L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Indice articoli

Realtà aumentata

Programma completo

en français

« Ho cominciato a credere nell'esistenza di realtà parallele. Penso che la realtà che noi vediamo ora sia una frequenza particolare e che noi siamo tutti sulla stessa frequenza, che ci rende visibili gli uni agli altri, ma che sia possibile anche cambiare frequenza. Entrare in nuove realtà. E credo che ci siano centinaia di queste realtà. »

Marina Abramović, Traverser les murs : Mémoires

Una realtà aumentata

La stagione 2020-21 del Grand Théâtre de Genève si colloca sotto il segno della realtà aumentata. Emozioni, riflessioni, esperienze, rimesse in discussione, travestimenti... l'opera sceglia tutti i sensi della realà sublimando l'esperienza dello spettatore. Se non si tratta sempre di realtà aumentata in senso stretto, ovvero il ricorso alle tecnologie digitali per accrescere o completare il mondo che ci circonda, l'analogia non è casuale.

Ammiccando al trompe-l’œil ben noto sulle scene, il motto della stagione celebra il rapporto con la finzione inaugurato nel genere dell'opera: gioca senza stancarsi con gli elementi aggiunti, i media che si accumulano e anche oggi con strati eliminati o limati, a seconda dei casi. L’interpretazione si sovrappone alle interpretazioni per creare infine un nuovo testo o, al contrario, per tornare all'Urtext. Tra testi originali nel senso di origine ma anche di novità, messe in scena riviste o controverse, la stagione prolunga gli interrogativi della precedente fra testo, contesto, intertesto, siano essi analogici o digitali.

La direzione artistica visiva della stagione 2020-2021 è stata creata in collaborazione con John Armleder, fondatore del movimento ECART e artista ginevrino di fama mondiale. Firma una serie di sfondi come altrettanti motivi con i quali comporre, giocare e rigiocare. Il Grand Théâtre se ne ricopre e attribuisce ciascuno di essi a una delle sue produzioni o a uno dei suoi format, muovendosi a sua volta fra lettera e interpretazione. Un dispositivo plastico elastico.

Debutti significativi

La programmazione 2020-2021 conta 10 produzioni liriche di cui 6 novità per Ginevra. Da sottolineare tre debutti notevoli all’opera : quelli di Milo Rau (La Clemenza di Tito) e di Peeping Tom (Dido and Aeneas) come registi e del collettivo giapponese teamLab, che per la prima volta si cimenta in una scenografia in ambito lirico. Due novità in cartellone Le Soldat de plomb, prima mondiale di un'opera per il pubblico più giovane di Jérémie Rhorer, e il debutto svizzero della versione con il finale di Luciano Berio di Turandot di Puccini. La stagione  2020-2021 parte anche verso l'incontro con grandi nomi che si presentano per la prima volta al Grand Théâtre de Genève , come Marina Abramović (Pelléas et Mélisande) o Barrie Kosky (Candide).

Bacchette d'oro

Momento raro nella storia recente del Grand Théâtre, il direttore artistico e musicale dell’Orchestre de la Suisse Romande Jonathan Nott dirigerà due produzioni in questa stagione: Parsifal di Wagner e Pelléas et Mélisande di Debussy. Una collaborazione affatto inedita dai tempi di Armin Jordan alla testa dell'OSR. In linea con la sua tradizione musicale, l'OSR continua a essere invitata per un balletto, in questo caso Le Sacre du Printemps.

Il Grand Théâtre è molto lieto di accogliere in questa stagione una delle più importanti direttrici d'orchestra con la prima apparizione di Emmanuelle Haïm e del suo ensemble le Concert d’Astrée nella produzione di Dido and Aeneas.

Svizzera

Gli artisti svizzeri sono pure ben presenti nel cartellone con il regista Milo Rau (La Clemenza di Tito), il maestro Titus Engel che torna per Candide dopo aver diretto con grande successo Einstein on the Beach, il tenore Bernard Richter che canterà la parte di Tito, Rachel Harnisch come Emilya Marty nell’Affare Makropoulos (prima assoluta per Ginevra), il mezzosoprano Yvonne Naef in CandidePelléas et Mélisande, o Marie-Claude Chappuis che presterà la sua voce a Didone.

Le opera

La stagione 2020-2021 debutta con un fuoco d'artificio estetico, Turandot di Puccini con il finale composto da Luciano Berio per la prima volta in Svizzera, nella messa in scena dell’enfant terrible delle scene anglofone Daniel Kramer. Con il celebre collettivo giapponese teamLab, propone un viaggio psichedelico e filosofico per mezzo di una tecnologia iper moderna (15-26 settembre 2020). Dopo un'appassionata Aida, Antonino Fogliani darà corpo all'incompiuta di Puccini.

