L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Passione davanti al camino

stagione 2018-2019

OFT Airlines

martedì 15 gennaio 2019, ore 21

Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino

PASSIONE

Davanti al camino

Orchestra Filarmonica di Torino

Giampaolo Prettodirettore

Pietro De Maria pianoforte

Sergej Rachmaninov

Concerto n. 2 in do minore per pianoforte e orchestra op. 18

Antonín Dvořák

Sinfonia n. 7 in re minore op. 70 B 141

INCONTRO “LEGGERE LA CLASSICA”

venerdì 11 gennaio, ore 18.30, Circolo dei lettori (via Bogino 9, Torino)

PROVA DI LAVORO a pagamento:

domenica 13 gennaio, ore 10-13, +SpazioQuattro (via Gaspare Saccarelli 18, Torino)

Davanti al camino

È inverno. In una torbida serata londinese, Dvořàk alimenta il fuoco del camino. Abete rosso della Val di Fiemme e acero dei Balcani: non ha altro per scaldarsi. E sono violini, e viole, e violoncelli a bruciare per lui. Abituato al freddo della Russia, Rachmaninov arriva in soccorso a ravvivare la fiamma: suonato per noi da uno scintillante pianista italiano, anche l’avorio del pianoforte sa accendere una grande passione.

(testo a cura di Gabriele Montanaro)

Nel mese più gelido dell'anno l'OFT è pronta a scaldare i cuori con il concerto “Passione” (i cui biglietti sono già esauriti).

Il concerto di gennaio vedrà protagonisti sul palco, accanto all'orchestra, il direttore Giampaolo Pretto,che di OFT è anche il direttore musicale, e, in sostituzione del solista Andrea Lucchesini, il pianista Pietro De Maria.

Un concerto e una sinfonia, di due compositori leggendari, si succederanno per una emozionante cavalcata a ritroso nel tempo.

Il primo brano che verrà eseguito è infatti il Concerto n. 2 in do minore per pianoforte e orchestra op. 18 di Rachmaninov, che fu non solo compositore, direttore d'orchestra e pianista straordinario. Al pianoforte si avvicinò per volere della madre durante l'infanzia, trascorsa nella quiete campestre della tenuta di Oneg.

Composto sul finire del 1900, il Concerto in programma è considerato la prima opera matura di Rachmaninov ed è successivo di pochi anni alla presentazione di quella Prima Sinfonia che, tradottasi in un deludente debutto, gettò in una profonda crisi il compositore, che si rifugiò nelle cure ipnotiche dello psichiatra Nikolaij Dahl. Proprio a Dahl è dedicato il Concerto n. 2 in do minore per pianoforte e orchestra op. 18, quintessenza di quel post-romanticismo che in Rachmaninov trovava le radici nell'amore sconfinato per Čajkovskij. Toni drammatici, dall'andamento marziale, si intrecciano a dolci melodie, in un crescendo che mette al centro il pianista, i cui virtuosismi accompagnano i singoli movimenti fino al trascinante finale. Un ruolo quello del solista, al piano, che non a caso Rachmaninov riservò a se stesso nella prima esecuzione integrale, diretta dal cugino Aleksandr Ziloti, alla Società Filarmonica di Mosca nel 1901.

Venne invece composta nel 1885 la Sinfonia n. 7 in re minore op. 70 B 141 di Dvořàk, uno degli esponenti principali della musica nazionale ceca e vicino alla corrente romantica. La Settima Sinfonia nacque su richiesta della Società Filarmonica di Londra, che la commissionò sull'onda del successo internazionale riscosso dall'autore.

Tensione drammatica, sottili inquietudini, lirismo romantico, ritmi baldanzosi, sfumature tenebrose: la Sinfonia, dal forte carattere espressivo ed esplicitamente ispirata a Brahms, che Dvořàk ammirava profondamente, venne eseguita per la prima volta a Londra nel 1885, diretta dallo stesso autore. Rielaborata in seguito in alcuni passi, convinse pienamente il compositore solo allorquando la vide eseguita dalla Filarmonica di Berlino diretta da Hans von Bülow. Si racconta che il suo entusiasmo fu tale che volle inserire un ritratto del celebre direttore nel frontespizio della partitura.

