L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

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Tre giorni di musica con la Mozart

ORCHESTRA MOZART FESTIVAL 2019

Seconda edizione | Bologna

La seconda edizione dell’Orchestra Mozart Festival

si terrà dal 26 al 28 aprile 2019 a Bologna.

Concerti sinfonici e da camera al Teatro Auditorium Manzoni

e appuntamenti musicali off in tutta la città.

L’Accademia Filarmonica di Bologna è lieta di presentare la seconda edizione dell’Orchestra Mozart Festival che si terrà quest’anno dal 26 al 28 aprile a Bologna. Costituita da musicisti provenienti dall’Italia e da tutto il mondo, l’Orchestra Mozart suonerà per due concerti sinfonici e uno da camera al Teatro Auditorium Manzoni, diretti ancora una volta dal grande Maestro Bernard Haitink e con la partecipazione del pianista Martin Helmchen.

Il Maestro Bernard Haitink dirigerà ancora una volta l’Orchestra Mozart prima del suo annunciato periodo sabbatico. “Per il terzo anno consecutivo sarà il Maestro Haitink a guidarci dal podio del Manzoni e del LAC di Lugano; affronteremo insieme un repertorio importante e prestigioso – afferma Mattia Petrilli, Flauto e Board Member Orchestra Mozart –. Il sodalizio con il grande Maestro si è fortificato ogni volta di più, musicalmente c’è una profonda sintonia, umanamente ci sentiamo legati a lui da un grandissimo affetto. Il suo desiderio di fare ancora una volta musica con noi ci onora e con grande gioia e trepidazione aspettiamo la prima prova”.

Segue alle parole di Petrilli, Francesco Senese, Assistant Konzertmeister e Board Member Orchestra Mozart – “Con la sua grandezza umana ed artistica il Maestro Haitink ci ha portati ad essere quello che oggi siamo in questo percorso di crescita ed evoluzione. Lo ringraziamo quindi con infinita riconoscenza e con la gioia più grande del far musica ancora una volta insieme”.

Oltre ai concerti al Teatro Manzoni, anche quest’anno il festival proporrà appuntamenti musicali diffusi nella città, un modo in più per coinvolgere ed avvicinare al mondo della musica classica un pubblico sempre più ampio, creando così veri e propri momenti di festa e di incontro fra la città e l’orchestra. Gli eventi off del festival sono in programma per sabato 27 aprile, nel pomeriggio, in cui alcuni musicisti dell’orchestra condurranno un laboratorio di musica per i più piccoli; la sera di sabato sarà poi dedicata al Late Night Concertcon I Solisti dell’Orchestra Mozart, quest’anno arricchito dalla collaborazione con il marchio Ducati: il concerto si terrà infatti presso il locale Scrambler Ducati Food Factory di via D’Azeglio. L’ultimo evento off è in programma per la domenica mattina – 28 aprile – con un concerto da camera all’interno delle prestigiose sale di Palazzo Isolani.

“Tornare a Bologna è ogni volta tornare a casa, la casa della nostra orchestra; – dichiara Francesco Senese– siamo nati e cresciuti in questa città, con questa città abbiamo instaurato un rapporto di identità che Claudio Abbado ha voluto fortemente, con una visione di orchestra come entità fondante della società. Il nostro impegno nella formazione, nella divulgazione, nella condivisione della musica come linguaggio necessario all’animo dell’uomo, è il senso profondo della nostra presenza a Bologna e la seconda edizione di questo nuovo festival ci porta nei luoghi di vita comune della città, con una presenza concreta e attiva”. 

Dell’importante legame dell’Orchestra Mozart con la città di Bologna parla anche il Presidente dell’Accademia Filarmonica Loris Azzaroni che ricorda: “Nel 2004 furono Carlo Maria Badini e Fabio Roversi Monaco, due eminenti figure bolognesi con ampie proiezioni internazionali, entrambi accademici filarmonici, a fondare l’Orchestra Mozart. In secondo luogo, Claudio Abbado, che fu direttore artistico dell’Orchestra Mozart fin dalla sua fondazione e la guidò per ben dieci splendidi anni, scelse da quel momento di risiedere proprio nel centro di Bologna, a pochi passi dall’Accademia. Infine, Bologna e l’Accademia Filarmonica si sono trovate al centro di una vicenda che avrebbe avuto nel tempo, ed ancor oggi ha, una risonanza di portata mondiale: nell’ottobre del 1770 il quattordicenne Wofgang Amadeus Mozart sostenne l’esame per diventare Maestro compositore e Accademico Filarmonico. Il che contribuisce a legare indissolubilmente, sia pure per fattori fors’anche extramusicali, il genio di Salisburgo alla natura “bolognese” della nostra Orchestra Mozart”.


