L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

San Francesco e il disarmo

DOMENICA 26/11/2023

Passato e Presente – Il disarmo nucleare

Equilibrio del terrore, deterrenza, guerra fredda: sono queste le parole chiave che accompagnano la corsa allo sviluppo delle armi atomiche nel secondo dopoguerra. Un equilibrio che Stati Uniti e Unione Sovietica rischiano di spezzare nel 1962 con la crisi dei missili di Cuba: le due Superpotenze giunte a un passo dal baratro, una volta scongiurata la guerra nucleare globale, sembrano decise ad arretrare. A “Passato e Presente”, in onda domenica 26 novembre alle 20.30 su Rai Storia, la professoressa Giordana Pulcini e Paolo Mieli raccontano il difficile percorso verso il disarmo nucleare dagli anni Sessanta fino a oggi: mentre prosegue la corsa agli armamenti, e il “club” dei Paesi con l’atomica si ampia, si avvia un percorso parallelo di accordi e trattati diplomatici per “congelare” la consistenza degli arsenali, contenerne la proliferazione, limitare il numero dei vettori e delle testate e evitare lo schieramento di destabilizzanti sistemi di difesa antimissilistica. Il tutto, tra successi e battute d’arresto, soprattutto nel corso degli anni ’80 quando sotto la presidenza Reagan si assiste al rilancio degli armamenti e all’ipotesi di varo di fantascientifici piani di difesa spaziale. L’epilogo di questa fase dell’“era atomica” arriva con il crollo dell’Urss nel 1991, che però non cancella la minaccia nucleare che assume forme più articolate nel nuovo millennio. 

Binario cinema
Il grande uno rosso

È stato il simbolo della prima divisione di fanteria dell’esercito americano, durante la Seconda guerra mondiale, e dà il titolo al film “Il grande uno rosso” di Samuel Fuller, in onda domenica 26 novembre alle 21.10 su Rai Storia per il ciclo “Binario cinema”. Nel cast Lee Marvin, Mark Hamill, Robert Carradine. Al centro della pellicola ci sono proprio le imprese compiute da quei soldati nei vari territori da liberare durante il conflitto: prima l’Africa, poi la Sicilia, la Normandia, le Ardenne e la Cecoslovacchia. Progetto maturato a lungo, l’idea di Fuller di realizzare un film basato sulle proprie memorie di guerra era ferma intenzione del regista sin dall’inizio della sua carriera, negli anni Cinquanta. Il visionario autore riuscirà a dar vita al progetto solo alla fine degli anni Settanta. Accolto trionfalmente a Cannes, sul piano visivo “Il grande Uno rosso” ha segnato un punto di svolta nel genere del film di guerra, e sono diversi gli autori in debito con questa visione soggettiva del conflitto, da Spielberg a Malik.

LUNEDI’ 27/11/2023

Passato e presente
I martiri di Belfiore

Un caso fortuito, il classico imprevisto, porta nel 1852 alla scoperta di una vasta cospirazione di patrioti italiani che lotta per l’indipendenza dalla dominazione austriaca. La repressione, spietata, guidata dal feldmaresciallo Radetzky porta a centinaia di arresti e all’esecuzione di diverse condanne a morte per impiccagione, a Mantova, nella valletta di Belfiore. Ne parlano Paolo Mieli e il professor Ernesto Galli Della Loggia a Passato e presente in onda lunedì 27 novembre alle ore 13.15 su Rai 3 e alle ore 20.30 su Rai Storia.

Cronache di terra e di mare
Andrea Doria. Genova e il suo principe

Genova è il punto di partenza e di arrivo dell’ascesa di Andrea Doria, da giovanissimo soldato di ventura, orfano e senza mezzi, a signore di fatto di quella città che, con lui, torna ad essere una potenza economica di primo piano. Genova e il suo principe sono al centro del nuovo e ultimo appuntamento con Cristoforo Gorno e con “Cronache di terra e di mare”, in onda lunedì 27 novembre alle 21.10 in prima visione su Rai Storia.