Dopo una lunga essenza, Robert Wilson torna a Ginevra e precisamente per la prima volta sulle tavole del Grand Théâtre, con il Messiah in una versione eterea, quasi irreale. In questa revisione realizzata da Mozart dell'oratorio di Handel, i Musiciens du Louvre saranno guidati dal loro maestro Marc Minkowski (4 e 5 ottobre 2020).

Per la prima volta al Grand Théâtre, L’Affaire Makropoulos di Leoš Janáček evoca il percorso di una diva in un thriller psicologico e labirintico da mozzare il fiato. Questa produzione già presentata alll’Opera Vlaanderen ha la regia del cineasta ungherese Kornél Mundruczó in un sottile universo fantascientifico. La musica del compositore ceco sarà diretta da uno sei suoi migliori compatrioti, Tomáš Netopil, mentre il grande soprano elvetico Harnisch incarnerà l'affascinante Elina Makropoulos (26 ottobre – 6 novembre 2020).

Per le feste di fine anno, Ginevra accoglierà la travolgente commedia di Voltaire, così vicina e così critica: Candide di Leonard Bernstein. Tra opera, operetta e commedia musicale, questa spumeggiante produzione viene direttamente  dalla Komische Oper di Berlino ed è firmata dall'autraliano Barrie Kosky, uno dei più grandi registi di oggi. Dopo aver aperto la stagione 2019-20, Titus Engel dirige l’OSR, il Chœur du Grand Théâtre e un cast eccellente capitanato da Paul Appleby).

Momento cosmico e onirico, Pelléas et Mélisande farà eco alla Via lattea del Grand Théâtre, in questa coproduzione con l’Opera Ballet Vlaanderen. La star Sidi Larbi Cherkaoui e l'astro nascente Damien Jalet cureranno regia e coreografia di solisti e danzatori in una scena e in un concetto immaginati da Marina Abramović. Nella buca, il direttore musicale e artistico dell'OSR, Jonathan Nott, sublimera l’articolazione francese dei suoi musicisti. La promessa di un'opera d'arte totale (i costumi sono della signora dell'alta moda Iris van Herpen e i video di Marco Brambilla) e la certezza di intimità (18 - 28  gennaio 2021).

Nello spirito delle riletture attuali delle opere di mozart, dopo Die Entführung aus dem Serail revisitatato da Luk Perceval e Aslı Erdoğan, il Grand Théâtre presenta La Clemenza di Tito. Questa volta, è una figura svizzera della scena europeaa occuparsene: Milo Rau. Il regista, impegnato e noto nel mondo intero, farà cadere le maschere ipocrite dei potenti, fra cui quella di Tito, incarnato da un altro svizzero, il tenore Bernard Richter. Al cembalo e alla bacchetta, il giovane maestro russo già assistente di Teodor Currentzis Maxim Emelyanychev promette scintille in quest'opera dell'ultimo Mozart (19 febbraio-3 marzo 2021).

Religione e spiritualità si ritrovano nella nuova produzione di Parsifal di Wagner, firmata Michael Thalheimer, tra crepuscolo degli dei e perdono degli eguali. Uno dei più grandi registi del teatro tedesco, ancora raramaente visto all'opera (Berlin, Hamburg, Anvers), si confronta per la prima volta con il lavoro di Wagner. Nuovamente alla guida musicale, Jonathan Nott, direttore dell’OSR, come già i suoi predecessori Armin Jordan e Horst Stein, mentre sul palco ci saranno grandi voci wagneriane del momento: il Parsifal di Daniel Brenna , il Gurnemanz di Mika Kares e  Tanja Ariane Baumgartner come Kundry (30 marzo– 11 aprile 2021).

Dopo l’immenso successo di King Arthur all'Opéra des Nations, il barocco inglese torna con Dido and Aeneas di Purcell, attraverso le mani di Franck Chartier e del creativo duo belga di danza contemporanea Peeping Tom, al loro primo approccio operistico con un titolo già affrontato da coreografi del calibro di Pina Bausch e Sasha Waltz. Punto di riferimento nel repertorio barocco, Emmanuelle Haïm dirigerà l’Orchestre et le Chœur du Concert d’Astrée con gli artisti della compagnia belga (2-11 maggio 2021).

