BOLOGNA FESTIVAL 2018
XXXVII EDIZIONE
CONCERTI D’AUTUNNO
GRANDI INTERPRETI
Martedì 11 settembre ore 20.30 Teatro Manzoni di Bologna
Youth Orchestra of Bahia
Ricardo Castro direttore
Martha Argerich pianoforte
Robert Schumann
Ouverture dall’opera “Genoveva” op.81
Robert Schumann
Concerto in la minore op.54 per pianoforte e orchestra
Antonín Dvořák
Sinfonia n.5 in mi minore op.95 “dal Nuovo Mondo”(Sinfonia n.9)
Martha Argerich è un’artista molto legata a Bologna Festival. Ritorna con uno dei punti fermi del suo repertorio, il Concerto di Schumann, in cui la passionalità coesiste con una perfetta disciplina formale. L’Orchestra Giovanile di Bahia, diretta da Ricardo Castro, si ispira al modello educativo venezuelano di Abreu, El Sistema, coinvolgendo ragazzi dai 13 ai 29 anni. Nel 2010 l’Orchestra ha realizzato il suo primo tour internazionale; si è esibita negli Stati Uniti e nelle più importanti sale da concerto europee insieme ad artisti come Maria João Pires, Jean-Yves Thibaudet, Lang Lang, Katia e Marielle Labèque.
L’attività della Youth Orchestra of Bahia fa parte del progetto musicale educativo e sociale della Fondazione NEOJIBA (Centri statali per Orchestre Giovanili e Infantili di Bahia) dello Stato di Bahia
Il concerto è realizzato con il sostegno di HERA
Venerdì 19 ottobre ore 20.30
Teatro Manzoni di Bologna
Orchestra del XVIII Secolo
Cappella Amsterdam
Marcus Creed direttore
Ilse Eerens soprano
Marcel Beekman tenore
André Morsch baritono
Franz Joseph Haydn
Die Jahreszeiten Hob. XXI:3 (Le Stagioni)
oratorio in quattro parti per soli, coro e orchestra
Le Stagioni sono uno dei monumentali capolavori del tardo Haydn, eseguito a Vienna nel 1801. L’opera è influenzata,come è noto, dagli oratori di Handel ma rivela anche qualche affinità con il primo Beethoven: il nuovo vive nella tradizione. L’Orchestra del XVIII Secolo di Amsterdam diretta da Marcus Creed si ispira allo stile aulico di Frans Brüggen, il creatore di una filologia neoclassica, fondatore dello storico complesso olandese che si impegna a conservare intatti i principi che hanno ispirato l’immane lavoro musicale di Brüggen.
esecuzione con sopratitoli in italiano
concerto in doppio abbonamento con Il Nuovo l’Antico
IL NUOVO L’ANTICO
OMAGGIO A BERIO - ITINERARI VOCALI
13 settembre - 30 ottobre
OMAGGIO A BERIO
Dopo il ritratto di Stockhausen Bologna Festival rivolge l’attenzione a Luciano Berio, figura di riferimento della musica del Novecento. Vengono presentati alcuni lavori strumentali: le Sequenze solistiche per flauto e per oboe, Chemins IV, pagine per quartetto d’archi, dalle giovanili ardite Sincronie al Notturno, una delle opere più elaboratedel tardo Berio. Linea è un capolavoro di astrazione lirica che trasfigura l’assetto strumentale della Sonata per due pianoforti e percussione di Bartók. In realtà i rapporti ideali riguardano altri autori, come Debussy o Stravinskij che figurano in diversi programmi.
Giovedì 13 settembre ore 18.30 Museo della Musica
“Luciano Berio. La traversata”
conferenza introduttiva a cura di Giordano Montecchi
con interventi musicali al pianoforte di Pierpaolo Maurizzi
Nel 1995 Luciano Berio scrisse un ricordo di Luigi Dallapiccola e lo intitolò semplicemente La traversata. Le parole che dedicò a Dallapiccola possono applicarsi quasi alla perfezione anche a lui. Entrambi guardarono a Ulisse, quello di Dante e quello di Joyce. Ed entrambi, instancabili, attraversarono molti oceani, non solo l’Atlantico.
