L’Ape musicale

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STAGIONE LIRICA E BALLETTO 2021-2022

La Fenice proporrà in apertura di Stagione il Fidelio di Ludwig van Beethoven. L’opera verrà presentata in un nuovo allestimento del Teatro veneziano, con la regia di Joan Anton Rechi e sotto la direzione musicale di Myung-Whun Chung. Il cast prevede la partecipazione di Ian Koziara (Florestan), Tilmann Rönnebeck (Rocco) e Tamara Wilson (Leonore). Unica opera lirica composta da Beethoven, Fidelio si basa su un libretto di Joseph Sonnleithner e Georg Friedrich Treitschke tratto dalla Léonore di Jean-Nicolas Bouilly, un testo del 1798 del genere ‘à sauvetage’ allora molto in voga, già musicato da diversi compositori. Complessa e tormentata la genesi, tanto che se ne conoscono tre versioni: la prima fu composta nel 1804-5 in tre atti e andò in scena nel 1805 nella Vienna occupata dalle truppe francesi. La terza e definitiva versione, in due atti, risale invece al 1814, e debuttò al Kärntnertortheater. Fidelio sarà in scena al Teatro La Fenice il 20, 23, 25, 27, 30 novembre 2021.

A pochi giorni dal Natale si rinnova l’appuntamento con la danza, con il ritorno a Venezia di una delle compagnie più apprezzate della scena internazionale: dopo il Romeo e Giulietta presentato nel 2019, Les Ballets de Monte-Carlo calcheranno di nuovo il palcoscenico della Fenice con Lac, una rilettura del Lago dei cigni del coreografo Jean-Christophe Maillot. Basata su una drammaturgia ideata da Maillot insieme allo scrittore Jean Rouaud, su musiche originali di Čajkovskij con aggiunte di Bertrand Maillot che saranno eseguite dal vivo dall’Orchestra del Teatro La Fenice diretta da Igor Dronov, la coreografia fonde balletto classico e danza moderna dando vita a uno spettacolo drammatico e sensuale, attraversato dall’inizio alla fine da una intrigante tensione. Le scene sono di Ernest Pignon-Ernest, i costumi di Philippe Guillotel, le luci di Maillot con Samuel Thery. Il balletto, che ha debuttato il 27 dicembre 2011 al Grimaldi Forum di Monaco, sarà in scena al Teatro La Fenice il 15, 16, 17, 18, 19 dicembre 2021.

Di nuovo la danza sarà protagonista a inizio anno, con il debutto veneziano del Malandain Ballet Biarritz. La compagnia francese proporrà Marie-Antoinette, una coreografia di Thierry Malandain su musiche di Franz Joseph Haydn e Christoph Willibald Gluck che andrà in scena in prima ed esclusiva italiana dopo il debutto del 2019 all’Opéra Royal du Château de Versailles. La creazione è un ritratto danzato della controversa figura della regina di Francia, e in particolare della sua vita a Versailles, tra frivolezze, intrighi di corte e giochi di potere. Lo spettacolo, che si avvale delle scene e dei costumi di Jorge Gallardo, con le luci di François Menou, è realizzato con il generoso sostegno di Palazzo Garzoni e in collaborazione con il Fondo di dotazione Malandain per la Danza. Sarà in scena al Teatro La Fenice il 26, 27, 28, 29 e 30 gennaio 2022.

Le baruffe, la nuova opera di Giorgio Battistelli – una prima rappresentazione assoluta commissionata dalla Fondazione Teatro La Fenice – nasce da una lunga e consolidata collaborazione tra Teatro La Fenice e Marsilio Editori, che in questa occasione vede anche il supporto di Regione del Veneto e la partnership di V-A-C Foundation, in occasione dei sessant’anni della casa editrice. «È stato naturale pensare a Goldoni per festeggiare questo anniversario, un modo per ricordare l’anima della casa editrice, Cesare De Michelis, che al lavoro del grande commediografo ha dedicato a partire dal 1993 un’edizione nazionale delle Opere, con l’obiettivo di riportarne in luce la straordinaria attualità e modernità» spiega Emanuela Bassetti, vicepresidente di Marsilio. Liberamente tratta dalla commedia veneziana di Carlo Goldoni, su libretto di Damiano Michieletto, l’opera ambientata a Chioggia che vede protagonisti i pescatori del centro lagunare è stata messa in musica da Giorgio Battistelli– già vincitore del Premio Abbiati 2018 per Richard III allestito dalla Fenice – per uno spettacolo con l’Orchestra e il Coro diretti da Enrico Calesso, la regia di Damiano Michieletto, le scene di Paolo Fantin e i costumi di Carla Teti. Cinque le recite in programma al Teatro La Fenice, il 22, 24, 26 febbraio, 2, 4 marzo 2022.