Niente meno che La Traviata di Verdi per chiudere la seconda stagione di Aviel Cahn al Grand Théâtre. Più esattamente, al Bâtiment des Forces Motrices mentre le scene del Neuve ospiteranno necessari lavori di aggiornamento tecnico. Qui come per la produzione precedente, una donna è in piena evidenza: non solo Violetta Valéry ma anche la regista Karin Henkel. Figura di punta del teatro tedesco, ha marcato gli ultimi anni della Schauspielhaus Zürich e offrirà il suo sguardo affilato e la sua finezza d'analisi a questa tragedia borghese. Il doppio cast di cantanti, l’OSR e il Chœur du Grand Théâtre saranno nelle buone mani di Paolo Carignani, specialista del repertorio verdiano.  (20 giugno - 3 luglio 2021).

Una prima assoluta per i più piccoli

Questa stagione, la prima assoluta sarà indirizzata alla frangia più giovane del pubblico (dagli otto anni e a tutti gli altri curiosi). Con Le Soldat de plomb, la storia di un bambino sconvolto dai problemi del divorzio tra i genitori, l'equipe artistica si ispira al racconto di Hans Christian Andersen, messo in musica dal giovane e rinomato maestro Jérémie Rhorer, per farne un testo pieno di colori e suggestioni, un ricco omaggio alle tradizioni musicali e teatrali. Sulla grande scena di piazza Neuve, con Jan Sobrie alla regia, 5 cantanti, una ballerina e i musicisti della la HEM (26 febbraio - 2 marzo).

I balletti

Presenza dell’OSR, arrivo di Keersmaeker, Foniadakis e Cherkaoui, gli ingredienti 2019-2020 compaiono nel menu della stagione 2020-2021 di danza.

Hors Cadre si compone della prima assoluta del giovane sudafricano Fana Tshabalala Better Sun su una partitura di Benjamin Magnin ispirata al Boléro di Ravel et di Exhibition de Sidi Larbi Cherkaoui (nata per il Ballet des Flandres nel 2016), dai Quadri di un'esposizione di Musorgskij  e dall'orchestrazione di Ravel dell'originale pianistico. Un dialogo coreografico e musicale (21 - 29 novembre 2020). Dopo il successo di Six Brandenburg Concertos, Anne Teresa De Keersmaeker e la sua compagnia Rosas tornano, questa volta, per sublimare il ritmo implacabile di Drumming, di Steve Reich, una delle sue produzioni più emblematiche (18-21 marzo 2021). Per ogni coreografo giunge il momento di affrontarlo: in Le Sacre 2, il Ballet du Grand Théâtre riprende la coreografia del 2013 di Andonis Foniadakis con la musica originale di Stravinsky e l’OSR e quella di Jeroen Verbruggen, con la sua piècee Massâcre, basata su un arrangiamento della stessa partitura curato da un compositore già presente in stagione, Benjamin Magnin (26-31 maggio 2021).

Récital e concerti

Colosso dalla voce di velluto, nume tutelare fra i bassi, il suo terreno d'azione si colloca fra il  Met, Bastille etGarnier, Unter den Linden e il Ring di Vienna : René Pape non è stato che due volte a Ginevra. Torna per una serata dedicata a Modest Musorgskij e ai suoi Canti e danze di morte, tra gli altri (7 ottobre 2020). Momento d'intensa intimità, il recital di Matthias Goerne promette una ballata romatica tedesca dell'anima, con Schubert e Beethoven in cartellone  (5 novembre 2020). Astro nascente asceso a prima grandezza, Pretty Yende scintilla sulle scene del mondo intero. Quanto è lungo il cammino percorso solo dalla Pamina nella Zauberfloete al Grand Théâtre nel dicembre 2013 ! La sua galassia passa da Violetta e Manon a Parigi a Rosina e a Marie (La Fille du régiment) al Met. Ritorno a Genève, per una passeggiata fra Schumann, Rossini, R. Strauss e Paolo Tosti (7 maggio 2021). Baritono d'eccellenza d'eleganza francese, Ludovic Tézier invita il pubblico a contemplare la musica dei figli del XIX secolo: Liszt, Schubert, Schumann, Fauré, Berlioz, con due intrusi ben accetti, Mozart e  Ibert (6 giugno 2021).

Concerto di capoodanno, seconda edizione. Il 31 dicembre, la Kammerorchester Basel accompagna un'altra stella, il mezzosoprano Gaëlle Arquez. Carmen, l'ha cantata dappertutto: Londra, Francoforte, Bregenz, Madrid, Monaco, etc. Nessuno dubita che il suo Offenbach non scalderà i cuori in dicembre. Al fianco del francese, Mozart, Rossini e Vivaldi saranno ugualmente accompagnati da Gianluca Capuano (31 dicembre 2020).

