L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

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I debutti

Maxim Emelyanychev

Maxim Emelyanychev è nato nel 1988 in una famiglia di musicisti. Ha ricevuto la sua educazione musicale nella sua città natale, Nizhny Novgorod, e in seguito ha frequentato la classe di direzione di Gennady Rozhdestvensky al Conservatorio Čaikovskij di Mosca.

Poco dopo il suo debutto come direttore all'età di 12 anni, è stato invitato a dirigere alcune delle orchestre barocche e sinfoniche russe. Quindi, nel 2013, è diventato Direttore principale dell'orchestra barocca Il Pomo d'Oro e Direttore principale dell'Orchestra da camera dei solisti di Nizhny-Novgorod.

Nel 2014 ha diretto con grande successo il Don Giovanni di Mozart al Teatro de la Maestranza di Siviglia, e da allora ha iniziato una rapida carriera internazionale con prestigiosi impegni in tutta Europa. Nel 2016 ha debuttato all'Opernhaus Zürich nell'Entführung aus dem Serail, e successivamente ha diretto LaClemenza di Tito al Grand Théâtre di Ginevra e LeNozze di Figaro al Théâtre du Capitole de Toulouse. Ha diretto l'Orchestra of the Age of Enlightenment in due delle maggiori istituzioni liriche internazionali: il Glyndebourne Festival (Rinaldo di Händel) e la Royal Opera House (Agrippina di Händel).

Fra gli impegni più rilevanti della sua carriera ricordiamo inoltre i concerti con l’Orchestra della Svizzera Italiana, Orchestre National de Lyon, Sinfonica di Milano LaVerdi, National de Belgique, Filarmonica di San Pietroburgo, Netherlands Philharmonic, Tokyo Symphony, Royal Liverpool Philharmonic, Orchestre National du Capitole de Toulouse, Berliner Konzerthausorchester e Seattle Symphony.

Inoltre ha collaborato con Il Pomo d'Oro per un tour internazionale con Joyce DiDonato.

Nella stagione 2019/20 Maxim ha iniziato il suo mandato come Direttore Principale della Scottish Chamber Orchestra.

Nelle stagioni 20/21 e 21/22 sono previsti numerosi debutti con importanti orchestre internazionali: Orchestre de Paris, Toronto Symphony, Atlanta Symphony, Münchner Philharmoniker, Gulbenkian Orchestra, London Philharmonic Orchestra, Luxembourg Philharmonic Orchestra, Swedish Radio Symphony, Royal Concertgebouw, Hessischer Rundfunk Frankfurt, Deutsches Symphonie-Orchester e Deutsche Kammerphilharmonie Bremen.

Philippe Herreweghe

Philippe Herreweghe è nato a Gand, dove ha studiato sia all'Università che al Conservatorio di musica. Già da studente ha iniziato a dirigere e nel 1970 ha fondato il Collegium Vocale Gent, riscuotendo subito un grande successo come interprete di musica barocca.

Nel 1977 ha fondato a Parigi l'ensemble La Chapelle Royale, con cui ha eseguito musiche dell'Età dell'Oro francese (XVI sec.). Ha fondato diversi ensemble con i quali ha interpretato un repertorio che va dal Rinascimento alla musica contemporanea. Ricordiamo l'Ensemble Vocal Européen, specializzato in polifonia rinascimentale, e l'Orchestre des Champs Élysées, fondata nel 1991 con l'obiettivo di suonare il repertorio preromantico e romantico su strumenti originali. Tra i momenti salienti della stagione 2021/22 vi sono le apparizioni come direttore ospite con i Wiener Philharmoniker, Münchner Philharmoniker, la Staatskapelle Dresden, l'Orchestre Philharmonique de Radio France, la Philharmonia Orchestra London e la Mahler Chamber Orchestra. Inoltre, nel maggio 2022, in occasione del suo 75° compleanno, Philippe Herreweghe presenterà insieme all'Orchestre des Champs-Élysées Das Lied von der Erde di Mahler. Inoltre, sarà in tournée in Europa con la Passione secondo Matteo di Bach con il Collegium Vocale Gent. Nel settembre 2021, Philippe Herreweghe tornerà al Musikfest Bremen con concerti insieme all'Orchestre des Champs-Élysées e al Collegium Vocale Gent. Philippe Herreweghe ha ricevuto numerosi riconoscimenti: nel 1990 la stampa musicale europea lo ha nominato "Personalità musicale dell'anno", nel 1993 è stato nominato Ambasciatore culturale delle Fiandre insieme al Collegium Vocale Gent. Un anno dopo è stato insignito dell'ordine belga di Officier des Arts et Lettres e nel 1997 ha ricevuto un dottorato onorario dall'Università Cattolica di Lovanio. Nel 2003 ha ricevuto il titolo francese di Chevalier de la Légion d'Honneur. Nel 2010 la città di Lipsia gli ha conferito la sua Bach-Medaille per il suo grande impegno come interprete di Bach. Nel 2017 ha ricevuto un dottorato honoris causa all'Università di Gent e nel 2021 riceve il Musikfest Award Bremen.