Lunedì 24 settembre ore 18.30 Oratorio di San Filippo Neri
“C’è musica & musica”
proiezione di estratti dalle trasmissioni RAI del 1972 commentati da Enzo Restagno
Polifonia di opinioni diverse, in cui Berio coinvolse musicisti come Pierre Boulez, György Ligeti, Bruno Maderna e Luigi Nono, i dodici programmi ideati nel 1972 per la RAI sono, nelle parole stesse dell’autore, «una cronaca, un divertimento e più spesso una meditazione sul quel processo sempre aperto che è l’espressione, l’esecuzione, la creazione e la ricerca musicale in genere». Risulta illuminante, anche ora, quella sua capacità di restituire la “sostanza morale e spirituale del lavoro musicale”.
Lunedì 24 settembre ore 20.30 Oratorio di San Filippo Neri
Quartetto Prometeo Mattia Petrilli flauto
Igor Stravinskij Tre Pezzi per quartetto d’archi
Luciano Berio Sincronie per quartetto d’archi
Luciano Berio Sequenza I per flauto
Luciano Berio Les mots sont allés recitativo per violoncello solo
Alban BergQuartetto per archi op.3
Nel ciclo “Omaggio a Berio” vengono presentati una serie di programmi cameristici appositamente definiti in modo da restituire la varietà e la tensione intellettuale della ricerca compositiva di Berio. Il flautista Mattia Petrilli si cimenta con la virtuosistica Sequenza I mentre il Quartetto Prometeo affronta le ardite Sincronie per quattro archi e il recitativo per violoncello solo Les mots sont allés dedicato al grande Mstislav Rostropovich. Nel programma figurano anche Tre pezzi per quartetto d’archi di Stravinskij e il Quartetto op.3 di Berg, creando ideali legami con autori del passato, vicini al pensiero artistico di Berio.
Martedì 2 ottobre 2018 ore 20.30 Oratorio di San Filippo Neri
Alberto Miodini pianoforte Pierpaolo Maurizzi pianoforte Danilo Grassi vibrafono Paolo Nocentini marimba
Luciano Berio Leaf per pianoforte
Luciano Berio Brin per pianoforte
Claude Debussy En blanc et noir per due pianoforti
Luciano Berio Luftklavier per pianoforte
Luciano Berio Wasserklavier per pianoforte
Franz Schubert Fantasia op. 103 D.940 per pianoforte a quattro mani
Igor Stravinskij Concerto per due pianoforti
Luciano Berio Linea per due pianoforti, vibrafono e marimba
Un formidabile gruppo cameristico – Alberto Miodini e Pierpaolo Maurizzi al pianoforte con Danilo Grassi e Paolo Nocentini alle percussioni – per uno dei capisaldi della produzione strumentale di Berio: Linea per due pianoforti, vibrafono e marimba. «L’idea di fondo di Linea è la trasformazione costante di una melodia molto semplice in una serie di articolazioni più complesse, differenziate e indipendenti». A volte, però, la melodia riappare «in una forma riconoscibile, come un oggetto ritrovato dopo una lunga assenza e osservato con uno sguardo diverso». Si ascoltano anche Leaf, Brin, Luftklavier e Wasserklavier, aforismi pianistici tratti dai Sei Encores, oltre a pagine per due pianoforti quali il Concerto di Stravinskij e En blanc et noir di Debussy e la trepidante Fantasia D.940 per pianoforte a quattro mani, espressione della libertà creatrice di Schubert.