Avec Saint François d’Assise et Messiah nel 2020, Parsifal nel 2021, il Grand Théâtre continua il suo esercizio spirituale proponendo l'oratorio Paulus di Mendelssohn, l’occasione di mettere in evidenza il Coro, ma anche la Maîtrise du Conservatoire popolare e l’Orchestre de Chambre de Genève, diretti dall'esperto Hervé Niquet. Piccolo dettaglio da non trascurare: quest'atto di fede protestante di un compositore ebreo convertito risuonerà nella (21 gennaio 2021).

La Plage

Novità introdotta dall'arrivo di Aviel Cahn, La Plage è la sezione del programma che raggruppa tutte le attività di mediazione cutlruale del Grand Théâtre, già premiato da un grandissimo successo, con numerosi eventi come le feste Late Nights, gli Apéropéras, le visite guidate, lo spettacolo per bambini Cenerentolina e i Grands brunchs. Tutti questi eventi saranno rinnovati, altri introdotti su musira. Le grandi porte si apriranno nuovamente (13 settembre 2019, dalle 11 alle 18) e l’opera troverà spazio sotto le stelle, con la proiezione di Turandot al parc des eaux vives (19 juin 2021).

Tra le novità, un progetto inedito della piattaforma che reinventa l'opera, OperaLab.ch, riunisce dopo diversi mesi allievi di diverse discipline dei HES-So intorno alla creazione di un'opera lirica dalla A alla Z (3-5 settembre 2020). Per gli animali notturni, uno Sleepover è previsto sotto gli ori del Grand foyer, un lungo viaggio al termine della notte per vivere questo « bene culturale svizzero d'importanza nazionale » in un modo diverso, dalle 22 alle 10 (28 maggio 2021).

Fra le produzioni della casa, ritroviamo György Ligeti con le sue Aventures et Nouvelles Aventures alla salle du Lignon, in una forma aperta al pubblico che, a partire dai sei anni, è invitato a muoversi, sentire e risentire per ascoltare meglio. In coproduzione con Vernier Culture e l’Ensemble Contrechamps diretto dall'elvetico-australiana  Elena Schwarz, il collettivo Notuntersuchungen farà vivere questa strana creatura che è il suono con un meccanismo immedesimativo e sorprendente (11-13 dicembre 2020). All'inizio del 2021, spazio al Soldat de plomb sul palcoscenico maggiore, nuova produzione lirica sulla fiaba di Andersen (26 febbraio - 2 marzo 2021 ). Mon premier récital inviterà tutti i piccolissimi (dai tre anni) a partecipare a un canto costruito intorno ai Lieder dei grandissimi Beethoven (di cui si festeggia il compleanno), Schumann et Schubert. Con la possibilità di cantare - dopo essersi preparati a casa - dopo un ripasso (21 - 27 novembre 2020) ! Una avventura per monti e valli da non perdere per nessun motivo…

Le Collaborazioni artistiche sono rinnovate, come un'ouverture, con una partecipazione alle Aubes musicales dei Bains des Pâquis, dove Jean-Paul Pruna e Julien Henric desteranno lo spirito con Ralph Vaughan Williams e Maurice Ravel (19 agosto 2020). Il Grand Théâtre s’associa ugualmente a Une Belge saison, una programmazione congiunta con l’Association pour la danse contemporaine (ADC) e la Comédie che invita in particolare Cindy Van Acker, Jan Martens, Thomas Hauert e Peeping Tom. Anne Teresa De Keersmaeker e Milo Rau, ospiti del Théâtre Vidy-Lausanne, forniscono una buona ragione per creare Focus, unbonamento comune con il Grand Theatre e che permettere di radunare il pubblico introno a due personalità. Il Chœur du Grand Théâtre collaborerà anche alla serie teatrale Vous êtes ici, realizzata da Dominique Perruchoud, Michèle Pralong e Julie Gilbert e che riunisce  dodici teatri di lingua francese intorno a dodici episodi posta apocalittici. Un'eco del  Covid-19.


