Realtà aumentata
« Ho cominciato a credere nell'esistenza di realtà parallele. Penso che la realtà che noi vediamo ora sia una frequenza particolare e che noi siamo tutti sulla stessa frequenza, che ci rende visibili gli uni agli altri, ma che sia possibile anche cambiare frequenza. Entrare in nuove realtà. E credo che ci siano centinaia di queste realtà. »
Marina Abramović, Traverser les murs : Mémoires
Una realtà aumentata
La stagione 2020-21 del Grand Théâtre de Genève si colloca sotto il segno della realtà aumentata. Emozioni, riflessioni, esperienze, rimesse in discussione, travestimenti... l'opera sceglia tutti i sensi della realà sublimando l'esperienza dello spettatore. Se non si tratta sempre di realtà aumentata in senso stretto, ovvero il ricorso alle tecnologie digitali per accrescere o completare il mondo che ci circonda, l'analogia non è casuale.
Ammiccando al trompe-l’œil ben noto sulle scene, il motto della stagione celebra il rapporto con la finzione inaugurato nel genere dell'opera: gioca senza stancarsi con gli elementi aggiunti, i media che si accumulano e anche oggi con strati eliminati o limati, a seconda dei casi. L’interpretazione si sovrappone alle interpretazioni per creare infine un nuovo testo o, al contrario, per tornare all'Urtext. Tra testi originali nel senso di origine ma anche di novità, messe in scena riviste o controverse, la stagione prolunga gli interrogativi della precedente fra testo, contesto, intertesto, siano essi analogici o digitali.
La direzione artistica visiva della stagione 2020-2021 è stata creata in collaborazione con John Armleder, fondatore del movimento ECART e artista ginevrino di fama mondiale. Firma una serie di sfondi come altrettanti motivi con i quali comporre, giocare e rigiocare. Il Grand Théâtre se ne ricopre e attribuisce ciascuno di essi a una delle sue produzioni o a uno dei suoi format, muovendosi a sua volta fra lettera e interpretazione. Un dispositivo plastico elastico.
Debutti significativi
La programmazione 2020-2021 conta 10 produzioni liriche di cui 6 novità per Ginevra. Da sottolineare tre debutti notevoli all’opera : quelli di Milo Rau (La Clemenza di Tito) e di Peeping Tom (Dido and Aeneas) come registi e del collettivo giapponese teamLab, che per la prima volta si cimenta in una scenografia in ambito lirico. Due novità in cartellone Le Soldat de plomb, prima mondiale di un'opera per il pubblico più giovane di Jérémie Rhorer, e il debutto svizzero della versione con il finale di Luciano Berio di Turandot di Puccini. La stagione 2020-2021 parte anche verso l'incontro con grandi nomi che si presentano per la prima volta al Grand Théâtre de Genève , come Marina Abramović (Pelléas et Mélisande) o Barrie Kosky (Candide).
Bacchette d'oro
Momento raro nella storia recente del Grand Théâtre, il direttore artistico e musicale dell’Orchestre de la Suisse Romande Jonathan Nott dirigerà due produzioni in questa stagione: Parsifal di Wagner e Pelléas et Mélisande di Debussy. Una collaborazione affatto inedita dai tempi di Armin Jordan alla testa dell'OSR. In linea con la sua tradizione musicale, l'OSR continua a essere invitata per un balletto, in questo caso Le Sacre du Printemps.
Il Grand Théâtre è molto lieto di accogliere in questa stagione una delle più importanti direttrici d'orchestra con la prima apparizione di Emmanuelle Haïm e del suo ensemble le Concert d’Astrée nella produzione di Dido and Aeneas.
Svizzera
Gli artisti svizzeri sono pure ben presenti nel cartellone con il regista Milo Rau (La Clemenza di Tito), il maestro Titus Engel che torna per Candide dopo aver diretto con grande successo Einstein on the Beach, il tenore Bernard Richter che canterà la parte di Tito, Rachel Harnisch come Emilya Marty nell’Affare Makropoulos (prima assoluta per Ginevra), il mezzosoprano Yvonne Naef in Candide e Pelléas et Mélisande, o Marie-Claude Chappuis che presterà la sua voce a Didone.
