L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

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NINE ROOMS

I PROTAGONISTI DELLA STAGIONE CONCERTISTICA 2017-2018

Giampaolo Pretto è direttore musicale dell’Orchestra Filarmonica di Torino e direttore docente dell’Orchestra Giovanile Italiana. 

Avvia nel 2009 un’intensa attività direttoriale prefiggendosi di affrontare il repertorio sinfonico più diversificato: chiude la Stagione 2015 del Teatro Petruzzelli di Bari spaziando da Ravel a Battistelli, da Stravinsky a Copland; apre la 2015-16 dell’OFT con IX di Mahler; dirige la prima italiana dei Quattro preludi e fuga di Bach/Stravinsky, assieme a Paganiniana di Casella, per la stagione 2016 dell’Orchestra di Padova e del Veneto. Inoltre Quadri di Moussorgskj e Messa di Schubert al Teatro Coccia di Novara, Serenata op. 11 di Brahms a Tbilisi e nella tournée italiana dell'Orchestra georgiana Z. Paliashvili, Misericordium di Britten e Stabat Mater di Pergolesi a Firenze con l'Orchestra V. Galilei, Stravinskj e Milhaud al Teatro romano di Aosta con la Sinfonica aostana. Nel 2014 debutta in Asia con la cinese Wuhan Philarmonic nella Grande di Schubert alla Qintai Hall, nel 2015 è con l’OGI a Firenze per l’Incompiuta di Schubert e Uccello di Fuoco di Stravinsky, mentre al Teatro Comunale di Vicenza propone Brahms e Mozart e Campogrande sul podio dell'Orchestra del Teatro Olimpico.

Più volte ospite dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese all’Aquila dove ha affrontato Vivaldi, Brahms, Beethoven e Wagner, nel 2016 e nel 2017 ha diretto il concerto di Capodanno al Teatro dell’Opera di Firenze. Nel 2016 è stato sul podio dell’Orchestra Haydn di Bolzano per ben due produzioni (lavori sacri sinfonico-corali di Brahms e Bruckner, e un sinfonico Weber-Pretto-Beethoven), e sul palco del Torino Classical Music Festival per entrambi i concerti dell’OFT. A settembre ha diretto l’OGI a Torino e Milano per il Festival Mito in un programma Beethoven-Mozart. Nel 2017 nuovamente all’Aquila con Haydn e Respighi, al suo reinvito in Cina ha proposto Settima di Dvoràk. Imminente anche il suo ritorno a Mito 2017 alla guida dell’OFT, e al Petruzzelli di Bari con musiche di Glass e Brahms.

Diplomato in flauto e composizione presso i Conservatori di Verona e Torino, ha conseguito il Premier Prix de Virtuositè a Parigi con Patrick Gallois e approfondito la direzione d’orchestra con Piero Bellugi. Da trent’anni primo flauto dell’Orchestra Nazionale della Rai, è stato attivissimo nella musica da camera, con migliaia di concerti tenuti nelle più importanti sale e teatri internazionali, in particolare col Quintetto Bibiena. Come solista ha inciso decine di cd, tra cui spiccano l'integrale dei Concerti di Mozart con la European Union Chamber Orchestra e la Südwestdeutsches Kammerorchester Pforzheim; il Concerto di Petrassi con l'Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino; Ruah di Ivan Fedele (di cui è dedicatario) con l'Orchestra Nazionale della Rai; il Concierto Pastoral di J. Rodrigo con l'Orchestra Filarmonica di Torino. È assegnatario di molti premi e riconoscimenti, tra cui il Barison nel 1987, il Siebaneck-Abbiati nel 2003 (col Quintetto Bibiena), il G.F. Pressenda nel 2008.

Attivo anche come compositore, ha eseguito il suo concerto per flauto, cello e orchestra d'archi Nine Rooms con Claudio Pasceri (prima esecuzione) e con Enrico Dindo e i Solisti di Pavia, mentre ha chiuso la Stagione 2014 dell'Ex Novo Ensemble di Venezia col suo quartetto A flat. Nell’agosto 2016 ha diretto la prima di Per quelli che volano, un brano per clarinetto e orchestra commissionato dalla Haydn di Bolzano.