Cronache di donne leggendarie
Teodora: dai bassifondi all’impero

Figlia del domatore di orsi del circo di Costantinopoli, attrice, danzatrice, forse prostituta, avventuriera, mistica. Infine, imperatrice in una posizione di fatto paritaria rispetto al marito Giustiniano. È Teodora la protagonista dell’appuntamento con Cristoforo Gorno e “Cronache di donne leggendarie”, in onda lunedì 27 novembre alle 21.40 su Rai Storia. La vita di Teodora, tra episodi gloriosi e zone d’ombra, è davvero leggendaria e porta a conoscere gli affascinanti e a volte crudeli i meccanismi del potere nell’Impero Romano d’Oriente. Interviene nella puntata anche Silvia Ronchey, docente di Civiltà Bizantina presso l’Università di Roma Tre.

TheNext50
Cinquant’anni di Patrimonio Mondiale Unesco

Mentre la lista dei siti del patrimonio mondiale è ormai conosciuta al grande pubblico, la storia della Convenzione del 1972, dei suoi contenuti profondi, dei cambiamenti avvenuti in questi decenni, e delle sfide urgenti che dovrà affrontare nel prossimo futuro, è assai poco nota. “The Next50” - lo Speciale di Rai Cultura, in convenzione con il Ministero della Cultura e con il patrocinio di Unesco, in onda lunedì 27 novembre alle 22.10 su Rai Storia – è stato dedicato al 50° anniversario della firma della convenzione della Convenzione Unesco sulla protezione del patrimonio mondiale culturale e naturale. 
Quello firmato il 16 novembre del 1972 è il più importante trattato internazionale destinato alla protezione del patrimonio culturale e naturale dell’umanità. Un trattato visionario, perché mette insieme per la prima (e unica) volta cultura e natura. Un testo fondamentale perché sancisce la nascita di un sistema internazionale in grado di identificare, proteggere, conservare, e trasmettere alle generazioni future quel patrimonio che “appartiene a tutti i popoli del mondo, indipendentemente dal territorio su cui si trovano”. 

MARTEDI’ 28/11/2023

Passato e presente
Giovanni Paolo I, il Papa di settembre

Il 26 agosto del 1978, viene eletto pontefice il patriarca di Venezia, Albino Luciani.  È un conclave velocissimo, nel quale Luciani ottiene la più ampia maggioranza di voti, registrata nel corso del XX secolo. Con questo ampio consenso, sembra di essere alla vigilia di un pontificato destinato a cambiare il volto della Chiesa. Invece la sua parabola si consuma nello spazio di 33 giorni.  Nel solo mese di settembre, tuttavia, Giovanni Paolo I riuscirà a lasciare un segno nella storia della Chiesa. Un personaggio raccontato da Paolo Mieli e dal professor Alberto Melloni in “Passato e presente” in onda martedì 28l novembre alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia.

5000 anni e più. La lunga storia dell’umanità
Guglielmo e Rodolfo, il duello dei principi

Due principi ereditari, due imperi – e due drammi completamente diversi alla fine del XIX secolo, fatalmente legati tra loro: Rodolfo d'Austria e Guglielmo di Prussia. Due personaggi al centro del nuovo appuntamento con Giorgio Zanchini e “5000 anni e +. La lunga storia dell’umanità” in onda martedì 28 novembre alle 21.10 in prima visione su Rai Storia. Entrambi i principi soffrono moltissimo per il ruolo che è stato loro assegnato: mantenere un mondo che si sta sgretolando. Ed entrambi sopportano un trauma infantile nel rapporto con i genitori su cui lavoreranno per il resto della loro vita. Ma i loro obiettivi e le loro visioni del mondo non potrebbero essere più diversi: il liberale Rudolf ha una visione di un’Europa unita, il conservatore Wilhelm vuole soprattutto rafforzare il proprio impero e governare in modo autoritario. Un ricco docudrama su due eredi di dinastie imperiali europee della stessa epoca che, tuttavia, prendono una strada completamente diversa: per uno di loro porta al trionfo personale, per l'altro alla tragedia.