Le opera
La stagione 2020-2021 debutta con un fuoco d'artificio estetico, Turandot di Puccini con il finale composto da Luciano Berio per la prima volta in Svizzera, nella messa in scena dell’enfant terrible delle scene anglofone Daniel Kramer. Con il celebre collettivo giapponese teamLab, propone un viaggio psichedelico e filosofico per mezzo di una tecnologia iper moderna (15-26 settembre 2020). Dopo un'appassionata Aida, Antonino Fogliani darà corpo all'incompiuta di Puccini.
Dopo una lunga essenza, Robert Wilson torna a Ginevra e precisamente per la prima volta sulle tavole del Grand Théâtre, con il Messiah in una versione eterea, quasi irreale. In questa revisione realizzata da Mozart dell'oratorio di Handel, i Musiciens du Louvre saranno guidati dal loro maestro Marc Minkowski (4 e 5 ottobre 2020).
Per la prima volta al Grand Théâtre, L’Affaire Makropoulos di Leoš Janáček evoca il percorso di una diva in un thriller psicologico e labirintico da mozzare il fiato. Questa produzione già presentata alll’Opera Vlaanderen ha la regia del cineasta ungherese Kornél Mundruczó in un sottile universo fantascientifico. La musica del compositore ceco sarà diretta da uno sei suoi migliori compatrioti, Tomáš Netopil, mentre il grande soprano elvetico Harnisch incarnerà l'affascinante Elina Makropoulos (26 ottobre – 6 novembre 2020).
Per le feste di fine anno, Ginevra accoglierà la travolgente commedia di Voltaire, così vicina e così critica: Candide di Leonard Bernstein. Tra opera, operetta e commedia musicale, questa spumeggiante produzione viene direttamente dalla Komische Oper di Berlino ed è firmata dall'autraliano Barrie Kosky, uno dei più grandi registi di oggi. Dopo aver aperto la stagione 2019-20, Titus Engel dirige l’OSR, il Chœur du Grand Théâtre e un cast eccellente capitanato da Paul Appleby).
Momento cosmico e onirico, Pelléas et Mélisande farà eco alla Via lattea del Grand Théâtre, in questa coproduzione con l’Opera Ballet Vlaanderen. La star Sidi Larbi Cherkaoui e l'astro nascente Damien Jalet cureranno regia e coreografia di solisti e danzatori in una scena e in un concetto immaginati da Marina Abramović. Nella buca, il direttore musicale e artistico dell'OSR, Jonathan Nott, sublimera l’articolazione francese dei suoi musicisti. La promessa di un'opera d'arte totale (i costumi sono della signora dell'alta moda Iris van Herpen e i video di Marco Brambilla) e la certezza di intimità (18 - 28 gennaio 2021).
Nello spirito delle riletture attuali delle opere di mozart, dopo Die Entführung aus dem Serail revisitatato da Luk Perceval e Aslı Erdoğan, il Grand Théâtre presenta La Clemenza di Tito. Questa volta, è una figura svizzera della scena europeaa occuparsene: Milo Rau. Il regista, impegnato e noto nel mondo intero, farà cadere le maschere ipocrite dei potenti, fra cui quella di Tito, incarnato da un altro svizzero, il tenore Bernard Richter. Al cembalo e alla bacchetta, il giovane maestro russo già assistente di Teodor Currentzis Maxim Emelyanychev promette scintille in quest'opera dell'ultimo Mozart (19 febbraio-3 marzo 2021).
Religione e spiritualità si ritrovano nella nuova produzione di Parsifal di Wagner, firmata Michael Thalheimer, tra crepuscolo degli dei e perdono degli eguali. Uno dei più grandi registi del teatro tedesco, ancora raramaente visto all'opera (Berlin, Hamburg, Anvers), si confronta per la prima volta con il lavoro di Wagner. Nuovamente alla guida musicale, Jonathan Nott, direttore dell’OSR, come già i suoi predecessori Armin Jordan e Horst Stein, mentre sul palco ci saranno grandi voci wagneriane del momento: il Parsifal di Daniel Brenna , il Gurnemanz di Mika Kares e Tanja Ariane Baumgartner come Kundry (30 marzo– 11 aprile 2021).
Dopo l’immenso successo di King Arthur all'Opéra des Nations, il barocco inglese torna con Dido and Aeneas di Purcell, attraverso le mani di Franck Chartier e del creativo duo belga di danza contemporanea Peeping Tom, al loro primo approccio operistico con un titolo già affrontato da coreografi del calibro di Pina Bausch e Sasha Waltz. Punto di riferimento nel repertorio barocco, Emmanuelle Haïm dirigerà l’Orchestre et le Chœur du Concert d’Astrée con gli artisti della compagnia belga (2-11 maggio 2021).