Il canale televisivo Classica di Sky gli ha dedicato due approfonditi ritratti per le serie “I notevoli” e “Contrappunti”.

Sergio Lamberto ha compiuto gli studi presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino e successivamente con Corrado Romano a Ginevra e con Franco Gulli all'Accademia Chigiana di Siena, dove ha conseguito il diploma di merito. Ha vinto il primo premio alla Rassegna Nazionale di violino di Vittorio Veneto. Ha collaborato come primo violino nell'Orchestra Haydn di Bolzano e Trento e dal 1982 al 1991 nell'Orchestra da Camera di Torino. Dal 1991 ricopre lo stesso ruolo nell'Orchestra Filarmonica di Torino, all’interno della quale è anche violino concertatore degli Archi dell’OFT.

Come solista, primo violino o konzertmeister è stato invitato dall’Orchestra Sinfonica Abruzzese, l’Orchestra Sinfonica di Sanremo, Camerata strumentale di Prato, l’Ensemble Musikè France, l’Orchestra Cantelli di Milano, il Festival Musiké France, il Festival Cello Arte en Pays de Gex, il Colibrì Ensemble di Pescara.

Dal 1987 è il violinista del Trio di Torino con il quale ha vinto il primo premio di musica da camera al Concorso Internazionale "G. B. Viotti" di Vercelli 1990, il secondo premio all'International Chamber Music Competition 1993 di Osaka e il secondo premio al Concorso Internazionale di Trapani 1995. Col Trio ha suonato nei più importanti festival e associazioni musicali in Italia, Francia, Austria, Germania, Spagna, Svizzera, Giappone ed ha effettuato registrazioni, in esclusiva per l’etichetta RS, di opere di Brahms, Dvořák, Šostakovič, Smetana, Rubinstein, Chopin, Tanejev, Rachmaninov. Ha registrato per Naxos la terza sonata per violino di Sandro Fuga della quale è dedicatario.

Dal 1982 è docente di violino al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino. Ha tenuto corsi alla Scuola di Alto Perfezionamento di Saluzzo, a Bergolo, Capo Rizzuto, Belvedere Langhe, Narni, Sauze d’Oulx.

Dal 2013 è preparatore dei primi violini presso l’Orchestra Giovanile Italiana alla Scuola di Musica di Fiesole.

Dal 2014 è primo violino dei Solisti di Pavia diretti da Enrico Dindo.

Dal 2010 è il violinista principale ospite del Festival Cello Arte en Pays de Gex. Annualmente, per la presentazione del Festival, tiene concerti da camera nella prestigiosa Salle Cortot a Parigi.

Suona un violino Pierre Dalphin (Ginevra 1991).

 

Valentina Coladonato, soprano, laureata in Lingue Straniere e diplomata in Canto col massimo dei voti e lode, si forma e perfeziona con Donato Martorella, Claudio Desderi, Edith Wiens, Paride Venturi, Renata Scotto, Regina Resnik.

Vincitrice di concorsi internazionali e premi di critica, pubblico e giuria, svolge attività concertistica e opera lirica dal repertorio barocco a quello contemporaneo.

Ha collaborato con i gruppi La Venexiana, Accademia Bizantina, La Stagione Armonica, Sentieri Selvaggi, Algoritmo, Confluenze, FontanaMIX, Musikfabrik, Quartetto Prometeo, Alter Ego, Ex Novo. Per la musica contemporanea ha cantato musica (spesso prime assolute) di compositori quali Berio, Corghi, Sciarrino, Fedele.