Il concerto di gennaio, così come ogni concerto della stagione, verrà aperto dalla lettura, a cura dell'associazione liberipensatori “Paul Valéry” e della Scuola Teatro Sergio Tofano, di un breve ed emozionante testo scritto per l'occasione dal giornalista Lorenzo Montanaro.

Oltre al concerto al Conservatorio Verdi (Piazza Bodoni, Torino), il pubblico potrà assistere a una delle prove di lavoro dell'orchestra. Domenica 13 gennaio, dalle 10 alle 13 a +SpazioQuattro (Via Gaspare Saccarelli 18, Torino), si potrà quindi osservare l'OFT mettere a punto ogni dettaglio di “Passione”.
A gennaio non è invece prevista la prova generale aperta al pubblico.

Prosegue anche per la Stagione 2018-2019 la collaborazione di OFT con il Circolo dei lettori per il ciclo di incontri di “Leggere la Classica”. Durante l'appuntamento in calendario venerdì 11 gennaio alle ore 18.30, sarà Giampaolo Pretto a condurre il pubblico in un appassionante viaggio nel mondo della grande musica classica.

Si segnala infine che in occasione della stagione concertistica “OFT Airlines”, l'Orchestra Filarmonica di Torino, i tre grandi musei della Città di Torino – GAM - Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, MAO Museo d’Arte Orientale e Palazzo Madama Museo Civico d’Arte Antica – e l’Abbonamento Musei si sono uniti in un progetto nato da un’idea dell’Assessora alla Cultura Francesca Leon. Ispirati dalla musica scelta da OFT, i tre musei, a rotazione, proporranno il sabato che precede ogni concerto una visita guidata per far scoprire al pubblico aspetti inediti del proprio patrimonio artistico. Info e costi dell’iniziativa qui.

CONCERTO:BIGLIETTI ESAURITI

PROVA DI LAVORO: Biglietti in vendita presso la sede dell’Orchestra Filarmonica di Torino (via XX settembre 58 – lun 10.30-13; mart 14.30-18; merc 10.30-17; gio 14.30-18; ven 10.30-13) a euro 3.

Per informazioni tel. 011 533387 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

INCONTRO “LEGGERE LA CLASSICA”: l'incontro al Circolo dei lettori è ad ingresso libero fino ad esaurimento posti. È possibile prenotare contattando il numero 011 4326827 o via mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. solo per i possessori delle Carte Plus del Circolo dei lettori.

I protagonisti

Giampaolo Pretto dal 2016 è direttore musicale dell’Orchestra Filarmonica di Torino. Dal 2000 al 2018 è stato docente dell’Orchestra Giovanile Italiana, con la carica di Maestro per l’orchestra dal 2012, dando avvio nel frattempo a una crescente attività direttoriale rivolta al repertorio più eterogeneo. Chiude la Stagione 2015 del Teatro Petruzzelli di Bari spaziando da Ravel a Battistelli, da Stravinsky a Copland; apre la 2015-16 dell’OFT con IX di Mahler; dirige la prima italiana dei Quattro preludi e fuga di Bach/Stravinsky, assieme a Paganiniana di Casella, per la stagione 2016 dell’Orchestra di Padova e del Veneto. Esegue inoltre Quadri di Moussorgskj al Teatro Coccia di Novara, Serenata op. 11 di Brahms a Tbilisi e nella tournée italiana dell'Orchestra georgiana Z. Paliashvili, Stabat Mater di Pergolesi a Firenze con l'Orchestra V. Galilei, poi brani di Stravinskj e Milhaud al Teatro romano di Aosta con la Sinfonica aostana. Nel 2014 debutta in Asia con la cinese Wuhan Philarmonic nella Grande di Schubert alla Qintai Hall, nel 2015 è con l’OGI a Firenze per l’Incompiuta di Schubert e Uccello di Fuoco di Stravinsky, mentre al Teatro Comunale di Vicenza propone Brahms, Mozart e Campogrande sul podio dell'Orchestra del Teatro Olimpico.