 

Réalité augmentée

 

« J’ai commence à croire en l’existence de réalités parallèles. Je pense que la réalité que nous voyons maintenant est une fréquence particulière et que nous sommes tous sur la même fréquence, ce qui nous rend visibles les uns aux autres, mais qu’il est aussi possible de changer de fréquence. D’entrer dans une nouvelle réalité. Et je crois qu’il y a des centaines de ces réalités. »

Marina Abramović, Traverser les murs : Mémoires

une réalité augmentée

La saison 2020-2021 du Grand Théâtre de Genève est placée sous le signe de la réalité augmentée. Émotions, réflexions, expériences, remise en question, mise en abyme… l’opéra éveille tous les sens de la réalité en sublimant l’expérience et le spectateur. S’il n’est donc pas toujours question de réalité augmentée au sens strict, à savoir le recours aux technologies numériques pour agrémenter ou compléter le monde qui nous entoure, l’analogie n’est pas innocente.

Clin d’œil aux trompe-l’œil bien connus de la scène, la devise de la saison célèbre le rapport à la fiction inauguré dans le genre de l’opéra : il joue sans se lasser avec les éléments ajoutés, les médias qui s’amoncellent et même aujourd’hui avec les couches éliminées ou élimées, selon les cas. L’interprétation se superpose aux interprétations pour créer finalement un nouveau texte ou au contraire pour revenir à l’Urtext. Entre textes originels ou originaux, mises en scène révisées ou contestées, la saison prolonge les interrogations de la saison passée entre textualité, contextualité et intertextualité, qu’elles soient analogues ou digitales d’ailleurs.

La direction artistique visuelle de la saison 2020-2021 a été créée en collaboration avec John Armleder,fondateur du mouvement ECARTet artiste genevois planétaire. Il signe une série de papiers-peints comme autant de motifs avec lesquels composer, jouer et rejouer. Le Grand Théâtre s’en tapisse à cœur joie et attribue chaque motif à une de ses productions ou un de ses formats, jouant à son tour entre la littéralité et l’interprétation. Un dispositif plastique élastique.

Débuts marquants

La programmation 2020-2021 compte 10 productions lyriques dont 6 créations, à Genève. À souligner trois débuts remarquables à l’opéra : celui de Milo Rau (La Clémence de Titus) et Peeping Tom (Didon et Énée) comme metteurs en scène et le collectif japonais teamLab, qui se prête pour la première fois à l’exercice scénographique sur une scène lyrique (Turandot). Deux créations à l’affiche avec Le Soldat de plomb, une création mondiale lyrique pour jeune public par Jérémie Rhorer et la création suisse de la version du finale par Luciano Berio du Turandot de Puccini. La saison 2020-2021 part aussi à la rencontre des grands noms qui se présentent pour la première fois au Grand Théâtre de Genève , comme Marina Abramović (Pelléas et Mélisande), ou Barrie Kosky (Candide).

Baguettes d’or

Moment rare dans l’histoire récente du Grand Théâtre, le directeur artistique et musical de l’Orchestre de la Suisse Romande Jonathan Nott vient diriger deux productions cette saison : Parsifal de Wagner et Pelléas et Mélisande de Debussy. Unecollaboration tout à fait inédite depuis les temps d’Armin Jordan à la tête de l’OSR. En droite ligne avec sa tradition musicale, l’OSR continue d’être invité dans un ballet, en l’occurrence Le Sacre du Printemps.

Le Grand Théâtre est très heureux d’accueillir cette saison une des plus importantes femmes cheffes d’orchestre avec la première apparition de Emmanuelle Haïm et son ensemble le Concert d’Astrée dans la production de Didon et Enée.

Helvétisme

Les artistes suisses occupent également le haut de l’affiche, avec les metteurs en scène Milo Rau (La Clémence de Titus), le chef Titus Engel qui revient pour Candide après avoir dirigé magistralement Einstein on the Beach, le célèbre ténor Bernard Richter qui chantera le rôle-titre de Titus, Rachel Harnisch en Emilya Marty dans L’Affaire Makropoulos (dont c’est la création à Genève), la grande mezzo Yvonne Naef dans Candide et Pelléas et Mélisande, ou Marie-Claude Chappuis qui prêtera sa voixà Didon.

 

Les opéras

La saison 2020-2021 débute par un feu d’artifice esthétique, Turandot dePucciniavec la version du finale composée par LucianoBerio en création suisse, revisité par l’enfant terrible des scènes anglophones Daniel Kramer. Avec le célèbre collectif japonais d’artistes teamLab, ils proposent un voyage psychédélique et philosophique, aux moyens d’une technologie hyper-moderne (15-26 septembre 2020). Après une Aida passionnée, Antonino Fogliani donnera corps à cette dernière œuvre inachevée de Puccini.

