L’Ape musicale

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Il Lago dei Cigni” zarista di Ricardo Nuñez

Tra tradizione, amore e ribellione sulle note eterne di Čaikovskij

presentazione di Valeria Crippa

Una vena rivoluzionaria si insinua nel Lago dei Cigni zarista coreografato da Ricardo Nuñez che il Balletto del San Carlo di Napoli, diretto da Giuseppe Picone, presenterà al Comunale di Bologna il 5 e 6 aprile 2019 nella nuova stagione di danza. A eseguire l’eterna partitura di Pëtr Il'ič Čaikovskij sarà l’Orchestra del Comunale di Bologna.

Ambientato a San Pietroburgo alla corte di Nicola II, il classico del classici rivisitato da Nuñez prevede, nell’impianto tradizionale, un colpo di scena: i regali, imperturbabili Cigni, alla fine si ribellano al mago Rothbart di cui si liberano, permettendo al principe Sigfrido e all’amata fanciulla-cigno Odette di partire felici e contenti verso un insperato lieto fine. Così lo concepì il coreografo cubano, scomparso nel 2014, nella sua versione prodotta dal Teatro San Carlo di Napoli, dove debuttò nel maggio 1994 durante la direzione di Roberto Fascilla, interpretato con grande successo, nei ruoli principali, dalla coppia formata da Valentina Kozlova e Maximiliano Guerra. La produzione tornerà in scena al San Carlo il 30 marzo 2019, prima di approdare al Comunale di Bologna. Il balletto si incastona nel raffinato allestimento scenografico firmato dal francese Philippe Binot, che ha attinto alla pittura fine Ottocento per disegnare il lago fatato citando, nelle altre scene, il mondo della nobiltà russa e il gusto contadino, nei quali ha però introdotto richiami medievali. Ma non sono gli unici spunti a caratterizzare, tra i molti “Laghi” prodotti, la versione Nuñez. Il personaggio dell’inquieto Sigfrido, mosso da dubbi amletici, deve assecondare il volere della madre zarina che mira ad accasarlo a una ragazza dell’alta società e del tutore, una sorta di Rasputin, che coltiva malignamente l’arte della magia come arma di potere. Il principe troverà l’amore sulle rive del lago, in una creatura alata e pura, Odette, cui prometterà amore per sempre, finché non giungerà a corte un Cigno identico, ma Nero nelle sembianze e nell’anima: è la perfida Odile, emanazione di Rothbart, che estorcerà al principe una nuova promessa precipitando Odette nella disperazione. La rappresaglia dei Cigni contro Rothbart aprirà però la strada all’happy ending, a differenza di molte altre versioni che prevedono invece un epilogo drammatico. Ma la vera malìa di questo Lago a tinte soffuse risiede nei due “atti bianchi” e nel grand pas de deux del terzo atto. A illuminare questo classico rinnovato, il Balletto del San Carlo sfoggerà le sue stelle. Nel ruolo del principe Sigfrido ballerà Alessandro Staiano; protagonista come Odette / Odile la prima ballerina del Balletto Nazionale Olandese Maia Makhateli.


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