Ospite abituale dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese all’Aquila, dove spesso è invitato a interpretare un vasto repertorio che va da Pergolesi a Wagner, da Beethoven a Ravel, per tre anni consecutivi (2015-18) ha diretto con grande successo il concerto di Capodanno al Teatro dell’Opera di Firenze. Nel 2016 è stato sul podio dell’Orchestra Haydn di Bolzano per ben due produzioni (lavori sacri sinfonico-corali di Brahms e Bruckner, e un sinfonico Weber-Pretto-Beethoven), e sul palco del Torino Classical Music Festival per entrambi i concerti dell’OFT. A settembre dello stesso anno ha diretto l’OGI a Torino e Milano per il Festival Mito in un programma Beethoven-Mozart. Nel 2017 nuovamente all’Aquila con Haydn e Respighi, al suo reinvito in Cina ha proposto Settima di Dvoràk. Di nuovo sul podio OFT nel 2017 per i concerti inseriti nel programma di Torino Estate Reale e del Festival Mito con Handel, Beethoven, Grieg e Stravinsky, è tornato nello stesso anno sul podio del Petruzzelli proponendo musiche di Glass e Brahms. Particolarmente a suo agio nel repertorio sinfonico-corale, ha diretto in questa veste Das Gebet des Herren di Schubert (Novara 2007), Misericordium di Britten (Firenze 2013), Nänie di Brahms (Bari 2017), Messa in mi minore di Bruckner (Bolzano e Trento 2016). Del 2018 il suo debutto sul podio dell’Unimi a Milano, seguito da un nuovo sinfonico in Cina con terza sinfonia di Schubert e Aus Italien di Strauss.

Diplomato in flauto e composizione presso i Conservatori di Verona e Torino, ha conseguito il Premier Prix de Virtuositè a Parigi con Patrick Gallois e approfondito la direzione d’orchestra con Piero Bellugi. Per oltre trent’anni primo flauto dell’Orchestra Nazionale della Rai, è stato attivissimo nella musica da camera, con migliaia di concerti tenuti nelle più importanti sale e teatri internazionali, in particolare col Quintetto Bibiena. Come solista ha inciso decine di cd, tra cui spiccano l'integrale dei Concerti di Mozart con la European Union Chamber Orchestra e la Südwestdeutsches Kammerorchester Pforzheim; il Concerto di Petrassi con l'Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino; Ruah di Ivan Fedele (di cui è dedicatario) con l'Orchestra Nazionale della Rai; il Concierto Pastoral di J. Rodrigo con l'Orchestra Filarmonica di Torino. È assegnatario di molti premi e riconoscimenti, tra cui il Barison nel 1987, il Siebaneck-Abbiati nel 2003 (col Quintetto Bibiena), il G.F. Pressenda nel 2008.

Impegnato anche come compositore, ha al suo attivo il concerto per flauto, cello e orchestra d'archi Nine Rooms (Pinerolo e Pavia, 2013); il quartetto A flat, per la Stagione 2014 dell'Ex Novo Ensemble di Venezia; Per quelli che volano, concerto per clarinetto e orchestra commissionato dalla Haydn di Bolzano e creato sotto la sua direzione nel 2016; Tre d’amore per orchestra da camera (2018), eseguito sul podio dell’Unimi a Milano.

Il canale televisivo Classica di Sky gli ha dedicato due approfonditi ritratti per le serie “I notevoli” e “Contrappunti”.

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Dopo aver vinto il Premio della Critica al Concorso Tchaikovsky di Mosca nel 1990, Pietro De Maria ha ricevuto il Primo Premio al Concorso Internazionale Dino Ciani - Teatro alla Scala di Milano (1990) e al Géza Anda di Zurigo (1994). Nel 1997 gli è stato assegnato il Premio Mendelssohn ad Amburgo.

La sua intensa attività concertistica lo vede solista con prestigiose orchestre e con direttori quali Roberto Abbado, Umberto Benedetti Michelangeli, Gary Bertini, Myung-Whun Chung, Vladimir Fedoseyev, Daniele Gatti, Alan Gilbert, Eliahu Inbal, Marek Janowski, Ton Koopman, Michele Mariotti, Ingo Metzmacher, Gianandrea Noseda, Corrado Rovaris, Yutaka Sado, Sándor Végh, Jonathan Webb.

Nato a Venezia nel 1967, De Maria ha iniziato lo studio del pianoforte con Giorgio Vianello e si è diplomato sotto la guida di Gino Gorini al Conservatorio della sua città, perfezionandosi successivamente con Maria Tipo al Conservatorio di Ginevra, dove ha conseguito nel 1988 il Premier Prix de Virtuosité con distinzione.

