L’Ape musicale

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La ricetta della felicità

di Gustavo Gabriel Otero

In collaborazione fra il Teatro Colón, l'Ambasciata d'Italia e l'Istituto Italiano di Cultura di Buenos Aires, va in scena al Coliseo l'atto unico di Donizetti.

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BUENOS AIRES 1 luglio 2023 - L'Opera da Camera del Teatro Colón quest'anno è di scena al Teatro Coliseo di Buenos Aires - l'unico teatro di proprietà della Repubblica Italiana al di fuori del suo territorio - e presenta i suoi titoli all'interno del ciclo Divina Italia, che è una joint venture tra il Teatro Colón, l'Ambasciata d'Italia a Buenos Aires e l'Istituto Italiano di Cultura di Buenos Aires. In questa occasione ha presentato Il campanello (noto anche come Il campanello di notte o Il campanello dello speziale), di Donizetti in una produzione fresca e divertente di alta qualità.
Il team visivo guidato dalla talentuosa Mariana Ciolfi ha proposto un lavoro di prima classe con un'alta qualità visiva, raffinati effetti comici e perfezione di movimento. L'approccio è sobrio e funzionale: il colore verde pistacchio, ripreso dal nome del protagonista, è presente in tutta la scenografia, una farmacia contemporanea e quasi tecnologica. L'ambientazione e i costumi sono di un colore quasi fluorescente, i nomi dei diversi farmaci utilizzati sono visibili e su molti lati ci sono scatole di un medicinale inventato chiamato "Felicità", che contiene 20 milligrammi di Fluxetina, un antidepressivo indicato per il trattamento del disturbo depressivo maggiore, del disturbo ossessivo compulsivo e del disturbo di panico, tra gli altri, e che quindi dovrebbe aumentare la felicità.
Mariana Ciolfi fa del personaggio di Rosa il perno dell'azione: interpreta un piccolo passaggio comico parlato all'inizio dell'opera che contestualizza ciò che accadrà e trasforma le interruzioni durante la notte in un piano per trattenere tutti i soldi del povero vecchio speziale che, alla fine, invece di partire per Roma verrà rinchiuso in un ospedale psichiatrico. Fa recitare il coro in simmetrie perfette, quasi coreografiche, indica sottilmente la comicità in ogni caso e marchia a fuoco i tre personaggi che Enrico inventa in complicità con Rosa per ingannare Don Annibale Pistacchio con maschere perfettamente riconoscibili: il finto francese appare vestito da Luigi XIV, il cantante d'opera che ha perso la voce si rivela Freddie Mercury e l'anziano che viene a chiedere la lunghissima ricetta è caratterizzato come il Dottor Chapatín, il personaggio creato e interpretato dall'attore messicano Roberto Gómez Bolaños, apparso in televisione nel 1968 e fino al 1995 ma ancora in onda nelle repliche di quei programmi.

La scenografia di Matías Otálora era bella e funzionale; di altissima qualità e raffinatezza cromatica, all'interno dell'estetica della messa in scena, i costumi di Stella Maris Müller e il tutto è molto ben illuminato da Fabricio Ballerati.
A capo dell'Orquesta Académica del Teatro Colón, il maestro César Bustamante ha coinvolto in una performance efficace questo giovane complesso e dal Coro dell'Instituto Superior de Arte del Teatro Colón un debutto promettente.
Il cast vocale ha brillato nelle sue interpretazioni ed è stato molto corretto e vocalmente omogeneo in un'opera breve e di media difficoltà. Iván García è stato un Don Annibale Pistacchio molto adeguato; Felipe Carelli ha brillato come Enrico, un ruolo che gli ha dato ampie possibilità di mettersi in evidenza; Victoria Sambuelli è stata una perfetta Serafina e Pablo Truchljak come Spiridione ha dimostrato una voce ampia e impeccabile. La nota Guadalupe Barrientos è stata un lusso per la sua Rosa.