Niente meno che La Traviata di Verdi per chiudere la seconda stagione di Aviel Cahn al Grand Théâtre. Più esattamente, al Bâtiment des Forces Motrices mentre le scene del Neuve ospiteranno necessari lavori di aggiornamento tecnico. Qui come per la produzione precedente, una donna è in piena evidenza: non solo Violetta Valéry ma anche la regista Karin Henkel. Figura di punta del teatro tedesco, ha marcato gli ultimi anni della Schauspielhaus Zürich e offrirà il suo sguardo affilato e la sua finezza d'analisi a questa tragedia borghese. Il doppio cast di cantanti, l’OSR e il Chœur du Grand Théâtre saranno nelle buone mani di Paolo Carignani, specialista del repertorio verdiano. (20 giugno - 3 luglio 2021).
Una prima assoluta per i più piccoli
Questa stagione, la prima assoluta sarà indirizzata alla frangia più giovane del pubblico (dagli otto anni e a tutti gli altri curiosi). Con Le Soldat de plomb, la storia di un bambino sconvolto dai problemi del divorzio tra i genitori, l'equipe artistica si ispira al racconto di Hans Christian Andersen, messo in musica dal giovane e rinomato maestro Jérémie Rhorer, per farne un testo pieno di colori e suggestioni, un ricco omaggio alle tradizioni musicali e teatrali. Sulla grande scena di piazza Neuve, con Jan Sobrie alla regia, 5 cantanti, una ballerina e i musicisti della la HEM (26 febbraio - 2 marzo).
I balletti
Presenza dell’OSR, arrivo di Keersmaeker, Foniadakis e Cherkaoui, gli ingredienti 2019-2020 compaiono nel menu della stagione 2020-2021 di danza.
Hors Cadre si compone della prima assoluta del giovane sudafricano Fana Tshabalala Better Sun su una partitura di Benjamin Magnin ispirata al Boléro di Ravel et di Exhibition de Sidi Larbi Cherkaoui (nata per il Ballet des Flandres nel 2016), dai Quadri di un'esposizione di Musorgskij e dall'orchestrazione di Ravel dell'originale pianistico. Un dialogo coreografico e musicale (21 - 29 novembre 2020). Dopo il successo di Six Brandenburg Concertos, Anne Teresa De Keersmaeker e la sua compagnia Rosas tornano, questa volta, per sublimare il ritmo implacabile di Drumming, di Steve Reich, una delle sue produzioni più emblematiche (18-21 marzo 2021). Per ogni coreografo giunge il momento di affrontarlo: in Le Sacre 2, il Ballet du Grand Théâtre riprende la coreografia del 2013 di Andonis Foniadakis con la musica originale di Stravinsky e l’OSR e quella di Jeroen Verbruggen, con la sua piècee Massâcre, basata su un arrangiamento della stessa partitura curato da un compositore già presente in stagione, Benjamin Magnin (26-31 maggio 2021).
Récital e concerti
Colosso dalla voce di velluto, nume tutelare fra i bassi, il suo terreno d'azione si colloca fra il Met, Bastille etGarnier, Unter den Linden e il Ring di Vienna : René Pape non è stato che due volte a Ginevra. Torna per una serata dedicata a Modest Musorgskij e ai suoi Canti e danze di morte, tra gli altri (7 ottobre 2020). Momento d'intensa intimità, il recital di Matthias Goerne promette una ballata romatica tedesca dell'anima, con Schubert e Beethoven in cartellone (5 novembre 2020). Astro nascente asceso a prima grandezza, Pretty Yende scintilla sulle scene del mondo intero. Quanto è lungo il cammino percorso solo dalla Pamina nella Zauberfloete al Grand Théâtre nel dicembre 2013 ! La sua galassia passa da Violetta e Manon a Parigi a Rosina e a Marie (La Fille du régiment) al Met. Ritorno a Genève, per una passeggiata fra Schumann, Rossini, R. Strauss e Paolo Tosti (7 maggio 2021). Baritono d'eccellenza d'eleganza francese, Ludovic Tézier invita il pubblico a contemplare la musica dei figli del XIX secolo: Liszt, Schubert, Schumann, Fauré, Berlioz, con due intrusi ben accetti, Mozart e Ibert (6 giugno 2021).