La Regola di San Francesco – 29 novembre 1223”
Ottocento anni fa il “sì” del Papa

Il 29 novembre del 1223, papa Onorio III approva la Regola Francescana, le norme di vita per i frati di Francesco d’Assisi. Un’approvazione che segna la fine di un percorso difficile e complesso perché ci erano voluti molti anni per arrivare alla stesura definitiva di questa Regola, che ancora oggi è osservata in tutto il mondo dalla famiglia francescana. Anni di controversie e dibattiti tesi e difficili tra la volontà di un uomo e le regole del mondo. Una storia ripercorsa dallo Speciale di Rai Cultura “La Regola di San Francesco – 29 novembre 1223”, in onda martedì 28 novembre alle 22.10 in prima visione su Rai Storia. Lo Speciale, con lo storico Pietro Sorace e l’intervento di illustri esperti, illustrerà le tappe che portano alla stesura definitiva della protagonista del nostro racconto. Un racconto che si svolge nei luoghi teatro dei fatti di questa storia e più importanti nella vita del Santo. Assisi, ma non solo: luoghi mistici e spirituali, scelti da Francesco per allontanarsi dal mondo, per trovare la pace: la Valle Reatina con i suoi santuari, Subiaco, Santa Maria degli Angeli e Roma, la città del potere cattolico.

Ma la storia della Regola Francescana non è solo la stesura di direttive da seguire per gli Ordini Francescani, la storia della Regola è la vicenda di un uomo, Francesco, immerso nella società del suo tempo, in un periodo molto importante dal punto di vista politico, economico e religioso. Un ritratto complesso e completo di un Santo molto famoso, ma anche, per molti aspetti, poco conosciuto.

MERCOLEDI’ 29/11/2023

Passato e Presente
Gli alleati in Italia 1943-1945

Conclusa l’operazione Torch, lo sbarco in Marocco e in Algeria, e dopo la vittoria dell’VIII Armata britannica a El-Alamein, i comandi inglesi e americani intendono sfruttare al massimo le posizioni di vantaggio conquistate in Nord Africa. Questo significa indurre l’Italia, “ventre molle” dell’Asse, ad abbandonare il conflitto, costringendola alla capitolazione. E’ quanto stabiliscono nella conferenza di Casablanca, nel gennaio del 1943. Mussolini si proclama sicuro che il principio di resa incondizionata porterà “al massimo grado la volontà del popolo italiano di perseverare nella lotta”. Una pagina di storia ripercorsa da Paolo Mieli e dal prof Mauro Canali a Passato e presente in onda mercoledì 29 novembre alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. Ma quando gli alleati, con l’operazione Husky, danno inizio alla campagna militare nella penisola, il popolo italiano è stremato e i soldati, esausti e privi di mezzi, hanno il morale a terra. Il 3 settembre 1943 l’Italia firma l’armistizio con gli alleati e il suo territorio, per due lunghi anni, sarà trasformato in un campo di battaglia per affrancarla dal giogo della Wehrmacht e dei collaborazionisti della Repubblica Sociale. Una guerra senza quartiere le cui operazioni verranno rallentate dalle continue divergenze strategiche tra statunitensi e britannici. Ma le forze della democrazia avranno la meglio su quelle nazifasciste e, seppur al prezzo di numerosissime vite umane, nell’aprile del 1945 l’Italia sarà libera.