Lorenzo Viotti

A partire dalla stagione 2021/22, a soli 30 anni, Lorenzo Viotti è il nuovo direttore principale della Netherlands Philharmonic Orchestra e della Dutch National Opera (DNO) ad Amsterdam.

Viotti ha fatto il suo debutto con la Dutch National Opera a settembre 2019, sostituendo Sir Mark Elder nel doppio cartellone verista Pagliacci / Cavalleria rusticana.

Il giovane direttore franco-svizzero, già Direttore Musicale della Gulbenkian Orchestra di Lisbona dalla stagione 2018/19, si è imposto all'attenzione internazionale con la vittoria di alcuni concorsi: Nestlé e Salzburg Festival Young Conductors Awards 2015 all'età di 25 anni; nonché Cadaqués International Conducting Competition e MDR Conducting Competition nel 2013.

Nel 2017 ha ricevuto l'International Opera Newcomer Award.

Lorenzo Viotti ha già diretto importanti orchestre internazionali tra cui l'Orchestra del Concertgebouw, la BBC Philharmonic di Manchester, la Royal Liverpool Philharmonic, la Tokyo Symphony Orchestra, l'Orchestre National de France, l'Orchestra Sinfonica di Bamberg, l'Orchestra del Gewandhaus, i Münchner Philharmoniker, l'Orchestra Tonkünstler, Rotterdam Philharmonic Orchestra, Danish National Radio Symphony Orchestra, Camerata Salzburg, ORF Vienna Radio Symphony Orchestra, Wiener Symphoniker, Staatskapelle Dresden, Gustav Mahler Youth Orchestra, Royal Philharmonic Orchestra, Filarmonica della Scala, Staatskapelle Berlin, Netherlands Philharmonic, Orchestra Gulbenkian.

I recenti debutti statunitensi con la Cleveland Orchestra e in Canada con l'Orchestre Symphonique de Montréal sono stati acclamati da pubblico e critica. Alla fine di febbraio 2020 Lorenzo Viotti ha anche diretto per la prima volta i Berliner Philharmoniker a Berlino e Baden-Baden.

Oltre a numerosi concerti che spaziano dal repertorio classico a quello contemporaneo, Viotti ha recentemente diretto Romeo e Giulietta di Gounod (La Scala, Milano), Manon Lescaut (Oper Frankfurt), Rigoletto (Staatsoper Stuttgart e Semperoper Dresden), Werther (Oper Frankfurt e Opernhaus Zürich), Tosca (Oper Frankfurt e New National Theatre Tokyo), Carmen (Staatsoper Hamburg e Opéra national de Paris), Die Csárdásfürstin (Opernhaus Zürich) e Faust (Opéra national de Paris, registrazione e trasmissione televisiva).

Oltre ai suoi impegni concertistici in tutto il mondo, i suoi progetti futuri includono Der Zwerg di Alexander von Zemlinsky e Missa in tempore belli di Joseph Haydn (De Nationale Opera Amsterdam, produzione di apertura della nuova stagione, la prima come direttore principale) e Thaïs (Teatro alla Scala).