Si è esibita presso Teatro alla Scala di Milano, Opéra National de Paris, Salzburger Festspiele, Musikverein di Vienna, Concertgebow di Amsterdam, De Singel di Antwerpen, Festival delle Fiandre, Filarmonica di San Pietroburgo, Southbank Centre di Londra, Frick Collection di New York, Cité de la Musique di Parigi, Radio France, Philharmonie Köln, Radio WDR, George Enescu Festival, Teatro Manzoni di Bologna, Dal Verme di Milano, Ponchielli di Cremona, Ravenna Festival, Festival Pergolesi Spontini, MiTo, RAI di Torino, Radio3 RAI, Sala Sinopoli a Roma, La Biennale di Venezia, Quirinale, e altri enti europei, americani e asiatici.

Ha collaborato con registi quali Daniele Abbado, Maurizio Scaparro, Cesare Lievi, Michael Znaniecki, Colin Graham, Francesco Micheli, Pierpaolo Pacini, Alessio Pizzech.

E' stata diretta da Riccardo Muti, Roberto Abbado, David Robertson, Lior Shambadal, Peter Eötvos, John Axelrod, Michel Tabachnik, Peter Rundel, Marcello Panni, Antonello Manacorda, Giampaolo Pretto, Claudio Scimone, Massimiliano Caldi.

Nel 2017 sarà protagonista dell'opera Superflumina di Salvatore Sciarrino presso il Teatro Massimo di Palermo, diretta da Tito Ceccherini.

[Photo credit: Guido Suardi]

 

Luca Guglielmi (Torino, 1977) é direttore d'orchestra, compositore, solista di tastiere storiche (clavicembalo, organo, fortepiano, clavicordo) e musicologo.

Formatosi presso il Conservatorio e l'Ateneo della sua città, si è perfezionato con Ton Koopman e Patrizia Marisaldi per il clavicembalo, Vittorio Bonotto per l'organo e Gary Graden per la direzione di coro.

All’attività concertistica in tutto il mondo alterna l’insegnamento in corsi di perfezionamento e masterclass in Italia e all’estero.

Ha diretto orchestre ed ensemble, tra i quali Royal Stockholm Philharmonic Orchestra/Orfeus Barockensemble, Orchestra Regionale Toscana, Orchestra di Padova e del Veneto, Orchestra Sinfonica Abruzzese, Orchestra Milano Classica, Arsys Bourgogne, Coro di Torino della RAI, Cappella Musicale di Santa Maria dei Servi di Bologna.

Frequenti le collaborazioni con Jordi Savall, Cecilia Bartoli, Giuliano Carmignola, Paolo Pandolfo, Katia e Marielle Labéque, The Rare Fruits Council, l’Ensemble Zefiro, l’Ensemble La Fenice, l’OSN Rai.

Ha al suo attivo più di cinquanta registrazioni discografiche su Cd e Dvd, di cui diciotto solistiche, per le più prestigiose case discografiche (Decca, Teldec, Erato, cpo, Accent, Glossa, Stradivarius, Vivat, Hänssler Classics, Elegia, ORF).

Per le sue incisioni solistiche ha ricevuto due "Diapason d'or" (Bach: Variazioni Goldberg, Pasquini: Sonate da gravecembalo) e un "Editor's Choice" della rivista Gramophone (Bach in Montecassino).

È professore di clavicembalo, fortepiano, basso continuo e musica da camera presso la Escola Superior de Musica de Catalunya (ESMuC), Barcelona.

[Photo credit: Marco Borggreve]

 

Figlio d’arte, Enrico Dindo inizia a sei anni lo studio del violoncello. Si perfeziona con Antonio Janigro e nel 1997 conquista il Primo Premio al Concorso "ROSTROPOVICH" di Parigi. Da quel momento inizia un’attività da solista che lo porta ad esibirsi con le più prestigiose orchestre del mondo come la BBC Philharmonic, la Rotterdam Philarmonic, l’Orchestre Nationale de France, l’Orchestre du Capitole de Toulouse, la Tokyo Symphony Orchestra, la Filarmonica della Scala, la Filarmonica di San Pietroburgo, la London Philharmonic Orchestra, la NHK Symphony Orchestra di Tokyo, la Toronto Symphony, la Gewandhausorchester Leipzig Orchestra e la Chicago Symphony ed al fianco dei più importanti direttori tra i quali Riccardo Chailly, Aldo Ceccato, Gianandrea Noseda, Myung-Whun Chung, Daniele Gatti, Yutaka Sado, Paavo Jarvj, Valery Gergev, Yuri Temirkanov, Riccardo Muti e lo stesso Mstislav Rostropovich che scrisse di lui: "... è un violoncellista di straordinarie qualità, artista compiuto e musicista formato, possiede un suono eccezionale che fluisce come una splendida voce italiana".