Dalla musica contemporanea al giovane Giuseppe Verdi, il cartellone lirico proporrà un nuovo allestimento dei Lombardi alla prima crociata, arricchendo un ‘filone’ della programmazione dedicato ai primi titoli del catalogo verdiano, che proseguirà anche nei prossimi anni. Quarta opera di Verdi andata in scena per la prima volta al Teatro alla Scala di Milano l’11 febbraio 1843, registrando lo stesso grandioso successo incontrato dal Nabucco, solo l’anno prima, sulle stesse scene, i Lombardi sono praticamente una novità per il palcoscenico veneziano, non essendo mai stati allestiti nel corso del Novecento ed essendo stati rappresentati a Venezia, nell’Ottocento, solamente una volta dopo il debutto scaligero. Dramma lirico in quattro atti di Temistocle Solera, dal poema omonimo di Tommaso Grossi, i Lombardi inscenano una vicenda che sviluppa il tema dell’incontro tra Oriente e Occidente, tra culture e religioni: si tratta di un’opera di grandissima attualità, che sarà proposta con la regia di Valentino Villa, le scene di Massimo Checchetto e i costumi di Elena Cicorella. La direzione musicale della partitura sarà affidata a Sebastiano Rolli, al debutto sul podio veneziano e alla guida di un cast composto per i ruoli principali dal basso Michele Pertusi, dal soprano Roberta Mantegna e dal tenore Antonio Poli. Lo spettacolo sarà proposto nei giorni 1, 3, 5, 7, 9 aprile 2022.

Come già annunciato, tornerà in scena Faustdi Charles Gounod. Dopo l’allestimento dello scorso giugno, questo titolo sarà proposto in una versione completamente rinnovata portando con sé tutto il suo valore fortemente simbolico: durante gli anni Venti del Novecento era infatti l’opera più proposta quando si poteva tornare in attività dopo una disgrazia, come ad esempio sul finire della prima guerra mondiale, o dell’epidemia della ‘spagnola’. L’opera nel 1883 inaugurò Metropolitan di New York, città già di molti milioni di abitanti, per non parlare della stessa Fenice che, dopo essere stata chiusa dal 1914, riaprì nel 1920 proprio con il Faust. Causa di questa incredibile ricorrenza è l’enorme successo che l’opera che ha come protagonista il diavolo aveva ottenuto nel mondo intero. Lo spettacolo proposto è una inedita messinscena della Fenice realizzata in coproduzione con il Teatro Comunale di Bologna, con la regia di Joan Anton Rechi – che si avvarrà di Sebastien Ellirch per le scene e di Giorgia Salaverri per i costumi – e la direzione musicale di Frédéric Chaslin, e con Ivan Ayon Rivas, Alex Esposito, Carmela Remigio quali interpreti principali. Sarà in scena il 22, 24, 26, 28, 30 aprile 2022.

Sul fronte della musica barocca, cui da diversi anni la programmazione lirica fenicea dedica un’attenzione specifica, continua l’affascinante percorso nella riscoperta del Vivaldi operistico: in continuità con Orlando furioso (2018) e Dorilla in Tempe (2019) e, più recentemente, con Farnace (2021), la Fenice proporrà un’inedita messinscena della Griselda, opera in tre atti del Prete Rosso basata su un libretto di Apostolo Zeno aggiornato da Carlo Goldoni, che andò in scena per la prima volta il 18 maggio 1735 al Teatro San Samuele di Venezia. La parte musicale sarà affidata ancora una volta all’autorevolezza di Diego Fasolis, direttore d’orchestra tra i massimi esperti della musica di Antonio Vivaldi, mentre regia, scene e costumi saranno di Gianluca Falaschi. Dopo il debutto delle Baruffe, si tratta di un altro titolo legato a Goldoni, che consente alla Fenice di omaggiare ancora una volta la città di Venezia nelle celebrazioni dei 1600 anni dalla sua fondazione. Griselda sarà in scena al Teatro Malibran nei giorni 29 aprile, 3, 5, 7, 8 maggio 2022.

Peter Grimes di Benjamin Britten sarà allestito in Fenice per la prima volta: il titolo mancava completamente dagli annali del Teatro veneziano nonostante il rapporto di amicizia che il compositore aveva stretto con la Fenice. Primo grande successo teatrale del compositore inglese, si tratta di un’opera in un prologo e tre atti su libretto di Montagu Slater, dal poema The Borough di George Crabbe, che debuttò al Sadler’s Wells il 7 giugno 1945: in una Londra ancora gravemente ferita dalla guerra, il successo di questo lavoro rappresentò per l’arte inglese un momento di gloriosa rinascita. Il nuovo allestimento porterà la firma del regista scozzese Paul Curran, con le scene e i costumi di Gary McCann, mentre a dirigere la partitura sarà la prestigiosa bacchetta di Juraj Valčuha. Interpreti principali il tenore Brenden Gunnell e il basso-baritono Mark Doss. Lo spettacolo sarà in scena il 24, 26, 29 giugno, 2, 5 luglio 2022.

