L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

MUN 2024 | IX Edizione

Un mese di musica a Pesaro

È stata presentata la nona edizione di MUN, stagione fondata nel 2015 da Eigenio Della Chiara insieme ad AMAT - Associazione Marchigiana Attività Teatrali per portare a Pesaro, ogni estate, i protagonisti della scena cameristica italiana e non solo.

I concerti di quest’edizione sono attraversati da due temi forti: il legame tra musica e natura e l’indagine sulla natura stessa della musica, sollecitata soprattutto da nuove generazioni di compositori pronte a confrontarsi - senza alcuna preclusione - con i linguaggi più disparati.

La stagione si apre con il recital pianistico di Costanza Principe - 2 luglio, Chiesa dell’Annunziata - incentrato sulle composizioni nate nell’ambito di una delle coppie più importanti della storia della musica: quella formata da Clara Wieck e Robert Schumann. A fare da prologo a questo programma dedicato al romanticismo tedesco il Chocard des Alpes dal Catalogue d'oiseaux di Messiaen, autore di numerose composizioni ispirate ai suoni e ai ritmi della natura.

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Margherita Succio, nel suo recital del 9 luglio alla Chiesa dell’Annunziata, introduce invece il tema dell’indagine sulla natura della musica, mettendo a confronto alcune composizioni per violoncello solo degli ultimi centodieci anni: dalla Suite di Cassadó, composta nel 1914, ai lavori di Catenaccio e - in prima esecuzione assoluta - de Felice, passando per Gubaidulina, Summer e Dutilleux.

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Il concerto di Enrico Gatti e Luca Scandali - il 16 luglio alla Chiesa del Nome di Dio - è dedicato al rapporto tra musica e natura intesa come territorio, luogo in cui molteplici espressioni artistiche nascono e trovano una convergenza. Così, in una delle più belle chiese seicentesche del centro Italia, ascolteremo un’antologia di musiche per violino e organo composte nel XVI secolo in area adriatica - da Venezia al Ducato di Urbino - le cui note risuoneranno su due strumenti pesaresi dell’epoca: un violino Mariani del 1640 e un organo Pace del 1630.

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Il legame tra musica e terra delle origini è protagonista anche del concerto del duo chitarristico formato da Pietro Locatto ed Eugenio Della Chiara, il 23 luglio a Palazzo Gradari: in programma la trascrizione a cura degli stessi interpreti delle dodici Danzas españolas op. 37 di Enrique Granados: in questo ciclo (originariamente per pianoforte) l’autore delinea un percorso musicale che abbraccia tutta la penisola iberica, dalle Asturie all’Andalucía, dalla Galizia alla Catalogna.

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La forza dirompente della natura è protagonista del recital pianistico di Alberto Chines, il 30 luglio a Palazzo Gradari. Il pianista palermitano, prendendo le mosse dalla raffinatissima trascrizione pianistica di Les Indes Galantes di Rameau realizzata da Dukas, approderà al Sacre du Printemps di Stravinskij: nessun’altra opera della storia della musica è stata in grado di rappresentare l’ineluttabile ciclicità della natura con la potenza di questo capolavoro.

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La nona edizione di MUN si chiude - il 6 agosto a Palazzo Gradari - con il concerto di un trio d’eccezione. Insieme alla pianista Roberta Pandolfi e al violoncellista Gianluca Pirisi saà infatti presente Irvine Arditti, violinista che ha segnato la storia dell’interpretazione della musica contemporanea (e non solo) negli ultimi cinquant’anni, fondatore e leader dell’Arditti Quartet. In programma - sempre in tema di riflessione sulla natura della musica - la prima esecuzione di un nuovo lavoro di uno dei più interessanti giovani compositori italiani, Danilo Comitini, e i trii di uno dei maggiori autori viventi, Wolfgang Rihm: al concerto sarà possibile acquistare in anteprima il CD che il trio Arditti-Pirisi-Pandolfi ha dedicato alle opere del maestro tedesco.

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MUN 2024 sarà quindi un’occasione per immedesimarsi nella natura attraverso la musica e per scoprire come la musica dei nostri giorni sia più che mai in grado di parlarci, grazie a un panorama contemporaneo che offre una pluralità pulsante di linguaggi tra i quali poter trovare la propria voce.

 


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