I CONCERTI AL TEATRO AUDITORIUM MANZONI

Venerdì 26 aprile 2019 ore 20.30

Orchestra Mozart

Bernard Haitink direttore

I Solisti dell’Orchestra Mozart

Joseph Haydn,Sinfonia concertante per oboe, fagotto, violino, violoncello e orchestra in Si bemolle maggiore Hob. I:105

Ludwig van Beethoven,Sinfonia n. 3 in Mi bemolle maggiore op. 55, Eroica

Sabato 27 aprile 2019 ore 17

I Solisti dell’Orchestra Mozart

Elliott Carter, Scrivo in Vento per flauto solo

Ludwig van Beethoven, Sestetto per fiati in Mi bemolle maggiore op. 71

Benjamin Britten, Sei metamorfosi da Ovidio op. 49

Wolfgang Amadeus Mozart,Quintetto per archi n. 4 in Sol minore, K 516

Domenica 28 aprile 2019 ore 17

Orchestra Mozart

Bernard Haitink direttore

Martin Helmchen pianoforte

Felix Mendelssohn-Bartholdy,Ouverture da Sogno di una notte di mezza estate op. 61

Wolfgang Amadeus Mozart, Concerto per pianoforte e orchestra n. 22 in Mi bemolle maggiore K 482

Franz Schubert, Sinfonia n. 5 in Si bemolle maggiore, D 485

LE INIZIATIVE PER I GIOVANI

Per questa nuova edizione dell’OM Festival, l’Accademia Filarmonica, oltre ad attuare una politica di riduzione dei prezzi per favorire maggiormente la partecipazione di tutti ai concerti, ha rivolto un’attenzione particolare ai giovani in due modi: elevando la soglia di età per poter accedere alle riduzioni a 35 anni, e non più a 30 come negli anni passati, e lanciando l’iniziativa “Dona un abbonamento”: la proposta ha visto il coinvolgimento di appassionati di lunga data dell’Orchestra Mozart che hanno deciso di donare un abbonamento all’OM Festival a giovani amanti della musica classica che, allo stesso tempo, hanno aderito all’iniziativa motivando, tramite testi e/o video, la loro volontà a partecipare ai concerti. Grazie alla grande generosità dei donatori, circa 30 giovani (sotto i 26 anni) potranno partecipare al festival in maniera totalmente gratuita.

INFORMAZIONI DI BIGLIETTERIA

biglietti e gli abbonamenti sono acquistabili presso la biglietteria del Teatro Auditorium Manzoni (via de’ Monari, 1/2) dal martedì al sabato dalle 15 alle 18.30. Disponibili anche online su www.vivaticket.it e nei punti vendita del circuito Vivaticket.

Maggiori informazioni sul sito www.orchestramozart.com o contattando la segreteria dell’Accademia Filarmonica allo 051 222 997.

Prezzi:

  • abbonamento ai tre concerti a seconda del settore: 45 €, 85 €, 115 €, 150 €

  • abbonamento ai tre concerti Under 35 a seconda del settore: 35 €, 55 €, 65 €

  • biglietti per concerti sinfonici a seconda del settore: 20 €, 38 €, 53 €, 68 €

  • biglietti Under 35 per concerti sinfonici a seconda del settore: 15 €, 25 €, 30 €

Convenzioni

Disponibili riduzioni del 10% per le seguenti categorie convenzionate: soci Coop Alleanza 3.0, soci Touring Club, titolari carta Più e MultiPiù laFeltrinelli, titolari Card Musei Metropolitani Bologna, titolari tessera Amici e Sostenitori Cineteca di Bologna; abbonati ERT; abbonati Bologna Festival 2018/2019; abbonati Orchestra Filarmonica di Bologna 2018/2019; abbonati Musica Insieme 2018/2019.

SPONSOR E PARTNER

La seconda edizione dell’Orchestra Mozart Festival è realizzata grazie al contributo delle aziende Alfasigma, Datalogic e Faac.

Mediapartner del festival sono: Il Resto del Carlino e Rai Radio 3.


 

LA COLLABORAZIONE CON GASTÓN FOURNIER-FACIO

L’Accademia è lieta di annunciare l’inizio della collaborazione con il maestro Gastón Fournier-Facio nel ruolo di consulente artistico dell’Orchestra Mozart (in passato già Coordinatore artistico al Maggio Musicale Fiorentino, all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e al Teatro alla Scala di Milano e Direttore Artistico del Teatro Regio di Torino dal 2014 al 2018). La partecipazione di Fournier-Facio alle attività dell’orchestra ha avuto inizio a partire da gennaio 2019.