Lorenzo Viotti è nato a Losanna in una famiglia di musicisti franco-italiani. Ha studiato pianoforte, canto e percussioni a Lione e ha frequentato corsi di direzione d'orchestra a Vienna, dove si è esibito come percussionista in varie importanti orchestre, tra cui i Wiener Philharmoniker. Ha continuato la sua formazione di direttore d'orchestra con Nicolás Pasquet al Conservatorio di Weimar.

Markus Stenz

Markus Stenz ha ricoperto incarichi prestigiosi con diverse orchestre internazionali e teatri d'opera: è stato infatti Direttore Principale della Netherlands Radio Philharmonic Orchestra (2012-2019), Principal Guest della Baltimore Symphony Orchestra (2015-2019) e Conductor-In-Residence della Seoul Philharmonic Orchestra (2016- 2020). È stato Direttore Musicale Generale della Città di Colonia e Gürzenich-Kapellmeister per 11 anni (dal 2003-2014), Direttore Ospite Principale dell'Orchestra Hallé (2010-2014), Direttore Artistico e Direttore Principale della Melbourne Symphony Orchestra (1998-2004), Direttore Principale della London Sinfonietta (1994-1998) e Direttore Artistico del Festival di Montepulciano (1989-1995).

Ha fatto il suo debutto operistico nel 1988 alla Fenice di Venezia dirigendo in prima assoluta la versione riveduta di Elegia per giovani amanti di Henze. Da allora è apparso in molti dei principali teatri d'opera del mondo e festival internazionali tra cui Teatro alla Scala di Milano, La Monnaie a Bruxelles, English National Opera, San Francisco Opera, Stuttgart Opera, Frankfurt Opera, Glyndebourne Festival Opera, Chicago Lyric Opera ed Edimburgo Festival Internazionale.

A Colonia ha diretto il Ring, Lohengrin, Tannhäuser e Die Meistersinger di Wagner, così come Jenufa e Katya Kabanova di Janáček, Don Giovanni di Mozart e L'amore e altri demoni di Eötvös.

Ha diretto molte prime mondiali tra cui Das verratene Meer di Henze, Venus und Adonis per l'Opera di Stato bavarese, L'Upupa und der Triumph der Sohnesliebe al Festival di Salisburgo, Die Eroberung von Mexico di Wolfgang Rihm e Caligula di Detlev Glanert per l'Opera di Francoforte e Solaris al Festival di Bregenz.

Recentemente è tornato alla Bayerische Staatsoper di Monaco per Die Gezeichneten di Schreker e nella stagione 18/19 ha diretto la tanto attesa prima mondiale di Fin de Partie di Kurtág alla Scala, a Milano e all'Opera Nazionale Olandese.

Fra le molte orchestre internazionali con cui ha collaborato ricordiamo Royal Concertgebouw Orchestra, Berliner Philharmoniker, Münchner Philharmoniker, NHK, Symphony Orchestra of the Bayerischer Rundfunk, Gewandhaus Orchestra Leipzig, London Philharmonic, Tonhalle Orchestra Zürich, Vienna Symphony, Symphony Orchestra of the Hessischer Rundfunk e NDR. Negli Stati Uniti ha diretto le orchestre di Baltimora, Boston, Chicago, Cincinnati, Dallas, Houston, San Diego, St. Louis Symphony Orchestra, Los Angeles Philharmonic, Minnesota Orchestra e recentemente anche la Pittsburgh Symphony. Più di recente ha debuttato con l'Orchestre National de Lyon, Filarmonica di Bergen e Orchestra Sinfonica di Barcellona, e ha diretto una produzione di Death in Venice alla Deutsche Oper Berlin.

Markus Stenz è anche tornato in Cina con la Filarmonica di Hangzhou e ha intrapreso una tournée in Russia con la Seoul Philharmonic Orchestra.

