teatro Regio di Parma e sostenuto da “Parma, io ci sto!”- Dichiara Alessandro Chiesi, presidente di “Parma, io ci sto!”. Dopo la vittoria di Parma Capitale della Cultura 2020 e dell’assegnazione a Parma del titolo Unesco city of Gastronomy, raccogliamo giorno dopo giorno i frutti del lavoro del sistema Parma di cui siamo fieri di fare parte. È l’inizio di un percorso che porterà la nostra città ad essere sempre di più un punto di riferimento culturale non solo a livello nazionale ma anche e soprattutto internazionale”.

Il Festival Verdi 2017 è stato realizzato grazie al contributo di Comune di Parma, Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, ReggioParma Festival, Regione Emilia-Romagna. Major partner Fondazione Cariparma. Main partner Chiesi, Crédit Agricole Cariparma. Media partner Mediaset. In collaborazione con Comune di Busseto, Complesso Monumentale della Pilotta, Concorso Internazionale Voci Verdiane Città di Busseto. Con il sostegno di Ascom, Camera di Commercio di Parma, “Parma, io ci sto!”, Fondazione Monte di Parma. Main sponsor Iren, Barilla. Partner Opem, Dallara, Unione Parmense degli Industriali. Advisor AGFM. Sponsor Dulevo, Mutti, Parmalat, Sicim, Smeg, Morris, Cantine Ceci, Agugiaro & Figna, Schiatti Class, Poliambulatorio Dalla Rosa Prati, Antica Gelateria del Corso. Tour operator partner Parma Incoming. Sponsor tecnici IgpDecaux, MacroCoop, Milosped, Grafiche Step, Andromeda’s, De Simoni.

La promozione internazionale del Festival Verdi è stata realizzata dal Teatro Regio di Parma in collaborazione con Enit, Istituti italiani di cultura, Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna, Emilia-Romagna APT Servizi, Assessorato al Turismo e Commercio del Comune di Parma, con il tour operator partner Parma Incoming e ha previsto un roadshow con tappe nelle maggiori fiere turistiche e nelle capitali di Europa, USA, Canada.

L’immagine esclusiva del Festival è il ritratto di Verdi realizzato a matita da Renato Guttuso negli anni ’60, donato al Teatro Regio di Parma dall’Archivio storico Bocchi e concesso da Fabio Carapezza Guttuso ©Renato Guttuso by SIAE 2018.


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