Martedì 30 ottobre 2018 ore 20.30 Oratorio di San Filippo Neri
Kammerorchester Hannover
Hans-Christian Euler direttore
Juri Schmahl oboe
Luciano Berio Sequenza VII per oboe solo
Johann Sebastian Bach Ricercar a sei voci dall’Offerta musicale
Luciano Berio Chemins IV per oboe e 11 archi
Luciano Berio Notturno per quartetto d’archi
Marcello / Bach Concerto in re minore BWV 974 per oboe e archi
(arrangiamento di Juri Schmahl)
in collaborazione con Bologna-Città della Musica Unesco
Pagina di arduo virtuosismo la Sequenza VII per oboe solo viene proposta da Juri Schmahl insieme ai Chemins IV per oboe e undici archi, concepiti da Berio come un commento e una amplificazione di alcuni aspetti armonici della sequenza solistica. «La natura della camera d’eco di Chemins IV è tale che a chi ascolta la parte dell’oboe sembra a sua volta generata dagli undici archi». Ricorre spesso nella produzione di Berio la tendenza ad elaborare e trasformare lo stesso materiale, «un tributo – sostiene lo stesso Berio – alla convinzione che nulla di ciò che è fatto è, di per sé, mai finito». Mai finito, nemmeno l’assetto esecutivo del Ricercare a sei voci dall’Offerta musicale di Bach che compare nel programma. L’ensemble di Hannover si dispone in formazione quartettistica per eseguire un lavoro dell’ultimo Berio, il Notturno (1993). «…ènotturnoperché è silenzioso, scrive Berio. È silenzioso anchequando tutti suonano forte perché la forma è silenziosa e non-dialettica».
ITINERARI VOCALI
La rassegna Il Nuovo l’Antico nella sua sezione antica propone alcuni “Itinerari vocali” che toccano diversi secoli di letteratura vocale sacra e profana, a partire dal Medioevo. Sono pagine per voce sola o per coro, come lo concepivano Bach nei suoi mottetti polifonici e Liszt nelle sue composizioni sacre per coro femminile o per coro misto.
Martedì 18 settembre 2018 ore 20.30 Oratorio di San Filippo Neri
Odhecaton
Paolo Da Col direttore
«Gli umori di Orlando di Lasso»
musiche di Orlando di Lasso e Filippo Azzaiolo
Tra le letterature vocali lontane, affascinano le polifonie rinascimentali del musicista fiammingo Orlando di Lasso (1532 - 1594), “principe dei musici del nostro tempo”, che deve la sua enorme fortuna a un dominio assoluto della tecnica contrappuntistica, a un atteggiamento compositivo al contempo saldamente basato sulla tradizione ma anche aperto alla sperimentazione, a una scrittura che fonde magniloquenza e levità. Lasso ci è noto anche per la sua natura cosmopolita e vagabonda, versatile quanto umorale. Nel programma “Gli umori di Orlando di Lasso” si passa dal sacro al profano, dalla Laudatio Dei all’Humor sanguigno o melanconico. Odhecaton, insignito quest’anno del prestigioso “Premio Abbiati” come miglior ensemble, è un eccezionale gruppo di voci maschili specializzato nell’esecuzione della musica rinascimentale e preclassica; lo dirige Paolo Da Col seguendo i criteri della “musicologia applicata”.
Venerdì 28 settembre 2018 ore 20.30 Oratorio di San Filippo Neri
La Reverdie
«Carlomagno reale e immaginario. Musica per una leggenda»
musiche di Paolino d’Aquileia, Jacopo da Bologna, Francesco Landini, Hildegard von Bingen, Wipo di Burgundia e compositori anonimi italiani, francesi e inglesi dei secoli XIII, XIV e XV
La Reverdie è un complesso di fama internazionale dedito alla riscoperta del patrimonio musicale del Medioevo; Claudia e Lidia Caffagni ed Elisabetta De Mircovich sono insieme cantanti e strumentiste che si accompagnano con liuto, viella, symphonia, flauto e campane. Dal repertorio musicale fiorito nei secoli successivi alla creazione del Sacro Romano Impero La Reverdie ha selezionato alcuni brani che cantano i diversi volti di Carlomagno, personificazione dell’eroe medievale: il guerriero, l’amante, il cristiano. È musica per una leggenda: Carolus Magnus reale e immaginario.