Il segno delle donne
Maria Montessori

Una delle prime tre donne in Italia a laurearsi in medicina alla fine dell’Ottocento e - grazie alle sue competenze e alla sua caparbietà - ha scardinato un mondo pensato solo dagli uomini e per gli uomini. È stata medico, oggi potremmo definirla neuropsichiatra infantile, scienziata, educatrice, pedagogista, filosofa, Maria Montessori è stata candidata tre volte al premio Nobel per la pace, ed è la prima e unica donna a figurare su una banconota, le mille lire. A lei dà voce e volto Donatella Finocchiaro, nel faccia a faccia con Angela Rafanelli nel nuovo appuntamento con “Il segno delle donne”, una coproduzione Rai Cultura - Anele, prodotta da Gloria Giorgianni, in onda mercoledì 29 novembre alle 21.10 in prima visione su Rai Storia Il suo lavoro non affermava la sua voce, ma quella di chi non aveva spazio all’interno della società: le donne, di cui si era fatta portavoce e paladina, e soprattutto i bambini, che lei considerava i costruttori, i padri degli uomini. Gli esseri umani da cui dipende il destino del mondo. Grazie ai suoi studi e alla sua ricerca, Maria Montessori ha rivoluzionato la pedagogia infantile, inventando un metodo che ha portato risultati straordinari in tutto il mondo e che è arrivato fino a oggi senza mai invecchiare. E per affermare le sue idee, ha affrontato pregiudizi, difficoltà e dolori personali. Nella puntata de Il Segno delle Donne ripercorreremo alcuni momenti della sua vita privata e professionale, piena di traguardi incredibili, scoprendo anche come è riuscita ogni volta ad aggirare le difficoltà che di volta in volta ha dovuto affrontare.

Inferno nei mari
Sfida a Rommel

Settembre 1941. Nel tentativo di cambiare il corso della guerra e interrompere i rifornimenti marittimi dall’Italia alle truppe di Rommel in Nord Africa, il tenente comandante Wanklyn dell'Hms Upholder e il tenente Woodward dell'Hms Unbeaten, entrambi britannici, affrontano inconsapevolmente con i loro sommergibili una situazione potenzialmente fatale in mare aperto. Una storia ricostruita da “Inferno nei mari”, in onda mercoledì 29 novembre alle 22.05 su Rai Storia. A introdurre e contestualizzare la puntata è lo storico navale Maurizio Brescia.

GIOVEDI’ 30/11/2023

Passato e Presente
La guerra dello Yom Kippur

Nel giorno dello Yom Kippur del 1973, la festività più sacra del calendario ebraico, Israele viene attaccato a sorpresa a nord dalla Siria e a sud dall’Egitto. È l’inizio della quarta guerra arabo-israeliana: la più pericolosa per Israele, il conflitto che si pensò potesse annientare la nazione nata solo 25 anni prima. Una pagina di storia analizzata e commentata da Paolo Mieli e dal professor Gastone Breccia nella puntata di Passato e presente in onda giovedì 30 novembre alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia.

Nel momento più buio per la storia militare del paese, gli israeliani riuscirono, inaspettatamente, a rovesciare in meno di due settimane le sorti del conflitto. Utilizzarono poi la vittoria sul campo per ottenere dall’Egitto il proprio riconoscimento come Stato, in cambio della restituzione dei territori del Sinai conquistati nel 1967.

La bussola e la clessidra
La via del guerriero: dagli Highlander ai Mongoli

Le imprese del clansman Fraser, un guerriero delle highland scozzesi, che seguirà il suo capo, Robert Bruce, in ogni battaglia contro gli odiati inglesi. Un personaggio raccontato dal professor Alessandro Barbero in “La bussola e la clessidra. La via del guerriero”, in onda giovedì 30 novembre alle 21.10 su Rai Storia. A seguire, alle 22.10, si ripercorre la vita del giovane Khunbish, cavaliere mongolo che, dopo un’infanzia difficile, entrerà a far parte di uno degli eserciti più temuti della storia