Sono molto motivato nel poter occupare la posizione già svolta da Cesare Mazzonis all’interno dell’Orchestra Mozart; –afferma Gastón Fournier-Facio – oltre alla nostra amicizia personale (addirittura tutti e due siamo cresciuti in America Latina), nutro una grande ammirazione per la sua altissima professionalità e raffinata cultura. Lui sarà un punto di riferimento nel corso del mio lavoro per l’Orchestra Mozart.

Sono particolarmente felice di poter collaborare al futuro sviluppo di quest’orchestra, diretta per dieci anni da Claudio Abbado; ultima di una lunga serie di compagini strumentali plasmate sul suo pensiero e che continuano ad esistere anni dopo la sua scomparsa. Ricordo con emozione il concerto inaugurale da lui diretto al Teatro Manzoni di Bologna. Ho avuto il privilegio di lavorare più volte accanto a lui in occasione di progetti molto significativi. Nel 1996, al Maggio Musicale Fiorentino, ho coordinato un nuovo allestimento dell’Elektra di Richard Strauss, diretta da Abbado a capo dei Berliner Philharmoniker. Nel 2001, all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, ho organizzato le sue esecuzioni dei cinque concerti per pianoforte e orchestra di Beethoven, nonché delle sue nove sinfonie, ancora con i Berliner Philharmoniker. Sempre all’Accademia di Santa Cecilia, nel 2004, ho ospitato la Gustav Mahler Jugendorchester diretta da Abbado nell’esecuzione della Nona Sinfonia di Mahler. Finalmente, nell’ottobre 2005, sono riuscito a convincere Claudio a portare la sua preziosa Lucerne Festival Orchestra per la prima volta fuori da Lucerna, al Parco della Musica di Roma, occasione nella quale ho potuto fargli una lunga video-intervista per RAI-Sat, nella quale abbiamo ripercorso la sua carriera, soprattutto in relazione al rapporto con le orchestre da lui fondate; intervista contenuta all’interno del libro Claudio Abbado. Ascoltare il silenzio che ho curato per il Saggiatore nel 2015, a un anno della sua morte. Last but not least, nel 30 ottobre 2012, ho coordinato la sua memorabile esecuzione della Sesta Sinfonia di Mahler in occasione del suo ritorno (dopo ventisei anni di lontananza) alla Scala di Milano, in testa alla Filarmonica della Scala e all’Orchestra Mozart.

Nel corso di questa lunga frequentazione con Abbado, - conclude Fournier-Facio - ho avuto occasione di conoscere in profondità molti dei suoi ideali di eccellenza artistica, dei suoi principi etici sul modo ideale di fare musica insieme. Tenendo presenti quei suoi principi e ideali, lavorerò con tutta la mia energia per il futuro sviluppo di questa sua preziosa creazione, l’Orchestra Mozart. Il primo compito d’affrontare sarà la ricerca di un nuovo Direttore Musicale, con il quale poter preservare nel corso di concerti, tournée internazionali e registrazioni discografiche, l’alta qualità dell’orchestra che la memoria di Claudio Abbado merita”.


La storia dell'Orchestra Mozart

L’Orchestra Mozart è una compagine d’eccellenza giovane e internazionale ed è una realtà unica nel panorama italiano: creata intorno al pensiero musicale di Claudio Abbado, suo direttore artistico per dieci anni, ha costruito la sua identità affiancando grandi solisti e prime parti di prestigiose orchestre a giovani talenti provenienti da ogni parte del mondo, promuovendo occasioni di incontro e passaggio di esperienza e conoscenza tra artisti di generazioni diverse.

L’Orchestra Mozart è nata a Bologna nel 2004, come progetto speciale dell’Accademia Filarmonica di Bologna, e qui ad oggi mantiene invariate le sue radici. Furono Carlo Maria Badini e Fabio Roversi Monaco, due eminenti figure bolognesi con ampie proiezioni internazionali, entrambi accademici filarmonici, a immaginare e fondare l’Orchestra Mozart in previsione delle celebrazioni, nel 2006, dei 250 anni dalla nascita di Wolfgang Amadeus Mozart; anniversario particolarmente sentito a Bologna perché proprio nelle sale dell’Accademia Filarmonica il genio salisburghese ottenne il titolo di Maestro Compositore e Accademico Filarmonico nel 1770, a soli quattordici anni.