Après une trop longue absence, Robert Wilson revient à Genève, et précisément, pour la première fois, sur les planches du Grand Théâtre, avec Le Messie dans une version éthérée, presqu’irréelle. Dans cette version révisée par Mozart de l’oratorio de Haendel, les Musiciens du Louvre seront emmenés par leur chef Marc Minkowski, après s’être chauffés au festival de Salzbourg et au Théâtre des Champs-Élysées (4 et 5 octobre 2020).

Donné pour la première fois au Grand Théâtre, L’Affaire Makropoulos deLeoš Janáčekévoque le parcours d’une divadans un thriller psychologique et labyrinthique à couper le souffle. Cette production déjà présentée à l’Opera Vlaanderen est mise en scène par le cinéaste hongrois Kornél Mundruczó dans un univers subtil de science-fiction. La musique du compositeur tchèque sera dirigée par un des meilleurs chefs compatriotes, Tomáš Netopil, alors que la grande soprano suisse Rachel Harnisch incarnera la fascinante Elina Makropoulos (26 octobre – 6 novembre 2020).

Pour les fêtes de fin d’année, Genève accueillera une immense farce dans l’esprit du grand Voltaire, si proche et si critique de la cité : Candide de Leonard Bernstein. Entre opéra, opérette et comédie musicale, cette pétillante production nous vient en direct de la Komische Oper de Berlin et est signée par l’australien Barrie Kosky, un des plus grands metteurs en scène d’opéra aujourd’hui. Après avoir ouvert la saison 2019-20, Titus Engel y dirige l’OSR, le Chœur du Grand Théâtre et la meilleure troupe de chanteurs possible dont le rôle-titre, campé par l’américain Paul Appleby).

Moment cosmique et onirique, Pelléas et Mélisande fera un bel écho à la Voie lactée du Grand Théâtre, dans cette coproduction avec l’Opera Ballet Vlaanderen. La star Sidi Larbi Cherkaoui et l’étoile montante Damien Jalet dirigent et chorégraphient solistes et danseurs dans un décor et concept imaginés par Marina Abramović. En fosse, le directeur musical et artistique de l’OSR, Jonathan Nott, sublimera l’articulation à la française de ses musiciens. À la fois, la promesse d’une œuvre d’art total (les costumes sont de la grande dame et designer de haute couture Iris van Herpen et les vidéos de Marco Brambilla) et la certitude d’un échange intime (18 - 28 janvier 2021).

Dans l’esprit des relectures très actuelles des œuvres de Mozart, après L’Enlèvement au Sérail revisité par Luk Perceval et Aslı Erdoğan, le Grand Théâtre présente La Clémence de Titus. Cette fois-ci, c’est une figure suisse de la scène européenne qui s’en charge : Milo Rau. Le metteur en scène engagé et connu dans le monde entier, fera tomber les masques bien-pensants des puissants, dont celui de Titus, incarné par un autre suisse, le ténor Bernard Richter. Au pianoforte et à la baguette, le jeune chef russe et ancien assistant de Teodor Currentzis Maxim Emelyanychev promet de fauves étincelles dans cette œuvre lyrique tardive de Mozart (19 février-3 mars 2021).

Religion et spiritualité se retrouveront dans la nouvelle production de Parsifal de Wagner, signée Michael Thalheimer, entre crépuscule des idoles et pardon des pairs. Un des plus grands metteurs en scène du théâtre allemand, encore rarement vu à l’opéra (Berlin, Hamburg, Anvers), se confronte pour la première fois à l’œuvre de Wagner. Là encore, Jonathan Nott, le chef attitré de l’OSR se fera le guide suprême, comme ses prédécesseurs Armin Jordan et Horst Stein, des grandes voix wagnériennes du moment, à compter avec le Parsifal de Daniel Brenna , le Gurnemanz de Mika Kares et avec Tanja Ariane Baumgartner en Kundry (30 mars – 11 avril 2021).

Après l’immense succès de King Arthur à l’Opéra des Nations, le baroque britannique revient avec Didon et Énée de Purcell, qui sera passé par les mains de Franck Chartier et du créatif duo belge de danse contemporaine Peeping Tom abordent l’opéra

pour la première fois avec cette œuvre marquée déjà par maints chorégraphes, de Pina Bausch à Sasha Waltz. Référence dans le répertoire baroque, la cheffe Emmanuelle Haïm conduira l’Orchestre et le Chœur du Concert d’Astrée aux côtés des artistes de la compagnie belge (2-11 mai 2021).