VENERDÌ 01/12/2023

Passato e presente – Paolo Caccia Dominioni. Dovere e onore

Paolo Caccia Dominioni di Sillavengo. Classe 1896. Ingegnere, architetto, soldato che ha combattuto in tre guerre. La Grande guerra, quella di Etiopia e poi la Seconda guerra mondiale, sul fronte del Nord Africa che gli valse la medaglia d’oro al valor militare. Scrittore, disegnatore, uomo tenace e fedele ai suoi soldati, soprattutto a quelli morti in battaglia. Tra gli anni ’50 e gli anni ’60, per 14 anni, dedica la sua vita a recuperare i corpi dei compagni caduti dispersi nel deserto egiziano. Un personaggio raccontato dal prof. Marco Mondini e da Paolo Mieli a “Passato e presente” in onda venerdì 1° dicembre alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia.

Storie della TV
I primi 50 anni e la “preistoria” della tv italiana 

I primi 5 decenni della Televisione della Rai, nel ruolo di servizio pubblico attraverso i programmi, i personaggi, i dati e le date che hanno segnato la vita della TV italiana e dell’Italia: dal lancio e dall’affermazione come medium nazionale, sotto il segno delle linee impartite dalla Bbc, “informare-intrattenere-educare”, alla riforma Rai nel ’75, che porta al pluralismo, al colore, e alla Terza Rete regionale. Un racconto affidato alla nuova stagione di “Storie della Tv”, la serie di Rai Cultura con la collaborazione di Aldo Grasso, in onda da venerdì 1° dicembre alle 21.10 in prima visione su Rai Storia.

Il monopolio Rai deve, poi, fare i conti con il mercato, prima con le TV locali e poi con i network privati, e via via si delinea lo scenario degli anni 2000, dove la televisione pubblica copre nuove missioni e affronta nuovi mercati, nel segno della sua storia. Ogni puntata affronta dieci anni di storia della TV, da un compleanno all’altro: si parte da domenica 3 gennaio 1954, il fatidico giorno dell’inizio ufficiale della TV italiana, e si arriva al decennale del 1964, poi al ventennale del 1974, al trentennale del 1984, al quarantennale del 1994 per finire al 3 gennaio 2004, giorno del cinquantenario della TV, festeggiato in pompa magna. La sesta e ultima puntata, in onda il 1° gennaio 2024 alle 22.10 su Rai Storia, è una macchina del tempo che riparte dagli anni 30, quando nell’Eiar fascista si inizia a sperimentare la “Radiovisione”: è l’inizio di una lunga fase di sperimentazione, interrotta dalla Seconda Guerra Mondiale, che si concluderà con il fatidico 3 gennaio ’54.

Nel secolo breve
1948, Berlino e l'inizio della guerra fredda

La Seconda Guerra Mondiale è finita, Hitler è morto, la Germania nazista è sconfitta. L’Europa è devastata, affamata, percorsa da fiumi di profughi e ancora turbata da violenze e regolamenti di conti. La Germania è occupata e divisa tra le 4 potenze vincitrici; idem la capitale Berlino, anche se interamente dentro la zona sovietica. È una situazione transitoria, ma poi cosa accadrà? Una storia riletta dal professor Alessandro Barbero in “Nel secolo breve”, in onda venerdì 1° dicembre alle 22.10 su Rai Storia. 

In un tempo brevissimo, dal 1945 al 1949, le “sfere d’influenza” si trasformano in rigidi blocchi contrapposti: le potenze occidentali e l’Unione Sovietica, alleate nella guerra, diventano nemiche “esistenziali”. 

A partire dal giugno 1948, con il “blocco” degli approvvigionamenti del settore ovest di Berlino e il “ponte aereo” americano - il più imponente della Storia - la Germania diventa il teatro principale della nascita della Guerra Fredda e Berlino il suo palcoscenico. 

