L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Indice articoli

LA STAGIONE SINFONICA

Dopo il concerto inaugurale diretto da Jakub Hrůša, il 13 ottobre (repliche il 15 e il 16) il Direttore Principale dei Berliner Philharmoniker Kirill Petrenko torna - per il terzo anno consecutivo - sul podio dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia per dirigere Calma di mare e viaggio felice di Mendelssohn, Ouverture ispirata da un poema di Goethe e il Concerto per pianoforte n. 2 di Brahms con Boris Giltburg al pianoforte. Il pianista israeliano nato a Mosca, che debutta a Santa Cecilia, è apprezzato in tutto il mondo come un interprete profondamente sensibile e convincente. I critici hanno elogiato la sua "linea di canto, la varietà di tocco e l'ampia tavolozza dinamica capace di grandi esplosioni di energia" (Washington Post). Completa il programma La Mer di Debussy, tra le più innovative, intime e introspettive composizioni del compositore francese. Il primo debutto sul podio in questa stagione sarà quello del russoMaxim Emelyanychev, la cui visibilità internazionale è dovuta anche alla fortunata e proficua collaborazione con l’ensemble “Il Pomo d’Oro” e che il 21, 22 e 23 ottobre dirigerà il Concerto per violoncello n. 1 di Schumann, solista il giovane virtuoso austro - iraniano Kian Soltani, la Sinfonia n. 1 di Brahms e The Chairman Dances, del compositore contemporaneo americano John Adams. Debutto alla guida dell’Orchestra anche per Philippe Herreweghe, ospite del cartellone sinfonico nelle passate stagioni con ensemble ospiti. Il direttore belga, il 28, 29 e 30 ottobre sarà impegnato alla guida dell’Orchestra e del Coro (femminile) dell’Accademia Nazionale di Santa Ceciliaper dirigere il Concerto per pianoforte di Schumann, con il pianista Alexander Lonquich e Sogno di una notte di mezza estate di Mendelssohn, con l’attore e regista teatrale Walter Malosti, che interpreterà, con un proprio adattamento, il capolavoro shakespeariano. Prima volta a Santa Cecilia anche per i protagonisti dei concerti del 4, 5 e 6 novembre. Lorenzo Viotti, Direttore principale della Netherlands Philharmonic Orchestra, della Dutch National Opera e presente sui podi delle più prestigiose orchestre internazionali, debutta a Santa Cecilia con l’Ouverture del Pipistrellodi Johann Strauss e la suite del Rosenkavalier di Richard Strauss. A completare il programma, La Valse di Ravel e il Concerto per violino di Korngold, che segnerà il debutto sul palcoscenico romano anche della giovane violinista tedesca Veronika Eberle. I concerti dell’11, 12 e 13 novembre sono dedicatialla musica contemporanea con il Premio Oscar Tan Dun che dirigerà e presenterà in esclusiva italiana la sua Buddha Passionin collaborazione con il Romaeuropa Festival. Grande attesa per la violinista Hilary Hahn, la cui ultima apparizione a Santa Cecilia risale al 2002, che sarà impegnata nell’esecuzione del Concerto per violino n. 1 di Prokofiev sotto la guida di Stephane Denève (18, 19 e 20 novembre). Il concerto si completerà con Ma mère l'Oye, suite di Ravel e la Sinfonia n. 4 di Čajkovskij. Dopo i concerti di Antonio Pappano del 25, 25 e 27 novembre e il tour in Austria e Germania, sale sul podio Markus Stenz. Direttore Principale della Netherlands Radio Philharmonic Orchestra e della London Sinfonietta, ha collaborato con le più importanti Istituzioni internazionali sia in cartelloni sinfonici che operistici. Il Direttore tedesco debutta a Santa Cecilia il 10, 11 e 12 dicembre con un programma in cui dirigerà Clair de lune di Debussy orchestrata da Stokowski, Le Poème de l'extase di Skrjabin, Berçeuse élégiaque di Busoni, in cartellone l’ultima volta nel 1971 a Massenzio, e completerà il mosaico con il Concerto per pianoforte n. 3 di Rachmaninov con Andrei Korobeinikov.

Fiabe in Musica” è l’appuntamento del 16, 17 e 18 dicembre con Stanislav Kochanovsky, che ritorna sul podio dell’Orchestra e del Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e un cast internazionale composto da Agunda Kulaeva, Alexander Mikhailov e Milena Vukotic, come voce narrante nell’esecuzione di La fanciulla di neve (“Snegurochka”) op. 12 di Čajkovskij, musica di scena per la commedia del drammaturgo russo Alexadr Nikolaevi

Ostrovskij, per la prima volta nei concerti dell’Accademia. Il Concerto di Natale, il 22 dicembre, sarà un appuntamento speciale per rendere omaggio a una leggenda della musica: Enrico Caruso, nell’anno del centenario della scomparsa. Sul palco salirà il tenore Javier Camarena, diretto da Riccardo Frizza. Il programma include alcune arie che furono cavalli di battaglia del grande tenore tratte da: Lafanciulla del West e La Bohème di Puccini, La Favorita di Donizetti, Rigoletto e La Traviata di Verdi, Carmen e da Les pêcheurs de perles di Bizet, per citarne alcune. Juraj Valcuha dirige il secondo appuntamento di “Fiabe in Musica” il 7, 8 e 9 gennaio. Il programma prevede Il bacio della fata di Stravinskij, la Cenerentola di Prokofiev e Menuet Antique di Ravel.