Prossimi i suoi debutti con la Taiwan Philharmonic Orchestra e la Luxembourg Philharmonic e un ritorno alla BBC National Orchestra of Wales. Inoltre dirigerà alla Bayerische Staatsoper di Monaco (Fidelio di Beethoven) e tornerà con l'Orchestre National de Lyon e dirigerà all’Elbphilharmonie di Amburgo. Altri impegni includono apparizioni con la Dresdner Philharmonie, Dortmunder Philharmoniker e la MDR-Sinfonieorchester, quest'ultima nell'ambito del Mahler Festival 2021 ospitato dal Gewandhaus di Lipsia.

La sua vasta discografia comprende molte registrazioni premiate, tra cui il ciclo completo delle sinfonie di Gustav Mahler per Oehms Classics con l'Orchestra Gürzenich (la Quinta ha ricevuto un premio della critica tedesca). La loro prima registrazione per Hyperion (Don Chisciotte e Till Eulenspiegel di Strauss) ha avuto un’ottima accoglienza ed è stata seguita da una altrettanto celebre registrazione dei Gurrelieder di Schönberg, pubblicata nel 2015 (Gramophone Awards 2016).

Markus Stenz ha studiato alla Hochschule für Musik di Colonia con Volker Wangenheim e a Tanglewood con Leonard Bernstein e Seiji Ozawa. È stato insignito della Honorary Fellowship del Royal Northern College of Music e del “Silberne Stimmgabel” (Silver Diapason) dello stato del Nord Reno/Westfalia.

Michele Mariotti

A partire dalla Stagione 2022/2023 Michele Mariotti sarà il nuovo Direttore Musicale del Teatro dell’Opera di Roma.

Pesarese, ha concluso gli studi umanistici e si è diplomato in composizione al Conservatorio della sua città, dove ha anche studiato direzione d’orchestra sotto la guida di Manlio Benzi. Contemporaneamente si è diplomato in direzione d’orchestra presso l’Accademia Musicale Pescarese con Donato Renzetti.

Nel 2005 ha fatto il suo debutto nel teatro di Salerno dirigendo Il barbiere di Siviglia. Nel 2007 ha inaugurato, con il Simon Boccanegra di Verdi, la stagione del Comunale di Bologna, teatro in cui è stato Direttore principale dal 2008 e successivamente Direttore musicale dal 2015 al 2018. In questi anni a Bologna ha diretto i principali titoli del repertorio lirico: da Verdi a Rossini, da Mozart a Donizetti nonché numerosi concerti sinfonici. Ha guidato l’Orchestra e il Coro del Comunale di Bologna in tournée a Tokyo (I puritani Carmen), a Mosca, a Parigi (L’Italiana in Algeri) e in Italia a Pesaro (Rossini Opera Festival), Torino (Lingotto Musica) e Bergamo (Fondazione Donizetti). Sempre con l’orchestra bolognese ha inciso diversi CD per etichette come Decca (con Juan Diego Flórez), Sony (con Nino Machaidze) e nel 2018 l’album “Rossini Overtures” per l’etichetta Pentatone.

Ha diretto nei principali teatri d’opera e festival italiani ed internazionali, fra cui La Scala di Milano, Regio di Torino, San Carlo di Napoli, Rossini Opera Festival di Pesaro, Metropolitan di New York, Royal Opera House di Londra, Opéra di Parigi, Bayerische Staatsoper di Monaco, Deutsche Oper di Berlino, Lyric Opera di Chicago, Opera di Los Angeles, Teatro Real di Madrid, Théâtre des Champs-Elysées di Parigi, Festival de Saint-Denis. Festival di Salisburgo.

In ambito sinfonico è salito, fra l’altro, sul podio dell’Orchestra del Gewandhaus di Lipsia, dell’Orchestre National de France, dei Münchner Symphoniker, dell’OSN della Rai, dell’Orchestra dei Pomeriggi Musicali.

Tra i più recenti impegni ricordiamo i concerti nel 2020 con l’Orchestra dell’Opera di Roma e del Teatro alla Scala per il Concerto di Natale (trasmesso su Rai 1); nel febbraio 2021 Aida all’Opéra di Parigi, Luisa Miller all’Opera di Roma, la Filarmonica Arturo Toscanini a Parma e l’Orchestra della Rai a Torino. A settembre 2021 debutterà alla Wiener Staatsoper con Il barbiere di Siviglia e a novembre inaugurerà la stagione del San Carlo di Napoli con l’Otello di Verdi.