Dopo dieci anni di attività, nel 2014 l’Orchestra ha sospeso le proprie attività in seguito alla scomparsa del Maestro Abbado e nel 2016, in occasione dei 350 anni dell’Accademia Filarmonica, è rinata con la campagna di crowdfunding Orchestra Mozart Risuona, che ha coinvolto più di mille donatori con eventi in tutta Italia e culminata in due grandi concerti al Teatro Manzoni di Bologna e al LAC di Lugano nel gennaio 2017, diretti dal grande Bernard Haitink e con una solista d’eccezione, Isabelle Faust.

Dal 2017 ha inizio la preziosa collaborazione con il LAC di Lugano e la sua prestigiosa manifestazione LuganoMusica, della quale l’Orchestra Mozart è stata ospite in residenza a Pasqua 2018 e lo sarà nuovamente nel 2019.

Nel 2018 a Bologna viene organizzata la prima edizione dell’Orchestra Mozart Festival, dal 6 all’8 aprile, tre giorni di concerti al Teatro Auditorium Manzoni e appuntamenti musicali in tutta la città, con la partecipazione del pianista Paul Lewis e della violinista Vilde Frang. In questa occasione si consolida il rapporto con Bernard Haitink che dell’Orchestra Mozart dirà: “C’è uno spirito collettivo unico in quest’orchestra. La formano musicisti di livello assoluto che adorano suonare assieme, quando ne hanno la possibilità vi si dedicano totalmente” (25 marzo 2018, su La Lettura).

Il 2019 vede l’orchestra impegnata, oltre che nella residenza di Pasqua a Lugano, nella seconda edizione dell’Orchestra Mozart Festival a Bologna dal 26 al 28 aprile.

Nei suoi anni di attività, l’Orchestra Mozart ha suonato nelle più importanti sale da concerto d’Italia e d’Europa, prime fra tutte il Musikverein di Vienna e il Teatro alla Scala di Milano. Ha collaborato, inoltre, con grandi istituzioni come l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma, il Teatro San Carlo di Napoli, la Fenice di Venezia, il Carlo Felice di Genova, il Massimo di Palermo; e poi ancora con il Ravenna Festival, il Lucerne Festival, il Concertgebouw di Amsterdam, il Salzburg Festival, la Salle Pleyel di Parigi, la Royal Festival Hall di Londra, il Palais de Beaux Arts di Bruxelles, l’Alte Oper di Francoforte, l’Auditorio Nacional di Madrid e la National Concert Hall di Budapest. Ha inciso anche numerosi album con Deutsche Grammophon che hanno ricevuto prestigiosi riconoscimenti.

Le produzioni dell’Orchestra Mozart hanno visto la partecipazione di solisti di fama internazionale come Martha Argerich, Alfred Brendel, Mario Brunello, Giuliano Carmignola, Enrico Dindo, Isabelle Faust, Hélène Grimaud, Natalia Gutman, Rachel Harnisch, Jonas Kaufmann, Julia Kleiter, Alexander Lonquich, Radu Lupu, Sara Mingardo, René Pape, Maria João Pires, Maurizio Pollini, Vadim Repin, Yuja Wang.

 

Da ricordare, infine, l’animo “cameristico” dell’Orchestra Mozart: è, infatti, nella natura di questa orchestra esercitare quell’arte dell’ascolto e della condivisione tipici della musica da camera. Per questo, in parallelo al grande repertorio sinfonico, l’Orchestra Mozart ha da sempre coltivato quello cameristico, attraverso la proposta di concerti per organici variabili, dal trio all’ottetto, a piccoli ensemble, a cui hanno partecipato di volta in volta prime parti e musicisti dell’orchestra. Con i Solisti dell’Orchestra Mozart hanno collaborato, negli anni, importanti artisti come Guy Braunstein, Bruno Canino, Giuliano Carmignola, Till Fellner, Ingrid Fliter e Alexander Lonquich.


Bernard Haitink

Bernard Haitink nasce e si forma ad Amsterdam. La sua carriera di direttore ha inizio alla Radio Olandese dove frequenta corsi intensivi di direzione e dove, nel 1957, diventa direttore principale della Radio Philharmonic Orchestra. Ottiene in seguito la guida della Royal Concertgebouw Orchestra, di cui è direttore musicale per 27 anni.

Ha diretto il Glyndebourne Festival Opera, la Royal Opera House - Covent Garden, ed è stato direttore principale della London Philharmonic, della Staatskapelle Dresden e della Chicago Symphony Orchestra. Oggi è Patron della Radio Philharmonic Orchestra e direttore emerito della Boston Symphony, oltre che membro onorario dei Berliner Philharmoniker, della Chamber Orchestra of Europe e dell’Orchestra Mozart.

