FREDERIC WAKE-WALKER
Ho ricevuto la chiamata a metà febbraio e ovviamente ero molto contento. L’anno scorso non avevo lavorato molto e quindi avere la possibilità di essere nella sala prove del Maggio Musicale (non una qualunque) con dei cantanti meravigliosi è stata un’opportunità speciale e un grande onore. Come ha detto il Sovrintendente: avevo visto il progetto di Jürgen Flimm e ciò ha fatto immediatamente nascere in me l'idea del teatro nel teatro. È qualcosa che inserisco spesso nel mio lavoro e penso che Adriana Lecouvreur sia l’opera giusta proprio per questo periodo poiché siamo affamati di musica e teatro da più di un anno ormai. In questa produzione, infatti, c’è tutto il teatro a cui si può pensare: la commedia, la tragedia, la commedia dell'arte, il balletto classico, il cabaret, il simbolismo e molto altro. In breve: proprio perché il teatro non lo abbiamo avuto per molto tempo, abbiamo inserito una vera e propria esplosione teatrale in questa produzione.
Per me è stata un’esperienza bellissima e, soprattutto, curativa e liberatoria poiché mi sono avvicinato alla produzione in maniera molto spontanea. Normalmente, durante le prove, realizzo un'idea registica che ho meditato a lungo ma in questo caso, invece, è stato tutto molto spontaneo.
Penso che l'opera parli dei nostri tempi attuali in cui dobbiamo essere tutti più flessibili e reagire a ciò che ci sta capitando. Ci mancano tante cose, ma in tutto ciò c'è anche una cosa positiva: dobbiamo ricollegarci con una sorta di spontaneità da inserire nelle nostre abitudini.