L’Associazione Nazionale Italiana Critici Musicali gli ha assegnato il 36° Premio Abbiati come Miglior direttore d’orchestra del 2016.

Jaap van Zweden

Jaap van Zweden è attualmente direttore musicale della New York Philharmonic, incarico iniziato nel 2018, nonché direttore musicale della Hong Kong Philharmonic dal 2012.

Van Zweden è apparso come direttore ospite con molte altre importanti orchestre in tutto il mondo, tra cui Orchestre de Paris, Royal Concertgebouw di Amsterdam, Gewandhausorchester di Lipsia, Chicago Symphony, Cleveland Orchestra, Los Angeles Philharmonic, Wiener e Berliner Philharmoniker e la London Symphony Orchestra.

Jaap van Zweden ha realizzato numerose registrazioni di successo, le più recenti delle quali sono state realizzate con la New York Philharmonic per Decca Gold: la prima mondiale de Il Prigioniero di David Lang (2020) e di Fire in my mouth di Julia Wolfe, (2019). Nel 2018 con la Hong Kong Philharmonic, ha completato un progetto quadriennale dirigendo le prime esecuzioni in assoluto a Hong Kong del Ring di Wagner, pubblicate per Naxos. Ha inoltre inciso con successo anche altri titoli wagneriani: Lohengrin, Die Meistersinger e Parsifal (Edison Award per la migliore registrazione d'opera nel 2012).

Nato ad Amsterdam, Jaap van Zweden è stato nominato all'età di diciannove anni come il più giovane primo violino della Royal Concertgebouw Orchestra. Ha iniziato la sua carriera di direttore quasi vent'anni dopo, nel 1996. Attualmente è Direttore Principale Onorario della Netherlands Radio Philharmonic, dove è stato Direttore Principale dal 2005-2013, è stato Direttore Principale della Royal Flanders Orchestra dal 2008-11, e dal 2008-2018 è stato Direttore Musicale della Dallas Symphony Orchestra, dove attualmente detiene il titolo di Conductor Laureate. Van Zweden è stato nominato Direttore dell'anno 2012 di Musical America e nel 2018 è stato oggetto di un video profilo della CBS per la serie 60 Minutes. Di recente, gli è stato assegnato il prestigioso Concertgebouw Prize 2020 e la Hong Kong Philharmonic sotto la guida di Jaap van Zweden è stata nominata Orchestra dell'anno 2019 da Gramophone.

Nel 1997, Jaap van Zweden e sua moglie Aaltje hanno fondato la Fondazione Papageno, con l'obiettivo di sostenere le famiglie di bambini con autismo.

Boris Giltburg Pianoforte

Pianista israeliano nato a Mosca, Boris Giltburg padroneggia un vasto repertorio ed è considerato come uno dei principali interpreti di Rachmaninov.

Per celebrare l'anniversario di Beethoven nel 2020, Giltburg ha deciso di registrare e filmare tutte le 32 sonate, documentando la sua impresa sul suo blog. Il ciclo è uscito per Naxos. Sempre per omaggiare l’anniversario di Beethoven ha inciso i Concerti per pianoforte (esecuzione integrale con la Royal Liverpool Filarmonica e Vasily Petrenko), e li ha eseguiti in tre serate consecutive con la Filarmonica di Bruxelles al Flagey Piano Festival 2020; inoltre è apparso nella serie TV della BBC "Being Beethoven".

Suona regolarmente in recital nelle sale più prestigiose del mondo, in particolare l'Amsterdam Concertgebouw, Carnegie Hall, Elbphilharmonie di Amburgo, Londra Southbank Centre, Auditorium Radio France, Bozar Bruxelles, Teatro Colon, Shanghai Oriental Arts Centre, Tokyo Toppan Hall e Wiener Konzerthaus.