Rien de moins que La Traviata de Verdi pour clore la deuxième saison d’Aviel Cahn au Grand Théâtre. Plus exactement au Bâtiment des Forces Motrices pendant que la scène de Neuve accueillera des travaux de rénovation de machinerie plus que nécessaires. Ici comme dans la production précédente, une femme est à l’honneur : pas seulement Violetta Valéry mais bien la metteuse en scène Karin Henkel. Figure de proue du théâtre allemand, celle qui a marqué les dernières années du Schauspielhaus Zürich offrira son regard affûté et sa finesse d’analyse à cette tragédie bourgeoise. Le double cast de chanteurs, l’OSR et le Chœur du Grand Théâtre seront en de bonnes mains, celles de Paolo Carignani, spécialiste du répertoire verdien (20 juin - 3 juillet 2021).

Création mondiale jeune public

Cette saison, notre création mondiale aura bien lieu (croisons les doigts !) et s’adressera à la frange la plus jeune de notre public (à partir de 8 ans et bien sûr à tous les autres curieux). Avec Le Soldat de plomb, l’histoire d’un jeune enfant chamboulé parles problèmes de divorce entre ses parents, l’équipe artistique s’empare du conte de Hans Christian Andersen, mis en musique par le jeune chef renommé Jérémie Rhorer, pour en faire une pièce hautes en couleurs et impressions, un riche hommage aux traditions musicales et théâtrales. Sur la grande scène de Neuve, avec Jan Sobrie à la mise en scène, 5 chanteurs, une ballerine et les musiciens de la HEM (26 février - 2 mars).

Les ballets

Présence de l’OSR, venue de Keersmaeker, Foniadakis et Cherkaoui, les ingrédients 2019-2020 figurent au menu de la saison 2020-2021 de danse.

Hors Cadre se compose de la création mondiale du jeune sud-africain Fana Tshabalala Better Sun sur une création musicale de Benjamin Magnin inspirée par le Boléro de Ravel et d’Exhibition de Sidi Larbi Cherkaoui (créé pour le Ballet des Flandres en 2016), d’après les Tableaux d’une exposition de Moussorgski et de l’orchestration du même Ravel de cette pièce originellement pour piano. Un dialogue chorégraphique et musical (21 - 29 novembre 2020). Après le succès de Six Brandenburg Concertos, Anne Teresa De Keersmaeker et sa compagnie Rosas reviennent, cette fois, pour sublimer la rythmique implacable de Drumming, de Steve Reich, une de ses productions les plus emblématiques (18-21 mars 2021). Tout chorégraphe doit depuis l’affronter le moment venu : dans Le Sacre 2, le Ballet du Grand Théâtre reprend la chorégraphie de 2013 d’Andonis Foniadakis avec la musique originale de Stravinsky et l’OSR et celle de Jeroen Verbruggen, avec sa pièce Massâcre, se basant sur un arrangement de la fameuse musiquepar le compositeur déjà présent sur le premier ballet de la saison Benjamin Magnin (26-31 mai 2021).

 

Récitals et concerts

Colosse à la voix de velours, figure tutélaire parmi les basses, son terrain familier oscille entre le Met, Bastille et Garnier, Unter den Linden et le Ring de Vienne : René Pape n’est venu que deux fois à Genève. Il revient pour une soirée autour de Modeste Moussorgski et ses Chants et Danses de la mort, entre autres (7 octobre 2020). Moment d’intense intimité, le récital de Matthias Goerne promet une balade intérieure romantique germanique, avec Schubert et Beethoven à l’affiche (5 novembre 2020). Poussière d’étoiles devenue astre solaire, Pretty Yende scintille sur les planches du monde entier. Qu’il est long le chemin parcouru depuis Pamina dans La Flûte enchantée au Grand Théâtre en décembre 2013 ! Sa galaxie passe de Violetta et Manon à Paris à Rosina et La Fille du régiment au Met. Retour à Genève, oui pour une promenade lactée entre Schumann, Rossini, R. Strauss et Paolo Tosti (7 mai 2021). Baryton d’excellence à la française élégance, Ludovic Tézier invite le public à contempler la musique des enfants du XIXe siècle : Liszt, Schubert, Schumann, Fauré, Berlioz, et deux intrus bienvenus : Mozart et Jacques Ibert (6 juin 2021).