Concerto di capoodanno, seconda edizione. Il 31 dicembre, la Kammerorchester Basel accompagna un'altra stella, il mezzosoprano Gaëlle Arquez. Carmen, l'ha cantata dappertutto: Londra, Francoforte, Bregenz, Madrid, Monaco, etc. Nessuno dubita che il suo Offenbach non scalderà i cuori in dicembre. Al fianco del francese, Mozart, Rossini e Vivaldi saranno ugualmente accompagnati da Gianluca Capuano (31 dicembre 2020).
Avec Saint François d’Assise et Messiah nel 2020, Parsifal nel 2021, il Grand Théâtre continua il suo esercizio spirituale proponendo l'oratorio Paulus di Mendelssohn, l’occasione di mettere in evidenza il Coro, ma anche la Maîtrise du Conservatoire popolare e l’Orchestre de Chambre de Genève, diretti dall'esperto Hervé Niquet. Piccolo dettaglio da non trascurare: quest'atto di fede protestante di un compositore ebreo convertito risuonerà nella (21 gennaio 2021).
La Plage
Novità introdotta dall'arrivo di Aviel Cahn, La Plage è la sezione del programma che raggruppa tutte le attività di mediazione cutlruale del Grand Théâtre, già premiato da un grandissimo successo, con numerosi eventi come le feste Late Nights, gli Apéropéras, le visite guidate, lo spettacolo per bambini Cenerentolina e i Grands brunchs. Tutti questi eventi saranno rinnovati, altri introdotti su musira. Le grandi porte si apriranno nuovamente (13 settembre 2019, dalle 11 alle 18) e l’opera troverà spazio sotto le stelle, con la proiezione di Turandot al parc des eaux vives (19 juin 2021).
Tra le novità, un progetto inedito della piattaforma che reinventa l'opera, OperaLab.ch, riunisce dopo diversi mesi allievi di diverse discipline dei HES-So intorno alla creazione di un'opera lirica dalla A alla Z (3-5 settembre 2020). Per gli animali notturni, uno Sleepover è previsto sotto gli ori del Grand foyer, un lungo viaggio al termine della notte per vivere questo « bene culturale svizzero d'importanza nazionale » in un modo diverso, dalle 22 alle 10 (28 maggio 2021).
Fra le produzioni della casa, ritroviamo György Ligeti con le sue Aventures et Nouvelles Aventures alla salle du Lignon, in una forma aperta al pubblico che, a partire dai sei anni, è invitato a muoversi, sentire e risentire per ascoltare meglio. In coproduzione con Vernier Culture e l’Ensemble Contrechamps diretto dall'elvetico-australiana Elena Schwarz, il collettivo Notuntersuchungen farà vivere questa strana creatura che è il suono con un meccanismo immedesimativo e sorprendente (11-13 dicembre 2020). All'inizio del 2021, spazio al Soldat de plomb sul palcoscenico maggiore, nuova produzione lirica sulla fiaba di Andersen (26 febbraio - 2 marzo 2021 ). Mon premier récital inviterà tutti i piccolissimi (dai tre anni) a partecipare a un canto costruito intorno ai Lieder dei grandissimi Beethoven (di cui si festeggia il compleanno), Schumann et Schubert. Con la possibilità di cantare - dopo essersi preparati a casa - dopo un ripasso (21 - 27 novembre 2020) ! Una avventura per monti e valli da non perdere per nessun motivo…
Le Collaborazioni artistiche sono rinnovate, come un'ouverture, con una partecipazione alle Aubes musicales dei Bains des Pâquis, dove Jean-Paul Pruna e Julien Henric desteranno lo spirito con Ralph Vaughan Williams e Maurice Ravel (19 agosto 2020). Il Grand Théâtre s’associa ugualmente a Une Belge saison, una programmazione congiunta con l’Association pour la danse contemporaine (ADC) e la Comédie che invita in particolare Cindy Van Acker, Jan Martens, Thomas Hauert e Peeping Tom. Anne Teresa De Keersmaeker e Milo Rau, ospiti del Théâtre Vidy-Lausanne, forniscono una buona ragione per creare Focus, unbonamento comune con il Grand Theatre e che permettere di radunare il pubblico introno a due personalità. Il Chœur du Grand Théâtre collaborerà anche alla serie teatrale Vous êtes ici, realizzata da Dominique Perruchoud, Michèle Pralong e Julie Gilbert e che riunisce dodici teatri di lingua francese intorno a dodici episodi posta apocalittici. Un'eco del Covid-19.