Ha collaborato con i maggiori direttori e orchestre di tutto il mondo, tra cui la Philharmonia Orchestra, London Philharmonic, Czech Philharmonic, Deutsche Kammerphilharmonie, WDR, Filarmonica di Rotterdam, Filarmonica di Oslo, Israel Philharmonic, NHK Symphony ed è stato ospite ai Proms della BBC.

In campo discografico ha iniziato nel 2015 una proficua collaborazione con Naxos Records, pubblicando opere di Beethoven, Schumann, Liszt, Rachmaninov e Šostakovi

. Il suo album War Sonatas di Prokof’ev è stato nominato per un Classical Brits Award e inoltre recentemente ha vinto un Opus Klassik per il suo cd di Rachmaninov (Concerti ed Etudes Tableaux); un Diapason d'Or (concerti di Šostakovi

) e un Gramophone Award per il Dvorak Piano Quintet (Supraphon) con il Pavel Haas Quartet.

Il suo blog “Musica classica per tutti” si rivolge a un pubblico non specializzato; inoltre pubblica articoli sulle riviste Gramophone, BBC Music Magazine, Guardian, Tempi e Fono Forum. Durante il periodo di lockdown nella primavera del 2020, Giltburg ha eseguito regolarmente spettacoli dal vivo e masterclass in streaming da casa, totalizzando oltre un milione di visualizzazioni.

Kian SoltaniVioloncello

Kian Soltani è regolarmente invitato dalle principali orchestre, direttori e sale concertistiche del mondo ed è uno dei più richiesti violoncellisti sulla scena internazionale.

Fra le tappe più prestigiose della sua recente carriera ricordiamo i debutti con la Filarmonica di Monaco, Chicago Symphony, Los Angeles Philharmonic, Filarmonica della Scala, la Hallé, KBS Symphony e Orchestra del National Centre for the Performing Arts di Pechino.

Inoltre ha collaborato con i Wiener Philharmoniker, London Philharmonic, Boston Symphony e Tonhalle Orchestra. Nel 2019 Kian Soltani è stato Artist in Residence della Royal Philharmonic Orchestra, mentre dall'autunno 2018 ha iniziato una Residenza pluriennale con Junge Wilde alla Konzerthaus di Dortmund.

Attivo anche come solista in recital, Kian Soltani ha recentemente debuttato alla Carnegie Hall, Festival di Salisburgo e Lucerna, Wigmore Hall e Boulez Saal. Nella stagione 2018/19 Kian Soltani si è esibito alla Philharmonie di Parigi, al Konzerthaus di Vienna, al Concertgebouw di Amsterdam, alla Elbphilharmonie di Amburgo, al Barbican Centre, alla Philharmonie di Colonia e nella Stockholm Concert Hall come parte del programma ‘ECHO Rising Stars’.

Nel 2017 Kian Soltani ha firmato un contratto discografico in esclusiva con Deutsche Grammophon: il suo primo disco, intitolato Home (2018) e comprendente opere per violoncello e pianoforte di Schubert, Schumann e Reza Vali, ha avuto un grande successo internazionale. La sua registrazione dei Quartetti per pianoforte di Mozart con Daniel e Michael Barenboim e Yulia Deyneka è stata pubblicata nell'agosto 2018. Nell'aprile del 2019, Warner Classics ha pubblicato un disco con i Trii per pianoforte di Dvorak e Čajkovskij, in cui Kian Soltani suona con Lahav Shani e Renaud Capuçon (registrato dal vivo all'Aix Easter Festival del 2018).

La carriera internazionale di Kian Soltani è decollata nel 2011, all'età di diciannove anni con acclamati debutti al Musikverein di Vienna e alla Schubertiade di Hohenems. Nel 2013 ha vinto il Concorso Paulo di Helsinki. Nel febbraio 2017 Kian Soltani ha vinto il Leonard Bernstein Award in Germania mentre nel dicembre dello stesso anno è stato insignito del prestigioso Credit Suisse Young Artist Award.