Tra gli autori che hanno creato musiche a lui dedicate, Giulio Castagnoli (Concerto per violoncello e doppia orchestra), Carlo Boccadoro (L’Astrolabio del mare, per violoncello e pianoforte, Asa Nisi Masa, per violoncello, 2 corni e archi e Concerto per violoncello e orchestra), Carlo Galante (Luna in Acquario, per violoncello e 10 strumenti), Roberto Molinelli (Twin Legends, per violoncello e archi, Crystalligence, per cello solo e Iconogramma, per cello e orchestra) e Jorge Bosso (Valentina, un violoncello a fumetti).

Direttore stabile dell’Orchestra da camera “I Solisti di Pavia”, ensemble da lui creato nel 2001, Direttore musicale della HRT Symphony Orchestra di Zagabria, è docente della classe di violoncello presso il Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano, presso la Pavia Cello Academy e ai corsi estivi dell’Accademia Tibor Varga di Sion.

Incide per Chandos con cui, nel 2012, ha pubblicato i 2 concerti di Shostakovich con la Danish National Orchestra & Gianandrea Noseda, e per Decca con cui ha registrato l’integrale delle opere per violoncello e pianoforte di Beethoven, le 6 Suites di J.S. Bach oltre che, insieme ai Solisti di Pavia, i 3 concerti per violoncello e archi di CPE Bach, 6 concerti di A. Vivaldi e Il Concerto per violoncello e archi di Kapustin insieme a musiche di Piazzolla.

Enrico Dindo è Accademico di Santa Cecilia e suona un violoncello Pietro Giacomo Rogeri (ex Piatti) del 1717, affidatogli dalla Fondazione Pro Canale.


[Photo credit: Adriano Heitmann]

Primo Premio nei concorsi internazionali di Passau, Imperia ed Aqui Terme, Marco Pierobon è stato per quasi dieci anni Prima Tromba delle Orchestre del Maggio Musicale Fiorentino e dell’Accademia di Santa Cecilia, collaborando nello stesso ruolo con la Chicago Symphony Orchestra e l'Orchestra Filarmonica della Scala.

Si è esibito come solista con le Orchestre del Maggio Musicale Fiorentino, English Chamber Orchestra, Wiener Kammerkonzert, China Youth Orchestra, I virtuosi del Teatro alla Scala, Filarmonica Marchigiana, e con le Orchestre di Mantova, Bolzano, Vicenza. In tale veste si è esibito in Giappone, Cina, Europa e Stati Uniti ed Argentina con Direttori quali Mehta, Karabtchevsky, Siebens, Heider, Neuhold, Gothoni.

Ha tenuto masterclass in USA, Cina, Canada, Inghilterra, Grecia, Germania ed Austria, e per diversi Festival ed Accademie Italiane. Ha inoltre pubblicato un DVD didattico sugli ottoni, oltre a 4 CD solistici.

Con il Quintetto di ottoni Gomalan Brass si è esibito in Europa, Asia ed America, ed ha all’attivo cinque produzioni discografiche ed un DVD per Summit Records e Naxos.

Dal 2007 è titolare della cattedra di Tromba presso il Conservatorio di Bolzano.

Marco Pierobon è Yamaha Performing Artist e Wedge Mouthpiece Endorsing Artist. Suona esclusivamente strumenti Yamaha ed imboccature Wedge.

 

Simone Briatore, nato a Torino, ha conseguito i diplomi di violino, viola e composizione nella sua città di origine.

Si è perfezionato con Pavel Vernikov, Vadim Brodski e, successivamente, con Christoph Schiller, Bruno Giuranna, Wolfram Christ e Tabea Zimmermann.