Concert de Nouvel An, seconde édition : le 31 décembre, le Kammerorchester Basel accompagne une autre belle étoile, la mezzo-soprano Gaëlle Arquez. Carmen, elle l’a chanté partout : Londres, Francfort, Bregenz, Madrid, Munich, etc. Nul doute que ses passages d’Offenbach réchaufferont les cœurs de décembre. A' côté du français, Mozart, Rossini et Vivaldi seront également emmenés par Gianluca Capuano (31 décembre 2020). Avec Saint François d’Assise et Le Messie en 2020, Parsifal en 2021, , le GrandThéâtre continue son exercice spirituel en proposant l’oratorio Paulus de Mendelssohn, l’occasion de mettre tout spécialementen avant le Chœur de la scène de Neuve mais aussi la Maîtrise du Conservatoire populaire et L’Orchestre de Chambre de Genève, tous trois dirigés par l’expert Hervé Niquet. Petit détail non dénué de subtilité: cet acte de foi protestante du compositeur juif converti résonnera à la Cathédrale Saint-Pierre (21 janvier 2021).

La Plage

Nouveau volet depuis l’arrivée d’Aviel Cahn, La Plage, le pan de la programmation qui regroupe toutes les activités de médiation culturelle du Grand Théâtre, a connu un très grand succès, avec de nombreux événements affichant complet, comme les fêtes Late Nights, les Apéropéras, les visites guidées, le spectacle pour enfants Cenerentolina et les Grands brunchs. Tous les formats seront donc reconduits, d’autres sur mesure. Les portes s’ouvriront grand à nouveau (13 septembre 2019, de 11h à 18h) et l’opéra déménagera sous les étoiles au parc des Eaux-vives, cette fois avec la projection de Turandot (19 juin 2021).

Parmi les nouveautés, un projet inédit de plateforme qui réinvente l’opéra, OperaLab.ch, qui réunit depuis plusieurs mois des alumni de plusieurs disciplines des HES-So autour de la création d’une œuvre lyrique de A à Z (3-5 septembre 2020). Pour les animaux nocturnes, un Sleepover est prévu sous les dorures du Grand foyer, un long voyage au bout de la nuit pour vivre ce « bien culturel suisse d’importance nationale » autrement, de 22h à 10h (28 mai 2021).

Du côté des productions maison, György Ligeti se retrouve avec ses Aventures et Nouvelles Aventures à la salle du Lignon, dans un format libre où le public, dès l’âge de 6 ans, est invité à bouger et … à entendre et réentendre pour mieux écouter. En coproduction avec Vernier Culture et avec l’Ensemble Contrechamps conduit par la cheffe australo-suisse Elena Schwarz, le collectif Notuntersuchungen fera vivre cette étrange créature qu’est le son avec un mécanisme immersif et surprenant (11-13 décembre 2020). Début 2021, place au Soldat de plomb sur la grande scène, notre création lyrique autour du célèbre conte de Andersen (26 février - 2 mars 2021 – voir ci-dessus). Mon premier récital invitera lui les tout-petits (dès 3 ans) à un courtparcours chanté fabriqué autour des Lieder des tout-grands Beethoven (dont on fête l’anniversaire), Schumann et Schubert. Avec possibilité de chanter –après s’être préparé à la maison– lors du rappel (21 - 27 novembre 2020) ! Une aventure par monts et par vaux à ne manquer sous aucune excuse…

Les Collaborations avec les acteurs artistiques sont renforcéesavec, en guise d’ouverture, une participation aux Aubes musicales des Bains des Pâquis, où Jean-Paul Pruna et Julien Henric éveilleront les esprits cotonneux avec Ralph Vaughan Williams et Maurice Ravel (19 août 2020). Le Grand Théâtre s’associe également à Une Belge saison, une programmation conjointe avec l’Associationpour la danse contemporaine (ADC) et la Comédie qui invite notamment Cindy Van Acker, Jan Martens, Thomas Hauert et Peeping Tom. Anne Teresa De Keersmaeker et Milo Rau, invités au Théâtre Vidy-Lausanne, fournissent eux une bonne raison de créer Focus, un abonnement commun à nos deux institutions et quipermet de rassembler les publics autour des deux personnalités. Le Chœur du Grand Théâtre collaborera aussi à la série théâtrale Vous êtes ici, mise en place par Dominique Perruchoud, MichèlePralong et Julie Gilbert et qui réunit 12 scènes romandes autour de 12 épisodes post-apocalyptiques. Un écho de Covid-19.


Vuoi sostenere L'Ape musicale?

Basta il costo di un caffé!

con un bonifico sul nostro conto

o via PayPal

 



 

 

 
 
 

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.