SABATO 02/12/23

Iconologie Quotidiane
Jacques-Louis David, L’incoronazione di Napoleone

Nel giorno in cui ricorre l’incoronazione di Napoleone a imperatore dei francesi, “Iconologie Quotidiane” in onda sabato 2 dicembre alle 00.30 su Rai Storia, racconta il capolavoro di Jacques-Louis David che illustra l’evento, avvenuto nella cattedrale di Notre Dame a Parigi il 2 dicembre del 1804. L’opera di David, pittore di fiducia di Napoleone, ha un forte valore simbolico e di propaganda, mostra infatti Napoleone che si incorona da solo, con le sue mani, alla presenza del Papa, a Parigi e non a Roma, davanti ad una corte di spettatori, tutti personaggi reali, i cui sguardi sono rivolti alla corona.

Ei fu. Vita, conquiste e disfatte di Napoleone Bonaparte

Il primo grande protagonista dell’era contemporanea. Anzi, secondo i testi di storia, colui che ne ha provocato l’inizio. Un uomo nato su un’isola, la Corsica, luogo remoto di quell’impero che lui stesso avrebbe poi creato, esportando, paradossalmente, idee rivoluzionarie nell’intera Europa, incendiando gli animi di milioni di individui in tutto il continente, dividendo e spaccando l’opinione pubblica, al suo tempo come anche ai nostri giorni. Tutto questo è stato Napoleone Bonaparte. Un personaggio che il professor Alessandro Barbero racconta quasi in “presa diretta” nello speciale scritto con Davide Savelli per la regia di Graziano Conversano “Ei fu. Vita, conquiste e disfatte di Napoleone Bonaparte”, in onda sabato 2 dicembre alle 17.45 su Rai Storia. Un viaggio dall’infanzia alla fine dei suoi giorni tutto basato sulle fonti storiche - documenti, biografie, memoriali – e arricchito dalle testimonianze di alcuni grandi testimoni, interpretati da attori, che in alcuni casi erano fan sfegatatati o caustici detrattori, e in altri casi commentatori “imparziali”: Alessandro Manzoni; Luciano Bonaparte, Madame De Stael, Giuseppina Bonaparte, Maria Luisa d’Austria, il duca di Wellington, e alcuni dei suoi soldati, pronti a seguirlo sempre e ovunque.

La narrazione di Alessandro Barbero è interamente ambientata sull’isola d’Elba, in alcuni luoghi del primo esilio napoleonico, come la Palazzina dei Mulini, la Villa di San Martino, il Santuario della Madonna del Monte e i forti Falcone e della Linguella.

Illuminate
Maria Callas: anima e corpo

Silvia D’Amico racconta la grande Maria Callas portando sullo schermo il suo immenso talento e la sua carismatica personalità nell’appuntamento di "Illuminate", la docuserie prodotta da Anele in collaborazione con Rai Cultura. La puntata sarà riproposta sabato 2 dicembre alle 19.15 su Rai Storia in occasione dei 100 anni dalla nascita di Maria Callas.
Preparandosi a mettere in scena un monologo teatrale ispirato alla Callas, Silvia D’Amico esplora il suo animo, ripercorrendo il vissuto della grande artista e la continua lotta tra le sue due anime: la donna e la diva, il suo trasformarsi artisticamente e fisicamente, il costante lavoro che ha dovuto fare su sé stessa per far convivere il "corpo pubblico" dell’artista con il "corpo privato" della persona, rivoluzionando al tempo stesso il mondo della lirica.
 Amata e odiata con la stessa intensità, paragonata a volte ad una tigre, altre volte ad una colomba, chi conosceva veramente Maria Callas riconosceva la sua consapevolezza artistica e il suo perfezionismo inarrestabile, che però non era sempre da tutti concepito positivamente. Nel corso del docufilm, l’attrice Silvia, la donna Maria e la diva Callas, si incontrano sul palco teatrale, dove si svolge una partita a scacchi e dove prende corpo una metaforica partita attraverso cui Silvia mossa dopo mossa conduce i telespettatori verso l’ascesa della Callas, che si trasforma da brutto anatroccolo in cigno, divenendo la Divina che tutti conosciamo. 
Verona, Sirmione, Roma e Il Teatro Olimpico di Vicenza fanno da sfondo al viaggio nella vita del celebre soprano, in cui si ripercorrono le tappe fondamentali attraverso cui è diventata una delle voci più conosciute al mondo, capace di cambiare aspetto repentinamente ma senza perdere la sua vera essenza: un insieme di forza, fragilità, perfezionismo ed emozione.
Parallelamente alle sequenze di fiction, il racconto si arricchisce anche di materiali di archivio e dei contributi di testimoni illustri, tra cui il biografo e collezionista di oggetti appartenuti alla cantante Michele Nocera, il soprano Selene Zanetti, la Responsabile archivio Fondazione Zeffirelli Caterina D’Amico, il Direttore d’Orchestra Massimiliano Stefanelli e, infine, Enrico Stinchelli e Michele Suozzo, autori e speaker radiofonici, per restituire un ritratto intimo e inedito della regina del melodramma mondiale e una delle stelle immortali dell’arte.