Di ritorno dalla pausa di ferragosto, il pubblico potrà finalmente tornare ad ammirare i capolavori del repertorio feniceo, con la ripresa di due titoli tra i più amati dagli appassionati: Madama Butterfly di Giacomo Puccini, nell’apprezzatissimo spettacolo con la regia di Àlex Rigola, con Sesto Quatrini alla direzione musicale e alla guida di un cast composto per i ruoli principali da Monica Zanettin e Vincenzo Costanzo (10, 16, 18, 20, 22 settembre 2022); e Il trovatore, dalla trilogia popolare di Giuseppe Verdi nell’allestimento del regista Lorenzo Mariani con le scene e i costumi di William Orlandi che sarà proposto con la direzione musicale di Francesco Ivan Ciampa e con Francesca Dotto e Antonio Poli tra i protagonisti (11, 15, 17, 21, 23 settembre 2022).

L’autunno porterà con sé due nuove produzioni. La prima delle quali è un’opera di Wolfgang Amadeus Mozart, che si inserisce nel solco di un percorso dedicato al teatro musicale del genio di Salisburgo. Dopo Il re pastore e Der Schuaspiedirektor, la Fenice presenterà un nuovo allestimento di Apollo et Hyacintus, il primo lavoro scenico dell'undicenne Wolfgang, un intermezzo latino che gli venne commissionato dall'università di Salisburgo per lo spettacolo conclusivo dell'anno accademico 1766-1767. Scritto dal benedettino Rufinus Widl, locale professore di retorica, fu rappresentato nelle sue tre parti tra gli atti della tragedia Clementia Croesi, dello stesso padre Widl. Dal punto di vista della messinscena, l’allestimento sarà curato dalla regista Cecilia Ligorio, mentre la direzione musicale sarà condotta da Giancarlo Andretta. Lo spettacolo è un progetto dedicato ai giovani frutto della collaborazione della Fenice con l’Accademia di Belle Arti di Venezia e sarà in scena al Teatro Malibran il 7, 9, 11, 13 e 15 ottobre 2022.

In chiusura di cartellone, risuonerà la freschezza della vita e del canto della Fille du régiment di Gaetano Donizetti. Prima opera francese del compositore italiano data a Parigi, l’opéra-comique in due atti su libretto di Jean-François-Alfred Bayard e Jules-Henri Vernoy de Saint-Georges si inserisce nel contesto della febbrile attività di Donizetti nella capitale degli anni 1839-40: qui debuttò, all’Opéra-Comique, l’11 febbraio 1840, e fu proprio nel contesto di questo debutto che Hector Berlioz, elencando gli impegni parigini del collega italiano, parlò di una «guerra di invasione. Non potremo più parlare dei teatri lirici di Parigi – scrisse – ma dei teatri di Donizetti». Dopo la fredda accoglienza iniziale, la Fille ottenne un successo sempre crescente, tanto che ai primi del Novecento le sue recite all’Opéra-Comique superavano il migliaio: un primato assoluto, in quel teatro, per un’opera di un compositore non francese. L’opera, un nuovo allestimento della Fenice realizzato in coproduzione con il Teatro Regio di Torino, sarà presentata in una messinscena di Barbe&Doucet – alias Renaud Doucet e André Barbe – con la direzione musicale di Stefano Ranzani. Nel cast figurano il tenore John Osborn nel ruolo di Tonio, il soprano Maria Grazia Schiavo in quello di Marie e Marisa Laurito nel ruolo recitato della Duchesse Krakenthorp. Cinque le recite fissate: il 14, 16, 18, 20, 22 ottobre 2022.

Tornerà l’appuntamento con Opera Giovani, il progetto realizzato dalla Fenice in collaborazione con il Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia pensato per il pubblico delle scuole, delle famiglie e delle nuove generazioni. Il titolo scelto è ancora una volta una ‘riscoperta’ del repertorio barocco veneziano: Scipione nelle Spagne del compositore Antonio Caldara, dramma per musica in tre atti, su libretto di Apostolo Zeno, che debuttò all’Hoftheater di Vienna il 4 novembre 1722 e che andrà in scena al Teatro Malibran per la prima volta in tempi moderni, nel terzo centenario della sua prima assoluta. Lo spettacolo coinvolgerà l’Orchestra del Conservatorio Benedetto Marcello diretta da Francesco Erle mentre per la parte scenica la regia sarà curata da Francesco Bellotto. Le tre recite sono in programma nei giorni 26, 27 e 28 maggio 2022.

La campagna abbonamenti della Stagione Lirica (cinque turni di abbonamento con dieci titoli) si svolgerà da lunedì 27 settembre a mercoledì 28 ottobre 2021; i nuovi abbonamenti potranno essere acquistati a partire da lunedì 11 ottobre. La campagna abbonamenti per la Stagione Sinfonica (due turni con quindici o dieci concerti) si svolgerà da lunedì 4 ottobre a giovedì 4 novembre 2021; i nuovi abbonamenti si potranno sottoscrivere a partire da lunedì 18 ottobre. Per informazioni www.teatrolafenice.it


 

 

 
 
 

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