L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

SABATO 11 GENNAIO 2020 ORE 18.00 RIDOTTO DEL TEATRO GRANDE

UN GIORNO DI CENTO ANNI FA

CONCERTO IN MEMORIA DI ARTURO BENEDETTI MICHELANGELI

PROGRAMMA

Paolo Gorini, pianoforte

L. Van Beethoven

Sei bagatelle op. 126

F. Chopin

Ballade n. 4 op. 54

Andrea Rebaudengo, pianoforte

J.S. Bach

Capriccio sopra la lontananza del fratello dilettissimo, BWV 992

 

1.

Arioso: Adagio. È una lusinga degli amici per trattenerlo dal partire.

 

2.

È una rappresentazione delle diverse vicende cui potrebbe andare incontro nel paese straniero.

 

3.

Adagiosissimo. È un lamento generale degli amici.

 

4.

Qui arrivano gli amici, che, rassegnati a non vederlo cambiare idea, prendono congedo da lui.

 

5.

Aria di Postiglione. Allegro poco.

 

6.

Fuga all'imitazione di Posta.

N. Rota

Dieci preludi

PAOLO GORINI

NOTE AL PROGRAMMA

La figura pianistica di Arturo Benedetti Michelangeli mi affascina per la precisione del suono, la cura dell’attacco, non solo una sopraffina precisione meccanica, ma un suono ricco e limpido nella sua funzione espressiva. Penso che nelle bagatelle di Beethoven ci sia bisogno di questo approccio, la musica si muove su percorsi quasi onirici, accidentati e imprevedibili e la sfida risiede nel dipingere, solo con l’ausilio del suono, uno sfaccettato ambiente sonoro. Chopin, come Arturo Benedetti Michelangeli, è radicalmente legato al pianoforte. Il mio legame con lo strumento passa proprio da Chopin, la folgorazione del primo ascolto di una delle Ballades di Chopin ha acceso la scintilla dell’amore per la musica, fu la prima volta che ebbi la “pelle d’oca” ascoltando della musica. Grazie a Chopin iniziò la mia missione musicale, con l’obbiettivo di fare provare agli altri quello che provai io ascoltando le sue Ballades.

BIOGRAFIA

Paolo Gorini ha recentemente completato il Master in Pianoforte con specializzazione in New Music presso il Conservatorium van Amsterdam. La sua formazione pianistica è fortemente legata ai maestri Mario Boselli, Paolo Bordoni, Andrea Rebaudengo, Emanuela Piemonti, Frank Peters e Ralph van Raat. Duo Ebano è un duo clarinetto e pianoforte nato dall’amicizia con il clarinettista Marco Danesi. Recentemente sono stati selezionati per il Dutch Classical Talent Tour 2019-2020. La passione per la musica contemporanea lo porta spesso a lavorare in stretta collaborazione con compositori emergenti: ha partecipato a varie edizioni del Composer Festival Amsterdam, ha collaborato con il compositore Gerardo Gozzi eseguendo “… À travers le verre du temps” alla Royal Accademy of Music di Londra ed è stato recentemente nominato come pianista ufficiale del Nieuw Ensemble ad Amsterdam. Con il “Laboratorio di Musica Contemporanea” del Conservatorio di Milano ha suonato al Festival Milano Musica 2015 esibendosi da solista nel Concerto per 2 pianoforti e strumenti di B. Maderna. Nel maggio 2018 ha suonato il Doppio concerto di E. Carter in Orgelpark (Amsterdam) per il festival Prix Annelie De Man 2018. La Fondazione Togni Cantoni Marca gli ha conferito il premio “Giulio e Giulio Bruno Togni” a sostegno delle sue attività musicali. Ha studiato composizione con il Maestro Mauro Montalbetti. L'orchestra I Pomeriggi Musicali gli ha commissionato il brano “Geometrie di vento” per la stagione 2015/2016. Il suo ultimo brano “Caligo Luminis” per voce e pianoforte è stato usato per il video mapping “Ecce homo” durante il Festival CidneOn 2018.

ANDREA REBAUDENGO

NOTE AL PROGRAMMA

Rota e Michelangeli si stimavano molto e hanno lavorato insieme, occupandomi io spesso di musica “recente” mi piace l’idea di suonare la musica del compositore “recente” che Michelangeli amava. I Preludi sono forse il brano più rappresentativo di Rota, dove potere immaginifico e conoscenza dello strumento raggiungono il livello più alto. Il Capriccio per la Lontananza del fratello dilettissimo di Bach è un doveroso omaggio per una sorta di nostro fratello maggiore che ci ha illuminato la strada. Il pathos con cui Bach accompagna la partenza del fratello è unico, così come assolutamente unica la persona che omaggiamo questa sera.

BIOGRAFIA

Andrea Rebaudengo è nato a Pesaro nel 1972. Ha studiato pianoforte con Paolo Bordoni, Lazar Berman, Alexander Lonquich, Andrzej Jasinsky e composizione con Danilo Lorenzini. Ha vinto il primo premio al Concorso Pianistico Internazionale di Pescara nel 1998, il terzo premio al Concorso “Robert Schumann” di Zwickau nel 2000 e al Premio Venezia 1993. Ha suonato per le più importanti istituzioni concertistiche italiane, tra cui il Teatro alla Scala di Milano, l’Unione Musicale di Torino, il Festival di Ravello, il Bologna Festival, il Ravenna Festival. Si è esibito in tutti i paesi europei, Stati Uniti, Canada, Colombia, Uzbekistan ed Emirati Arabi. Ha suonato come solista con numerose orchestre e ensemble, tra cui l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano, l’Orchestra Sinfonica di Zwickau, l’Orchestra Filarmonica di Torino, gli ottoni della Scala. Il suo repertorio spazia da Bach ai giorni nostri, con una particolare predilezione per la musica scritta negli ultimi cento anni, e viene invitato anche in progetti che lo coinvolgono anche come improvvisatore. È il pianista dell’ensemble Sentieri selvaggi, con il quale si è esibito all’Accademia di Santa Cecilia di Roma, “Bang-on-a-can Marathon” di New York, Dom di Mosca, Sacrum Profanum di Cracovia, Festival MITO, Biennale di Venezia, I Concerti del Quirinale presentando spesso prime esecuzioni di autori contemporanei e collaborando con compositori quali Louis Andriessen, Michael Nyman, David Lang, James MacMillan, Julia Wolfe, Mark-Anthony Turnage, Luca Francesconi e Ivan Fedele. Suona in duo con la violista Danusha Waskiewicz, con l’oboista Fabien Thouand, con la cantante Cristina Zavalloni, in duo pianistico con Emanuele Arciuli, con il percussionista Simone Beneventi, ed è il pianista dell’Ensemble del Teatro Grande di Brescia. È il pianista di Solo Goldberg Improvisation, spettacolo con Virgilio Sieni in cui esegue le Variazioni Goldberg di Bach. Come solista ha inciso per Bottega Discantica (All’aria aperta), con Sentieri Selvaggi per Deutsche Grammophon (Le Sette Stelle) e Cantaloupe Records (Child, ACDC, Zingiber), con Danusha Waskiewicz per Decca (Songs for viola and piano), con l’Altus Trio per Limen (Schumann-Donizetti), con Cristina Zavalloni per Egea (Tilim-bom), con Simone Beneventi per Stradivarius (Duals). Insegna al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano.


 

 

 
 
 

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