Nato a Bregenz nel 1992 da una famiglia di musicisti persiani, Kian Soltani ha iniziato a suonare il violoncello all'età di quattro anni e, a soli dodici anni, è entrato all'Accademia musicale di Basilea, nella classe di Ivan Monighetti. Ha ottenuto una borsa di studio della ‘Anne-Sophie Mutter Foundation’ nel 2014 e ha completato ulteriori studi come membro del Young Soloist Program presso l’Accademia Kronberg, in Germania.

Kian Soltani suona un violoncello Stradivari “London ex Boccherini 1694”, su gentile concessione della Beares International Violin Society.

Veronika Eberle Violino

Il talento eccezionale di Veronika Eberle e l'equilibrio e la maturità della sua musicalità sono stati riconosciuti da molte delle migliori orchestre, teatri e festival del mondo, nonché da alcuni dei direttori più eminenti. L’esordio internazionale è avvenuto nel 2006, a 16 anni, con Sir Simon Rattle e i Berliner Philharmoniker al Festival di Pasqua di Salisburgo con il Concerto di Beethoven.

Da allora ha suonato con la London Symphony (Rattle, Haitink), Concertgebouw (Holliger), New York Philharmonic (Gilbert), Montreal Symphony (Nagano), Munich Philharmonic e Gewandhaus Orchestra (Langree), Rundfunk Sinfonieorchester Berlin (Janowski), Hessischer Rundfunk Sinfonieorchester (P. Järvi), Bamberger Symphoniker (Ticciati, Nott), Tonhalle Orchester Zürich (M. Sanderling), NHK Symphony (Kout, Stenz, Norrington), Bayerischer Rundfunk Munich (Nézet-Séguin) e Rotterdam Philharmonic (Rattle, Gaffigan, Nézet-Seguin).

Recentemente ha debuttato con la Philadelphia, la San Francisco Symphony e la Philharmonia Orchestra, nonché con la Chamber Orchestra of Europe (Yannick Nézet-Séguin), la Swedish Radio Symphony Orchestra (Harding), la Luxembourg Philharmonic (Manze) e l'Orchestre National de Lille.

Si è inoltre esibita in Australia con l'Auckland Philharmonia, la Tasmani Symphony e la West Australian Symphony Orchestra, nonché con la Seoul Philharmonic Orchestra.

Nella stagione 2020/21 esegue in prima mondiale il Concerto per violino di Toshio Hosokawa con l'Hamburg Philharmoniker (Nagano), l'Orchestra Sinfonica della Radio di Praga (Liebrich) e la Tonkünstler Orchestra al Grafenegg Festival (Hosokawa).

Nata a Donauwörth nel sud della Germania, ha iniziato le lezioni di violino all'età di sei anni e quattro anni dopo è entrata al Conservatorio di Monaco per poi frequentare la Hochschule e studiare con Ana Chumachenco.

Veronika ha beneficiato del sostegno di una serie di prestigiose organizzazioni, è stata BBC Radio 3 New Generation Artist 2011-2013, nonché "Junge Wilde" del Konzerthaus di Dortmund 2010-2012.

Veronika Eberle suona uno Stradivari del 1693, messo a disposizione dalla Reinhold Würth Musikstiftung gGmbH.

Andreï KorobeinikovPianoforte

Nato in Russia nel 1986, Korobeinikov ha iniziato a studiare pianoforte a 5 anni, e ha debuttato solo tre anni dopo. Nel 2001 è entrato al Conservatorio Čajkovskij di Mosca, studiando con Andreï Diev. Dopo il diploma, ha ottenuto un diploma post-laurea presso il Royal College of Music di Londra.

Accanto alle sue eccezionali doti musicali, ha studiato giurisprudenza, laureandosi a soli 17 anni, inoltre è attivo come compositore e poeta.