É stato ospite di numerose istituzioni italiane in qualità di solista e camerista (Unione Musicale di Torino, Mito, Teatro della Pergola di Firenze, Gog di Genova, Società del Quartetto di Bergamo, Museo del violino di Cremona, Teatro Bellini di Catania, Società Barattelli di L’Aquila, ecc.). Ha tenuto concerti in numerose formazioni da camera accanto a musicisti come Marta Argerich, Lorenza Borrani, Enrico Bronzi, Mario Brunello, Bruno Canino, Alessandro Carbonare, Giuliano Carmignola, Enrico Dindo, Ingrid Fliter, Ilya Gringolts, Ilya Grubert, Alexander Lonquich, Andrea Lucchesini, Domenico Nordio, Enrico Pace, Mariusz Patyra, Massimo Quarta, Alexander Sitkovetsky e Pavel Vernikov.

Come prima viola, ha suonato con l’Orchestra Filarmonica di Torino, l’Orchestra da camera di Mantova, l’Orchestra Filarmonica del Teatro alla Scala, l'Orchestra Mozart di Bologna, l'Orchestra Filarmonica di Gran Canaria, la World Orchestra for Peace fondata da Georg Solti, la Camerata Salzburg, l'Orchestra Leonore di Pistoia.

Dal 2010 è ospite regolare, in qualità di docente di viola, dei corsi di perfezionamento tenuti dalla Fondazione Musicale Santa Cecilia di Portogruaro e attualmente insegna presso l’Accademia di Musica a Pinerolo.

Dal 1998 al 2009 ha ricoperto il ruolo di Prima Viola nell'Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI e dal 2009 è Prima Viola presso l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma.

 

Marco Angius ha diretto Ensemble Intercontemporain, Tokyo Philharmonic, London Sinfonietta, Orchestra Nazionale della Rai di Torino, Teatro La Fenice, Maggio Musicale Fiorentino, Comunale di Bologna, Orchestra Verdi di Milano, Orchestra della Svizzera Italiana, Orchestre de Lausanne, Orchestre de Nancy, Orchestra di Padova e del Veneto, Orchestra della Toscana, Pomeriggi Musicali, Luxembourg Philharmonie, Muziekgebouw/Bimhuis di Amsterdam...

Ha vinto il Premio Amadeus per Mixtim di Ivan Fedele (2007) e inciso oltre venti dischi tra cui Luci mie traditrici di Sciarrino (Euroarts/Stradivarius), L’imbalsamatore di Giorgio Battistelli, Die Schachtel di Franco Evangelisti, Pierrot lunaire di Schönberg (tutti per Stradivarius), l’integrale per violino e orchestra di Ivan Fedele (Mosaique, 2010), l’Arte della fuga di Bach/Scherchen.

Tra le produzioni liriche: Luci mie traditrici (Berlin Staatsoper/Bologna) e Aspern di Sciarrino (La Fenice), Jakob Lenz di Rihm, Don Perlimplin di Maderna (Comunale di Bologna), La volpe astuta di Janácek (Accademia Nazionale di Santa Cecilia), L’Italia del destino di Luca Mosca, Il suono giallo di Alessandro Solbiati (Premio Abbiati 2016), Gianni Schicchi di Puccini, Alfred Alfred di Donatoni.

Dal 2011 è direttore musicale e coordinatore artistico dell’Ensemble Giorgio Bernasconi dell’Accademia Teatro alla Scala e da settembre 2015 è il nuovo direttore musicale e artistico dell’Orchestra di Padova e del Veneto.

Tra i progetti più recenti l’integrale delle Nove Sinfonie di Beethoven con Opv (Ludwig van Festival 2016), l’inaugurazione della Stagione 2016/2017 della Fenice di Venezia con Aquagranda di Filippo Perocco (Premio Abbiati 2017), Kata Kabanova di Janacek al Regio di Torino, la nuova produzione del Prometeo di Luigi Nono al Regio di Parma.

[Photo credit: Marco Borrelli]

 


 

 

 
 
 

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