In viaggio con laVerdi
Tre tappe musicali per il debutto sul podio de laVerdi
del portoghese Nuno Côrte-Real
Stagione Sinfonica 2018/19
Mercoledì 26 settembre 2018, ore 20.30
Giovedì 27 settembre 2018, ore 20.30
Auditorium di Milano, largo Mahler
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Direttore Nuno Côrte-Real
In attesa della partenza per la sua tournée in Portogallo e Spagna (dal 29 settembre al 2 ottobre) il secondo programma della stagione sinfonica dell’Orchestra Verdi anticipa a mercoledì 26 e giovedì 27 settembre (sempre alle ore 20.30) le date dei concerti in Auditorium.
A dirigere l’orchestra sarà il Maestro portoghese Nuno Côrte-Real, al suo debutto sul podio de laVerdi nella doppia veste di direttore e compositore. Sul palco dell’Auditorium infatti verrà eseguita in prima assoluta la sua “Noa Noa” composizione sinfonica ispirata all’omonimo diario di viaggio scritto da Paul Gaugin durante la sua permanenza a Tahiti, terra magica dove il grande pittore francese riscoprì un mondo istintivo e genuino.
Il viaggio musicale in cui laVerdi condurrà il suo pubblico si completa con le atmosfere scandinave del norvegese Edvard Grieg (del quale verrà eseguita la Suite n.1 op 46 da Peer Gynt) e con l’America evocata nella celebre Sinfonia n.9 in Mi minore op.95 di Antonin Dvořàk, DalNuovo Mondo.
Per quanto riguarda la tournée, l’Orchestra Verdi sarà diretta dal Maestro Nuno Côrte-Real,il 29 e 30 settembre a Torre Vedras e Lisbona (Portogallo) mentre il 2 ottobre a condurre l’Orchestra nella tappa spagnola (Alicante) sarà il Maestro Jader Bignamini.
Programma
Edvard Grieg Suite n. 1 op. 46 da "Peer Gynt"
Nuno Côrte-Real "Noa - Noa" (prima esecuzione assoluta)
Antonin Dvořàk Sinfonia n. 9 in Mi minore op. 95 "Dal Nuovo Mondo"
Programma della tournèe in Spagna-Portogallo
Sabato 29 settembre 2018, ore 21.30 Torres Vedras- Teatro Cine
Grieg Suite n. 1 op. 46 da "Peer Gynt"
Côrte-Real "Noa - Noa" (prima esecuzione assoluta)
Dvořàk Sinfonia n. 9 in Mi minore op. 95 "Dal Nuovo Mondo"
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Direttore Nuno Côrte-Real
Domenica 30 settembre 2018, ore 17.00 Lisbona - Centro cultural de Belen-Grande Auditorio
Grieg Suite n. 1 op. 46 da "Peer Gynt"
Côrte-Real "Noa - Noa" (prima esecuzione assoluta)
Dvořàk Sinfonia n. 9 in Mi minore op. 95 "Dal Nuovo Mondo"
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Direttore Nuno Côrte-Real
Martedì 2 ottobre 2018, ore 20.00 – Alicante-Adda
Weber Ouverture de Il Franco Cacciatore
Schumann Concerto per violoncello e orchestra in La minore, op. 129
Dvořàk Sinfonia n. 9 in Mi minore op. 95 "Dal Nuovo Mondo"
Violoncello Kian Soltani
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Direttore Jader Bignamini
(Biglietti: euro 36,00/16,00; info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler, orari apertura: mar/dom, ore 10.00/19.00, tel. 02.83389401; on line: www.laverdi.org o www.vivaticket.it ).
Suite n.1 op 46 da Peer Gynt
La collaborazione tra artisti, la combinazione delle arti, la mescolanza di linguaggi partoriscono spesso capolavori; è questo anche il caso di Peer Gynt, firmato dai due massimi artisti norvegesi del XIX secolo: Henrick Ibsen e Edvard Grieg. In origine, nel 1867, Ibsen scrisse il “poema drammatico” e solo in seguito, chiesta e ottenuta la collaborazione di Grieg che ne compose le musiche di scena, l’Opera venne rappresentata a Oslo nel 1876. Fu un successo per i due artisti e per la Norvegia. La figura picaresca dell’antieroe norvegese Peer Gynt, perdigiorno e sognatore che si districa tra molteplici avventure, mosso dal desiderio di riscatto e alla ricerca della propria identità ha proiettato la Norvegia al centro dell’Europa. Se Ibsen è il padre della drammaturgia moderna, Grieg trascende i confini della scuola nazionale e crea una musica iconica, la cui forza evocativa è garantita dal successo mondiale del Peer Gynt.
La partitura originale delle musiche di scena, op.23, ebbe una genesi lunga e travagliata dovuta anche alle limitazioni di durata e alle esigenze sceniche imposte dalla musica. Dei 23 pezzi destinarti al palcoscenico, in seguito Grieg ne selezionò otto, li ampliò, li riorchestrò e li divise in due suite. La suite n.1 è del 1888.
Sinfonia "Noa Noa” (opus 62 – 2018) Prima esecuzione assoluta
I. D'où venons-nous? Que sommes-nous? O allons-nous?
II. Contes Barbares
III. Idylle à Tahiti
IV. Le cheval blanc
V. Matamoe
“La sinfonia – racconta Nuno Côrte-Real – è ispirata al libro del pittore Paul Gauguin, scritto dopo il suo primo soggiorno a Tahiti. La composizione è suddivisa in cinque movimenti, ciascuno dei quali ha per titolo uno dei quadri dipinti di Gauguin nelle isole del Pacifico.
Come il viaggio personale del pittore, la musica si accorda alla natura selvaggia e non convenzionale del pittore. Come l'ultimo movimento che si intitola Matamoe (in tahitiano significa "morte", ma che nella visione di Gaugin ha un significato diverso: quello della morte della società borghese che non lo ha capito e la risurrezione in un nuovo, puro e genuino paradiso terrestre, libero da interessi e criminalità.”
Sinfonia n.9 in Mi min. op 95 Dal Nuovo Mondo
Nel settembre del 1892 Antonin Dvořàk accettò la nomina di direttore e insegnante di composizione presso il National Conservatory di New York. Rimase in America sino alla primavera del 1895, svolgendo anche una notevole attività compositiva che comprende alcuni tra i suoi lavori più significativi, tra cui il suo brano più popolare e uno dei più celebri di tutta la letteratura sinfonica. La denominazione Dal Nuovo Mondo è all’origine di innumerevoli polemiche e fraintendimenti, facilitati anche dall’interesse dimostrato da Dvořàk per la musica afro-americana e per il folklore locale in genere. Subito dopo il successo della prima rappresentazione, alla Carnagie Hall di New York il 16 dicembre 1893, diretta da Anton Seidl, infatti, la stampa locale esaltò la composizione come un tipico prodotto dello spirito americano ritrovandovi tracce di Spirituals o melodie dei pellerossa. Ma lo stesso Dvořàk ha sempre smentito rivendicando l’originalità della sua composizione e affermando: “La sinfonia l’ho composta in America ma quei motivi sono miei; anzi, qualcuno l’avevo già con me quando sono arrivato lì “
Il titolo dunque non vuole indicare l’origine etnomusicale di ritmi e melodie, ma semplicemente il luogo della composizione e un generico richiamo all’America che aveva accolto a braccia aperte il compositore.