Martedì 9 ottobre 2018 ore 20.30 Oratorio di San Filippo Neri
Monica Piccinini soprano
Simone Vallerotonda tiorba, chitarra barocca
«Di sangue asperso»
musiche vocali e strumentali di Claudio Monteverdi, Hieronimus Kapsberger, Bellerofonte Castaldi, Alessandro Grandi, Barbara Strozzi, Maurizio Cazzati, Ferdinando Valdambrini romano, Tarquinio Merula
Il concerto è dedicato allo “spirituale” nella prima metà del Seicento e alterna brani vocali e strumentali: canzonette, mottetti, madrigali, capricci, toccate, passacaglie. Al centro il Monteverdi sacro della Selva morale e spirituale con il “contrafactum” del teatrale Lamento d’Arianna in Pianto della Madonna, oltre a brani tratti dall’ampio repertorio devozionale. Monica Piccinini è una belcantista che conosce anche le esigenze del “recitar cantando”. Simone Vallerotonda è musicologo oltre che noto interprete di tiorba, liuto e chitarra.
concerto inserito nell’iniziativa EnERgie Diffuse Emilia-Romagna un patrimonio di culture e umanità - Anno Europeo del patrimonio culturale
Martedì 16 ottobre 2018 ore 20.30 Oratorio di San Filippo Neri
La Stagione Armonica
Sergio Balestracci direttore
«Mottetti e Sinfonie»
Johann Sebastian Bach
Sinfonie BWV 795, BWV 800
Mottetto “Singet dem Herrn ein neues Lied” BWV 225
Sinfonie BWV 796, BWV 788
Mottetto “Lobet den Herrn, alle Heiden” BWV 230
Sinfonie BWV 790, BWV 797
Mottetto “Komm, Jesu, komm” BWV 229
Sinfonie BWV 792, BWV 798
Mottetto “Fürchte dich nicht, ich bin bei dir” BWV 228
Sinfonie BWV 787, BWV 794
Mottetto “Der Geist hilft unser Schwachheit auf” BWV 226
Bach non si è dedicato largamente al mottetto polifonico, ma le testimonianze che ci sono pervenute eccellono nella produzione dell’autore. I mottetti bachiani pubblicati sono soltanto otto (se ne eseguono cinque) e uniscono la più ardua disciplina contrappuntistica con una spiccata cura per la melodia: rigore e cantabilità. La Stagione Armonica, ensemble specializzato nel repertorio barocco, ne offre una esecuzione “autentica”, fedele alla prassi esecutiva dei tempi Bach che arruolava esperti quartetti o quintetti di voci e gruppi strumentali ridotti. Sergio Balestracci, flautista e direttore, guida con grande esperienza il suo gruppo di voci e strumenti (viola da gamba, violone da gamba, organo).
Giovedì 25 ottobre 2018 ore 20.30 Oratorio di San Filippo Neri
Coro del Teatro Comunale di Bologna
Andrea Faidutti direttore
Stefano Malferrari pianoforte, organo
Gioacchino Carlucci, Fabio De Girolamo corni
Matteo Benassi, Simeon Bruno trombe
Davide Ceredi, Michele Condini tromboni
Stefano Forlani percussioni
«Coralità ritrovata»
Franz Liszt Ave Maria Ia per coro misto
Franz Liszt Ave maris stella per coro misto
Gioachino Rossini I Gondolieri per coro misto e pianoforte
Franz Liszt O salutaris hostia per coro femminile e organo
Franz Liszt Tantum ergo per coro femminile e organo
Franz Liszt Ossa arida per coro maschile e organo
Franz Liszt Te Deum laudamus per coro misto e organo
Franz Schubert Des Tages Weihe op.146 D.763 per quattro voci e pianoforte
Franz Liszt An Frau Minne per coro misto e pianoforte da Wartburg Lieder
Franz Liszt Les jeux d’eau à la Villa d’Este
da Années de Pèlerinage, Troisième année
Franz Liszt O Meer in Abendstrahl per voci femminili e pianoforte
Franz Liszt O sacrum convivium per coro femminile e organo
Franz Liszt La terre per coro maschile e pianoforte
da Les quatre élémens S.80
in collaborazione con Fondazione Istituto Liszt di Bologna, Teatro Comunale di Bologna, Conservatorio “G.B. Martini” di Bologna
La vasta produzione corale di Liszt è ancora largamente ignota: con il solo accompagnamento del pianoforte o dell’organo, il coro ne è il protagonista assoluto. Questo concerto per certi aspetti è una vera e propria riscoperta: “Coralità ritrovata”, il titolo prescelto, illumina una parte della produzione di Liszt appartenente al periodo della maturità, quando l’autore prese gli ordini sacerdotali e approfondì i temi del sacro fino a sfiorare la religiosità predecadente. «La musica è essenzialmente religiosa», in costante tensione verso il cielo, sosteneva Liszt. Il concerto
– nato da un’idea di Rossana Dalmonte, presidente della Fondazione Istituto Liszt di Bologna – è realizzato in collaborazione con la Fondazione Liszt e il Teatro Comunale e vede anche il coinvolgimento di alcuni strumentisti del Conservatorio di Bologna.