Korobeinikov si esibisce regolarmente con molte delle principali orchestre del mondo. Recentemente ha suonato con la BBC Symphony Orchestra, Budapest Festival Orchestra, Konzerthausorchester Berlin, NHK Symphony Orchestra Tokyo, St. Petersburg Philharmonic Orchestra e Wiener Symphoniker, Orchestre de Paris, l'Orchestre National de France e l'Orchestre Philharmonique de Radio-France con direttori come Vladimir Ashkenazy, Jean-Claude Casadesus, Vladimir Fedoseyev, Iván Fischer, Lawrence Foster, Okko Kamu, Mikhail Pletnev, Andris Poga, Yuri Temirkanov e Antoni Wit.

In recital si è esibito nelle sedi più prestigiose: Concertgebouw Amsterdam, Teatro alla Scala, Tonhalle Zürich e Wigmore Hall di Londra, tra le altre. Inoltre Korobeinikov dedica parte della sua attività alla musica da camera. Suona stabilmente in trio con Vadim Repin (violino) e Alexander Kniazev (violoncello), e collabora con Boris Berezovsky, Henri Demarquette, Johannes Moser e il Borodin Quartet.

Le sue incisioni discografiche hanno ottenuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Diapason d'Or de l'année. Korobeinikov ha registrato le opere complete per pianoforte solo di Skrjabin e i due concerti per pianoforte di Šostakovi

. Ha inoltre realizzato importanti registrazioni con i violoncellisti Alexander Kniazev (Brahms) e Johannes Moser (Rachmaninov e Prokof’ev).

Korobeinikov ha vinto oltre 20 premi internazionali, tra cui il Concorso Skrjabin, Mosca (2004), e il Concorso Rachmaninov, Los Angeles (2005).

Quartetto Adorno

Edoardo Zosi violino

Liù Pelliciari violino

Benedetta Bucci viola

Stefano Cerrato violoncello

Il Quartetto Adorno si è fatto conoscere a livello internazionale nel 2017 al Concorso Internazionale “Premio Paolo Borciani”. Nel 2018 vince la X Edizione del Concorso “Rimbotti” e diventa residente presso la Chapelle Musicale Reine Elisabeth di Bruxelles.

Nel 2019 il Quartetto riceve il Premio “Una vita nella musica giovani 2019” e viene supportato dal CIDIM.

Fondato nel 2015, il nome del gruppo è un omaggio al filosofo Theodor W. Adorno che, in un'epoca di declino, individuò nella musica da camera una chiave di salvezza per perpetuare un vero rapporto umano.

Il Quartetto Adorno ha tenuto concerti per importanti Società Musicali italiane ed estere come London Chamber Music Society e Wigmore Hall Londra, Ravenna Festival, Società dei Concerti di Milano, Fondazione I Teatri Reggio Emilia, MITO Festival, Festival dei Due Mondi Spoleto, Unione Musicale di Torino, Festival Echos, Festival di Portogruaro, Fazioli Concert Hall, Policontri Classica Torino, Amici della Musica di Perugia, Firenze e Cagliari, Allegro Vivo Festival Altenburg, Musica Insieme Bologna, Micat in Vertice – Fondazione Chigiana Siena, Associazione Scarlatti Napoli, MUCH Brussels, Fondazione Cini Venezia, Musikerlebnis Monaco.

Il Quartetto Adorno collabora con grandi artisti quali: Badura-Skoda, Bandini, Bronzi, Canino, Carbonare, Da Silva, Di Rosa, Gramaglia, Lortie, Meloni, Meyer, Oliva, Ragghianti, Sollima.

Nel 2019 viene pubblicato il primo cd del Quartetto per Decca Italia con il Quartetto n. 3 op. 19 di Zemlinsky e il Quintetto con Clarinetto di Brahms op. 115 insieme ad Alessandro Carbonare.

Nelle Stagioni 2019/20/21/22 il Quartetto Adorno è impegnato nell’esecuzione dell’integrale dei quartetti di Beethoven presso l’Associazione Musicale Lucchese, Viotti Festival a Vercelli, Amici della Musica di Cagliari, Festival di musica da Camera Urbino, Musikamera presso le Sale Apollinee del Teatro La Fenice di Venezia.

Si ringrazia Asmana Wellness World Firenze per il sostegno all’attività del Quartetto Adorno.


 

 

 
 
 

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