Il suo repertorio spazia da Bach a Ligeti ed è il primo pianista italiano ad aver eseguito pubblicamente l’integrale delle opere di Chopin in sei concerti. Recentemente ha realizzato un progetto bachiano, eseguendo i due libri del Clavicembalo ben temperato e le Variazioni Goldberg.

Ha registrato l’integrale delle opere di Chopin, il Clavicembalo ben temperato e le Variazioni Goldberg per DECCA, ricevendo importanti riconoscimenti dalla critica specializzata, tra cui Diapason, International Piano, MusicWeb-International e Pianiste.

Pietro De Maria è Accademico di Santa Cecilia e insegna al Mozarteum di Salisburgo. È nel team di docenti del progetto La Scuola di Maria Tipo organizzato dall’Accademia di Musica di Pinerolo.

* * *

L’Orchestra Filarmonica di Torino è nata nell’aprile 1992 e da quell’anno realizza presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino una propria stagione concertistica. Protagonisti centrali della programmazione, concepita in modo che ogni concerto sia un evento speciale, sono i grandi capolavori del periodo barocco e classico: l’attenzione alle più aggiornate prassi esecutive e la definizione dei dettagli che tale repertorio acquista quando viene eseguito da un organico cameristico fanno dell’Orchestra Filarmonica di Torino una realtà unica, che ha nel tempo consolidato una marcata riconoscibilità.

L’attività dell’Orchestra Filarmonica di Torino ha visto la realizzazione di numerose collaborazioni con prestigiosi direttori e solisti, che sempre riconoscono in OFT un ambiente musicale ricco di spunti e di energia propositiva. Dal 2016, Direttore Musicale dell’Orchestra Filarmonica di Torino è Giampaolo Pretto, a cui vengono affidate le sfide musicali più impegnative. Negli ultimi anni, l’Orchestra Filarmonica di Torino ha inoltre collaborato con direttori quali Alessandro Cadario, Federico Maria Sardelli, Zahia Ziouani, Tito Ceccherini, Alexander Mayer, Daniele Rustioni, Filippo Maria Bressan, Benjamin Bayl, Nathan Brock e con solisti di fama internazionale tra i quali Marco Rizzi, Massimo Quarta, Simonide Braconi, Enrico Dindo, Maurizio Baglini, David Greilsammer, Francesca Dego, Benedetto Lupo, Mario Brunello. L’Orchestra Filarmonica di Torino ha inoltre contribuito a far scoprire in Italia talenti già noti all’estero quali Gilad Harel, Suyoen Kim, Alexander Chaushian, Martina Filjak, Philippe Graffin, Vincent Beer-Demander, Ronald Brautigam e a valorizzare, in qualità di solisti, musicisti del calibro di Emanuele Arciuli, Andrea Rebaudengo, Giuseppe Albanese, Francesca Leonardi, Ivano Battiston, Ula Ulijona.

L’Orchestra Filarmonica di Torino è stata protagonista dal 2013 al 2016, insieme all’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e al Teatro Regio, dei festival tematici organizzati dalla Città di Torino e dalla Fondazione per la Cultura Torino nella splendida cornice di piazza San Carlo: in tali occasioni l’Orchestra ha proposto concerti ai quali hanno assistito decine di migliaia di persone. Sia nel 2017 che nel 2018 un concerto dell'OFT è stato inserito nel programma di Torino Estate Reale, rassegna di musica e danza promossa dalla Città di Torino nella prestigiosa cornice di Piazzetta Reale. L’Orchestra Filarmonica di Torino è inoltre ospite da molti anni del Festival internazionale MITO-SettembreMusica.

Le incisioni dell’Orchestra Filarmonica di Torino sono edite dai marchi Naxos, Decca, Claves, Victor, RS e Stradivarius.


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L’attività dell’Orchestra Filarmonica di Torino è sostenuta dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, dalla Regione Piemonte, dalla Città di Torino. Dal 2016 l’Orchestra Filarmonica di Torino è stata selezionata dalla Compagnia di San Paolo quale realtà d’eccellenza nel panorama dello spettacolo dal vivo. L’OFT, che gode del patrocinio della Città Metropolitana di Torino, è inoltre sostenuta dalla Fondazione CRT e da altri sponsor privati, tra i quali Lavazza e Studio Torta di Torino.


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