PREMIO DEL PUBBLICO
Martedì 6 novembre ore 20.30 Oratorio di San Filippo Neri
Quartetto Van Kuijk
Franz Joseph Haydn Quartetto in do maggiore op.76 n.5 "Kaiserquartett"
Ludwig van Beethoven Quartetto in re maggiore op.18 n.3
Maurice Ravel Quartetto in fa maggiore
Nata con l’intento di promuovere la carriera dei giovani artisti emergenti, l’iniziativa “Premio del Pubblico” prevede un nuovo impegno concertistico per il miglior interprete della rassegna Talenti designato dal pubblico. L’eccellente quartetto d’archi Van Kuijk torna a Bologna Festival con un programma che accosta il classico al moderno: il Quartetto op.76 n.5 “Kaiserquartett” di Haydn e il giovanile Quartetto op.18 n.3 di Beethoven insieme al Quartetto di Ravel, cavallo di battaglia di questo raffinato quanto agguerrito gruppo di musicisti francesi. Nel loro futuro, concerti oltreoceano e nuove incisioni discografiche con Schubert e Mozart.
concerto realizzato con il sostegno di Banco BPM – Banco di S. Geminiano e S. Prospero
CONCERTO PER UN SORRISO
a favore di Fondazione FACE3D
Lunedì 10 dicembre ore 20.30 Teatro Comunale di Bologna
Accademia Bizantina
Ottavio Dantone direttore
Delphine Galou contralto
Alessandro Tampieri viola d’amore
Antonio Caldara Sinfonia dall’oratorio Il Re del dolore
Antonio Vivaldi “Filiae Mestae Jerusalem” introduzione al Miserere RV 638
Antonio Vivaldi Concerto in re minore per viola d’amore RV 394
Pasquale Cafaro “Terribile d’aspetto” aria dall’oratorio La Betulia liberata
Antonio Vivaldi
“Agitata infidu flatu” aria dall’oratorio Juditha Triumphans RV 644 Concerto in si bemolle maggiore per archi e continuo RV 167 “L’innocenza sfortunata” aria dall’opera Tieteberga RV 737 “Semplice non temer” aria dall’opera La verità in cimento RV 739 Concerto in fa maggiore per archi e continuo RV 138 Cantata “Cessate, ormai cessate” RV 684
Il programma proposto da Ottavio Dantone, per lo più incentrato su Vivaldi, si riferisce ad alcuni momenti fondamentali del pensiero strumentale e vocale tra fine Seicento e Settecento, nella produzione sacra e in quella profana, specie di tipo teatrale. Il contralto Delphine Galou è un’artista molto esperta nella vocalità barocca e Ottavio Dantone, clavicembalista e direttore di prestigio, con l’Accademia Bizantina restituisce, nel segno dell’autenticità, il suono delle musiche in programma. Il concerto è a favore della Fondazione Face 3D di Bologna, che sostiene la ricerca scientifica e lo sviluppo di tecnologie 3D nel campo della chirurgia maxillo-facciale adulta e pediatrica del Policlinico S. Orsola di Bologna per la cura e la ricostruzione del volto.