La receta de la felicidad

por Gustavo Gabriel Otero

Buenos Aires, 01/07/2023 - La Ópera de Cámara del Teatro Colón este año tiene su escenario en el Teatro Coliseo de Buenos Aires -el único teatro propiedad de la república de Italia fuera de su territorio- y presenta sus títulos dentro del ciclo Divina Italia que es un emprendimiento conjunto entre el Teatro Colón, la Embajada de Italia en Buenos Aires y el Istituto Italiano di Cultura de Buenos Aires. En esta ocasión presentó Il campanello (también denominada como Il campanello di notte o Il campanello dello speziale), de Donizetti en una producción fresca y divertida de alta calidad.

El equipo visual comandado por la talentosa Mariana Ciolfi presentó un trabajo de primer orden con alta calidad visual, refinados efectos cómicos y perfección de movimientos. El planteo es sobrio y funcional: el color verde pistacho tomado del nombre del boticario protagonista está presente en toda la ambientación, nos encontramos en una farmacia contemporánea y casi tecnológica. Prima en la ambientación y en el vestuario los colores casi fluorescentes, se ven los nombres de las distintas drogas usadas en la farmacia y en muchos lados se encuentran cajas de la falsa medicina denominada ‘Felicità’, que contiene 20 miligramos de ‘Fluxetina’ que es un antidepresivo indicado para el tratamiento del trastorno depresivo mayor, el trastorno obsesivo compulsivo y el trastorno de pánico, entre otros y por lo tanto debería aumentar la felicidad.

Mariana Ciolfi hace eje de la acción al personaje de Rosa a la que hacer jugar un pequeño paso de comedia hablada al inicio de la ópera que contextualizará los que pasará y convierte a las interrupciones durante la noche en un plan para quedarse con todo el dinero del pobre boticario anciano que, finalmente, en lugar de partir para Roma será encerrado en un psiquiátrico. Hace actuar la coro en perfectas simetrías casi coreografiadas, indica sutilmente comicidad en cada caso y marca a fuego los tres personajes que inventa Enrico en complicidad con Rosa para engañar a Don Annibale Pistacchio con máscaras plenamente reconocibles: el falso francés se presenta vestido como Luis XIV, el cantante de ópera que perdió la voz se develará como Freddie Mercury y el anciano que viene a solicitar la larguísima receta está caracterizado como el doctor Chapatín, el personaje creado e interpretado por el actor mexicano Roberto Gómez Bolaños, que apareció en televisión en 1968 y hasta 1995 pero que aún sigue al aire en las repeticiones de esos programas.

La escenografía de Matías Otálora resultó bella y funcional, de altísima calidad y refinamiento de colores, dentro de la estética de la puesta, los trajes de Stella Maris Müller y muy bien iluminado el conjunto por Fabricio Ballerati.

Al frente de la Orquesta Académica del Teatro Colón el maestro César Bustamante logró de este juvenil conjunto una prestación razonable y del Coro del Instituto Superior de Arte del Teatro Colón un promisorio debut.

El elenco vocal brilló en sus actuaciones y resultó muy correcto y homogéneo vocalmente en una obra breve y de dificultad media. Así Iván García fue un muy adecuado Don Annibale Pistacchio; Felipe Carelli brilló como Enrico un rol que le dio amplias posibilidades de lucimiento; Victoria Sambuelli fue una perfecta Serafina y Pablo Truchljak como Spiridione demostró un voz amplia y perfecta. La consagrada Guadalupe Barrientos resultó un lujo para su Rosa.

Buenos Aires, 01/07/2023. Teatro Coliseo. Gaetano Donizetti: Il campanello (o Il campanello di notte o Il campanello dello speziale), ópera en un acto. Libreto de Gaetano Donizetti inspirado en La sonnette de nuit, de Mathieu-Barthélemy, Troin Brunswick y Victor Lhérie. Mariana Ciolfi, dirección escénica. Matías Otálora, escenografía. Stella Maris Müller, vestuario. Fabricio Ballarati, iluminación. Iván García (Don Annibale Pistacchio); Felipe Carelli (Enrico); Victoria Sambuelli (Serafina); Pablo Truchljak (Spiridione), Guadalupe Barrientos (Rosa). Orquesta Académica del Teatro Colón. Coro del Instituto Superior de Arte del Teatro Colón. Director del Coro: César Bustamante. Dirección Musical: César Bustamante. Espectáculo de la Ópera de Cámara del Teatro Colón dentro del marco del Ciclo Divina Italia.


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