Passato e Presente
La strage di Avola

È il 1968: da metà novembre ad Avola, in provincia di Siracusa, è in corso lo sciopero dei braccianti. I lavoratori chiedono l'eliminazione delle gabbie salariali e l'uniformità negli orari di lavoro. Inutilmente. Una pagina di storia che il professo Agostino Giovagnoli rilegge con Paolo Mieli in questa puntata di "Passato e Presente" in onda sabato 2 dicembre alle 20.30 su Rai Storia. Davanti alle proteste, gli agrari fanno muro senza offrire nessuna concessione. La protesta s'infiamma e il 2 dicembre i braccianti esasperati bloccano la statale per Noto. La polizia interviene. Prima con i lacrimogeni, poi con i fucili. Due braccianti, Angelo Sigona e Giuseppe Scibilia restano uccisi, i feriti sono 48. È una strage. In terra vengono raccolti centinaia di bossoli. Sdegno e rabbia attraversano tutto il Paese e Avola diventa un simbolo nella lotta dei lavoratori per il riconoscimento dei diritti e delle libertà sindacali.

Cinema Italia
Dramma della gelosia (tutti i particolari in cronaca)

Oreste è un muratore romano, maturo e coniugato, che si innamora di Adelaide, una fioraia. Essendo attratta anche da un giovane pizzaiolo, la donna pensa di dividersi tra i due uomini, scatenando la gelosia del suo amante. E’ “Dramma della gelosia (tutti i particolari in cronaca)”, in onda sabato 2 dicembre alle 21.10 su Rai Storia per il ciclo Cinema Italia. Diretto da Ettore Scola e interpretato da Marcello Mastroianni, Monica Vitti e Giancarlo Giannini, il film ha vinto con Marcello Mastroianni il premio per la migliore interpretazione maschile al Festival di Cannes 1970.

Documentari d’autore
Caterina Caselli. Una vita, 100 vite

Un film che racconta Caterina Caselli in prima persona, perché è la stessa artista a svelarsi con aneddoti e testimonianze sulla sua vita e sulla sua carriera. “Caterina Caselli. Una vita, 100 vite”, in onda sabato 2 dicembre alle 22.50 su Rai Storia per il ciclo “Documentari d’autore”. Dal film emerge il ritratto di una donna che ha fatto della sua grande passione, la musica, la sua intera vita. Ma Caterina ha saputo cogliere anche il cambiamento del tempo, anticipando talvolta quello che sarebbe stato, grazie al suo andare sempre controcorrente e non stupisce che da artista ribelle degli anni più caldi e rivoluzionari sia divenuta un'imprenditrice e scopritrice di talenti, cambiando il suo operato, ma restando sempre legata al suo primo amore, la musica.


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