Appuntamento da non perdere quello con Sir John Eliot Gardiner che ritorna sul podio di Santa Cecilia per un concerto unico nel suo genere: il 13, 14 e 15 gennaio, il direttore inglese dirigerà La Creazione del mondo di Haydn nella versione in italiano su libretto di Giuseppe Carpani. Insieme ad Orchestra e Coro dell’Accademia di Santa Cecilia, un cast internazionale composto dal soprano Lenneke Ruiten, dal tenore Giovanni Sala e dal baritono Roberto Lorenzi per quella che sarà la prima ripresa moderna di questa edizione. Dopo i concerti del Maestro Pappano e la tournée internazionale, l’Orchestra fa ritorno in sede il 17, 18 e 19 febbraio dove Myung-Whun Chung dirigerà la Sinfonia n. 6 di Bruckner e il Concerto per violino di Mendelssohn, la star dell’archetto Leonidas Kavakos. Ancora Mendelssohn per un altro gradito ritorno sul podio ceciliano: quello di Daniele Gatti il 24, 25 e 26 febbraio con la Sinfonia n. 4 “Italiana” di Mendelssohn e la Sinfonia n. 1 “Titano” di Mahler. Debutta a Santa Cecilia Michele Mariotti, tra i nomi più interessanti della scena contemporanea fresco di nomina come Direttore Principale dell’Opera di Roma, che il 14, 15 e 16 aprile sarà impegnato nella direzione del Concerto per pianoforte di Britten con Alessandro Taverna e Prokof’ev Ouverture su temi ebraici, Čajkovskij Sinfonia n. 2 “Piccola Russia”. Ritorna anche Sakari Oramo il 28, 29 e 30 aprile con un programma molto accattivante che alla Sinfonia n. 1 “Primavera” di Schumann abbinerà la musica di Kaja Saariaho, compositrice finlandese tra le più importanti in attività, della quale verrà eseguita Ciel d’hiver, in prima esecuzione italiana. Il mosaico si completerà con un’altra rarità: il Concerto per violino n. 2 “I Profeti” di Castelnuovo-Tedesco, opera che ha consacrato le carriere dei più importanti violinisti della storia moderna e che sarà eseguita da Emmanuel Tjeknavorian, il cui virtuosismo è stato già apprezzato a Santa Cecilia. Il 5, 6 e 7 maggio Tugan Sokhiev, Direttore del Teatro Bol'šoj di Mosca, dirigerà Orchestra e Coro dell’Accademia di Santa Cecilia in un programma interamente dedicato al grande sinfonismo russo: la cantata La Primavera di Rachmaninov con il baritono Garry Magee, le Danze Polovesiane di Borodin e la Sinfonia n. 5 di Čajkovskij. Tra i programmi più ambiziosi e innovativi di questa stagione rientra quello che verrà proposto da Manfred Honeck il 14, 15 e 16 maggio. Il Direttore austriaco, infatti, dirigerà Orchestra e Coro in un viaggio tra musica e parole interamente dedicato a Mozart. Un programma spirituale e trascendentale che dal Requiem di Mozart sviscererà il rapporto tra il compositore austriaco e la morte attraverso una rilettura delle sue parole e non solo. Quella di Honeck non sarà una mera interpretazione ma una rilettura totale dell’opera e un suo nuovo collocamento nello spazio musicale. Il 20, 21 e 22 maggio Gil Shaham sarà protagonista della prima esecuzione italiana del Concerto per violino e orchestra, op. 8 n. 9 del compositore Joseph Bologne Chevalier de Saint-George, primo compositore mulatto nel panorama parigino del XVIII secolo, nato a Guadalupe da una relazione clandestina tra un ricco proprietario terriero e una schiava di origine senegalese. Boulogne si trasferì a Parigi molto giovane e ricevette un’educazione molto rigida e trasversale. Grazie alla sua abilità nella spada divenne presto ufficiale della Guardia del Re e contemporaneamente portò a compimento lo studio della musica, diventando grande virtuoso del clavicembalo, del violino e infine direttore d’orchestra. Sempre nello stesso concerto, Le Quattro Stagioni di Vivaldi vedranno la partecipazione dell’attore Valerio Aprea, il quale leggerà i sonetti che lo stesso Vivaldi aveva scritto come base programmatica per le sue composizioni. Infine, troviamo il celebre brano di Arvo Pärt “Fratres”. Il 26, 27 e 28 maggio debutta Jaap van Zweden, Direttore principale della New York Philharmonic, che dirigerà due “Sinfonie n. 5”, quella di Beethoven e quella di Šostakovič. Dopo il secondo concerto del nuovo Direttore Ospite Principale, Jakub Hrůša, il 9 giugno, sarà la volta di Daniel Harding, altro atteso ritorno sul podio ceciliano, a dirigere l’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia per l’ultimo concerto di Stagione. Il 16, 17 e 18 giugno saranno le note di Ein Heldenleben di Strauss e del Concerto per pianoforte di Grieg, eseguito dal virtuoso Paul Lewis, a concludere un anno di appuntamenti con la grande Musica.


 

 

 
 
 

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.