In questa stagione Bernard Haitink torna a dirigere la Chicago Symphony Orchestra, la Royal Concertgebouw Orchestra e la Bavarian Radio Symphony Orchestra. La London Symphony Orchestra festeggerà il suo compleanno a marzo con una serie di concerti. Nel 2018/19 Haitink dirigerà anche la Chamber Orchestra of Europe, l'Orchestra Mozart, le Orchestre Filarmoniche di Berlino e Vienna, nonché la Netherlands Radio Philharmonic Orchestra con la quale ha eseguito il suo primo concerto nel 1954.

È stato insignito di numerosi riconoscimenti per il suo impegno nella musica, incluse svariate lauree honoris causa, dell’Ordine dei Compagni d’Onore nel Regno Unito, e della Medaglia per le Arti e per le Scienze dell'Ordine della Casata d'Orange nei Paesi Bassi.

Dopo la stagione 2018/19, durante la quale celebra il suo 90° compleanno e 65 anni di carriera, Bernard Haitink si concederà un anno sabbatico.




Martin Helmchen

Con stile virtuosistico ma essenziale, Martin Helmchen ha conquistato un posto di primo piano sulla scena internazionale, suonando con i Berliner Philharmoniker e Herbert Blomstedt, Wiener Philharmoniker e Valery Gergiev, London Philharmonic e Vladimir Jurowski e City of Birmingham Symphony Orchestra e Andris Nelsons. Negli Stati Uniti recentemente ha debuttato con la New York Philharmonic e al Tanglewood Festival con la Boston Symphony Orchestra, in entrambe le occasioni sotto la direzione di Christoph von Dohnányi.

I molteplici interessi musicali di Martin Helmchen lo hanno portato a collaborare non solo con le orchestre, ma anche con numerosi partner nella musica da camera - in gran parte grazie alle prime collaborazioni con il compianto violoncellista Boris Pergamenschikow. Dal 2010, Martin Helmchen è professore associato di musica da camera presso l'Accademia di Kronberg.

Nella stagione 2017/18 Martin Helmchen è solista con la City of Birmingham Symphony Orchestra e Alexander Vedernikov, Sächsische Staatskapelle Dresden con Herbert Blomstedt, Wiener Symphoniker con Tomáš Netopil, Orchestre National de Belgique con Hugh Wolff e Warsaw Philharmonic con Olari Elts e con San Diego Symphony e Jahja Ling.

Martin Helmchen suona con sua moglie, la violoncellista Marie-Elisabeth Hecker, in duo e in varie formazioni cameristiche. Si uniscono al violinista Augustin Hadelich per esibirsi all'Aspen Festival 2017, a Carolin Widmann in un tour in Sud America. Inoltre, Martin Helmchen si esibisce regolarmente con Christian Tetzlaff, Antje Weithaas, Sabine Meyer e dal 2018 in poi con Frank Peter Zimmermann. Tiene recital solisti a Chicago, Montreal e importanti città europee tra cui l'International Piano Series di Londra, Amsterdam, Stoccarda e Bonn. Il suo amore per il recital di canto lo porta a collaborare con Juliane Banse e Julian Prégardien, con quest'ultimo alla Wigmore Hall di Londra.

Il 2017 ha visto due registrazioni discografiche: per Accentus Music, dal vivo, il Triplo Concerto di Beethoven con Isabelle Faust e Jean-Guihen Queryas con la Gewandhausorchester Leipzig diretta da Herbert Blomstedt e le sonate di Brahms con Marie-Elisabeth Hecker. Per PentaTone, Helmchen ha già registrato i Concerti di Mozart, Mendelssohn, Schumann e Dvořák oltre a musica di Schubert per pian solo e in duo con Julia Fischer.

Un primo impatto sulla carriera di Helmchen fu la vittoria al "Clara Haskil Competition" nel 2001. È stato nominato al "Borletti-Buitoni-Trust" nel 2005 e al "Credit Suisse Young Artist" nel 2006, culminato con il suo debutto con i Wiener Philharmoniker diretti da Valery Gergiev al Festival di Lucerna. Tra il 2005 e il 2007, Martin Helmchen è stato solista nel programma "BBC New Generation Artists". Ex allievo di Galina Iwanzowa a Berlino, ha continuato i suoi studi con Arie Vardie alla Hochschule für Musik di Hannover. Altri suoi mentori sono Alfred Brendel e William Grant Naboré.

 


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