L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Arezzo, Biagio Agnes e Chiara Lubich

Rai3 e Rai Storia, #maestri dal 26 al 30 aprile

Viaggio in Italia. La Toscana e i toscani

Immagini d’altri tempi, per raccontare il fascino di un territorio che – da Firenze a Livorno, da Pisa ad Arezzo, passando per la Val d’Orcia e la Versilia - concentra arte, cultura, storia e paesaggi riconosciuti come patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Fino al 5 maggio è la Toscana la meta di “Viaggio in Italia”, il programma di Rai Cultura in onda da lunedì 19 aprile alle 12.00 su Rai Storia.

Venerdì 30 aprile, una puntata dedicata ad Arezzo, antica città etrusca, e al suo vastissimo territorio.

Passato e Presente. 1904-05: la guerra russo-giapponese

Tra il 1904 e il 1905, la guerra combattuta tra la Russia dello zar Nicola II e il Giappone dell’imperatore Meiji per il controllo della Manciuria e della Corea, è considerata dagli storici la prima grande guerra del XX secolo, il primo esempio di guerra moderna per la potenza di fuoco degli eserciti e per il diffuso utilizzo della marina. Ne parlano il professor Ernesto Galli della Loggia e Paolo Mieli a “Passato e Presente”, in onda venerdì 30 aprile alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. Il conflitto è anche un grande spartiacque della storia. Rappresenta il fallimento dell’autocrazia russa, che, da lì a poco, perderà la guida del paese con la Rivoluzione d'ottobre. E segna l’affermazione dell’impero giapponese, da poco aperto all’Occidente e protagonista di uno straordinario sviluppo economico, come nuova potenza mondiale. Il Giappone è infatti il primo paese estremo-orientale che, nell’era moderna, riesce a sconfiggere un gigante europeo.

Storie della TV. Biagio Agnes

Giornalista e dirigente televisivo di lungo corso, Biagio Agnes ha legato il suo nome a una stagione cruciale della Rai. Un personaggio raccontato da “Storie della TV”, con la consulenza e la partecipazione di Aldo Grasso, in onda in prima visione venerdì 30 aprile alle 21.10 su Rai Storia. Agnes ha rivoluzionato il linguaggio del telegiornale (con il Telegiornale delle 13), ha creato le testate regionali (fu direttore della nascente Terza Rete), ha ideato numerosi programmi televisivi (Check up, uno su tutti) e ha guidato la Rai degli anni 80, quella del duopolio televisivo e della concorrenza con i network privati, in qualità di direttore generale, contribuendo infine alla realizzazione della sede di Saxa Rubra, oggi a lui intitolata.

"Il segno delle donne" Chiara Lubich interpretata da Anita Zagaria

Chiara Lubich, all’anagrafe Silvia, è la prima donna ad aver fondato un movimento cattolico: il Movimento dei Focolari, che al culmine della sua espansione arriva ad essere diffuso in 87 Paesi e a parlare in 22 lingue. Venerdì 30 aprile alle 22.10 su Rai Storia prosegue con Anita Zagaria - che dà voce e volto alla Lubich nella conversazione “impossibile” con Rachele Ferrario - il racconto de “Il segno delle donne”. Il Movimento nasce a Trento nel 1943: Chiara Lubich e le sue amiche, a poco più di 20 anni, lasciano le famiglie per andare vivere in un piccolo appartamento tra sole donne, con lo scopo di occuparsi dei poveri e dei bisognosi. Il nome scelto, “Focolari” esprime proprio il concetto di accoglienza e calore familiare, riprendendo l’immagine della Sacra Famiglia. Ricevuta l’approvazione dal vescovo, nel 1948 Chiara Lubich si trasferisce a Roma, dove il Movimento incontra la politica. Negli anni ’60 Chiara Lubich fonda le prime “Mariapoli”, ossia i primi raduni, diventati sempre più numerosi anno dopo anno fino al costituirsi delle “Cittadelle” - la prima delle quali a Loppiano, vicino Firenze - in cui si vive un periodo di noviziato, rispettando i precetti del Movimento. Nel frattempo, l’opera di Chiara Lubich si va sempre più internazionalizzando: dopo l’Europa, si allarga all’America, all’Africa, all’Asia e all’Australia. Sostenuta dai pontefici - prima Pio XII, poi Paolo VI e Giovanni Paolo II - Chiara Lubich può allargare sempre più il dialogo interreligioso, viaggiando nel mondo e parlando alla comunità buddista in Giappone, e persino alla comunità musulmana, unica donna laica, bianca e cattolica a essere invitata nella Moschea di Malcom X, a New York. Degna di nota anche la grande amicizia che Chiara ebbe tutta la vita con Atenagora I, patriarca ortodosso dell’antica Costantinopoli. Nel 1991 inizia in America Latina l’avventura di “Economia di comunione”: a partire dal Brasile Chiara Lubich costituisce una rete tra aziende che scelgono di dare una parte dei loro utili ai poveri. Nel 2007 ad aderire al progetto sono 754 imprese, europee e sudamericane. Negli ultimi anni della sua vita, Chiara Lubich riceve una lunga serie di riconoscimenti e premi da parte di vari organismi internazionali, capi di Stato, chiese locali, università ed enti culturali, tra i quali spiccano il premio Educazione alla pace dell’Unesco nel 1996 e il premio Diritti umani del Consiglio d’Europa nel 1998.


 

 

 
 
 

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