L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Indice articoli

 

Franz Welser-Möst

La carriera di Franz Welser-Möst, uno dei grandi direttori del nostro tempo, può essere raccontata attraverso il suo rapporto con due grandi orchestre: i Wiener Philharmoniker in Europa e la Cleveland Orchestra negli Stati Uniti. Direttore a Cleveland dal 2002, il suo contratto è stato rinnovato fino al 2022 e nel 2018 ha guidato le celebrazioni per il centenario dell’Orchestra. Ospite regolare dei Wiener Philharmoniker al Musikverein e in tournée (inclusi concerti in Cina nel 2018), ha diretto due Concerti di Capodanno e nel 2014 ha ricevuto l’Ehrenring (anello d’onore) con cui l’Orchestra sigilla le collaborazioni. Alla Scala Welser-Möst ha diretto Le nozze di Figaro nel 2016 e numerosi concerti, inclusa un’edizione in forma di concerto di Fidelio con i Wiener Philharmoniker nel 2011. Tornerà nel prossimo novembre per un altro titolo straussiano, questa volta in prima scaligera: Die ägyptische Helena.

Dal 2010 al 2014 è stato Direttore Musicale della Staatsoper di Vienna; è ospite regolare del Festival di Salisburgo, dove nelle ultime stagioni ha diretto Rusalka, Der Rosenkavalier, Fidelio, Die Liebe der Danae, Lear di Reimann e dove nell’estate 2018 ha firmato una già leggendaria edizione di Salome con la regia di Romeo Castellucci e Asmik Grigorian protagonista (la ascolteremo alla Scala in Die tote Stadt di Korngold) che sarà ripresa già nell’estate 2019. Riportiamo di seguito alcuni commenti entusiastici di alcuni dei maggiori critici internazionali.

“Franz Welser-Möst draws playing from the Wiener Philharmoniker that makes you think you are hearing the piece in its most perfect incarnation yet” (Shirley Apthorp, Financial Times).

“The conductor Franz Welser-Möst drew out every lushly lyrical strand of Strauss’s teeming and volatile score, played brilliantly by the Vienna Philharmonic” (Anthony Tommasini, The New York Times).

“Eine epochemachend musizierte Salome“ (Eleonore Büning, Neue Zürcher Zeitung).

„Die Musik von Richard Strauss schimmert und strahlt im Spiel der Philharmoniker unter Franz Welser-Möst“ (Wilhelm Sinkovicz, Die Presse).

Egualmente positivo il giudizio di Zachary Woolfe del New York Times sulle rappresentazioni di Ariadne dello scorso gennaio con la Cleveland Orchestra: ”Mr. Welser-Möst’s gift for letting scores breathe, unrushed and unruffled yet taut, serves Ariadne particularly well. The vitality of instrumental details enhances, rather than distracts from, the coherence of the drama”. La recensione completa al link di seguito:

https://www.nytimes.com/2019/01/18/arts/music/cleveland-orchestra-review-ariadne-strauss.html

Frederic Wake-Walker

Frederic Wake-Walker è una delle figure più interessanti e versatili della nuova regia europea. Nato a Londra e residente a Berlino, nella capitale britannica ha fondato la sua compagnia, il Mahogany Opera Group, nato per “mettere alla prova i limiti di cos’è l’opera e per chi è fatta”. Gran parte del lavoro della Mahogany Opera è dedicato ai bambini e a un progetto chiamato “Snappy Operas”, che consiste nel creare dieci opere della durata di dieci minuti per bambini dagli otto agli undici anni. Per loro ha curato la regia della tournée britannica di Brundibar di Hans Krasa e una nuova versione, dal titolo The Rattler, della fiaba dei fratelli Grimm Rumpelstiltskin (Tremotino). Inoltre, sempre con il Mahogany, ha messo in scena la prima mondiale di The Mother di Laurence Osborn, al POSK di Londra. A Berlino, è a capo del progetto “Mica Moca” grazie al quale collabora con diversi artisti, tra cui ballerini (Ahmed Soura, Minako Seki, Rosabel Huguet), video designer (Sylwester Łuczak) e musicisti jazz (Johannes Lauer, Richard Koch). Ha realizzato nuove produzioni come Folie à Deux di Emily Hallal Borealis Festival, Lost in Thought di Rolf Hind, Mozart vs Machine di Dominic Robertson. Una rivelazione è stata la regia della Finta giardiniera al Festival di Glyndebourne (dove tornerà nelle prossime stagioni); recentemente ha debuttato all’Opéra National du Rhin con una nuova produzione dell’Eugene Onegin, ha firmato Ariadne auf Naxos di Strauss per la Cleveland Orchestra, Peter Grimes di Britten per l’Opera di Colonia e una versione scenica del Messiah di Händel alla Philharmonie di Berlino. Ha debuttato al Teatro alla Scala con Le nozze di Figaro nel 2016 ed è tornato con La finta giardiniera nel 2018.

https://www.mahoganyopera.co.uk/

http://www.micamoca.com/

Gli interpreti

Krassimira Stoyanova, Ariadne, è tra le voci più ricercate dai palcoscenici di tutta Europa in un repertorio di singolare ampiezza. Tra i prossimi impegni della Stagione ricordiamo il Requiem verdiano a Salisburgo con Muti (con cui canterà anche Aida) e la parte di Elsa nel Tannhäuser a Bayreuth. Il pubblico scaligero l’ha applaudita nel Rosenkavalier di Richard Strauss diretto da Zubin Mehta (con cui canterà i Vier letzte Lieder a Berlino) e in tre opere verdiane: Simon Boccanegra e Don Carlo diretti da Myung-Whun Chung e Aida diretta da Daniel Oren.

Nelle ultime due rappresentazioni canterà invece Tamara Wilson, già interprete della parte a Cleveland, che il pubblico milanese ha apprezzato nel Requiem verdiano diretto da Chailly.

Zerbinetta è Sabine Devieilhe, una musicista completa formatasi come violoncellista che si è imposta in un repertorio che spazia dal barocco al contemporaneo. Già ascoltata alla Scala in Die Entführung aus dem Serail, ha recentemente mietuto nuovi successi all’Opéra Comique di Parigi in Candide di Bernstein e Hamlet di Thomas. A giugno le subentrerà Daniela Fally, che al Piermarini è stata Adele in Die Fledermaus ed è tra i soprano di coloratura più affermati tra l’altro a Salisburgo e Vienna. Nella parte del Tenore/Bacchus torna alla Scala Michael König, già Max in Der Freischütz, che in questa stagione ha cantato nel Doktor Faustus di Busoni a Dresda, nel Lohengrin a Stoccarda e nel Fidelio a Lussemburgo.

Il compositore è Daniela Sindram, impegnata in questi mesi nella stessa parte a Monaco e Dresda già sentita a Milano come Niklausse nei Contes d’Hoffmann. Gli altri impegni della Stagione includono Sieglinde a Tolosa e Fricka a Madrid.

Markus Werba, uno degli artisti più amati dal pubblico della Scala, torna come Maestro di musica dopo essere stato Harlequin. Tra le sue prossime apparizioni Don Giovanni a Vienna e Berlino oltre a Die tote Stadt di Korngold alla Scala.

Infine Alexander Pereira porta anche alla Scala la sua già classica interpretazione dello Haushofmeister, il fatale maggiordomo: un ruolo già interpretato a Garmisch nel 2004, a Zurigo con Claus Guth nel 2006, 2009, 2012 e 2015, al Covent Garden con Christoph Loy nel 2008, alla Staatsoper di Vienna nel 2011 e alla Semperoper di Vienna nel 2018.

 


 

 

 
 
 

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.